lunedì 20 febbraio 2017




"Esprimo la mia riconoscenza a Giacinta per i sacrifici per il Santo Padre, che aveva visto soffrire"(Giovanni Paolo II).



 
La sera del 20 febbraio 1920, sola, come la Madonna le aveva annunciato, moriva la più piccola dei veggenti di Fatima, Giacinta Marto.

Nel mese di febbraio ricorreva dunque l’anniversario della sua partenza per il Cielo e la Chiesa celebra la sua memoria da quando, il 13 maggio 2000, a Fatima, è stata proclamata Beata da Giovanni Paolo II insieme al fratello Francesco, anch’egli testimone e protagonista delle apparizioni di Fatima.

Chi era la piccola Giacinta Marto? E come è possibile che una bambina di soli dieci anni – ne aveva sette al tempo delle apparizioni – possa aver scalato in così poco tempo la vetta della santità tanto da indurre la Chiesa a elevarla alla gloria degli altari?


«Io prometto...» 

Il Quinto Spirito - Docu-film su Pier Giorgio Frassati




UN FUTURO DA INGEGNERE
Per comprendere il film-documentario è dunque necessario comprendere il cammino di Pier Giorgio, che nasce a Torino il 6 aprile 1901 in una famiglia dell’alta borghesia; il padre, Alfredo, è giornalista e proprietario de La Stampa. Affascinato dal Vangelo e ispirato da Cristo, il giovane si spende per i più bisognosi. Sceglie di studiare ingegneria meccanica con specializzazione in mineraria per poter lavorare al fianco dei minatori della zona (una delle classi sociali più disagiate di quel tempo), e vuole tentare di migliorare le loro condizioni di lavoro (sanvincenzoitalia.it).

TRA AZIONE CATTOLICA E FUCI
Pier Giorgio vive il suo cammino di fede nell’Azione Cattolica, frequenta la Fuci durante il periodo universitario e si iscrive al terz’ordine domenicano. Per descrivere il suo percorso di fede occorre approfondire il suo amore per lo sport, in particolare per la montagna (Azionecattolica.it). L’abilità sportiva dello scalatore è paradigma della spiritualità di Pier Giorgio; la sintesi tra vita contemplativa e vita attiva trova un felice slogan nella sua regola Verso l’alto, che indica un continuo esercizio di crescita, di ricerca, di allenamento.

LA METAFORA DELLA MONTAGNA
L’intreccio tra preghiera, partecipazione ai sacramenti, lettura della Parola ed esercizio della carità si misura attorno all’intensità di questa tensione a crescere, a “salire”. La montagna in questo senso è metafora straordinariamente chiara per spiegare la spiritualità laicale, il movimento parte perché è la vetta che ti “chiama”, ma anche il cammino diventa passo dopo passo più gustoso; non mancano certo gli ostacoli e gli scoraggiamenti tra una roccia particolarmente pericolosa e un sentiero che sembra bloccato.

SANTITA' COME VOCAZIONE PER TUTTI
Pier Giorgio muore molto giovane, a soli 24 anni, per una grave malattia. Il 20 maggio 1990 Papa Giovanni Paolo II lo proclama beato. La sua vita, si legge ancora su Azionecattolica.it, ci incoraggia e ci dona una certezza: la santità non è cosa per pochi eroi, ma una vocazione per tutti. Siamo invitati a vivere anche oggi questo dinamismo verso l’alto. Pier Giorgio ci ispira fiducia perché ci ricorda che se a volte siamo scalatori un po’ affannati comunque è sempre l’Altezza che in ogni epoca storica e in ogni vissuto personale affascina e chiama.




Fonte: Aleteia