giovedì 31 dicembre 2015

Te Deum




Noi ti lodiamo, Dio *

ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

domenica 27 dicembre 2015

Preghiera per la famiglia.






Signore, in questo tempo così avverso alla famiglia da Te pensata, voluta ed amata,

Manda il Tuo Santo Spirito per difenderla dagli attacchi del mondo che vorrebbe distruggerla.

Rendici tuoi collaboratori in questa lotta che vede l'odio di satana avventarsi contro la bellezza e il valore di una istituzione così importante per l'intera società. 

Fai che ci rendiamo conto e sempre meglio, dei rischi e dei subdoli tentativi di vederla sopraffatta dai disvalori e stravolgimenti della realtà portati come alternativa alla famiglia formata da un uomo e da una donna.

Fai che non cadiamo nel disinteresse e che non ci abbandoniamo al tedio di una vita che ci vorrebbe vedere abbandonati alla corrente, perché questo é il tempo di lottare.

Lottare perché non abbandoniamo la nostra Fede e perché possiamo renderla fattiva nelle nostre scelte quotidiane. 

Manda il Tuo Santo Spirito in questa terra assetata di Te.

Rendici Tuoi testimoni di fronte alle sfide di un mondo che ci odia perché vogliamo seguire Te.


Ti amiamo Signore. Ed amiamo la famiglia che Tu ci hai donato. La stessa nella quale Tu hai voluto nascere e crescere, dove hai provato la gioia dell'amore vicendevole e reciproco, dove hai voluto imparare le cose della vita e restare per assaporare il calore di una "casa".

Grazie Signore per la Sacra Famiglia. Che sia Essa la nostra protettrice in questa lotta contro le tenebre del male.



giovedì 24 dicembre 2015

Non c'è altro Natale.



“Questo per voi il segno: un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia” (Lc 2,12). 
Questo rimane il segno, anche per noi, uomini 
e donne del Duemila. 
Non c’è altro Natale.
Papa Benedetto XVI






Immagine tratta da Quadrotti

Polonia e Ungheria bloccano un progetto al Consiglio dei Ministri UE contro la famiglia.

Il voto contrario dei due Paesi al Consiglio dei Ministri Ue ha bloccato un progetto volto a standardizzare il rapporto matrimoniale o le unioni civili tra gli Stati membri


di Federico Cenci
Affondano nel profondo della storia le radici dell’amicizia tra Ungheria e Polonia. Fin dal medioevo le due nazioni della Mitteleuropa si sono ritrovate gomito a gomito non solo per ragioni geografiche, ma anche per difendere insieme la propria sopravvivenza o un comune patrimonio di valori.

I popoli ungherese e polacco hanno condiviso la stessa barricata a più riprese in periodi di tempo anche dilatati. Insieme si opposero alle scorribande turche, alle brame imperialiste dei prussiani, più di recente all’incedere dei sovietici.

Questa singolare affinità che sfocia in alleanza tra due Paesi europei fu sintetizzata così, nella metà del XIX secolo, nel periodo delle rivoluzioni che infiammarono il Vecchio Continente, dal rivoluzionario polacco Stanislaw Worcell: “L'Ungheria e la Polonia sono due querce antiche, con due tronchi distinti, ma le loro radici si distendono ampiamente e si intrecciano sotto la superficie, collegandosi invisibilmente. Per questo l'esistenza e vigore di uno è la condizione della vita dell'altro”.

Queste “due querce antiche”, nei mesi scorsi, hanno creato un argine al flusso di migranti dal Medio Oriente, dissociandosi entrambe dalla linea condivisa a Bruxelles dagli altri Paesi dell’Unione europea. Decisione, quella di Ungheria e Polonia, che è stata considerata politicamente scorretta, a tal punto da far scomodare tirannici esempi storici in cui inquadrare il loro atteggiamento.

Dio o Niente. Parla il Cardinale Sarah.

Il 24 Novembre 2015 nella chiesa di Santa Maria in Vallicella di Roma gli amici San Filippo Neri e dell'Oratorio hanno invitato il Card. Robert Sarah a presentare il suo libro "Dio o niente". 

A moderare l'incontro la Prof. Suor Alexandra Diriart.


domenica 20 dicembre 2015

Meditazione attenta della storia della donna nella storia della salvezza.


Fonte:  Tempi

Pubblichiamo il testo dell’intervento che il cardinale Carlo Caf arra ha tenuto a Villa S. Giacomo, Bologna S. Lazzaro, il 6 dicembre 2015: “Schizzo di un’antropologia al femminile: per una società a misura della persona umana”. 

La mia riflessione si articolerà attorno a tre temi. Cercherò in primo luogo di individuare alcuni punti orientativi di riferimento per elaborare un’antropologia al femminile, per poi in un secondo momento richiamare quelli che mi sembrano i principali aspetti problematici, ed infine indicherò alcune questioni che mi sembrano più meritevoli di approfondimento. 

1. PUNTI DI RIFERIMENTO Il senso del primo momento della mia riflessione è di individuare dei punti cardinali di orientamento e dei criteri di giudizio all’interno di una questione molto complessa. Essi possono essere individuati attraverso una meditazione attenta della storia della donna nella storia della salvezza: è da questa storia che emerge la verità della donna: la verità originaria (1,1); la verità deturpata (1,2); la verità trasfigurata (1,3). 

1,1. [La verità originaria]. Forse nel corso della storia umana mai la donna ha dovuto affrontare tante sfide, mai è stata così radicalmente provocata a porsi il problema della sua identità. In una tale condizione la prima esigenza è di interrogarci sulla verità della persona umana ­donna. Solo la consapevolezza della propria identità offre alla persona criteri veri di giudizio e di discernimento nelle varie situazioni. Noi possiamo sapere la verità originaria della donna leggendo e meditando con grande attenzione la pagina che descrive la sua creazione: Genesi 2,16­25. Nell’atto creativo si manifesta il progetto del Creatore, e la verità della creatura è il pensiero di Dio nei suoi confronti; ciò che Dio ha pensato di essa. La pagina biblica è particolarmente significativa perché dice esplicitamente quale è stato il motivo che ha spinto Dio a creare la donna: «non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile» (v.18). In queste parole è racchiuso tutto il mistero della persona umana­ donna. L’esistenza della donna è richiesta perché l’umanità della persona raggiunga la pienezza del suo essere [«non è bene che …»], in quanto solo la donna rende possibile quella comunione delle persone che le fa uscire dalla solitudine.

Quegli errori sul Concilio (e sulla Chiesa nel mondo). A 10 anni dalla lezione di papa Benedetto





di Nicola Bux
19-12-2015



 Fonte: La Nuova Bussola
Il 22 dicembre 2005, Benedetto XVI rivolgeva uno storico discorso alla Curia Romana, nel quale offriva le “chiavi” della storia e della fede, per la corretta interpretazione del Concilio ecumenico Vaticano II. Cosa ha prodotto? Una parte della Chiesa cattolica lo ha condiviso, mentre l'altra ha continuato a percepire quell'avvenimento come una rottura con la Chiesa precedente. Il solco si è approfondito, quasi uno scisma di fatto. 
Per questa parte della Chiesa, viene da dire che in principio era il Verbo, ora è il Concilio, con la C maiuscola e senza specificazioni, mitizzato come un super-dogma, in rottura con la sacra Tradizione e in apertura al mondo. Il contenuto dei documenti è ridotto a slogan: profezia, segni dei tempi, dialogo, comunione, senza aggiungere “gerarchica”, spirito del Concilio contro la lettera. Nel suo discorso, Benedetto XVI si chiedeva: qual è stato il risultato del Concilio? È stato recepito nel modo giusto? E in ciò, cosa è stato buono e cosa sbagliato? Cosa resta da fare? Quindi, citava san Basilio a sostegno della percezione che si sia falsata per eccesso o per difetto la retta dottrina della fede. Perché è avvenuto questo? Il Concilio non è stato interpretato in modo univoco e si è sdoppiato in modo contrastante, causando per un verso confusione – quella più visibile – e per l'altro una promettente rinascita spirituale.