tag:blogger.com,1999:blog-70117665300599688482024-03-19T12:18:06.048+01:00Sursum CordaSemiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.comBlogger919125tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-9462284294017578242021-12-18T22:56:00.004+01:002023-05-01T21:23:31.158+02:00La fiducia: segno e significato della proposta divina.<p> </p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg-6RFqtCGqWzWGR37qAI3wOp0kmYUUR7mAX7bnraBxS1eCljhDwy8Sl_4rsJNChDiroZPc0zh0x5MlS0CMzg7YQGRy4HfOjZ-PZ_0r06qlBwJuBfh3_UCKDkATjnRw2ilqwmdawLzL24Jjf_4TvFUapHp3VhsPoxiIa8z22y04m0EzcbfiH4yHMh_d=s1356" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1356" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg-6RFqtCGqWzWGR37qAI3wOp0kmYUUR7mAX7bnraBxS1eCljhDwy8Sl_4rsJNChDiroZPc0zh0x5MlS0CMzg7YQGRy4HfOjZ-PZ_0r06qlBwJuBfh3_UCKDkATjnRw2ilqwmdawLzL24Jjf_4TvFUapHp3VhsPoxiIa8z22y04m0EzcbfiH4yHMh_d=s320" width="255" /></a></div><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: right;"><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #5f6368; font-size: 14px; font-weight: bold;">"Fa</span><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #4d5156; font-size: 14px;">' </span><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #5f6368; font-size: 14px; font-weight: bold;">ciò che puoi</span><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #4d5156; font-size: 14px;">, </span><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #5f6368; font-size: 14px; font-weight: bold;">e lascia a me il resto"</span><span style="text-indent: 14.2pt;"> </span></blockquote></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right; text-indent: 14.2pt;"><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #5f6368; font-size: 14px; font-weight: bold; text-align: left; text-indent: 0px;">(Gesù a Santa Faustina Kowalska)</span></p></blockquote></blockquote></blockquote><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: georgia;">Davanti alle prove della vita, davanti ai tentativi dell'uomo di sostituirsi a Dio, davanti al sopruso, all'ingiustizia e all'indifferenza degli uomini nei confronti del male che avanza, ho cercato di capire quale fosse l'atteggiamento che il cristiano dovesse ricercare. Certamente vi è la necessità per il credente di discernere il bene dal male, ma non può bastare. E' necessario contrastare il male. L'azione deve accompagnare sempre le intenzioni. Ma una volta che noi agiamo, non potendo concretamente fare altro che ciò che la nostra condizione umanamente prevede, non dobbiamo cadere nella tentazione di pensare che ciò sia stato inutile. Alle nostre concrete azioni, possiamo - anzi dobbiamo - accostare un atteggiamento risolutivo, di più, risollevante: poggiare la nostra fiducia in Dio. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: georgia;">Ma che cosa è, per un cristiano, la fiducia?</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: georgia; line-height: 115%;">La fiducia arricchisce
la relazione che l’uomo instaura con Dio e racchiude in sé il significato
stesso della proposta divina. Nel fidarsi ed affidarsi a Dio il credente Lo
onora professando che Egli può tutto, riconosce che è buono e soprattutto pone
la propria sicurezza primariamente nella sua misericordia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: georgia; line-height: 115%;">Le
ultime parole che Gesù pronuncia prima della sua Passione, a sigillo del luminoso
discorso di addio nell’Ultima Cena, vogliono mostrare ai cristiani di ogni
tempo quanta importanza Egli ponga sulla fiducia: «Voi avrete tribolazione nel
mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!» (<i>Gv</i> 16,33). Se
volessimo cercare di spiegare perché Gesù pone tanta insistenza nel
raccomandare la fiducia, dovremmo dire che essa è in definitiva l’omaggio della
creatura al Creatore. In un certo senso la fiducia racchiude il “si” dell’uomo
alla sua vocazione di amicizia con Dio. Al contrario, la mancanza di fiducia è
all’origine di tante inquietudini e preoccupazioni, le cui cause spesso nascono
da un’immagine distorta di Dio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: georgia; line-height: 115%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il malinteso che si viene a creare, porta
l’uomo a trasferire su Dio difetti e debolezze antropiche, che nulla hanno a
che fare con il Suo Essere ed agire. Questo approccio vanifica la possibilità
di decidersi per Dio, perché risente degli esiti negativi che si vivono nel
riporre la propria fiducia negli uomini. È necessario dunque che il cristiano
si impegni a conoscere Dio nella verità che, sola, può restituire senza
infingimenti, gli autentici contorni del suo Amore. La mancanza di fiducia in
Dio è la sfida che l’uomo deve affrontare, quotidianamente, per rispondere a
Dio che lo chiama ad una relazione di amicizia e di alleanza. Fede e peccato
sono le due forze che da sempre reclamano il cuore dell’uomo e si alternano
nell’affrontare la decisione risolutiva di fronte a Dio. Se dal peccato nasce
la paura che allontana e scoraggia, dalla fede nell’Amore di Dio sgorga la
fiducia e la Speranza nella Sua misericordia. La Bibbia è costellata di parole
di incoraggiamento e conforto che invitano il credente a confidare: «Non
temere, io ti vengo in aiuto» (<i>Is</i> 41,13), «Nel giorno ch'io t'ho
invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: 'Non temere!» (<i>Lam</i> 3,57), «Non
temere, o piccolo gregge; poiché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno»
(<i>Lc</i> 12,32), «E il Signore disse di notte in visione a Paolo: Non temere,
ma parla e non tacere» (<i>Atti</i> 18,9). <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: georgia; line-height: 115%;">Davanti
alle difficoltà, la mancanza di fiducia rende indecifrabile all’uomo la
consapevolezza che le contrarietà sono la vera possibilità di crescita nel
cammino spirituale, il mezzo che Dio permette per provare la nostra fede.
Attraverso di esse il Signore ci conduce ad un progressivo atteggiamento di
affidamento che esprime da una parte la consapevolezza della nostra finitezza e
piccolezza, dall’altra la piena coscienza della Sua onnipotenza. La fiducia ha
origine in quella fede che supera il paradigma di un Dio severo e castigatore
per stabilire il suo principio nella misericordia divina che soccorre e salva i
peccatori. Se la paura esprime la prostrazione davanti alla prova ed impedisce
di aprirsi all’amore misericordioso di Dio, la fiducia, che ad essa si
contrappone, accompagna il credente nel comprendere che l’agire divino non
sempre libera dalle difficoltà, ma dona i mezzi e la grazia per superarli.
Nell’abbandono alla volontà di Dio, l’uomo non esprime semplicemente
un’attitudine emotiva o un atto intellettuale verso Dio, ma stabilisce un
atteggiamento che coinvolge e racchiude l’intera sua esistenza. Da questa
decisione scaturisce, come inevitabile conseguenza, la misericordia nei
confronti dei propri fratelli che sempre ed ovunque deve contraddistinguere la
vita dei battezzati. Si comprende dunque come sia indispensabile coltivare
questa qualità attraverso la quale si attinge a piene mani alla stessa sorgente
della misericordia divina. L’abbandono in Dio trova la sua forza nella
consapevolezza dell’Amore che si è donato totalmente, immergendosi nella storia
umana in obbedienza filiale al Padre, fino alla consegna definitiva nella Sua
dolorosa Passione. Dal costato aperto di Cristo sulla Croce sono scaturiti
Sangue e Acqua, segno e sorgente della Misericordia per mezzo della quale Dio
salva il mondo. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; text-indent: 47.2px;">(2Cor 4, 8-14)</span></span></p><p style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify; text-indent: 15pt;"><i><span style="font-family: georgia;"><sup><span>8</span></sup>Siamo infatti
tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non
disperati; <sup><span>9</span></sup>perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non
uccisi, <sup><span>10</span></sup>portando sempre e dovunque nel nostro corpo la
morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro
corpo. <sup><span>11</span></sup>Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti
alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella
nostra carne mortale. <sup><span>12</span></sup>Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la
vita.<o:p></o:p></span></i></p><p style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify; text-indent: 15pt;"><i><span style="font-family: georgia;"><sup><span>13</span></sup>Animati
tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho <b>creduto</b>,
perciò ho parlato, anche noi <b>crediamo </b>e perciò parliamo, <sup><span>14</span></sup><b>convinti</b> che
colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci
porrà accanto a lui insieme con voi.<o:p></o:p></span></i></p><p style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify; text-indent: 15pt;">
</p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: georgia; line-height: 115%;">D.D.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></p>Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-42481796559683445862021-03-05T08:15:00.006+01:002021-03-05T08:33:56.584+01:00La Teologia della Liturgia<br /><br /><br /><br /><br /> <a href="https://www.blogger.com/#"> <img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdk1CDdL-jp5_05pFymM6Fi9KsWdLOTXJCzDDMpzLO_LgtYtBkALgXmJ-6RiQ9xZKL-_v9NgiQWdEajClMDZyLt2l8htDFX1LtFgW7dPI2_zCJLCuHK01Bfuunx9xCr1IbAN4MPfeprO0/w304-h400/1614928494900420-0.png" width="304" /> </a> <br /><br />Il Timone 2001.<br /><div><i>Con il consenso del cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblichiamo il testo della conferenza che egli ha tenuto nel monastero di Fontogombault, nel luglio 2001. Il cardinale Ratzinger affronta argomenti di esegesi e di teologia, analizza l’eclissi nel sentire comune della nozione di sacrificio eucaristico e mostra che il concetto di sacrificio, se bene inteso, apre l’accesso alla comprensione globale del culto cristiano della liturgia e ci immette in quella realtà immensa che è nel cuore del messaggio della croce e della Risurrezione. </i><div><br />Il Concilio Vaticano II definisce la liturgia come “l’opera del Cristo sacerdote e del suo corpo che è l<div>a Chiesa” (Sacrosanctum Concilium, n. 7).<br />L’opera di Gesù Cristo è designata nello stesso testo come l’opera della redenzione che il Cristo ha compiuto in modo particolare attraverso il mistero pasquale della Sua passione, della Sua Resurrezione dai morti e della Sua gloriosa ascensione. “Con questo mistero, morendo, ha distrutto la nostra morte e, risorgendo, ha restaurato la vita” (Sacrosanctum Concilium, n. 5). </div><div><br />A prima vista, in queste due frasi la parola “opera del Cristo” sembra utilizzata in due distinti significati. L’opera del Cristo designa in primo luogo le azioni redentrici storiche di Gesù, la Sua morte e la Sua Resurrezione; d’altra parte si definisce “opera del Costo” la celebrazione della liturgia. In realtà, i due significati sono inseparabilmente legati:<br /><br />la morte e la Resurrezione, il mistero pasquale non sono soltanto avvenimenti storici esteriori. Per la Resurrezione, questo appare molto chiaramente.<br /><br />Raggiunge e penetra la storia, ma la trascende in un doppio senso; non è l’azione di un uomo bensì una azione di Dio, e conduce in tal modo Gesù risuscitato oltre la storia, là dove siede alla destra del Padre. Neanche la croce è una semplice azione umana.<br /><br />L’aspetto puramente umano è presente nelle persone che condussero Gesù alla croce. Per Gesù, la croce non è un’azione, ma una passione, e una passione che significa che Egli è un tutt’uno con la volontà divina, un’unione della quale l’episodio dell’Orto degli Ulivi ci fa vedere l’aspetto drammatico.<br /><br />Così la dimensione passiva della Sua messa a morte si trasforma nella dimensione attiva dell’amore: la morte diventa abbandono di se stesso al Padre per gli uomini. In questo modo l’orizzonte si estende, qui come nella Resurrezione, ben al di là del puro aspetto umano e ben al di là del puro fatto di essere stato crocifisso e di essere morto.<br /><br />Il linguaggio della fede ha chiamato mistero questa eccedenza riguardo al mero istante storico e ha condensato nel termine mistero pasquale il nocciolo più intimo dell’avvenimento redentore. Se possiamo dire da allora in poi che il mistero pasquale costituì il nocciolo dell’opera di Gesù, il rapporto con la liturgia è già patente; è precisamente questa opera di Gesù che è il vero contenuto della liturgia.<br /><br />Tramite questa, con la fede e la preghiera della Chiesa, l’opera di Gesù raggiunge continuamente la storia per penetrarla.<br /><br />Nella liturgia il puro istante storico è così trasceso di nuovo ed entra nell’azione divino-umana permanente della redenzione. In questa Cristo è il vero soggetto: e l’opera del Cristo, ma in essa Egli attira a sé la storia, precisamente in questa azione che è il luogo della nostra salvezza.<br /><img border="0" src="https://www.paypal.com/it_IT/i/scr/pixel.gif" /><br /><br /><b>Il sacrificio rimosso in questione</b><br /><br />Tornando al Vaticano II, vi troviamo la seguente descrizione di questi<br />rapporti: “La liturgia, mediante la quale, soprattutto nel divino sacrificio dell’Eucaristia, si attua l’opera della nostra redenzione, contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e l’autentica natura della vera Chiesa” (ìbid. n.<br />2).<br /><br />Tutto ciò è diventato estraneo al pensiero moderno e nemmeno trent’anni dopo il concilio, persino tra i liturgisti cattolici, è oggetto di punti interrogativi. Oggi chi parla ancora del sacrificio divino dell’Eucaristia?<br /><br />Certo le discussioni intorno alla nozione di sacrificio sono tornate ad essere sorprendentemente vive, sia da parte cattolica che protestante. Si avverte che in un’idea che ha sempre occupato, sotto molte forme, non soltanto la storia della Chiesa, ma la storia intera dell’umanità, vi deve esserci l’espressione di qualche cosa di essenziale che riguarda anche noi.<br />Ma nello stesso tempo restano ancora vive ovunque le vecchie posizioni dell’<br />illuminismo: accusa a priori di magia e di paganesimo, sistematiche opposizioni tra rito ed ethos, concezione di un cristianesimo che si libera dal culto ed entra nel mondo profano; teologi cattolici che non hanno per nulla voglia, per l’appunto, di vedersi tacciare di anti-modernità.<br /><br />Anche se si ha in un modo o nell’altro il desiderio di ritrovare il concetto di sacrificio, ciò che alla fine resta è l’imbarazzo e la critica.<br /><br />Così recentemente Stephan Orth, in un vasto panorama della bibliografia recente consacrata al terna del sacrificio, ha creduto di riassumere tutta la sua inchiesta con le constatazioni seguenti: oggi, persino molti cattolici ratificano il verdetto e le conclusioni di Martin Lutero, per il quale parlare di sacrificio è il più grande e spaventoso errore, è una maledetta empietà.<br /><br />Per questo motivo vogliamo astenerci da tutto ciò che sa di sacrificio, compreso tutto il canone e considerare solo tutto ciò che è santo e puro.<br /><br />Poi Orth aggiunge: dopo il Concilio Vaticano II questa massima fu seguita anche nella Chiesa cattolica, per lo meno come tendenza, e condusse a pensare anzitutto il culto divino a partire dalla festa della Pasqua, citata nel racconto della Cena. Facendo riferimento ad un’opera sul sacrificio edita da due liturgisti cattolici di avanguardia, dice in seguito, in termini un po’ più moderati, che appare chiaramente che la nozione di sacrificio della Messa, più ancora di quella del sacrificio della Croce, è nel migliore dei casi una nozione che si presta motto facilmente a malintesi.<br /><br />Non è necessario che dica che io non faccio parte dei “numerosi” cattolici che considerano con Lutero come il più spaventoso errore e una maledetta empietà il fatto di parlare di sacrificio della Messa. Si comprende parimenti che il redattore abbia rinunciato a menzionare il mio libro sullo Spirito della liturgia che analizza nel dettaglio la nozione di sacrificio.<br /><br />La sua diagnosi risulta costernante. È anche vera? Io non conosco questi numerosi cattolici che considerano come una maledetta empietà il fatto di comprendere l’Eucaristia come un sacrificio. La seconda diagnosi, più cauta, secondo la quale si considera la nozione di sacrificio della Messa come concetto altamente esposto a malintesi, si presta invece a facile verifica.<br />Ma, se si lascia da parte la prima affermazione del redattore, non trovandoci che una esagerazione retorica, resta un problema sconvolgente che occorre risolvere. Una parte non trascurabile di liturgisti cattolici sembra essere praticamente arrivata alla conclusione che occorre dare sostanzialmente ragione a Lutero contro Trento nel dibattito del XVI secolo; si può del pari ampiamente constatare la medesima posizione nelle discussioni post-conciliari sul sacerdozio.<br /><br />Il grande storico del Concilio di Trento, Hubert Jedin, indicava questo fatto nel 1975, nella prefazione all’ultimo volume della sua Storia del Concilio di Trento: “il lettore attento… non sarà, leggendo ciò, meno costernato dell’autore, quando si renderà conto del numero di cose, a dire il vero quasi tutte, che, avendo una volta agitato gli uomini, sono di nuovo proposte oggi”.<br /><br />Solo a partire da qui, dalla squalifica pratica di Trento, si può comprendere l’esasperazione che accompagna la lotta contro la possibilità di celebrare ancora, dopo la riforma liturgica, la Messa secondo il messale del 1962. Questa possibilità è la contraddizione più forte e quindi la meno tollerabile in rapporto all’opinione di colui che ritiene che la fede nell’<br />Eucaristia formulata a Trento abbia perso il suo valore. Sarebbe facile raccogliere prove a sostegno di questa situazione.<br /><br />Faccio astrazione dalla teologia liturgica estrema di Harald Schutzeichel, che si stacca completamente dal dogma cattolico ed espone, per esempio, l’<br />affermazione avventurosa che soltanto nel Medioevo l’idea di presenza reale sarebbe stata inventata. Un liturgista di punta, come David N. Power, ci insegna che nel corso della storia non solo la maniera con la quale una verità viene espressa, ma lo stesso contenuto di ciò che vi è espresso può perdere il suo significato. Mette concretamente questa teoria in rapporto con gli enunciati di Trento<br /><br />Th. Schnitker ci dice che una liturgia rinnovata include egualmente una espressione differente della fede e dei cambiamenti teologici. Del resto, secondo lui ci sarebbero teologi, per lo meno nel cerchio della Chiesa romana e della sua liturgia, che non avrebbero ancora colto la portata di queste trasformazioni promosse dalla riforma liturgica nel campo della dottrina della fede. L’opera senza dubbio seria di R. Messner sulla riforma della Messa in Martin Lutero e l’Eucaristia della Chiesa antica, che contiene molte interessanti riflessioni, giunge tuttavia alla conclusione che Lutero comprese la Chiesa antica meglio di Trento. La gravità di queste teorie consiste nel fatto che frequentemente passano subito nella pratica.<br />La tesi secondo la quale è la comunità in quanto tale il soggetto della liturgia passa per una autorizzazione a manipolare la liturgia secondo la comprensione di ciascuno. Pretese nuove scoperte e le forme che ne conseguono si diffondono con una stupefacente rapidità e con una obbedienza riguardo a tali mode che da tempo non esiste più riguardo alle norme dell’<br />autorità ecclesiastica. Delle teorie nel campo della liturgia si trasformano oggi molto rapidamente in pratica e la pratica, a sua volta, crea o distrugge comportamenti e forme di comprensione<br /><br />La problematica del resto si è nel frattempo aggravata per il motivo che il movimento più recente dell’illuminismo supera di gran lunga Lutero.<br /><br />Mentre Lutero prendeva ancora alla lettera i racconti della Istituzione e li poneva come norma normans, come fondamento dei suoi tentativi di riforma, le ipotesi della critica storica stanno da tempo provocando un’ampia erosione dei testi.<br /><br />I racconti della Cena appaiono come un prodotto della costruzione liturgica della comunità; dietro ad essi si cerca un Gesù storico che “naturalmente”<br />non poteva aver pensato al dono del Suo corpo e del Suo sangue, né aver compreso la Sua croce come sacrificio di espiazione; bisognerebbe piuttosto pensare a un pasto d’addio contenente una prospettiva escatologica. Non solo l’autorità del Magistero ecclesiale è declassata agli occhi di molti, ma anche la Scrittura, al posto della quale entrano delle ipotesi pseudo-storiche mutevoli, che in fondo daranno spazio a qual si voglia arbitrio ed espongono la liturgia alla mercé della moda. Laddove sulla base ditali idee si manipola sempre più liberamente la liturgia, i credenti sentono che in realtà nulla vi è celebrato ed è comprensibile che abbandonino la liturgia e con questa la Chiesa.<br /><br /><b>I principi della ricerca teologica</b><br /><br />Torniamo dunque alla questione fondamentale: è giusto qualificare l’<br />Eucaristia di sacrificio divino, oppure è una maledetta empietà?<br /><br />In questo dibattito occorre per prima cosa stabilire i principali presupposti che determinano in ogni caso la lettura della Scrittura e conseguentemente le conclusioni che se ne traggono.<br /><br />Per il cristiano cattolico qui si impongono due linee ermeneutiche essenziali di orientamento.<br /><br />La prima: noi diamo fiducia alla Scrittura e ci basiamo sulla Scrittura, non su ricostruzioni ipotetiche che si collocano al di qua di essa e ricostruiscono a modo loro una storia nella quale svolge un ruolo fondamentale la domanda presuntuosa di sapere ciò che si può o ciò che non si può attribuire a Gesù; il che significa “naturalmente” solo ciò che un erudito moderno vuole attribuire a un uomo di un tempo che lui stesso ha ricostruito.<br /><br />La seconda è che noi leggiamo la scrittura nella comunità vivente della Chiesa e dunque sulla base di decisioni fondamentali, grazie alle quali è divenuta storicamente efficace e ha precedentemente gettato le basi della Chiesa. Non bisogna separare il testo da questo contesto vivente. In questo senso la Scrittura e la Tradizione formano un tutto inseparabile e questo è il punto che Lutero, all’alba del risveglio dalla coscienza storica, non è riuscito a vedere. Egli credeva alla univocità della lettera, univocità che non esiste e alla quale ha da lungo tempo rinunciato la storiografia moderna.<br /><br />Che nella Chiesa nascente, l’Eucarestia sia stata sin dall’inizio compresa come sacrificio, persino in un testo come la Didachè, difficile e piuttosto marginale in rapporto alla grande tradizione, è un elemento di interpretazione di prim’ordine.<br /><br />Ma c’è ancora un oltre aspetto ermeneutico fondamentale nella lettura e nella interpretazione della testimonianza biblica.<br /><br />Il fatto che io possa o no riconoscere un sacrificio nell’Eucaristia, così come il Signore l’ha istituita, si collega essenzialmente alla questione di sapere ciò che io intendo per sacrificio, dunque a ciò che si chiama pre-comprensione. La pre-comprensione di Lutero, per esempio, in particolare la sua concezione dell’avvenimento e della presenza storica della Chiesa, era tale che la categoria di sacrificio, così come egli la vedeva, non poteva nella sua applicazione all’Eucaristia della Chiesa apparire che come un’empietà.<br /><br />I dibattiti ai quali si riferisce Stephan Orth mostrano quanto confusa e ingarbugliata è la nozione di sacrificio in quasi tutti gli autori e mettono in condizione di vedere tutto il lavoro da farsi sull’argomento.<br /><br />Per il teologo credente risulta evidente che è la stessa Scrittura che deve fargli da guida verso la definizione essenziale di sacrificio e ciò a partire da una lettura “canonica” della Bibbia nella quale la Scrittura è letta nella sua unità e nel suo movimento dinamico, le cui diverse tappe ricevono il loro significato ultimo da Cristo, al quale questo movimento nella sua interezza conduce. In questa stessa misura, l’ermeneutica qui presupposta è una ermeneutica della fede, fondata sulla sua logica interna.<br />Non dovrebbe essere, in fondo, una evidenza? Poiché senza la fede, la stessa Scrittura non è la Scrittura, ma un insieme piuttosto disparato di brani letterari, il che non potrebbe rivendicare oggi alcun significato normativo.<br /><br /><b>Il sacrificio e la Pasqua</b><br /><br />Il compito al quale si fa qui allusione supera di molto, beninteso, i limiti di una conferenza; mi sia allora permesso di rimandare al mio libro su Lo spirito della liturgia, nel quale ho cercato di tracciare le grandi linee di questa questione. Ciò che se no deduce è che, nel suo percorso attraverso la storia delle religioni e la storia biblica, la nozione di sacrificio assume delle connotazioni che vanno ben oltre la problematica che noi leghiamo abitualmente alla nozione di sacrificio. Di fatto, apre l’accesso alla comprensione globale del culto e della liturgia: sono queste grandi prospettive che vorrei tentare di indicare qui. In questo modo devo necessariamente rinunciare a questioni speciali d’esegesi, in particolare al problema fondamentale dell’interpretazione dei racconti dell’istituzione, riguardo alla quale, oltre al mio libro sulla liturgia, ho cercato di fornire alcuni elementi nel mio contributo su Eucaristia e Missione.<br /><br />C’è tuttavia una indicazione che non posso impedirmi di dare, Nella menzionata rassegna bibliografica Stephan Orth dice che il fatto di avere evitato, dopo il Vaticano II, la nozione di sacrificio, ha condotto a “pensare il culto divino soprattutto a partire dal rito della Pasqua, rapportata nei racconti della Cena”.<br /><br />Questa formulazione appare a prima vista ambigua: si pensa il culto divino a partire dalla Cena, oppure dalla festa di Pasqua che vengono indicate come quadro temporale, ma non vengono descritte ulteriormente? Sarebbe giusto dire che la Pasqua ebraica, la cui istituzione è riportata in Es 12, acquista nel Nuovo Testamento un nuovo senso. Proprio in essa si manifesta un grande movimento storico che va dalle origini fino alla Cena, alla Croce e alla Resurrezione di Gesù. Ma ciò che stupisce, soprattutto nella formulazione di Orth, è l’opposizione costruita tra l’idea di sacrificio e la Pasqua.<br /><br />I dati veterotestamentari giudaici privano tutto ciò di senso, poiché dalla legislazione deutoronomistica l’uccisione degli agnelli è legata al tempio; ma persino nel periodo primitivo, in cui la Pasqua era ancora una festa familiare, l’uccisione degli agnelli aveva già un carattere sacrificale.<br /><br />Così, per l’appunto attraverso la tradizione della Pasqua, l’idea di sacrificio arriva fino alle parole e ai gesti della Cena, dove è presente, del resto, sulla base di un secondo passaggio veterotestamentario, Es 24, che riporta la conclusione dell’Alleanza del Sinai. Là è riferito che il popolo fu asperso col sangue delle vittime condotte in precedenza e che Mosè disse in quella occasione: “Questo è il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole” (Es 24,8).<br /><br />La nuova Pasqua cristiana è così espressamente interpretata nei racconti della Cena come un avvenimento sacrificate e, sulla base delle parole della Cena, la Chiesa nascente sapeva che la croce era un sacrifico, poiché la Cena sarebbe stata un gesto vuoto senza la realtà della croce e della Resurrezione, che vi è anticipata e resa accessibile per tutti i tempi nel suo contenuto interno.<br /><br />Menziono questa strana opposizione tra la Pasqua e il sacrificio, perché rappresenta il principio architettonico di un libro recentemente pubblicato dalla Fraternità San Pio X, che pretende esista una rottura dogmatica tra la nuova liturgia di Paolo VI e la precedente tradizione liturgica cattolica Questa rottura è vista precisamente nel fatto che tutto ormai si interpreta a partire “mistero pasquale” al posto del sacrificio redentore d’espiazione del Cristo; la categoria del mistero pasquale sarebbe l’anima della riforma liturgica ed e proprio questo che care la prova della rottura verso la dottrina classica della Chiesa. È chiaro che vi sono autori che prestano il fianco a un simile malinteso. Ma che si tratti di un malinteso è assolutamente evidente per chi osserva il fatto da vicino. In realtà, il termine di mistero pasquale rinvia chiaramente agli avvenimenti che hanno avuto luogo nei giorni che vanno dal Giovedì Santo al mattino di Pasqua: la Cena come anticipazione della Croce, il dramma del Golgota e la Resurrezione del Signore. Nel termine di mistero pasquale, questi episodi sono visti sinteticamente come un unico avvenimento, unitario, come “l’opera del Cristo”, così come l’abbiamo inizialmente sentito dire dal Concilio, come una realtà che è storicamente avvenuta e allo stesso tempo trascende questo preciso istante. Poiché questo avvenimento è, interiormente, un culto reso a Dio, ha potuto diventare un culto divino e in questo modo essere presente in ogni istante. La teologia pasquale del Nuovo Testamento, alla quale abbiamo dato un rapido sguardo, dà precisamente a intendere questo: l’episodio apparentemente profano della crocifissione del Cristo è un sacrificio d’<br />espiazione, un atto salvatore dell’amore riconciliatore del Dio fatto uomo.<br />La teologia della Pasqua è una teologia della redenzione, una liturgia di un sacrificio espiatorio. Il pastore è diventato agnello. La visione dell’<br />agnello, che appare nella storia di Isacco, dell’agnello che rimane impigliato negli sterpi e riscatta il figlio, è diventata una realtà: il Signore si fa agnello, si lascia legare e sacrificare, per liberarci.<br /><br />Tutto ciò è divenuto estremamente estraneo al pensiero contemporaneo.<br />Riparazione, “espiazione”, può forse evocare qualche cosa nel quadro dei conflitti umani e nella liquidazione della colpabilità che regna tra gli esseri umani, ma la sua trasposizione al rapporto tra Dio e l’uomo non può sortire buon esito. Ciò si collega sicuramente al fatto che la nostra immagine di Dio è impallidita, si è avvicinata al deismo.<br /><br />Non ci si può più immaginare che l’errore umano possa ferire Dio e ancor meno che debba avere bisogno di una espiazione, simile a quella che costituisce la croce del Cristo. Stessa cosa per la sostituzione vicaria:<br />non possiamo affatto rappresentarci qualche cosa a questo riguardo. La nostra immagine dell’uomo è diventata troppo individualista per questo.<br /><br />Così la crisi della liturgia ha per base delle concezioni centrali sull’<br />uomo. Per superarla, non è sufficiente banalizzare la liturgia e trasformarla in una semplice riunione o in un pasto fraterno, Ma come uscire da questi disorientamenti? Come ritrovare il senso di questa realtà immensa che è nel cuore del messaggio della Croce e della Resurrezione? In ultima istanza, certamente non attraverso delle teorie e delle riflessioni erudite, ma solo per mezzo della conversione, per mezzo di un radicale cambiamento di vita, al quale possono certamente aprire la strada taluni elementi di discernimento, e vorrei proporre delle indicazioni in questo senso e ciò in tre tappe.<br /><br /><b>L’amore, cuore del sacrificio</b><br /><br />La prima tappa deve essere una questione preliminare alla comprensione essenziale del termine sacrificio.<br /><br />Si considera comunemente il sacrificio come la distruzione di una realtà preziosa agli occhi dell’uomo; distruggendola, egli vuole consacrare questa realtà a Dio, riconoscere la sua sovranità. Tuttavia, una distruzione non onora Dio. Ecatombi di animali o di qualsiasi cosa non possono onorare Dio.<br />“Se avessi fame, a te non lo direi, mio è il mondo e quanto contiene.<br />Mangerò forse la carne dei tori, berrò forse il sangue dei capri? Offri a Dio un sacrificio di lode e sciogli nell’Altissimo i tuoi voti” – dice Dio a Israele nel salmo 50 (49), 12-14.<br /><br />In che cosa consiste allora il sacrificio? Non nella distruzione, ma nella trasformazione dell’uomo. Nel fatto che diventa lui stesso conforme a Dio, e diventa conforme a Dio quando diventa amore. “È per questo che il vero sacrificio è qualsiasi opera che ci permette di unirci a Dio in una santa comunità”, dice a proposito Agostino. A partire da questa chiave neotestamentaria, Agostino interpreta i sacrifici veterotestamentari come simboli che significano questo sacrificio propriamente detto, ed per questo, dice, che il culto doveva essere trasformato, il segno doveva scomparire in favore della realtà: “Tutte le prescrizioni divine della Scrittura concernenti i sacrifici del tabernacolo o del tempio, sono delle figure che si riferiscono all’amore di Dio e del prossimo” (La Città di Dio, X, 5).<br /><br />Ma Agostino sa anche che l’amore diventa vero solo quando conduce l’uomo a Dio e così lo indirizza verso il suo vero fine; solo qui si può verificare l ‘unità degli uomini tra loro. Così il concetto di sacrificio rinvia alla comunità e la prima definizione tentata da Agostino si trova, a partire da questo momento, ampliata dal seguente enunciato: “Tutta la comunità umana riscattata, cioè l’unione e la comunità dei santi è offerta a Dio in sacrificio dal Gran Sacerdote che si è offerto lui stesso” (ibid. X, 6). E più semplicemente ancora: “Tale è il sacrificio dei cristiani: la moltitudine, un solo corpo nel Cristo” (ibid. X, 6).<br /><br />Il “sacrificio” consiste dunque -diciamolo ancora una volta – nella conformazione dell’uomo a Dio nella sua theiosis, direbbero i Padri.<br />Consiste, per esprimersi in termini moderni, nell’abolizione delle differenze, nell’unione tra Dio e l’uomo, tra Dio e la creazione: “Dio tutto in tutti” (1 Cor 15, 28). Ma come ha luogo questo processo che fa sì che diventiamo amore e un solo corpo con il Cristo, che noi diventiamo una sola cosa con Dio, come avviene questa abolizione della differenza? Prima di tutto esiste a questo proposito una netta frontiera tra le religioni fondate sulla fede di Abramo da una parte e dall’altra parte le altre forme di religione come le troviamo in particolare in Asia, ma anche – probabilmente sulla base di tradizioni asiatiche – nel neo-platonismo di impronta plotiniana. Là l’unione significa liberazione dalla finitezza che si svela infine come apparenza, abolizione dell’io nell’oceano del tutto che, di fronte al nostro mondo di apparenze, e il nulla, tuttavia in verità è il solo vero essere. Nella fede cristiana, che dà compimento alla fede dl Abramo, l’unità è vista in modo completamente diverso: è l’unità dell’amore, nella quale le differenze non sono abolite, ma si trasformano nell’unità superiore degli amanti, quale si trova, come in archetipo, nell’unità trinitaria di Dio. Mentre, per esempio, presso Plotino, il finito è decadenza in rapporto all’unità ed è per così dire il livello del peccato e in quanto tale e al tempo stesso il livello di ogni male, la fede cristiana non vede il finito come una negazione, ma come una creazione, come il frutto di un volere divino, che crea un partner libero, una creatura che non deve essere abolita, ma deve essere compiuta e inserirsi nell’atto libero dell’<br />amore. La differenza non è abolita, ma diventa la modalità di una superiore unità. Questa filosofia della libertà, che è alla base della fede cristiana e la differenzia dalle religioni asiatiche, include la possibilità della negazione. Il male non è una semplice decadenza dell’essere, ma la conseguenza di una libertà male utilizzata. Il cammino dell’unità, il cammino dell’amore, è perciò un cammino di conversione, un cammino di purificazione, prende la figura della croce, passa attraverso il mistero pasquale, attraverso la morte e la Resurrezione. Ha bisogno di un Mediatore che nella Sua morte e nella Sua Resurrezione diventa per noi la via, ci attira tutti a lui (Gv 12, 32) e ci esaudisce.<br /><br />Gettiamo un colpo d’occhio addietro. Nella sua definizione: sacrificio eguale amore, Agostino si appoggia con ragione sul termine presente sotto diverse varianti nell’Antico e nel Nuovo Testamento che egli cita secondo<br />Osea: “Voglio l’amore e non il sacrificio” (6, 6; 5. Agostino, La città di Dio, X, 5). Ma questa affermazione non mette semplicemente una opposizione tra ethos e culto – in questo caso il cristianesimo si ridurrebbe a un moralismo -, rinvia a un processo che è più che la morale, a un processo di cui Dio prende l’iniziativa. Lui solo può avviare nell’uomo il cammino verso l’amore. È solo l’amore con cui Dio ama che fa crescere l’amore verso di Lui. Questo fatto di essere amato avvia un processo di purificazione e di trasformazione, nel quale noi non siamo solo aperti a Dio, ma uniti gli uni agli altri. L’iniziativa di Dio ha un nome: Gesù Cristo – il Dio che si è fatto Lui stesso uomo e si dona a noi. Ecco perché Agostino può sintetizzare tutto questo dicendo “Tale è il sacrificio dei cristiani: la moltitudine è un solo corpo nel Cristo. La Chiesa celebra questo mistero con il sacrificio dell’altare, ben conosciuto dai credenti, perché in questo le è mostrato che nelle cose che essa offre, essa stessa è offerta” (ibid. X, 6). Chi ha compreso questo non sarà del parere che parlare del sacrificio della Messa è perlomeno altamente ambiguo e anche uno spaventoso errore. Al contrario: se non ritroviamo questa verità, perdiamo di vista la grandezza di ciò che Dio ci dona nell’Eucaristia.<br /><br /><b>Il nuovo tempio</b><br /><br />Vorrei ora richiamare ancora, in modo molto breve, altre due linee di avvicinamento all’aspetto centrale della questione.<br /><br />A mio avviso, una indicazione importante è data nella scena della purificazione del tempio, in particolare nella forma trasmessa da Giovanni.<br />In realtà Giovanni riferisce una parola di Gesù che nei Sinottici è presente soltanto durante il processo a Gesù sulle labbra di falsi testimoni e in modo deformato. La reazione di Gesù riguardo ai mercanti e ai cambiavalute del tempio era nella pratica un attacco contro le immolazioni di animali che vi erano presentati, dunque un attacco contro la forma esistente del culto del sacrificio in generale. È questo il motivo per cui le competenti autorità ebraiche gli domandano, con pieno diritto, con quale segno Egli giustifichi una tale azione che equivaleva a un attacco contro la legge di Mosè e le sacre prescrizioni dell’Alleanza. In proposito Gesù risponde:<br />“Distruggete (dissolvete) questo tempio e in tre giorni lo faro risorgere”<br />(Gv 2,19).<br /><br />Questa sottile formula evoca una visione di cui Giovanni stesso dice che i discepoli non la compresero, se non dopo la Resurrezione, ricordandosi gli eventi, e che ricondusse a credere alle Scritture e alla Parola detta da Gesù (Gv 2, 22). Ora infatti comprendono che al momento della crocifissione di Gesù il tempio è stato abolito: secondo Giovanni, Gesù fu crocifisso esattamente nel momento in cui gli agnelli pasquali venivano immolati nel santuario.<br /><br />Nel momento in cui il Figlio si consegna in persona come agnello, vale a dire si dona liberamente al Padre e così (pure) a noi, giungono alla fine le antiche prescrizioni del culto, che non potevano essere altro che un segno delle realtà autentiche. Il tempio è distrutto. E ormai il Suo corpo risuscitato – Lui stesso – diventa il vero tempio dell’umanità, nel quale si svolge l’adorazione in Spirito e verità (Gv 4, 23). Ma Spirito e verità non sono concetti filosofici astratti – Lui stesso è la verità, e lo Spirito è lo Spirito Santo che da Lui procede.<br /><br />In tal modo, anche qui appare con chiarezza che il culto non è sostituito dalla morale, ma che il culto antico giunge alla fine, con le sue sostituzioni e i suoi malintesi, spesso tragici, perché la realtà stessa, il nuovo tempio, si manifesta: il Cristo risuscitato che ci attiva, ci trasforma e ci unisce a Lui. Ed è di nuovo chiaro che l’Eucaristia della Chiesa – per parlare con Agostino – è sacramentum del vero sacrificium – segno sacro nel quale si produce ciò che è significato.<br /><br /><b>Il sacrificio spirituale</b><br /><br />Infine vorrei segnalare molto brevemente una terza via secondo la quale è progressivamente diventato più chiaro il passaggio dal culto di sostituzione, quello della immolazione di animali, al vero sacrificio – alla comunione, alla offerta del Cristo.<br /><br />Presso i profeti pre-esilici c’era stata contro il culto del tempio una critica estremamente dura, che Stefano, con stupito terrore dei dottori e dei sacerdoti del tempio, riprese nel suo grande discorso. segnatamente questo versetto di Amos: “Mi avete forse offerto vittime e sacrifici per quarant’anni ne! deserto, o casa di Israele? Avete preso con voi la tenda di Moloc e la stella del dio Refan, simulacri che vi siete fabbricati per adorarli” (5,25, At 7,42). La critica dei profeti fu il presupposto interno che per mise ad Israele di attraversare la prova della distruzione del tempio, dell’epoca senza culto. Allora ci si trovò nella necessità di mettere in luce in modo più profondo e nuovo che cosa è il culto, l’<br />espiazione, il sacrificio. Al tempo della dittatura ellenistica, in cui Israele fu di nuovo senza tempio e senza sacrificio, il libro di Daniele ci ha trasmesso questa preghiera: “Ora, Signore, noi siamo diventati più piccoli dl qualunque altra nazione.., ora non abbiamo più né principe, né capo, né profeta, né olocausto, né oblazione, né incenso, né luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia. Potessimo essere accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocausti dl montoni e di tori, come migliaia di grassi agnelli. Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a Te e ti sia gradito, perché non c’è delusione per coloro che confidano in te. Ora ti seguiamo con tutto i! cuore, ti temiamo e cerchiamo il Tuo volto” (Dn, 37-41). Così lentamente maturò la scoperta che la preghiera, la parola, l’uomo che prega e diviene lui stesso parola è il vero sacrificio. A questo proposito la lotta di Israele poté entrare in fecondo contatto con la ricerca del mondo ellenistico: anche esso cercava il ripiego per uscire dal culto di sostituzione delle immolazioni di animali, per arrivare a un culto propriamente detto, alla vera adorazione. In questa prospettiva è maturata l’idea della loghikè tysia – del sacrificio consistente nella parola che noi incontriamo nel Nuovo Testamento in Romani 12,1, dove l’apostolo esorta i credenti ad offrire se stessi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio.<br /><br />Questo è indicato come loghikè latreia, come servizio divino secondo la parola, ragionevole. Sotto un’altra forma, troviamo la stessa affermazione in Eb 13, 15: “Per mezzo di Lui – il Cristo – offriamo a Dio continuamente un sacrificio di fede, cioè il frutto di labbra che confessano il Suo nome”.<br /><br />Numerosi esempi, provenienti dai Padri della Chiesa, mostrano come queste idee furono sviluppate e divennero il punto di congiunzione tra la cristologia, la fede eucaristica e la traduzione pratico-esistenziale del mistero pasquale.<br /><br />Vorrei solo citare, a titolo di esempio, alcune frasi di Pietro Crisologo, di cui si dovrebbe in verità leggere l’intero Sermone in questione per poter seguire questa sintesi da capo a fondo: “Singolare sacrificio, dove il corpo si offre senza il corpo, il sangue senza il sangue! Vi scongiuro, dice l’<br />Apostolo, per la misericordia di Dio, di offrire i vostri corpi come sacrificio vivente. Fratelli questo sacrificio prende ispirazione dall’<br />esempio di Cristo che immolò il Suo corpo, perché gli uomini abbiano la vita. Diventa, uomo, diventa il sacrificio di Dio e il suo sacerdote. Dio cerca la fede, non la morte. Ha sete della tua promessa, non del tuo sangue.<br />Il fervore lo placa, non l’uccisione”.<br /><br />Anche qui si tratta di tutt’altra cosa che di un puro moralismo, tanto l’<br />uomo vi è impegnato nel suo essere totale: sacrificio consistente nella parola. I pensatori greci avevano già messo questo aspetto in relazione al logos, alla parola stessa, indicando che il sacrificio della preghiera non deve essere un puro discorso, bensì la trasformazione del nostro essere ne logos, l’unione con Lui.<br /><br />Il culto divino implica che noi stessi diventiamo degli esseri della Parola, che ci conformiamo alla Ragione creatrice. Ma è nuovamente chiaro che non possiamo ottenere tutto questo da noi stessi e così tutto sembra di nuovo finire nel nulla, fino al giorno in cui viene il Logos, il vero, il Figlio, fino al giorno in cui sì fa carne e ci attira a se stesso nell’esodo della croce.<br /><br />Questo vero sacrificio, che ci trasforma tutti in sacrificio, vale a dire ci unisce a Dio, fa di noi degli esseri conformi a Dio, è certamente fissato e fondato in un avvenimento storico, ma non si trova come una cosa del passato dietro di noi; anzi diventa contemporaneo e accessibile a noi nella comunità della Chiesa, che crede e prega, nel suo sacramento: ecco che cosa significa il sacrificio della Messa. L’errore di Lutero si fondava – ne sono convinto – su un falso concetto di storicità, in una errata comprensione dell’unicità (ephapax). Il sacrificio di Cristo non si trova dietro di noi come una cosa del passato. Raggiunge tutti i tempi ed è presente in noi.<br /><br />L’Eucaristia non è semplicemente la distribuzione di ciò che viene dal passato, ma più a fondo è la presenza dei mistero pasquale del Cristo che trascende ed unisce i tempi. se Il Canone romano cita Abele, Abramo, Melchisedec, annoverandoli tra coloro che celebrano l’Eucaristia, lo fa nella convinzione che anche in essi, i grandi offerenti, il Cristo attraversava i tempi, oppure meglio che nella loro ricerca essi camminavano incontro al Cristo.<br /><br />La teologia dei Padri, così come la troviamo nel Canone, non nega l’<br />insufficienza dei sacrifici precristiani; però il Canone include, con le figure di Abele e Melchisedec, gli stessi “santi pagani” nel mistero di Cristo.<br /><br />La conclusione è precisamente che tutto ciò che precedeva è visto nella sua insufficienza come ombra, ma pure die il Cristo attira tutta a sé, che vi è anche nel mondo pagano una preparazione al Vangelo, che anche elementi imperfetti possono condurre al Cristo, qualunque siano le purificazioni di cui hanno bisogno.<br /><br /><b>Il Cristo soggetto della liturgia</b><br /><br />Vengo alla conclusione. Teologia della liturgia – questo significa che Dio agisce per mezzo del Cristo nella liturgia e che noi non possiamo agire che per mezzo Suo e con Lui. Da noi stessi non possiamo costruire la nostra via verso Dio. Questa via non è percorribile, eccetto il caso che Dio stesso si faccia la via. E una volta per sempre: le vie dell’uomo che non pervengono accanto a Dio sono delle non-vie.<br /><br />Teologia della liturgia significa inoltre che nella liturgia il Logos stesso ci parla e non solo parla: viene con il Suo corpo, la Sua anima, la Sua carne, il Suo sangue, la Sua divinità, la Sua umanità per unirci a Lui, per fare di noi “un solo corpo”. Nella liturgia cristiana tutta la storia della salvezza, anzi tutta la storia della ricerca umana di Dio, è presente, viene assunta e portata al suo compimento. La liturgia cristiana è una liturgia cosmica -abbraccia la creazione intera che attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio (Rm 8, 19).<br /><br />Trento non si ingannò, si appoggiò sul solido fondamento della Tradizione della Chiesa. Rimane un criterio affidabile. Ma noi possiamo e dobbiamo comprenderlo in un modo più profondo, attingendo alle ricchezze della testimonianza biblica e della fede della Chiesa di tutti i tempi.<br /><br />Vi sono autentici segni di speranza die questa comprensione rinnovata e approfondita di Trento possa, in particolare tramite la mediazione delle Chiese di Oriente, essere resa accessibile ai cristiani protestanti.<br /><br />Una cosa dovrebbe essere chiara. La liturgia non deve essere il terreno di sperimentazione per ipotesi teologiche. In questi ultimi decenni, congetture di esperti sono entrate troppo rapidamente nella pratica liturgica. spesso anche passando a lato dell’autorità ecclesiastica, tramite il canale di commissioni che seppero divulgare a livello internazionale il loro consenso del momento e nella pratica seppero trasformarlo in legge liturgica. La liturgia trae la sua grandezza da ciò che essa è e non da ciò che noi ne facciamo.<br /><br />La nostra partecipazione è certamente necessaria, ma come un mezzo per inserirci umilmente nello spirito della liturgia a per servire Colui che è il vero soggetto della liturgia: Gesù Cristo.<br /><br />La liturgia non è l’espressione della coscienza di una comunità, che del resto è varia e cangiante. Essa è la Rivelazione accolta nella fede e nella preghiera e di conseguenza la sua norma è la fede della Chiesa, nella quale la Rivelazione è accolta. Le forme che si danno alla liturgia possono variare in relazione ai luoghi e ai tempi, così come i riti sono diversi.<br />Essenziale è il legame con la Chiesa che, a sua volta, è vincolata dalla fede nel Signore. L’obbedienza della fede garantisce l’unità della liturgia, oltre la frontiera dei luoghi e dei tempi e così ci lascia sperimentare l’<br />unità della Chiesa, della Chiesa come patria del cuore.<br /><br />Infine, l’essenza della liturgia è riassunta nella preghiera trasmessa da S.<br />Paolo (1 Cor 16, 22) e dalla Didaché (10, 6) Maranà tha – il Signore viene – vieni o Signore!<br /><br />Nella liturgia si compie già ora la parusia, ma questo avviene protendendoci verso il Signore che viene e precisamente insegnandoci ad invocare “Vieni Signore Gesù”. Ed essa ci fa sempre percepire ancora oggi la sua risposta e ce ne fa provare la verità: sì, vengo presto (Ap 22, 1 7-20).<br /><br /><div>(c) Il Timone</div><div><br /></div><div>Fonte: <a href="https://www.amicidilazzaro.it/index.php/la-teologia-della-liturgia-joseph-ratzinger/" target="_blank">Amici di Lazzaro</a></div></div></div></div>Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-87703837385351285552020-05-14T10:44:00.002+02:002020-05-14T10:49:33.680+02:00Soluzioni sacrileghe per la ripresa delle celebrazioni.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigfvlNCfCsD2Ahn8vvkmn_peP3u4zL5gNQH2oEnT-OEmMrzUxQYDGuYjIRbyn6kGiKGKLDKWmNDdhuZoSCzIgle7D_Y_fqekob_G-oMZ3svo9PRjrFolGHOE8upOJxL3I2bFgtqlodkM0/s1600/ROBERT+sARAH.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigfvlNCfCsD2Ahn8vvkmn_peP3u4zL5gNQH2oEnT-OEmMrzUxQYDGuYjIRbyn6kGiKGKLDKWmNDdhuZoSCzIgle7D_Y_fqekob_G-oMZ3svo9PRjrFolGHOE8upOJxL3I2bFgtqlodkM0/s400/ROBERT+sARAH.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #3e3e3e; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 16px; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #3e3e3e; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 16px; text-align: justify;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<b>«È una questione di fede, se avessimo consapevolezza di cosa celebriamo nella Messa e di cosa è l’Eucarestia, non verrebbero neanche in mente certi modi di distribuire la comunione». </b></blockquote>
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Il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, torna a parlare per rispondere alla «inquietudine» dei fedeli che non solo sono stati privati delle Messe, ma che ora assistono sgomenti ai negoziati tra Conferenza Episcopale (CEI) e governo che, nell’ottica di una ripresa limitata delle Messe con popolo, arrivano perfino a trattare sulla distribuzione della comunione.</div>
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Solo due giorni fa, i solitamente bene informati vaticanisti della Stampa, <a href="https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/imbustiamo-quot-corpo-cristo-quot-piano-consentire-235022.htm">riportavano di varie soluzioni </a>allo studio degli “esperti” del governo, in stretta collaborazione con la CEI, che considerano il momento della comunione «ad altissimo rischio contagio». Tra queste l’«impacchettamento» del Corpo di Cristo: «Per consentire ai cattolici italiani di tornare a farla, ma evitando contaminazioni, si sta pensando a una comunione “fai da te” con ostie “take away” precedentemente consacrate dal sacerdote, che verrebbero chiuse singolarmente in sacchetti di plastica poggiati in chiesa su dei ripiani». «No, no, no – ci risponde scandalizzato al telefono il cardinale Sarah – non è assolutamente possibile, Dio merita rispetto, non si può metterlo in un sacchetto. Non so chi abbia pensato questa assurdità, ma se è vero che la privazione dell’Eucarestia è certamente una sofferenza, non si può negoziare sul modo di comunicarsi. Ci si comunica in modo dignitoso, degno di Dio che viene a noi. Si deve trattare l’Eucarestia con fede, non possiamo trattarla come un oggetto banale, non siamo al supermercato. È totalmente folle»</div>
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<b>Qualcosa del genere è già stato fatto in Germania, come ha raccontato la Bussola</b> (clicca <a href="https://lanuovabq.it/it/sacrilegio-del-gesuita-leucarestia-consegnata-in-sacchetti">qui</a>).</div>
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Purtroppo in Germania si fanno molte cose che non hanno più nulla di cattolico, ma non vuol dire che bisogna imitarle. Recentemente ho sentito un vescovo dire che in futuro non ci saranno più assemblee eucaristiche, solo liturgia della Parola. Ma questo è protestantesimo. </div>
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<b>Si avanzano come al solito ragioni “compassionevoli”: i fedeli hanno bisogno della Comunione, di cui sono già privati da tempo, ma siccome è ancora alto il rischio contagio bisogna trovare un compromesso…. </b></div>
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Ci sono due questioni che vanno assolutamente chiarite. Anzitutto, l’Eucarestia non è un diritto né un dovere: è un dono che riceviamo gratuitamente da Dio e che dobbiamo accogliere con venerazione e amore. Il Signore è una persona, nessuno accoglierebbe la persona che ama in un sacchetto o comunque in un modo indegno. La risposta alla privazione dell’Eucarestia non può essere la profanazione. Questa è davvero una questione di fede, se ci crediamo non possiamo trattarla in modo indegno. </div>
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<b>E la seconda?</b></div>
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Nessuno può impedire a un sacerdote di confessare e dare la comunione, nessuno può impedirlo. Il sacramento deve essere rispettato. Quindi anche se alle Messe non è possibile presenziare, i fedeli possono chiedere di essere confessati e di ricevere la Comunione. </div>
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<b>A proposito di Messe, anche questo prolungarsi delle celebrazioni in streaming o in tv…</b></div>
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Non possiamo abituarci a questo, Dio si è incarnato, è carne e ossa, non è una realtà virtuale. È anche fortemente fuorviante per i sacerdoti. Nella Messa il sacerdote deve guardare Dio, invece si sta abituando a guardare alla telecamera, come se fosse uno spettacolo. Non si può continuare così. </div>
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T<b>orniamo alla Comunione. Tra qualche settimana si spera comunque che le Messe con popolo siano ripristinate. E a parte le soluzioni più sacrileghe, c’è anche discussione se sia più indicato ricevere la Comunione sulla bocca o nelle mani, ed eventualmente come riceverla nelle mani. La CEI ha già reso obbligatoria la ricezione nelle mani, ma il nostro esperto afferma che sarebbe più igienico riceverla in bocca. Cosa si dovrebbe fare?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C’è già una regola nella Chiesa e questa va rispettata: il fedele è libero di ricevere la Comunione in bocca o nella mano. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Si ha la sensazione che negli ultimi anni si stia assistendo a un chiaro attacco all’Eucarestia: prima la questione dei divorziati risposati, all’insegna della “comunione per tutti”; poi l’intercomunione con i protestanti; poi le proposte sulla disponibilità dell’Eucarestia in Amazzonia e nelle regioni con scarsità di clero, ora le Messe al tempo del coronavirus…</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non ci deve stupire. Il demonio attacca fortemente l’Eucarestia perché essa è il cuore della vita della Chiesa. Ma credo, come ho già scritto nei miei libri, che il cuore del problema sia la crisi di fede dei sacerdoti. Se i sacerdoti sono consapevoli di cosa è la Messa e di cosa è l’Eucarestia, certi modi di celebrare o certe ipotesi sulla Comunione non verrebbero neanche in mente. Gesù non si può trattare così.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><div style="text-align: justify;">
fonte: <a href="https://www.lanuovabq.it/it/sarah-basta-profanazioni-non-si-tratta-sulleucarestia?fbclid=IwAR3hL7syRWxQQynKQpFQQo68eaSz12LiKwY5g8B_iAYaqwuJLs-B027sK3k#.XrzbLNKEAzE.facebook" target="_blank">La Nuova Bussola Quotidiana</a></div>
</span></div>
</div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-4747316783105852742020-05-14T10:18:00.002+02:002020-05-14T10:21:43.369+02:00I Testimoni di Geova e la Santissima Trinità<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 24px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1hyphenhyphen3L0U8x8hFWyWGdigbSqgyoN7O_4aY1b7ssuqxLAnfsFYWWCGO3T7DZW8kVp7Lo0WnFkApiuDVJdDFWLh3k52tQxhp02Q_Hhyphenhyphen7AoTmndGbYH3ik1oq1WuoAsyP5qUMGulLevdsp5hM/s1600/SANTISSIMA+TRINITA%2527.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="545" data-original-width="994" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1hyphenhyphen3L0U8x8hFWyWGdigbSqgyoN7O_4aY1b7ssuqxLAnfsFYWWCGO3T7DZW8kVp7Lo0WnFkApiuDVJdDFWLh3k52tQxhp02Q_Hhyphenhyphen7AoTmndGbYH3ik1oq1WuoAsyP5qUMGulLevdsp5hM/s400/SANTISSIMA+TRINITA%2527.jpeg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<strong style="border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="text-align: center;">
<strong style="border: 0px; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">DOTTRINA BIBLICA TRINITARIA</strong></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><strong style="border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un testo classico (Mt. 28,19)</strong></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nella Bibbia del Nuovo Testamento vi sono circa quaranta testi trinitari. Uno dei più noti è certamente quello del vangelo di Matteo 28,19, che non può ignorare chiunque abbia una minima co- noscenza dei vangeli. Sono le parole di Gesù dette prima dell’Ascensione e che la Chiesa usa come formula battesimale fin dalle sue origini. Ecco il testo:</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">“<i>E Gesù, avvicinatosi, disse loro: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo</i>” (Matteo 28,19)</span><br />
<br /></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Due cose possiamo affermare con certezza riguardo a questo testo biblico:</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
<div style="text-align: justify;">
<b>La prima</b>. Si tratta sicuramente d’una testimonianza scritturistica, sono cioè parole autentiche del Vangelo. Oggi tutti i biblisti ammettono come autentiche queste parole del vangelo di Matteo. E’ Parola di Dio. E’ un testo ispirato che ci conserva il genuino insegnamento di Gesù.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La seconda</b>. Il suo contenuto è inequivocabilmente trinitario. I termini di Padre, Figlio e Spirito Santo e ciò che ad essi è attribuito, ci autorizzano ad affermare la triplice personalità e l’unica natura in Dio: Tre Persone e un solo Dio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Scrive il biblista John McKenzie: “Le nozioni di Padre, Figlio e Spirito Santo sono rivelate affinché noi conosciamo meglio Dio ( … ). Lo studio di questi tre termini e del loro contesto è il modo migliore per giungere alla comprensione della distinzione delle Persone che viene affermata nel Nuovo Testamento,</div>
<div style="text-align: justify;">
Seguendo questo metodo indicato dal McKenzie diciamo anzitutto che gli autori ispirati, anzi lo stesso Maestro divino Gesù, il Testimone verace e fedele (Apocalisse 3,14), si sono dovuti servire d’un linguaggio umano comprensibile per rivelare realtà divine. I termini o parole indicano in qualche modo (in modo analogo) ciò che realmente si trova in Dio. Questo modo di esprimersi si chiama analogia.</div>
<div style="text-align: justify;">
A – Tre Persone.</div>
<div style="text-align: justify;">
I . – Nel caso presente di Matteo 28,19, e in tutti i testi trinitari, le parole o termini usati sono quelli di padre e di figlio. Nel linguaggio umano il padre non è il figlio, sono cioè due persone distinte. Hanno tuttavia la stessa natura, appartengono cioè l’uno e l’altro alla stessa specie umana. Sono perciò sostanzialmente identici.</div>
<div style="text-align: justify;">
Notiamo subito che la differenza di età non distrugge la identità di natura. Noi siamo esseri umani come tutti i discendenti di Adamo e, a loro volta, i nostri figli saranno esseri umani come noi. La natura umana resta sempre la stessa in tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Notiamo pure che tra padre e figlio vi possono essere differenze di quantità. Il figlio, per esempio, può superare il padre in quanto a intelligenza, forza fisica, capacità artistiche ecc. Ma la natura resta sempre la stessa.<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia nel padre e nel figlio vi è qualcosa che distingue l’uno dall’altro come persone e consiste nel fatto che il padre agisce da padre e il figlio da figlio: il padre è colui che dà o comunica qualcosa di sé, ossia la natura umana, mentre il figlio è colui che riceve appunto la natura umana. Questa proprietà specifica dell’essere padre e dell’essere figlio costituisce la loro diversa personalità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ciò che il padre dà o comunica e che il figlio riceve è identico nell’uno e nell’altro. Il padre non crea il fìglio, ma gli comunica la vita umana che egli stesso ha ricevuto dai suoi genitori. Tutti gli uomini hanno avuto la natura umana da Adamo ed Eva. “Dio creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra” (Atti 17, 26).</div>
<div style="text-align: justify;">
2. – In modo analogo in Dio. I termini usati da Gesù per farci conoscere chi è Dio, la sua ricchezza interiore, la sua ricca personalità, meglio di come avevano fatto Mosé e i profeti e gli autori ispirati dell’Antico Testamento, ci obbligano a pensare che nell’unico Dio, nell’unica natura o sostanza divina, vi è una Personalità che corrisponde all’essere padre: Dio è colui che ama e che comunica la sua stessa natura. Dio Padre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il termine Padre chiama necessariamente quello di Figlio. Nell’unica. natura divina, ossia nell’unico Dio, vi è pure una Personalità che corrisponde all’essere figlio. Dio Figlio è perfettamente uguale al Padre ed agisce in perfetta armonia col Padre, di cui è come il prolungamento naturale. Gesù poteva dire: “Tutto quello che il Padre possiede è mio” (Giovanni 16, 15) e “Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie” (Giovanni 17, 10)”. La stessa perfetta uguaglianza di natura e di volontà Gesù esprimeva con le parole: “In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può far nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa (… ). Tutti onorino il Figlio come onorano il Padre” (Giovanni 5, 19-23).</div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia il Padre non è il Figlio, benché comunichi al Figlio di essere sostanzialmente quello che Lui – il Padre – è. E neppure il Figlio è il Padre benché abbia ricevuto da Lui la stessa natura dìvina. Il Padre agisce da Padre e il Figlio da Figlio in perfetta armonia di volontà anche se la volontà del Padre possa essere chiamata un comando rispetto al Figlio (Giovanni 8,27-29).</div>
<div style="text-align: justify;">
<u>Dunque in Dio, nell’unico Dio, Padre e Figlio sono due Persone distinte aventi la stessa natura e la stessa volontà.</u></div>
<div style="text-align: justify;">
3. – Che cosa dire dello Spirito Santo ossia della sua personalità? Qui il vocabolario non ci aiuta molto perché spirito non indica necessariamente una persona come diremo in seguito (cf. pp. 25-43). Tuttavia spirito può indicare anche una persona e questo è appunto il caso di Matteo 28,19 dove Spirito equivale a Persona Divina come il Padre e il Figlio. Perché?</div>
<div style="text-align: justify;">
a) Anzitutto la frase di Matteo 28, 19 è una enumerazìone che dipende grammaticalmente da un’unica formula: nel nome di. <u>Ora lo Spirito Santo si trova nella stessa enumerazione dove si trovano il Padre e il Figlio, dipende cioè dalla stessa formula. Dunque deve dirsi Persona come il Padre e come il Figlio.</u></div>
<div style="text-align: justify;">
b) Alla stessa conclusione si arriva se si considera che la formula nel nome di, per il suo stesso significato, deve precedere persone, non realtà impersonali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti “battezzare nel nome di” significa “consacrare a” oppure “mettere al servizio di”. Il battezzato si consacra o/e si mette al servizio del Padre e del Figlio che sono Persone. Poiché il battesimo è amministrato “anche nel nome dello Spirito Santo”, ne segue che il battezzato si consacra o/e si mette al servizio anche dello Spirito Santo, che come il Padre e il Figlio deve dirsi una Persona Divina.</div>
</span><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">B – Un solo Dio.</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dall’analisi oggettiva e fedele delle parole di Gesù in Matteo 28,19 risulta anche la perfetta uguaglianza delle tre Persone Divine, ossia l’unità divina: un solo Dio. Facciamo due considerazioni.</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>La prima. </b>Il battesimo istituito da Gesù, a differenza di quello ricevuto da Gesù, comporta la remissione dei peccati (cf. Atti 2,38; Efesini 5,26; Tito 3, 5) . Ora solo Dio può rimettere i peccati (cf. Luca 5, 21). Se il battesimo è amministrato nel nome delle Tre Persone, ne segue logicamente che tutte e Tre le Persone hanno la stessa autorità, la stessa capacità di santificare, ossia la stessa natura o sostanza divina. Sono un solo Dio.</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>La seconda.</b> Battezzare vuol dire “consacrare a”, “mettere al servizio di”, come già abbiamo detto. Il ‘battezzato si consacra e si mette al servizio del Figlio e dello Spirito Santo nella stessa misura e in virtù della stessa potenza divina (nel nome di … ), che lo consacra e lo mette al servizio del Padre. Se l’essere divino, ossia la natura o sostanza divina appartiene al Padre, e non vi è dubbio che sia così, deve necessariamente appartenere anche al Figlio e allo Spirito Santo.</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ha scritto il biblista già citato John McKenzie:</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">“Il Figlio appartiene al livello divino dell’essere; né sorge alcun problema sull’appartenenza dello Spirito al livello divino dell’essere .</span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 24px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Padre Nicola Tornese s.j.</span></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 24px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Fonte testi e foto: <a href="https://www.lasacrafamiglia.it/i-testimoni-di-geova-lezione-79/" target="_blank">La Sacra Famiglia</a></b></span></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-81751096752672076832020-05-07T23:07:00.004+02:002020-05-07T23:07:54.722+02:00APPELLO PER LA CHIESA E IL MONDO<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Georgia, "Times New Roman", Times, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: center;">
<span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJlFhrZNjvZhQCvbbbwazMVW2dtmBUbJjowW6LGRtOzEyxjvZpFQvT0Ye6HKUW3eTL1ivFwHF3LoSdO6nIPE_Zp4gcSYR-xeCc6IahRZa5oX9ZHtoQqRje6RCyLyP13HxFf3uf1nAbPuM/s1600/mascherine-664x373.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="664" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJlFhrZNjvZhQCvbbbwazMVW2dtmBUbJjowW6LGRtOzEyxjvZpFQvT0Ye6HKUW3eTL1ivFwHF3LoSdO6nIPE_Zp4gcSYR-xeCc6IahRZa5oX9ZHtoQqRje6RCyLyP13HxFf3uf1nAbPuM/s400/mascherine-664x373.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Georgia, "Times New Roman", Times, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: center;">
<span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">APPELLO PER LA CHIESA E
IL MONDO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Ai cattolici e a tutte le
persone di buona volontà<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Veritas liberabit vos. Gv
8:32<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">In questo momento di
grande crisi, noi pastori della Chiesa cattolica, in virtù del nostro mandato,
consideriamo il nostro sacro dovere fare un appello ai nostri fratelli
nell'episcopato, al clero, ai religiosi, al santo popolo di Dio e a tutti gli
uomini e le donne di buona volontà. Questo appello è stato inoltre sottoscritto
da intellettuali, medici, avvocati, giornalisti e professionisti che concordano
con il suo contenuto e possono essere sottoscritti da coloro che desiderano
farlo proprio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">I fatti hanno dimostrato
che, con il pretesto dell'epidemia di Covid-19, i diritti inalienabili dei
cittadini sono stati in molti casi violati e le loro libertà fondamentali,
incluso l'esercizio della libertà di culto, espressione e movimento, sono state
limitate in modo sproporzionato e ingiustificato . La salute pubblica non deve
e non può diventare un alibi per violare i diritti di milioni di persone in
tutto il mondo, figuriamoci per privare l'autorità civile del suo dovere di
agire saggiamente per il bene comune. Ciò è particolarmente vero in quanto
emergono dubbi crescenti da più parti sull'attuale contagio, pericolo e
resistenza del virus. Molte voci autorevoli nel mondo della scienza e della
medicina confermano che l'allarmismo dei media su Covid-19 sembra essere
assolutamente ingiustificato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Abbiamo motivo di
credere, sulla base di dati ufficiali sull'incidenza dell'epidemia in relazione
al numero di morti, che vi siano poteri interessati a creare panico tra la
popolazione mondiale con l'unico scopo di imporre in modo permanente
inaccettabili forme di restrizione su le libertà, il controllo delle persone e
il monitoraggio dei loro movimenti. L'imposizione di queste misure illiberali è
un preoccupante preludio alla realizzazione di un governo mondiale al di fuori
di ogni controllo .<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Riteniamo inoltre che in
alcune situazioni le misure di contenimento adottate, inclusa la chiusura di
negozi e aziende, abbiano fatto precipitare una crisi che ha fatto crollare
interi settori dell'economia. Ciò incoraggia l'interferenza da parte di potenze
straniere e ha gravi ripercussioni sociali e politiche. Le persone con
responsabilità governative devono bloccare queste forme di ingegneria sociale,
adottando misure per proteggere i loro cittadini che rappresentano e nei cui
interessi hanno un serio obbligo di agire. Allo stesso modo, lascia che aiutino
la famiglia, la cellula della società, non penalizzando irragionevolmente i
deboli e gli anziani, costringendoli a una dolorosa separazione dai loro cari.
Anche la criminalizzazione delle relazioni personali e sociali deve essere
giudicata una parte inaccettabile del piano di coloro che sostengono
l'isolamento delle persone al fine di manipolarle e controllarle meglio.</span></div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Chiediamo alla comunità
scientifica di essere vigili, in modo che le cure per Covid-19 siano offerte in
onestà per il bene comune. Ogni sforzo deve essere fatto per garantire che gli
interessi commerciali loschi non influenzino le scelte fatte dai leader del
governo e dagli organismi internazionali. È irragionevole penalizzare quei
rimedi che si sono dimostrati efficaci e sono spesso economici, solo perché si
desidera dare priorità ai trattamenti o ai vaccini non altrettanto buoni, ma
che garantiscono alle aziende farmaceutiche profitti molto maggiori e aggravano
le spese per la salute pubblica. Ricordiamo anche, come Pastori, che per i
cattolici è moralmente inaccettabile sviluppare o usare vaccini derivati da
materiale proveniente da feti abortiti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Chiediamo anche ai leader
del governo di garantire che le forme di controllo sulle persone, attraverso
sistemi di localizzazione o qualsiasi altra forma di localizzazione, sono
rigorosamente evitati. La lotta contro Covid-19, per quanto seria, non deve essere
il pretesto per sostenere le intenzioni nascoste di organismi sovranazionali
che hanno interessi commerciali e politici molto forti in questo piano. In
particolare, i cittadini devono avere la possibilità di rifiutare queste
restrizioni alla libertà personale, senza che sia imposta alcuna sanzione a
coloro che non desiderano utilizzare vaccini, contatti di tracciamento o altri
strumenti simili. Consideriamo anche la palese contraddizione di coloro che
perseguono politiche di controllo drastico della popolazione e allo stesso
tempo si presentano come il salvatore dell'umanità, senza alcuna legittimità
politica o sociale. Finalmente, immunità dall'accusa , che è inquietante per
non dire altro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Esortiamo vivamente
coloro che nei media si impegnano a fornire informazioni accurate e a non
penalizzare il dissenso ricorrendo a forme di censura, come accade ampiamente
sui social media, sulla stampa e in televisione. Fornire informazioni accurate
richiede che venga dato spazio alle voci che non sono allineate con un solo
modo di pensare. Ciò consente ai cittadini di valutare consapevolmente i fatti,
senza essere fortemente influenzati dagli interventi dei partigiani. Un
dibattito democratico e onesto è il miglior antidoto al rischio di imporre
forme sottili di dittatura , presumibilmente peggiori di quelle che la nostra
società ha visto sorgere e calare nel recente passato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Infine, come Pastori
responsabili del gregge di Cristo, ricordiamo che la Chiesa afferma fermamente
la sua autonomia nel governare, adorare e insegnare. Questa autonomia e libertà
sono un diritto innato che Nostro Signore Gesù Cristo le ha dato per perseguire
i propri fini. Per questo motivo, come Pastori, affermiamo fermamente il
diritto di decidere autonomamente sulla celebrazione della Messa e dei
Sacramenti, così come rivendichiamo un'assoluta autonomia nelle materie che
rientrano nella nostra giurisdizione immediata, come norme liturgiche e modi di
amministrare la Comunione e i Sacramenti. Lo Stato non ha il diritto di
interferire, per nessuna ragione, nella sovranità della Chiesa. Le autorità
ecclesiastiche non hanno mai rifiutato di collaborare con lo Stato, ma tale
collaborazione non autorizza le autorità civili a imporre alcun tipo di divieto
o restrizione al culto pubblico o all'esercizio del ministero sacerdotale. I
diritti di Dio e dei fedeli sono la legge suprema della Chiesa, che non intende
né rinunciare. Chiediamo che vengano rimosse le restrizioni alla celebrazione
delle cerimonie pubbliche.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Vorremmo invitare tutte
le persone di buona volontà a non sottrarsi al proprio dovere di cooperare per
il bene comune, ognuna secondo il proprio stato e le proprie possibilità e in
uno spirito di carità fraterna. La Chiesa desidera tale cooperazione, ma ciò
non può prescindere né dal rispetto della legge naturale né dalla garanzia
delle libertà individuali. I doveri civili ai quali i cittadini sono tenuti
implicano il riconoscimento da parte dello Stato dei loro diritti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Siamo tutti chiamati a
valutare la situazione attuale in modo coerente con l'insegnamento del Vangelo.
Questo significa prendere una posizione: o con Cristo o contro Cristo . Non
lasciamoci intimidire o spaventare da chi vorrebbe farci credere che siamo una
minoranza: il bene è molto più diffuso e potente di quanto il mondo vorrebbe
farci credere. Stiamo combattendo contro un nemico invisibile che cerca di
dividere i cittadini, di separare i bambini dai loro genitori, i nipoti dai
loro nonni, i fedeli dai loro pastori, gli studenti dagli insegnanti e i
clienti dai venditori. Non permettiamo che secoli di civiltà cristiana vengano
cancellati con il pretesto di un virus e un'odiosa tirannia tecnologica da
stabilire, in cui le persone senza nome e senza volto possono decidere il
destino del mondo limitandoci a una realtà virtuale. Se questo è il piano a cui
i poteri di questa terra intendono farci cedere, sappi che Gesù Cristo, Re e
Signore della Storia, ha promesso che "le porte dell'Inferno non
prevarranno" (Mt 16:18).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Affidiamo a Dio
Onnipotente i leader del governo e tutti coloro che governano il destino delle
nazioni, affinché possa illuminarli e guidarli in questo momento di grande
crisi. Ricordino che, così come il Signore giudicherà noi Pastori per il gregge
che ci ha affidato, così giudicherà anche i leader del governo per i popoli che
hanno il dovere di difendere e governare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Con fede, preghiamo il
Signore di proteggere la Chiesa e il mondo. Possa la Beata Vergine, Aiuto dei
cristiani, schiacciare la testa dell'antico serpente e sconfiggere i piani dei
figli delle tenebre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">8 maggio 2020<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Nostra Signora del
Rosario di Pompei<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 115%;"><span style="font-size: 14pt;">FIRMA Appello per la
Chiesa e il mondo </span><a href="http://veritasliberabitvos.info/sign-the-appeal/" target="_blank"><span style="color: blue; font-size: large;"><b>qui</b></span></a><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">ELENCO DEI FIRMI
DELL'APPELLO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">PRELATI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Mons. Carlo Maria Viganò,
arcivescovo, nunzio apostolico<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cdl Robert Sarah,
prefetto della Congregazione per il culto divino<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cdl Gerhard Ludwig
Mueller, prefetto emerito di Congregazione della Dottrina della Fede<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cdl Joseph Zen Ze-kiun,
vescovo emerito di Hong Kong<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cdl Janis Pujats,
Arcivescovo emerito di Riga<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Mons. Luigi Negri,
Arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio Mons. Joseph Strickland, Vescovo di
Tyler, Texas<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Mons. Thomas Peta,
Arcivescovo metropolita di Astana<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Mons. Athanasius
Schneider, Vescovo ausiliare di Astana<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Mons. Jan Pawel Lenga,
Arcivescovo emerito di Karaganda<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Rgr Henry Gracida,
vescovo emerito del Corpus Domini<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Mons. Andreas Laun,
vescovo ausiliare di Salisburgo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Padre Serafino Lanzetta,
Teologo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Padre Alfredo Maria
Morselli, Teologo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Padre Curzio Nitoglia,
Teologo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">GIORNALISTI, EDITORI,
SCRITTORI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Aldo Maria Valli,
giornalista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Magdi Cristiano
Allam, scrittore<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Giulio Meotti,
giornalista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Marco Tosatti,
giornalista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Claudio Messora, regista
Byoblu.com<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Robert Moynihan,
scrittore, giornalista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Jeanne Smits, giornalista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Olivier Figueras,
giornalista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Cesare Sacchetti,
giornalista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof Giorgio Nicolini,
direttore di Tele Maria<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-US;">Michael J. Matt, editore The Remnant<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">John-Henry Westen,
co-fondatore, caporedattore LifeSiteNews.com<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Vittoria Alliata di
Villafranca, giornalista e scrittrice<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Maria Guarini, editrice<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Francesco Lamendola<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">António Carlos de
Azeredo, direttore<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">José Narciso Pinto
Soares, consulente editoriale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Massimo Rodolfi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Riccardo Zenobi,
scrittore<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Danilo Quinto, scrittore<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Olivier Valette,
scrittore<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">MEDICI, IMMUNOLOGISTI,
VIROLOGISTI, RICERCATORI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Stefano Montanari,
direttore scientifico laboratorio di Nanodiagnostica, Modena<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Antonietta Gatti,
responsabile della ricerca, laboratorio di Nanodiagnostica, Modena<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Alessandro Meluzzi,
psichiatra<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Anna Rita Iannetti,
dottore, PNEI e medicina biointegrata<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Fabrizio Giudici,
traumatologo ortopedico<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Rosa Maria
Roccaforte, cardiologo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa Silvana De Mari,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">dott.ssa Maria Grazia
Sordi, psicologa<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Roberto
Marrocchesi, nutrizionista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Mario Sinisi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Antonio Marcantonio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">AVVOCATI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Angelo Giorgianni,
giudice<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">João Freire de Andrade,
giurista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Francesco
Fontana<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Luigi Valenzise<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Fabio Candalino<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Luca Di Fazio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Massimo Meridio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Gianni T.
Battisti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Piero Peracchio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Paola Bragazzi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Luís Freire de
Andrade<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Avvocato A.
Buchaul<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Avvocato Maître Olivier
Bonnet<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">LETTORI, INSEGNANTI E
PROFESSIONISTI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">On. Prof. Vittorio
Sgarbi, critico d'arte, saggista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Matteo D'Amico<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof.ssa Mafalda Miranda
Barbosa<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Francesca Maimone<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Martino Mora,
filosofo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Massimo Viglione,
storico e saggista<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Elisabetta Sala,
insegnante e scrittrice<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dr Ing. Alessandro
Peracchio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dr Luca Scantamburlo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Rosa Maria
Bellarmino<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Steven Mosher, presidente
Istituto di ricerca sulla popolazione<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prof. Emeterio Ferrés
Arrospide, Università di Coimbra<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-US;">Prof. Ibsen Noronha<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: EN-US;">Prof. ing. </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Amadeu Teixeira
Fernandes, Università di Georgetown<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dr José Filipe Sepúlveda
da Fonseca<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dr Alfonso Martone, CNR
Italia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dr Luís Ferrand d'Almeida<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Ing. Roberto Imparato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">ASSOCIAZIONI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Associazione Atman -
Presidente Manuela Baccin<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Riprendiamoci
Associazione Il Pianeta - Presidente Magda Piacentini<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Movimento 3V - Vaccini
Vogliamo Verità - Segretario<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Associazione Luca Teodori
Libera Scelta - Presidente Associazione Alessandra Bocchi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Iustitia in Veritate -
Direttori Associazione<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Una Vox - Presidente
Calogero Cammarata<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Comitato Famiglia e Vita
- Presidente Franco Rebecchi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Confederazione dei
Triarii<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">AURET, Autismo, Ricerca e
Terapie - Presidente Avvocato Roberto Mastalia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Associazione Vita al Microscopio
- Presidente Nino Ferri<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Texas Diritto alla vita -
Jim Graham<o:p></o:p></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-size: 18px; margin-bottom: 20px; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cleveland Diritto alla
vita - Molly Smith<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />Fonte: <a href="https://www.lifesitenews.com/news/four-cardinals-join-global-appeal-decrying-crackdown-on-basic-freedoms-over-coronavirus">Life site</a><br />foto tratta da sito <a href="https://www.chiesacattolica.it/coronavirus-la-posizione-della-cei/">Cei</a></span>Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-11484160002544525282020-04-12T00:30:00.000+02:002020-04-12T00:30:00.888+02:00Resurrexit Sicut Dixit!<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjilaVDlBQEHLnGhN3uTFeR-yGu45qfNYecvcP9JlDQcKdRdoOsdUUoU1OC4pZ26Vaig5w_kvw4JZF0ndckFKZhyphenhyphen5JPSg_tDbGFHL5LNx9Gm15ungpYZVznJNVwrceiFUfrnsj9zd0aKFc/s1600/640px-Francesco_Buoneri%252C_called_Cecco_del_Caravaggio_-_The_Resurrection_-_Google_Art_Project.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1109" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjilaVDlBQEHLnGhN3uTFeR-yGu45qfNYecvcP9JlDQcKdRdoOsdUUoU1OC4pZ26Vaig5w_kvw4JZF0ndckFKZhyphenhyphen5JPSg_tDbGFHL5LNx9Gm15ungpYZVznJNVwrceiFUfrnsj9zd0aKFc/s640/640px-Francesco_Buoneri%252C_called_Cecco_del_Caravaggio_-_The_Resurrection_-_Google_Art_Project.jpg" width="368" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Resurrezione di Francesco Buoneri</td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La notte della risurrezione</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non avevano ancora compreso la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti» (Giovanni 20,9).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi il santo sepolcro di Cristo immerso nel più assoluto silenzio; era sorvegliato da tre guardie, altre quattro si erano recate a Gerusalemme. Le torce collocate davanti alla grotta diffondevano un vivo bagliore nello spazio circostante. Mi avvicinai al santissimo corpo di Cristo per adorarlo: era circonfuso di splendore e riposava tra due angeli in perenne adorazione. Essi sedevano ai piedi e al capo del Salvatore, indossavano vesti sacerdotali e avevano le braccia incrociate sul petto; mi ricordarono i cherubini dell'arca dell'alleanza.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore e gli angeli adoratori furono certamente visibili anche agli occhi interiori di Cassio, assorto di fronte al sepolcro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre contemplavo il sacratissimo corpo di Gesù, vidi la sua santa anima entrare nella tomba. Era seguita da una schiera di spiriti redenti. Il Signore mostrò loro il martirio del suo corpo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutte le bende che lo avvolgevano caddero da parte, così che le sue piaghe, le infermità e tutti i suoi dolori furono riconosciuti anche esteriormente. A quella vista le anime dei padri furono prese da un'indicibile riverenza, sembravano tremare e piangere di compassione. In quel momento la roccia del sepolcro tremò. Le tre guardie che vegliavano caddero al suolo e persero conoscenza. Cassio percepì subito l'evento straordinario...</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne, dopo aver preparato gli aromi, si erano ritirate nelle loro celle senza addormentarsi, perché volevano recarsi al sepolcro prima dell'alba.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alle undici di notte la santa Vergine fu presa dall'irresistibile desiderio di ripercorrere la Via Crucis.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si alzò dal letto, si avvolse in un mantello grigio e lasciò il cenacolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Attraversò gran parte della città, percorrendone le vie deserte e fermandosi nei luoghi dove il Salvatore aveva sof ferto i più gravi oltraggi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'accompagnai in spirito nel suo triste cammino e pre gai con lei nei limiti delle mie forze. La santa Madre giunse vicino alla casa di Caifa e poi a quella di Pilato, si prosternava a terra e baciava perfino le pietre, venerando il sacro sangue di Cristo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutte quelle stazioni del dolore, santificate dal sangue di Gesù, apparivano piene di luce allo sguardo della Vergine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Continuando a elevarsi nell'adorazione del santo Figlio, ella giunse lentamente sul Calvario. Era ormai prossima al promontorio delle croci, quando all'improvviso le apparve Gesù nel suo santissimo corpo. Il Signore era preceduto da un angelo e affiancato dai due spiriti adoratori visti nel sepolcro, e lo seguivano innumerevoli anime redente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù non faceva alcun movimento, pur librandosi nel la luce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Annunciò alla santa Madre che stava per risuscitare col corpo trasfigurato. Aggiunse che ella avrebbe dovuto attenderlo al Calvario, dove egli era caduto sotto il peso della croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mancava poco alla mezzanotte quando la Vergine andò a inginocchiarsi sulla stessa pietra che aveva causato la caduta del Figlio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il santo corteo del Signore percorse la Via Crucis. Durante il cammino Gesù mostrò alle anime redente i martìri a cui era stato sottoposto. Gli angeli raccolsero tutti i frammenti del corpo che gli erano stati strappati durante la passione. A quelle anime fu anche mostrata la chiodatura e l'elevazione della croce, l'apertura del costato, la deposizione e la composizione della sua salma. Allo stesso tempo, tutte queste cose venivano contemplate dalla santa Vergine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi la luce delle lanterne accanto al sepolcro, ma non vidi più la santa salma del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il primo giorno dopo il sabato, appena il cielo iniziò a schiarirsi verso oriente, Maria, Maddalena, Maria, figlia di Cleofa, Giovanna Cusa e una ricca signora lasciarono il cenacolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Erano avvolte nei mantelli e portavano le erbe aromatiche e i fiori in panni di lino; una di esse portava la lanterna accesa sotto il mantello. Timidamente, le discepole giunsero alla porticina del giardino di Giuseppe.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Risurrezione del Signore (particolari)</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ed ecco che ci fu un gran terremoto, un angelo del Signore era sceso dal cielo e, avvicinatosi, ribaltò la pietra e vi si sedette sopra...» (Matteo 28,2).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nella notte della risurrezione la santa anima di Gesù mi apparve splendente di gloria tra due angeli guerrieri; questi non erano gli angeli in abiti sacerdotali visti in adorazione del suo corpo. Circondata da numerose figure luminose, la santa anima scese nella tomba e penetrò nel suo corpo sacratissimo, le cui membra subito si mossero.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il corpo splendente del Signore uscì fuori dal sudario da un lato rimasto socchiuso, come se uscisse fuori dalla ferita del costato. Mi ricordai di Eva, che venne fuori dal fianco di Adamo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La grotta era inondata da una radiosa luce celeste. Nel lo stesso momento vidi uscire dalle profondità del sottosuolo, da sotto la tomba, una forma mostruosa con la coda di serpente. Il mostro furioso volgeva contro il Signore la testa di drago, oltre la quale, se mi ricordo bene, aveva anche una testa d'uomo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Risorto aveva in mano un bastone bianco, alla cui estremità sventolava un piccolo stendardo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù calpestò la testa del drago e percosse col bastone tre volte la sua coda; ad ogni colpo la bestia rimpiccioliva, finché ricadde nell'abisso; solo la testa d'uomo aveva continuato a guardare in alto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Avevo già visto un serpente simile in occasione della concezione di Gesù; mi ricordo pure del serpente del paradiso, ma questo a due teste era ancora più orribile.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nella visione del drago con la testa schiacciata si era manifestata la vittoria di Cristo sulla morte. Infatti da quel momento non vidi più la sua salma.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Credo che questa visione si riferisca alla famosa profezia che dice: «il seme della donna schiaccerà la testa al serpente»</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo aver vinto il serpente, Gesù, splendente di luce, si elevò attraverso la roccia, la terra tremò, un angelo luminoso scese dal cielo come una saetta, rovesciò la pietra del sepolcro e vi si sedette sopra.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quello fu il momento in cui le guardie ebbero un moto di paura e caddero a terra svenute.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Cassio, preso dall'emozione, cadde anche lui, ma si riebbe poco dopo. Si avvicinò prudentemente alla tomba, vide il sudario senza il santo corpo e si ritirò. Prima di da re la notizia a Pilato, attese nella speranza di comprende re meglio cosa fosse accaduto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In quel momento il Salvatore, ammantato di gloria, apparve a sua Madre sul Calvario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La sua veste fluttuava nel vento e risplendeva ai raggi del sole.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Egli mostrò alla Vergine le sue grandi piaghe, nelle qua li sarebbe entrato un dito. Esse splendevano di luce abbagliante, i cui raggi andavano dal centro delle mani fino alle punta delle dita. Le labbra di tali ferite serbavano le linee di tre triangoli equilateri che s'incontravano nel punto medio di un circolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le anime dei patriarchi s'inchinarono dinanzi alla Madre di Dio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E poiché ella si prostrava a terra per baciargli i piedi, il Signore la prese per mano, la rialzò e scomparve.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi l'orizzonte schiarirsi sopra Gerusalemme e la fievole luce delle lanterne accanto al sepolcro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era l'alba della risurrezione!</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne al sepolcro. Apparizioni del Signore risorto</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ed ecco che Gesù si fece loro incontro e disse: “Salute a voi!”» (Matteo 28,9).</span></em><br />
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le quattro discepole entrarono nel giardino di Giuseppe, ma non sapevano ancora dei prodigi che erano avvenuti nel sepolcro. Esse non sapevano neppure che questo fosse sorvegliato dalle guardie, perché il sabato non vi si erano recate. Adesso si domandavano preoccupate:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Chi ci aiuterà a rimuovere la pietra che chiude l'ingresso del sepolcro?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Infatti, nel loro fervente desiderio di onorare Cristo, non avevano affatto pensato a tale difficoltà. Le pie donne desideravano ardentemente completare l'inumazione del corpo di Gesù cospargendolo di aromi e di fiori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Salomè aveva portato la maggior quantità di oli aromatici. Questa non era la madre di Giovanni, ma una ricca signora di Gerusalemme parente di san Giuseppe.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo essersi consultate fra loro, le pie donne concordarono di aspettare davanti al sepolcro qualche discepolo che venisse ad aprire.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giunte davanti alla grotta, videro le lanterne accese e le guardie a terra, stordite dalla paura. Le due discepole meno audaci indugiarono e non andarono avanti. Invece Maria Maddalena avanzò, seguita a breve distanza da Salomè: erano le stesse che avevano preparato gli aromi con maggior fervore. Così, non senza timore, le due coraggiose en trarono nel luogo della sepoltura. La pesante pietra circo lare giaceva al suolo riversa, la porta di rame era stata socchiusa probabilmente ad opera di Cassio. Maria Madda lena aprì e fu colta da un forte sgomento: Gesù non era più nella tomba, le bende stavano ripiegate a terra e la sindone era distesa allo stesso posto in cui avevano riposto il Signore! La donna uscì rapidamente dal giardino e corse concitata verso il cenacolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto Maria Salomè informò le altre due compagne dell'accaduto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Esse ne furono turbate e allo stesso tempo si sentirono confortate, ma non osarono andare fino alla tomba.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">S'inoltrarono nel giardino solo quando incontrarono Cassio, che le mise al corrente di quanto aveva visto. Egli era diretto in città, avendo ormai perduta la speranza di vedere Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le due compagne, giunte alla porta del sepolcro, si videro innanzi i due angeli nella splendente veste sacerdotale. Sbigottite da quella visione esse si prostrarono col vi so a terra.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un angelo disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non abbiate timore! So che cercate Gesù, ma egli non è più qui, perché è risorto! Guardate il luogo dove il Signore era stato deposto».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tremanti di gioia, le pie discepole, dopo che furono ripartite, si fermavano di tanto in tanto a guardare se avessero potuto incontrare il Signore o se Maria Maddalena stesse per tornare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nello stesso momento, Maria Maddalena, tutta trafelata, bussava rumorosamente alla porta del cenacolo. Le aprirono Pietro e Giovanni. Gli altri apostoli dormivano ancora. Gridò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Hanno portato via il corpo del Signore e non sappiamo dove sia adesso! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Detto questo, senza aspettare niente, la discepola fece ritorno al sepolcro seguita dai due apostoli. Giovanni correva più veloce di Pietro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Marìa Maddalena era fuori di sé per il dolore e lo stupore, con la lunga capigliatura che sventolava nell'aria.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Essendo giunta per prima, non si arrischiò ad entrare nella grotta, ma rimase fuori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Qui s'inchinò a guardare e, mentre respingeva indietro i capelli che le cadevano sul viso, vide i due angeli, uno a capo e l'altro ai piedi della tomba.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Uno dei due le disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Oh, donna, perché piangi?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allora Maria Maddalena gridò il suo dolore:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'abbiano messo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lei aveva parlato senza che l'apparizione degli angeli l'avesse impressionata, perché non pensava ad altro che al suo Signore. Dicendo questo, e vedendo ancora una volta il sudario vuoto, Maria Maddalena lasciò il sepolcro e si mise a cercare il Signore nei dintorni, poiché ebbe il presentimento che egli fosse vicino a lei e che avrebbe finito col ritrovarlo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Stava a circa dieci passi dal sepolcro, verso oriente, quando vide uscire dai cespugli una grande figura biancovestita, che le chiese:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Donna, perché piangi? E chi vai cercando?». Quest'uomo aveva in mano una pala e sulla testa un cappello piatto, simile a un pezzo di corteccia. Maria Maddalena, credendo che fosse il giardiniere, gli rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se l'hai portato via tu, dimmi dov'è e andrò a prenderlo».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi quella figura senza luce alcuna, come di un uomo vestito di bianco nell'ora del crepuscolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre lei si guardava ancora intorno, come se avesse smarrito la strada, Gesù con la sua voce consueta la chiamò:«Maria!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Subito ella, riconoscendone la voce, lo chiamò come una volta:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Rabbunì!» (cioè “Maestro”).</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si prostrò a terra e protese le braccia verso i piedi di lui. Gesù, sollevando la mano per allontanarla, le disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non toccarmi adesso, perché non sono ancora asceso al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così dicendo, disparve.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù aveva detto: «Non toccarmi», perché Maria Maddalena, nello stato concitato in cui si trovava, credeva che tutto fosse come prima, dimenticando la potenza miracolosa della trasfigurazione del Signore. Quanto alle sue parole: «Non sono ancora asceso al Padre mio», mi fu rivelato che egli non si era ancora presentato al Padre celeste per ringraziarlo della vittoria sulla morte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tornata in sé, Maria Maddalena corse di nuovo al sepolcro. Quando vide gli angeli ancora seduti sopra la tomba, si sentì finalmente sicura e uscì dal giardino in cerca delle sue compagne.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maria Maddalena era appena uscita dal giardino, quando Giovanni vi entrò seguito da Simon Pietro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">All'ingresso del luogo della sepoltura, il primo si fermò e si chinò a guardare dentro la grotta, mentre Pietro vi entrò e vide i lini con gli aromi ripiegati da un lato, così pure il lenzuolo che aveva ricoperto il santo corpo. Il velo che aveva coperto il volto del Signore non era ripiegato con gli altri, ma giaceva a terra più vicino alla parete.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni seguì Pietro e vide anch'egli il letto tombale vuoto. I due apostoli compresero quanto egli aveva detto e credettero nella risurrezione del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro mise quei panni sotto il mantello e i due apostoli tornarono in città attraverso la porticina di Giuseppe.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi i due angeli seduti al capo e ai piedi della tomba, sia durante la visita di Maria Maddalena, sia durante quella dei due apostoli, come anche già prima, per tutto il tempo che il corpo di Gesù era restato nella tomba.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non credo che Simon Pietro abbia visto gli angeli. Vidi però Giovanni assicurare i discepoli di Emmaus che aveva visto un angelo nel sepolcro del Signore. Forse egli aveva lasciato entrare Pietro per primo nella grotta perché era rimasto impressionato dalla vista di quell'angelo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi le guardie riprendere i sensi, si rialzarono in preda alla paura e rientrarono in città. Essi passarono attraverso la porta per la quale Gesù era stato condotto al Calvario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maria Maddalena, intanto, incontrò le due discepole e narrò loro di aver visto il Signore risorto e gli angeli. Le sue compagne risposero che anch'esse avevano visto gli angeli e ritornarono al sepolcro con la speranza d'incontrare Gesù. Maria Maddalena rientrò al cenacolo. Entrate nel giardino, esse incontrarono le guardie che uscivano e scambiarono con loro solo poche parole.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Avvicinatesi all'ingresso della grotta, videro Gesù avvolto in una veste candida e lunga che gli copriva anche le mani. Rapite dall'emozione, le due discepole si avvicinarono a lui e gli baciarono i piedi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Salve!», e rivolse loro qualche parola. Poi indicò con la mano una direzione e scomparve.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le due donne si precipitarono al cenacolo e dissero ai discepoli che avevano veduto il Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il lieto annuncio rese increduli questi ultimi, come già non avevano creduto a Maria Maddalena. Essi erano con vinti che il racconto della risurrezione di Gesù fosse partorito dalla fantasia femminile.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche Pietro e Giovanni, confusi e sbalorditi per quel lo che avevano visto, fecero ritorno al cenacolo per comunicare a loro volta la lieta notizia agli amici. Sulla strada, i due incontrarono Giacomo il Minore e Taddeo, profondamente emozionati perché il Signore era apparso loro davanti al sepolcro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nelle visioni riguardanti la risurrezione di Gesù, vidi il Signore accanto a varie persone, ma non tutte erano capaci di vederlo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù passare vicino a Simon Pietro e Giovanni, mi sembrò che Pietro lo avesse visto perché era assai commosso; ignoro però se Giovanni lo avesse veduto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche per gli angeli fu la stessa cosa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne non sempre videro i due angeli seduti sulla tomba; qualche volta ne videro uno solo e altre volte li videro chiaramente entrambi. Uno solo, però, parlò ad esse.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'angelo che come una folgore discese dal cielo, levò il masso dalla tomba e vi si sedette sopra, aveva la figura di un guerriero e fu visto solo da Cassio e dalle tre guardie.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dio dispone ogni cosa nel migliore dei modi per il bene degli uomini.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fine delle contemplazioni quaresìmali</span></strong><br />
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La domenica successiva alla Pasqua, i Giudei pulirono e purificarono il tempio. Sparsero dappertutto erbe aromatiche e cenere di ossa dei morti, offrirono sacrifici espiatori, rimossero le macerie e nascosero con assi e tappeti le tracce del terremoto. Infine ripresero le cerimonie interrotte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei, i sadducei e gli erodiani dichiararono che la celebrazione e i sacrifici della Pasqua erano stati interrotti a causa del terremoto e della presenza di persone impure nel luogo sacro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per sostenere la loro dichiarazione adattarono allo scopo una visione di Ezechiele sulla risurrezione dei morti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Inoltre minacciarono di punire e di scomunicare chiunque avesse diffuso notizie diverse dalla versione ufficiale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Siccome molti si sentivano colpevoli dell'iniqua condanna di Gesù e dei fatti accaduti, fu facile ottenerne il silenzio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I migliori, però, finirono per credere agli apostoli e abbracciarono la nuova fede. A Gerusalemme, come altrove, numerose persone si convertirono segretamente, altri lo fecero pubblicamente dopo la Pentecoste.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I sommi sacerdoti assistettero impotenti al diffondersi della fede in Gesù: già al tempo del diacono Stefano tutto il quartiere di Ofel e la parte orientale di Sion erano completamente cristiani. La comunità cristiana si estese fin nella valle di Cedron.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi per un'ultima volta Anna. Era furioso e agiva come se fosse posseduto dal demonio; fu rinchiuso e non vide più la luce del giorno. Caifa, da parte sua, si sentì toso dalla rabbia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il giovedì dopo Pasqua suor Anna Katharina Emmerick pronunziò queste parole:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pilato fece cercare invano sua moglie, la quale si era nascosta nella dimora di Lazzaro, a Gerusalemme. La casa non era sospettabile, perché era stata preclusa alle donne. Stefano, il cugino di Paolo, che era ancora poco noto come discepolo, vi entrava e usciva, le portava il cibo e la introduceva alla conoscenza del vangelo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Simone di Cirene fu battezzato e ammesso nella comunità cristiana.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così si concludono le visioni della venerabile Anna Katharina Emmerick sopra la passione del Sìgnore, durate dal 18 febbraio al 6 aprile 1823, una settimana dopo la santa Pasqua.</span></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-249532769641396082020-04-11T08:00:00.002+02:002020-10-13T11:27:46.613+02:00Sabato Santo. Tra la Fede provata degli apostoli e la Fede salda della Madre.<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8wDSrUBwgvQgg8B0-eEuPa4ZlkioTDcx1baqOW_rdLuGwdeQmTDvmba14RBIy3rw_T8X_OE6IMJPhzUS9aVCWUuJabNob90gZnLkBI6pyTlll6BeQ0-nWPzi-GbaBOoaFs6kK3FA_SGg/s1600/ciseri_deposizione.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="654" data-original-width="1024" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8wDSrUBwgvQgg8B0-eEuPa4ZlkioTDcx1baqOW_rdLuGwdeQmTDvmba14RBIy3rw_T8X_OE6IMJPhzUS9aVCWUuJabNob90gZnLkBI6pyTlll6BeQ0-nWPzi-GbaBOoaFs6kK3FA_SGg/w400-h255/ciseri_deposizione.jpg" width="400" /></a></div>
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli amici di Gesù durante il sabato santo</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nicodemo e Giuseppe ritornarono a Gerusalemme passando per una porticina del giardino a cui avevano accesso solo gli amici di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche Maria Heli con Maria di Marco e altre pie donne ritornarono a Gerusalemme, mentre la Vergine, Giovanni, Maria Maddalena e alcune discepole salirono al Calvario per pregare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto Cassio era andato da Pilato per informarlo circa gli ultimi avvenimenti; portava con sé la lancia che aveva trafitto il cuore di Cristo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Prevedendo che gli Ebrei avrebbero chiesto la custodia del santo sepolcro, il centurione promise a Pilato un rapporto dettagliato se vi fosse stato inviato al comando del corpo di guardia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il procuratore romano acconsentì, pur considerando Cassio un po' fanatico. Tuttavia, assalito da un'inspiegabile superstizione, si fece lasciare la santa lancia davanti alla porta.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi la Vergine e le sue compagne che facevano ritorno dal Calvario, dove avevano pianto e pregato. Esse si ritirarono dalla via per non farsi scorgere dai soldati, che, alla luce delle fiaccole, risalivano il monte per togliere le croci.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A Gerusalemme, Giuseppe e Nicodemo incontrarono Pietro, Giacomo il Maggiore e Giacomo il Minore, i qua li andavano alla ricerca dei discepoli dispersi. Pietro, in preda a una crisi di dolore, abbracciò i due sinedriti e si accusò di non essere stato presente alla crocifissione del Signore, poi li ringraziò per aver dato onorevole sepoltura a Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Essi concordarono un segnale di riconoscimento, mediante il quale sarebbe stata aperta la porta del cenacolo ai discepoli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Abenadar e altri nuovi convertiti entrare nel cenacolo. A poco a poco la maggior parte degli amici di Gesù vi si trovò riunita quale prima comunità cristiana. I nuovi venuti mostravano un grande rispetto verso Giovanni, perché il Signore gli aveva affidato sua Madre. L'apostolo non si era inorgoglito e continuava ad essere molto semplice e buono con tutti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando le pie donne fecero ritorno al cenacolo, costernate e avvilite, accesero le lanterne e si riunirono attorno alla santa Vergine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Più tardi, nella notte, giunsero Lazzaro, Marta, la vedova Maroni di Naim, la Samaritana e Maria la Sufanita provenienti da Betania. Si parlò della crocifissione e della sepoltura di Gesù. Tutti piansero con profonda amarezza e cercarono di darsi consolazione a vicenda.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho visto gli amici di Gesù assorti nella lettura delle Scritture. Essi si preparavano a osservare il riposo sabatico secondo il precetto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nell'ala riservata alla Madre di Gesù vi erano state adattate alcune celle per permettere il riposo notturno alle pie donne. Le vidi mentre spiegavano le coperte, si levavano i sandali, le cinture e una parte degli indumenti, quindi si avvolsero in lunghi veli e si distesero sui loro giacigli. Si alzarono a mezzanotte, si vestirono e si prepararono per la preghiera notturna.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli Ebrei usavano recarsi al tempio all'alba del sabato, cioè il giorno successivo a quello in cui avevano consumato l'agnello pasquale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche Maria santissima e le pie donne si avviarono al tempio alle tre del mattino; la Vergine voleva congedarsi dal santo luogo dove aveva adorato l'Altissimo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le donne erano accompagnate da Giovanni e da alcuni discepoli di Gesù. Secondo l'uso del tempio, quella mattina le porte erano spalancate, i lumi accesi e l'atrio dei sacerdoti era accessibile al popolo. Ma a causa dei nefasti avvenimenti della vigilia, la cui eco era ancora viva, il luogo di culto era quasi deserto, si vedevano solo alcune guardie e qualche inserviente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I figli di Simeone e i nipoti di Giuseppe d'Arimatea accompagnarono gli amici attraverso il tempio. Osservarono in silenzio i segni della collera di Dio. Tra il sacrato e il “santo dei santi” i muri si erano spaccati e il tendaggio che velava quest'ultimo giaceva ancora al suolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne passarono attraverso la breccia nel muro e videro l'interno del “santo dei santi”. Dappertutto erano visibili le macerie dei muri crollati, le colonne rovesciate e i pavimenti sfondati.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Vergine contemplò i luoghi santificati dalla predicazione e dalle sofferenze del Figlio, si prostrò, li baciò e versò molte lacrime, imitata dagli amici di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi mostrò a quelli che l'accompagnavano i luoghi in cui era stata allevata ed educata, si era unita in matrimonio con san Giuseppe e aveva presentato il bambino Gesù, infine indicò loro dove Anna e Simeone avevano profetizzato l'atroce morte del Signore. A quell'ultimo ricordo la Vergine non poté trattenere le lacrime. Prima di uscire, mostrò ai compagni la cattedra dove Gesù fanciullo aveva insegnato ai dottori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con profonda tristezza, Maria santissima abbandonò il tempio desolato mentre le risuonavano alla memoria le parole del Figlio: «Abbattete questo tempio e io lo ricostruirò in tre giorni».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo, rimase in ansiosa attesa della risurrezione del Figlio al terzo giorno, quando la sua parola avrebbe trovato compimento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era ancora mattina quando la Madonna e gli amici di Gesù rientrarono al cenacolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne si ritirarono sul lato destro dell'edificio e gli uomini si unirono ai discepoli nella sala principale. Tra scorsero l'intero sabato in preghiera.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi le pie donne attorno a Maria, poi si rivolsero verso il muro e pregarono. Avevano il capo coperto con un velo nero.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Solo le più deboli mangiarono qualcosa, tutte le altre digiunarono.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le porte e le finestre erano sbarrate e in tutta la casa regnava un silenzio straordinario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La sera precedente la risurrezione</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La sera del sabato Giovanni si recò nella sala delle pie donne, pianse con loro, le consolò e andò via; più tardi sopraggiunsero Pietro e Giacomo il Minore, che non vi rimasero a lungo. Subito dopo le discepole si separarono, si avvolsero nei mantelli e si sedettero nelle loro celle su casse cosparse di cenere.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto la santa Vergine pregava con fervore, finché le comparve un angelo di Dio. La creatura celeste l'invitò a recarsi presso la porticina del giardino di Giuseppe, dove il Signore voleva incontrarla. Col cuore palpitante Maria si avvolse nel suo mantello e uscì in tutta fretta, senza dire a nessuno dove si recasse.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Erano all'incirca le nove di sera quando la Vergine raggiunse la porticina. Improvvisamente il suo sguardo fu rapito in alto, sopra le mura della città. Si fermò e vide di scendere dal cielo l'anima santa del Salvatore circonfusa di luce: non portava tracce di ferite ed era circondata dalle anime degli antichi patriarchi. Il Signore, indicando ad esse Maria, disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Questa è la Madre mia! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mi parve che il Salvatore l'abbracciasse e, senza pronunciare parola, scomparve con il corteo delle sante anime. Pervasa di gioia, la Vergine s'inginocchiò e baciò la terra dove il Figlio le era apparso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante la sua assenza le discepole si erano recate in città a procurarsi erbe e fiori con cui intendevano ricoprire il santo corpo del Signore. Quando Maria rientrò al cenacolo le vide intente a mescolare varie specie di unguenti e di aromi. Le pie donne sembravano pervase da un'indicibile tristezza. Lei non disse quello che aveva visto, ma col rinnovato vigore ricevuto dalla visita del Figlio poté consolarle e rinforzarle nella fede.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il lungo tavolo era coperto da un grande panno sul quale vi erano disposti diversi involti di erbe, flaconi d'unguento, acqua di nardo, fiori freschi e un giglio. Appena ebbero finito di preparare, le pie donne avvolsero le miscele in lini freschi e andarono a riposare.</span><br />
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
</div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-7285253941816424222020-04-10T08:00:00.001+02:002020-10-13T11:26:00.758+02:00Venerdi Santo - Crocifissione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiZ6F6yqyalFa0UaT21Mh73QXQ6ow2XiZvbU9bS0JzzNZoamN4TMdbJsWHdlC_xVBgBEfmllFsRLfEZ5yW9JdAS339bWe-Clr8fJAMlFYHyu3uLUVq0fzEqRGsOiUXQgpmPFonw3CI1I8/s1600/leon_bonnat_-_the_crucifixion-detail.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="620" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiZ6F6yqyalFa0UaT21Mh73QXQ6ow2XiZvbU9bS0JzzNZoamN4TMdbJsWHdlC_xVBgBEfmllFsRLfEZ5yW9JdAS339bWe-Clr8fJAMlFYHyu3uLUVq0fzEqRGsOiUXQgpmPFonw3CI1I8/w509-h171/leon_bonnat_-_the_crucifixion-detail.png" width="509" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #a5a5a5; font-family: "georgia" , "times" , "times new roman" , serif; font-size: 14px;">La Crucifixion, Léon Bonnat (détail) © Wikimedia commons</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maria santissima e le pie donne si recano al Calvario</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo il doloroso incontro con il Signore la santa Vergine aveva perso i sensi; le compagne la ricondussero nel palazzo per sottrarla alla plebaglia infuriata. Il portone si chiuse tra lei e il Figlio carico della croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne trovarono immediato rifugio nella casa di Lazzaro, luogo di conforto per Maria santissima. Presto ella fu presa di nuovo dall'ardente desiderio dì soffrire accanto al Figlio, il che le rese i forza di ripercorrere la via della passione. Ripartì con Maria Maddalena e le pie donne. Erano in diciassette, velate e piene di dolore. Marta, Maria Maddalena e le altre piangevano sulle sofferenze del loro Signore, indifferenti alle ingiurie e al sarcasmo della plebaglia. Ciò nonostante, imponevano a molti un senti mento di rispetto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le vidi baciare la terra su cui Gesù era stato caricato della croce, quindi proseguirono il doloroso cammino da lui percorso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'Addolorata mostrò alle pie discepole le varie stazioni santificate dal sangue e dai dolori del suo amatissimo Figlio, e tutte fecero oggetto di venerazione. Così esse diedero pubblicamente inizio alla devozione più commovente nella tradizione della Chiesa, fissata per la prima volta nel cuore della Vergine dalla profezia del vecchio Simeone.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fin dai tempi più antichi gli Ebrei venerarono i luoghi santi della loro storia e vi si recavano a pregare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allo stesso modo nacque il culto della Via Crucis, affermatosi mediante i dolorosi pellegrinaggi della Vergine e delle pie donne, non già per un disegno meditato, ma per servire i disegni di Dio sul suo popolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne ripararono a casa di Veronica per non incontrare Pilato con i suoi cavalieri che stava rientrando per la stessa via.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le vidi molto commosse di fronte al santo volto di Gesù impresso nel sudario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Più tardi, presero il vaso di vino aromatizzato e si di ressero verso il Golgota.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giunte in cima al Calvario, la Madre di Gesù, sua nipote Maria, figlia di Cleofa, e Salomè avanzarono fino al promontorio delle croci. Con loro c'era anche Giovanni. Marta, Maria Heli, Veronica, Giovanna Cusa e Susanna si man tennero più distanti, accanto a Maria Maddalena che sembrava uscita fuori di sé. Più lontano si trovavano altre set te donne circondate da alcune persone compassionevoli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E impossibile descrivere il dolore della Vergine Maria quando vide il luogo della crocifissione: la terribile croce, i martelli, le corde, i chiodi spaventosi e gli orrendi carnefici, i quali, mezzo nudi e ubriachi, compivano il loro lavoro lanciando continue imprecazioni. Il suo sguardo andò oltre, posandosi sui farisei a cavallo, che, impazienti di vedere Gesù crocifisso, impartivano ordini e andavano su e giù dal promontorio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Di fronte a quella scena tremenda, la Madre di Gesù si sentì morire e patì interiormente le sofferenze del suo Figlio dilettissimo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il martirio della Vergine fu ancora più doloroso perché non vide Gesù e tremava al pensiero degli indicibili tormenti a cui sarebbe stato sottoposto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dall'alba fino alle dieci, ora in cui era stata pronunciata la condanna del Signore, grandinò a tratti, poi il cielo si rischiarò, ma verso mezzogiorno una nebbia rossastra velò completamente il sole.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù è spogliato delle vesti. La compassione di Jonadab</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><em>«Gli offrirono vino mescolato con mirra» (Marco 15,23) </em>».<em></em></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù, richiuso nella piccola caverna, aveva pregato il Padre di dargli la forza necessaria per affrontare il supremo supplizio. Quattro sgherri lo fecero uscire dalla prigione e lo trascinarono verso la croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nemmeno questa volta gli risparmiarono calci, pugni e maltrattamenti d'ogni genere. Non era di meno il popolo che insultava il Signore facendo uso dei più abominevoli improperi. I soldati romani mantenevano l'ordine con atteggiamento altero e distaccato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne diedero del denaro ai carnefici affinché permettessero a Gesù di bere il vino aromatizzato di Veronica, ma i furfanti presero il denaro e si bevvero il vino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carnefici avevano portato due vasi di color bruno, dei quali uno conteneva aceto e fiele e un altro vino mescolato a fiele. Da quest'ultimo ne presentarono una coppa a Gesù, che bagnò appena le labbra riarse, ma non bevve.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sul promontorio delle crocifissioni vidi diciotto sgherri: i sei che avevano flagellato Gesù, i quattro che l'avevano trascinato, i due che avevano tenuto le funi attaccate alla croce e sei crocifissori. Erano uomini piccoli e forti dal l'aspetto truce, quasi animalesco; servivano per denaro i Romani e i Giudei.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi quegli uomini crudeli guidati da figure demoniache che li ispiravano a compiere le azioni più infami.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sopra il Salvatore vidi gli angeli piangenti, e anche sulla Vergine e i fedeli di Gesù si libravano creature celesti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli sgherri strapparono a nostro Signore il mantello, la cintura di ferro e la sua propria cintura, quindi gli tolsero la veste di lana bianca facendola passare sopra la sua testa. Non riuscendo a sfilargli la tunica inconsutile, impedita dalla corona di spine, gli strapparono quest'ultima con violenza, riaprendogli tutte le ferite del capo.<span><a name='more'></a></span></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore rimase con un panno attorno alle reni e lo scapolare di lana che gli proteggeva le spalle; il medesimo si era appiccicato alle piaghe del corpo ed egli patì dolori strazianti quando glielo strapparono.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La profonda ferita scavata sulla spalla dall'enorme peso della croce gli provocava una sofferenza indicibile; il dorso e le spalle erano lacerati fino all'osso, il corpo nudo era orribilmente sfigurato, gonfio e piagato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù, sfinito per questi ultimi tormenti, minacciava di perdere conoscenza. Tuttavia i carnefici lo fecero sedere su un masso, gli rimisero la corona di spine e gli presentarono il vaso colmo di fiele e aceto, ma egli chinò il capo in silenzio e anche questa volta non bevve. Allorché gli aguzzini lo aiutarono ad alzarsi e gli strapparono la fascia dalle reni, si sollevarono tra i suoi amici grida di dolore e morii d'indignazione per questa ennesima ignominia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sua Madre pregava ardentemente e già pensava di precipitarsi da suo Figlio per coprirlo col proprio velo, quando vide che Dio l'aveva già esaudita: un uomo uscì dalla folla e si gettò ai piedi del Signore tendendogli un lino con il quale Gesù si avvolse le reni.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'uomo, inviato da Dio in seguito alla preghiera della Vergine, impressionò i carnefici per il suo coraggio. Egli mostrò loro il pugno e disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Lasciate che questo poveretto si copra! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi scomparve rapidamente tra la folla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Costui si chiamava Jonadab, era nipote di san Giuseppe e abitava nei dintorni di Betlemme; non aveva mai avuto interesse per l'insegnamento di Gesù e durante la crocifissione si trovava nel tempio per assistere alle celebrazioni. All'improvviso, sentendosi profondamente indignato dalle crudeltà che il Signore stava soffrendo, ebbe la santa intuizione di correre sui Golgota per coprirne la nudità.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo il magnifico atto di carità, Jonadab sentì il suo cuore purificato. Ancora commosso, rientrò a casa e narrò a sua moglie la crocifissione di Gesù, il Cristo, che lui aveva servito per ispirazione divina.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Jonadab restò illuminato in Cristo e si unì alla comunità cristiana.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù, vera immagine di dolore, fu disteso dai carnefici sul letto della sua morte. Dopo avergli sollevato il braccio destro, questi poggiarono la sua mano sul foro praticato nel braccio della croce e ve la legarono strettamente. Poi uno dei due crocifissori pose il ginocchio sui sacratissimo petto del Signore, mentre gli manteneva aperta la mano che si contraeva, e subito l'altro gli conficcò nel palmo di quella stessa mano un chiodo spesso e lungo, dalla punta acuminata. Quindi gli diede sopra dei pesanti colpi di martello.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Salvatore emise un gemito di dolore e il suo sangue sprizzò sulle braccia dei carnefici.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Contai i colpi di martello, ma ne ho dimenticato il numero.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I mazzuoli dei carnefici erano di ferro, avevano pressappoco la forma dei martelli da falegname, però erano più grandi e formavano un pezzo unico col manico. I chiodi, la cui dimensione aveva fatto fremere Gesù, erano talmente lunghi che quando furono conficcati nelle mani e nei piedi del Redentore uscivano dietro la croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo aver inchiodato la mano destra di Gesù al legno della croce, i carnefici si accorsero che l'altra mano non arrivava al foro praticato nell'asse sinistro della croce. Allora legarono una fune al braccio sinistro di Gesù e, puntando i piedi contro la croce, lo tirarono con tutte le loro forze, finché la sua mano raggiunse il foro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù soffriva indicibilmente perché gli avevano slogato interamente il braccio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I crocifissori s'inginocchiarono sopra le braccia e sui petto del Signore e conficcarono il chiodo nella sua mano sinistra, che subito sprizzò un gettito di sangue.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I gemiti di dolore del Salvatore si udivano attraverso il rumore dei pesanti colpi di mazzuolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La santissima Vergine risentiva nel corpo e nello spirito la crocifissione di Gesù; il suo viso era pallido come la cera e interrotte esclamazioni di dolore uscivano frementi dalle sue labbra. Fu condotta più indietro, accanto alle pie donne, per evitare gli insulti che le indirizzavano i farisei.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maria Maddalena era come uscita di senno, si graffiava il volto e aveva gli occhi e le gote insanguinate.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sul piede della croce, a circa un terzo della sua altezza, era stato collocato uno zoccolo di legno che doveva servire a sostenere Gesù, in modo che egli fosse più in piedi che appeso alla croce. In quel pezzo di legno era stato praticato un foro per il chiodo che doveva trapassare i piedi, nel legno della croce era stato inciso un incavo per appoggiare i talloni.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carnefici distesero le gambe del Signore, che si erano ritratte verso il corpo a causa della violenta tensione delle braccia, e le legarono con le corde. Non riuscendo però a far arrivare i piedi al supporto di legno destinato a sostenerlo, essi rinnovarono gli insulti contro di lui. Intervennero alcuni crocifissori propensi a fare nuovi fori per i chiodi conficcati nelle mani perché sembrava difficile spostare lo zoccolo di legno che avrebbe dovuto sostenere i piedi, altri però esclamarono:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non vuole allungarsi? Ebbene, lo aiuteremo noi!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Detto questo, legarono con le funi la gamba destra e la tirarono con violenza crudele finché non raggiunse lo zoccolo di legno, provocando a Gesù un'orribile stiramento. Era così estrema la tensione del corpo, che il petto di Cristo crepitò. Egli gemendo esclamò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Mio Dio! Mio Dio!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Essi gli avevano legato il petto e le braccia perché le mani non si staccassero dai chiodi. Poi legarono il piede sinistro sopra il destro, presero un chiodo ben più lungo di quello delle mani e glielo infissero, conficcandolo fin nel legno della croce. Io guardai quel chiodo trapassare i due piedi del Signore e il supporto di legno. La chiodatura dei piedi fu più crudele di ogni altra, a causa della tensione di tutto il corpo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù è crocifisso</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Al di sopra del capo posero scritta la causa della sua condanna» (Matteo 23,37).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho contato trentasei colpi di martello, tutti accompagnati dai dolorosi gemiti del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante l'orribile supplizio vidi molti angeli in lacrime.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La santa Vergine era appena ritornata sul promontorio delle crocifissioni. Quando udì i gemiti di suo Figlio misti ai colpi del martello, e vide l'atroce chiodatura dei piedi, cadde di nuovo svenuta fra le braccia delle sue compagne. I farisei a cavallo le si avvicinarono per coprirla d'ingiurie. I suoi amici la trasportarono distante.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù pregò ininterrottamente fino alla morte. I suoi gemiti sommessi interrompevano appena le preghiere e i passaggi dei salmi e dei profeti, che egli recitò nei diversi momenti della sua passione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho ripetuto con lui le sue sante parole, ma sono tanto oppressa dal dolore che non saprei ripeterle.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il centurione aveva fatto attaccare sulla croce l'iscrizione di Pilato, e poiché i Romani ridevano del titolo di re dei Giudei, numerosi farisei fecero ritorno in città per chiedere di nuovo al procuratore un'altra iscrizione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto si continuava a lavorare di scalpello intorno alla buca in cui doveva essere piantata la croce di Gesù. Straordinariamente la buca risultava sempre troppo piccola e il suolo era durissimo in quel punto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carnefici, che avevano bevuto il vino aromatico di santa Veronica, si erano ubriacati e sentivano in corpo un fuoco tale che li aveva resi frenetici, chiamavano Gesù stregone ed erano furiosi per la sua paziente sopportazione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A turno, discesero più volte il Calvario per bere il latte d'asina e rinfrescare il loro ventre infiammato, poiché sotto al monte si trovavano alcune donne che mungevano due asine e ne vendevano il latte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era circa mezzogiorno e un quarto quando la croce fu innalzata con Gesù crocifisso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nello stesso momento si udirono le trombe del tempio che annunziavano il sacrificio dell'agnello pasquale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Innalzamento della croce</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando la croce fu innalzata, e fu lasciata cadere di peso nella buca, tremò tutta per il contraccolpo. Gesù levò un profondo gemito di dolore, le sue ferite si allargarono, il sangue ne sgorgò più copioso e le sue ossa slogate si urtarono. La testa, cinta dalla corona di spine, sanguinò violentemente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La croce fu fissata nella buca con cinque cunei attorno al suo piede, uno a destra, uno a sinistra, uno davanti e due dietro. Il legno della morte oscillò e poi s'innalzò fra gli insulti dei carnefici, dei farisei e della marmaglia. Fu un momento molto drammatico.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Verso il Crocifisso non si levarono solo insulti e improperi, ma anche le voci sofferenti dei suoi devoti. Le sante voci dell'Addolorata, delle pie donne e di tutti coloro che avevano il cuore puro salutarono con tristi lamenti l'elevazione del Verbo incarnato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante la crocifissione di Gesù, e la successiva erezione della croce, le pie donne avevano lanciato grida di orrore e di sgomento:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Perché mai la terra non inghiotte questi miserabili? Per ché il fuoco del cielo non scende a consumarli!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A queste parole i nemici di Gesù avevano risposto con tremende offese.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carnefici appoggiarono le scale alla croce e slegarono le funi che avevano trattenuto il santo corpo di Gesù durante la chiodatura; in tal modo il sangue riprese a circolare improvvisamente affluendo alle sue piaghe. Ciò causò al Signore altri indicibili dolori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sfinito dalle sofferenze, Gesù chinò il capo sul petto e rimase come morto per circa sette minuti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Subentrò un profondo silenzio, in cui tutti sembrarono rapiti da un sentimento sconosciuto fino allora.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il suono delle trombe del tempio era svanito nell'aria e tutti i presenti erano sfiniti di rabbia o di dolore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I puri di cuore tesero in alto le loro mani, verso lo Sposo delle loro anime.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Perfino l'inferno restò annichilito dalla pesante scossa della croce: per alcuni minuti cessò di ispirare bestemmie e oltraggi ai suoi seguaci.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi le anime dei defunti sospirare di gioia perché quel la croce piantata nella terra apriva le porte della loro sospirata redenzione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Di fronte ad essa molti cuori pentiti compresero le parole di Giovanni Battista: «Ecco l'Agnello di, Dio che toglie i peccati dal mondo».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I piedi di Gesù si trovavano a un'altezza tale che i suoi amici potevano venerarli. Il suo volto era girato verso nord ovest.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Crocifissione dei due ladroni</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Venivano condotti anche due malfattori, per essere giustiziati insieme con Gesù» (Luca 23,32).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante la crocifissione del Signore i due ladroni erano rimasti sul lato orientale del Calvario sorvegliati dalle guardie. Entrambi erano stati condannati per l'assassinio di una giovane donna ebrea e dei suoi figli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il cosiddetto ladrone di sinistra, il più anziano, era stato il corruttore e il maestro di quello che poi si sarebbe convertito.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I due sono chiamati Dismas e Gesma; il primo è il buon ladrone.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Avevano fatto parte di quella banda di assassini sotto il cui tetto aveva pernottato la santa famiglia durante la fuga in Egitto. Dismas era il ragazzo lebbroso sanato nell'acqua dov'era stato bagnato il bambino Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La guarigione miracolosa fu il frutto della carità e dell'amore che sua madre aveva usato verso la Vergine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dio aveva reso possibile, per mezzo dell'intercessione della Vergine, la salvezza fisica di quell'anima sciagurata, la cui salvezza spirituale sarebbe avvenuta sulla croce con la promessa di Cristo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dismas non aveva una natura cattiva, si era pervertito col tempo; non poteva ricordarsi di Gesù, ma la mite pazienza del Signore l'aveva commosso profondamente. In attesa della propria crocifissione egli così discuteva col suo compagno:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Questa gente si comporta in modo orribile contro il Galileo, forse egli ha commesso qualche delitto più grave del nostro, ma ha una pazienza enorme e un potere grandissimo sopra tutti gli uomini».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Rispose Gesma:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ma che potere avrebbe mai costui sugli altri? Se fosse davvero potente, come dice, potrebbe liberarsi e aiutare noi».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così parlavano tra loro, quando vennero gli sgherri e dissero:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ora tocca a voi!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Slegarono i ladroni e li portarono vicino ciascuno alla propria croce, in tutta fretta, poiché il cielo si era oscurato e si preannunciava un forte temporale. Sulle croci erano state montate le assi trasversali. Dopo averli spogliati delle misere tuniche, diedero loro a bere aceto e mirra e li costrinsero a salire sulle scale a pioli tempestandoli di calci e di pugni. Furono legati sulle croci con solide corde fatte di corteccia d'albero. Li legarono così stretti che le giunture e le ossa delle mani e dei piedi scricchiolarono e i loro muscoli sanguinarono.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tra le atroci sofferenze, il buon ladrone disse ai carnefici:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se ci aveste maltrattati come quel povero Galileo, non avreste più avuto bisogno di legarci qui sopra».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La veste di Gesù è giocata a sorte</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Essi divisero le sue vesti tirandole a sorte» (Luca 23,34).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi i crocifissori di Gesù che avevano fatto dei suoi indumenti piccoli mucchietti per dividerseli. Il mantello, più stretto sopra che sotto, fu lacerato in lunghe strisce; si divisero anche il suo scapolare, la cintura e la biancheria.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Decisero di giocare a sorte la tunica inconsutile già lacera, perché quei brandelli, se divisi, non sarebbero serviti loro a nulla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Avevano appena preso i dadi nelle mani, quando giunse un inviato di Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea ad avvertirli che ai piedi del monte si trovava gente disposta ad acquistare le vesti di Gesù. I crocifissori, raccolti in fretta gli indumenti, corsero giù e li vendettero. Così quelle sante reliquie entrarono in possesso dei cristiani.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù in mezzo ai due ladroni</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Crocifissero lui e i malfattori, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra» (Luca 23,33).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Piena di dolore guardavo nostro Signore in croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il mio cuore era colmo di languore e di profondo amore per lui. Credetti che fosse già morto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sentivo la mia testa come se fosse incoronata di spine, mentre il mio intelletto si perdeva nel nulla. Le mani e i piedi mi bruciavano come se fossero arsi dalle fiamme, mentre le membra e le viscere mi procuravano tormenti inauditi. Queste tremende sofferenze non erano altro che amore puro per Gesù Salvatore. Nelle cupe tenebre io vedevo solo il mio Sposo in croce che recava consolazione alle anime del mondo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Contemplai con tenera compassione il mio Signore con l'orribile corona di spine, il sangue che gli riempiva gli occhi, la bocca semiaperta, la chioma e la barba insanguinata, il capo abbattuto sul petto. Dopo lo svenimento, a causa del peso della corona di spine, egli rialzò la testa con fatica. Il suo petto si era rialzato, scavando al di sotto una depressione profonda, l'addome era cavo e rientrato; le spalle, i gomiti, i polsi, le cosce e le gambe tutte slogate. Le sue membra erano tese e i muscoli dilaniati, al punto tale che era possibile contarne le ossa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il suo santo corpo era ricoperto di macchie orribili, nere, blu e giallastre. Il sangue gli colava dalle mani lungo le braccia e scorreva dal foro prodotto nei suoi sacratissimi piedi, irrorando la parte inferiore dell'albero della croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il sangue, dapprima rosso vivo, divenne alla fine pallido e acquoso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Eppure, anche così sfigurato, il santo corpo del Signore, simile a un cadavere dissanguato, conservava un'esprimibile luce di maestosa potenza.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nonostante i maltrattamenti e le atroci torture, il Figlio di Dio restava bello e santo in quel corpo d'Agnello pasquale, immolato sotto il peso dei peccati del mondo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il petto di Gesù era alto e ampio, non era villoso come quello di Giovanni Battista.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le sue ginocchia erano forti e robuste, tipiche di un uomo che ha viaggiato spesso e si è inginocchiato a pregare; le gambe erano lunghe e muscolose. I suoi piedi avevano una forma solida e graziosa, sotto la cui pianta la pelle era divenuta callosa a motivo del molto camminare; le mani erano belle, con dita lunghe e delicate.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il collo era moderatamente lungo, robusto e muscoloso, la testa non troppo grande, la fronte alta e spaziosa, l'ovale del viso era ben tratteggiato dalla carnagione pallida, simile a quella della santa Vergine. Il suo aspetto era purissimo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù aveva i capelli bruno dorati, lunghi e ricadenti sul le spalle; la barba non era lunga, ma terminava a punta ed era divisa in due parti sotto il mento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Adesso, sulla croce, la sua capigliatura era in parte strappata e piena di sangue raggrumato, il corpo era una piaga sola e si era talmente assottigliato che non copriva nemmeno interamente l'albero della croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La croce di Gesù era stata costruita con alcuni legni di color bruno e altri giallastri. Il tronco era di colore scuro, come quello del legno che è stato a lungo immerso nell'acqua. Tra le croci dei ladroni e quella del Signore vi era uno spazio sufficiente per il passaggio di un uomo a cavallo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I due ladroni presentavano uno spettacolo ripugnante, sopratutto Gesma, quello che era stato crocifisso alla sinistra del Signore. Era completamente ebbro e ripeteva pesanti imprecazioni e ingiurie.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I due corpi sospesi erano slogati, i loro volti erano lividi con gli occhi iniettati di sangue.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il dolore causato dalle corde strappava loro grida spaventose.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La prima parola di Gesù in croce</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo la crocifissione dei ladroni, i carnefici raccolsero i loro strumenti e lanciarono al Signore gli ultimi insulti prima di ritirarsi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei, a loro volta, passando a cavallo davanti a Gesù gli indirizzarono alcune parole oltraggiose e poi si ritirarono anch'essi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Cinquanta soldati romani, al comando dell'arabo Abenadar, diedero il cambio ai primi cento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo la morte di Gesù, Abenadar si fece battezzare prendendo il nome di Ctesifon. Il comandante in seconda si chiamava Cassio, e anch'egli divenne cristiano col nome di Longino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sopraggiunsero sul monte altri dodici farisei, dodici sadducei, dodici scribi e parecchi anziani. Tra questi ultimi si trovavano coloro che avevano chiesto a Pilato di modificare l'iscrizione e erano esasperati perché il procuratore non aveva voluto nemmeno riceverli. Quelli a cavallo fecero il giro della piattaforma e scacciarono la santa Vergine chiamandola donna perversa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni la condusse tra le braccia di Maria Maddalena e di Marta.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei, arrivati di fronte a Gesù, scuoterono la testa con disprezzo e lo beffeggiarono con queste parole:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Vergognati, impostore! Come farai a distruggere il tempio e a ricostruirlo in tre giorni? Hai sempre voluto aiutare gli altri e non hai neppure la forza di aiutare te stesso. Se sei figlio del Dio d'Israele, discendi da quel la croce e fatti aiutare da lui!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche i soldati romani lo schernivano dicendo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se tu sei il re lei Giudei e il Figlio di Dio, salva te stesso!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù stava crocifisso privo di sensi. Allora Gesma disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il suo demoni l'ha abbandonato!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto un soldato romano pose sopra un bastone una spugna inzuppata di aceto e l'innalzò fino alle labbra di Gesù, il quale ne gustò un poco. Compiendo quel gesto, il sol dato fece da eco al ladrone e disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se sei il re di Giudei, aiutati da te stesso!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore sollevò un poco la testa e disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi proseguì la sua preghiera in silenzio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nell'udire qu parole, Gesma gli gridò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se tu sei il Cristo, aiuta te e noi!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E così dicendo continuò a schernirlo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma Dismas, il ladrone alla destra, si commosse profondamente quando udì Gesù pregare per i suoi nemici.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Udendo la voce di suo Figlio, la Vergine Maria si precipitò verso la croce seguita da Giovanni, da Salomè e da Maria di Cleofa, incapaci di trattenerla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il centurione di guardia non li respinse e li lasciò passare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Appena la Madre si avvicinò alla croce, si sentì confortata dalla preghiera di Gesù. Nello stesso momento, illuminato dalla grazia, Dismas riconobbe che Gesù e sua Madre l'avevano guarito nella sua infanzia, e con voce forte e rotta dall'emozione gridò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Come potete ingiuriare Gesù mentre prega per voi? Egli ha sofferto pazientemente tutte le vostre ingiurie e i vostri affronti. Costui è veramente il Profeta, il nostro Re e il Figlio di Dio».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A quelle parole di biasimo, uscite dalla bocca di un assassino sul patibolo, scoppiò un grande tumulto fra gli astanti. Molti presero delle pietre per lapidarlo, ma Abenadar non lo permise, li fece disperdere e ristabilì l'ordine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Rivolto al suo compagno, che continuava ad ingiuriare Gesù, Dismas gli disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non temi dunque il Signore, tu che sei condannato al lo stesso supplizio? Noi ci troviamo giustamente qui per ché la pena l'abbiamo meritata con le nostre azioni, ma lui non ha fatto nulla di male, ha sempre consolato il prossimo. Pensa alla tua ultima ora e convertiti!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quindi, profondamente commosso, confessò a Gesù tutti i suoi peccati dicendogli:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Signore, se tu mi condanni, è secondo giustizia; ma, ciò nonostante, abbi pietà di me!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù gli rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Tu proverai la mia misericordia!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così Dismas ottenne la grazia di un sincero pentimento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutto quanto è stato narrato avvenne tra mezzogiorno e mezzogiorno e mezzo. Mentre il buon ladrone si pentiva, si verificavano nella natura segni straordinari che riempirono tutti di spavento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Verso le dieci, momento in cui fu pronunziato il giudizio di Pilato, aveva grandinato a tratti, poi il cielo si era schiarito ed era uscito il sole. A mezzogiorno, nubi fitte e rossastre coprirono il cielo; a mezzogiorno e mezzo, che corrisponde alla cosiddetta ora sesta dei Giudei, vi fu l'oscuramento miracoloso del sole.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per grazia divina «ho vissuto molti particolari di quel l'avvenimento prodigioso, ma non riesco a descriverli in modo adeguato».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Posso solo dire che fui trasportata nell'universo, dove mi ritrovai fra miriadi di vie celesti che si incrociano in un'armonia meravigliosa. La luna, simile a un globo di fuoco, apparve a oriente e si mise rapidamente davanti al sole già coperto dalle nubi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi, sempre in spirito, discesi a Gerusalemme, da dove, con spavento, vidi al lato orientale del sole un corpo oscuro che presto lo coprì interamente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il fondo di questo corpo era giallo scuro, aureolato da un cerchio rosso come il fuoco.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un poco alla volta, il cielo intero s'incupì e si tinse di rosso. Uomini e bestie furono afferrati dalla paura; il bestiame fuggì via e gli uccelli cercarono riparo verso le col line del Calvario. Erano così spaventati che passavano rasenti al suolo e si lasciavano catturare con le mani. Le strade della città erano avvolte in una fitta nebbia, gli abitanti cercavano il cammino a tentoni. Molti giacevano a terra con il capo coperto, altri si battevano il petto gemendo di dolore. Gli stessi farisei guardavano con timore il cielo: essi erano talmente spaventati da quelle tenebre rossastre che cessarono perfino d'ingiuriare Gesù. Tuttavia cercavano di fare intendere questi fenomeni come naturali.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le tenebre.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Seconda e terza parola di Gesù in croce</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Era quasi l'ora sesta, quando le tenebre si stesero su tutta la terra, fino all'ora nona» (Luca 23,44).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma molti non si lasciarono convincere e, continuando a torcersi le mani, gridavano:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Che il suo sangue ricada sugli assassini!». Quindi, gettandosi in ginocchio, imploravano il perdono del Signore. Gesù volse i suoi occhi sofferenti verso di loro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con l'intensificarsi delle tenebre molte persone hanno abbandonato la croce, tranne la santa Vergine e gli amici più fedeli di Gesù. Profondamente pentito, Dismas rivolse al Signore parole di timida speranza:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Signore, pensa a me quando sarai nel tuo regno!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù gli rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«In verità ti dico: tu sarai oggi con me in paradiso».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Adesso la Madre di Gesù, Maria Maddalena, Maria di Cleofa e Giovanni stavano fra la croce di Gesù e quelle dei ladroni, e guardavano il Signore. Maria santissima prega va interiormente il Figlio di permetterle di morire con lui. Il Salvatore comprese quella preghiera e la guardò con ineffabile tenerezza, poi rivolse lo sguardo a Giovanni e disse a sua Madre:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Donna, ecco tuo figlio. Egli ti sarà tale più che se tu lo avessi generato!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quindi disse a Giovanni:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ecco tua Madre!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni abbracciò rispettosamente la Madre di Gesù divenuta ormai anche la sua.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A queste ultime disposizioni del Figlio, accasciata dal dolore, la Vergine cadde priva di sensi sotto la croce; fu subito sorretta dalle pie donne e fatta sedere su un terrapieno poco distante.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni, l'apostolo spirituale, era divenuto figlio di Dio perché Cristo già viveva in lui. Non fa meraviglia, infatti, che il Signore abbia dato Giovanni per figlio a colei che l'angelo aveva salutato «piena di grazia», perché il nome Giovanni significa appunto “grazia”.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il tempio durante le tenebre. Angoscia di Pilato</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La gente, gemendo per la paura, vagava disorientata per le strade o si era rinchiusa in casa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Pilato nella casa di Erode. I due scrutavano costernati il cielo: si trovavano sulla medesima terrazza dalla quale Erode aveva guardato il Signore in balìa della marmaglia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Essi erano convinti che tutto quello che stava accadendo aveva certamente relazione con la condanna di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Più tardi, scortati da numerose guardie, si recarono al palazzo del procuratore romano; con il cuore angustiato, attraversarono a grandi passi il loro deserto. Pilato non osò nemmeno guardare il tribunale detto Gabbata.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Rientrato nel suo palazzo, egli fece convocare gli anziani del popolo ebraico per conoscere la loro opinione riguardo i segni del cielo. Il procuratore sosteneva davanti ai sinedriti che la crocifissione del Galileo, provocata dalla loro ostinazione, era la causa della collera degli dèi e aveva suscitato i segni contrari della natura. Ma i Giudei, niente affatto pentiti, continuavano a considerare quei sinistri presagi come fenomeni naturali. Molti altri però si erano già convertiti, come le guardie che erano cadute davanti al santo nome del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Davanti al palazzo di Pilato vidi un grande affollamento. La gente urlava:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il suo sangue cada sui suoi assassini! Abbasso il giudice iniquo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Erano gli stessi che al mattino avevano gridato: «Crocifiggilo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il miserabile Pilato replicò, gridando, che egli non c'entrava nulla con la condanna del Galileo; disse che i Giudei l'avevano voluta e che costui era il loro re e profeta, e non il suo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche nel tempio aveva regnato l'angoscia durante l'immolazione dell'agnello pasquale. Quando il cielo si era oscurato completamente, i fedeli erano caduti in preda al terrore. Alcune volte crollarono, il velo del “santo dei santi” si squarciò e i fedeli videro i morti risuscitati.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I sommi sacerdoti avevano tentato in tutti i modi di tranquillizzare la folla. Accesero perfino tutti i candelieri, il panico era continuato a crescere.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lasciai la città mentre l'oscurità si faceva sempre più cupa. Alla periferia nord-est di Gerusalemme, vicino al muro di cinta, si aprì il terreno che copriva alcune tombe.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Abbandono di Gesù.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quarta parola in croce</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della cr ce» (iPietro 2,24).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In un primo momento l'oscurità non fu notata sul Calvario, perché vi regnava una grande agitazione: i crocifissori occupati a rizzare la croce e a lanciare bestemmie, le urla dei due ladroni sulle croci, gli insulti a Gesù da parte dei farisei a cavallo, il cambio dei soldati romani e la tumultuosa partenza dei carnefici ebbri... Poi venne il pentimento di Dismas, e i farisei si sdegnarono contro di lui.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma quando le tenebre divennero fitte produssero un'impressione terribile nei presenti, i quali, molto preoccupati, si allontanarono dalla croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fu allora che Gesù raccomandò sua Madre a Giovanni e la Vergine fu subito dopo allontanata perché svenne.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Seguì un momento di silenzio solenne, in cui la maggior parte degli astanti rivolse gli occhi al cielo e alle stelle, che scintillavano di luce vermiglia. Alcuni guardarono il Crocifisso e conobbero la grazia del pentimento: in tal modo la loro coscienza si risvegliò straordinariamente alla vera vita.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Infine quasi tutti andarono via e la calma regnò intorno alla croce. Vidi una schiera di angeli levarsi accanto al Salvatore crocifisso, abbandonato nelle profondità del suo martirio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fu l'unico conforto prima di restare solo nell'oscurità.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore concludeva nelle tenebre più scure la sua missione umana, in intimità di preghiera con il suo Padre celeste. Lo pregava con amore raccomandandogli i suoi nemici, mentre recitava i salmi che andavano compiendosi. Egli patì l'angoscia più profonda, come un povero uomo privato di ogni consolazione umana e divina. Quando la fede, la carità e la speranza restano vuote e spoglie nel deserto della prova, questo dolore è inesprimibile.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Abbandonato completamente nell'oscurità più fitta, Gesù donò se stesso e tutti i suoi infiniti meriti per noi peccatori, affinché non dovessimo più discendere soli nella notte interiore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Verso le tre Gesù si lamentò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Eh, Eh, lama sabachtani!», che significa: «Mio Dio! Mio Dio! Perché mi hai lasciato?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con questo grido di dolore filiale il Signore permise agli afflitti di riconoscere Dio come Padre.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nell'udire il suo lamento lacerante, uno di quelli che lo oltraggiavano disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Chiama Elia!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un altro intervenne:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Vedremo se Elia verrà a soccorrerlo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Vergine santa corse di nuovo ai piedi della croce, seguita da Giovanni, da Maria figlia di Cleofa, da Maria Maddalena e Salomè.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Una trentina di cavalieri stranieri, provenienti dai dintorni di Giaffa, nel vedere Gesù sopra la croce, gridarono con rabbia:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se non vi fosse il tempio di Dio, questa città meriterebbe di essere bruciata! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il grido di sdegno, uscito dalla bocca di quegli uomini di rango, provocò la protesta dei Giudei rimasti vicino alla croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tra questi ultimi si erano formati spontaneamente due gruppi: da uno provenivano gemiti di dolore, dall'altro, che protestò al grido degli stranieri, si levavano solo ingiurie e bestemmie contro il Redentore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei erano diventati meno arroganti e, temendo un'insurrezione popolare, chiesero al centurione Abenadar di chiudere la porta più vicina alla città; furono pure richiesti consistenti rinforzi a Pilato e a Erode.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Appena dopo le quindici, il cielo si schiarì e la luna incominciò ad allontanarsi dal sole nella direzione opposta, ma il sole apparve annebbiato, privo di raggi e rosso. A poco a poco riapparvero i raggi del sole e le stelle scomparvero, e tuttavia il cielo rimase offuscato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con il ritorno della luce i nemici di Gesù ripresero la loro baldanza, ma il centurione Abenadar impose l'ordine, impedendo che Gesù fosse lapidato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La morte di Gesù.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quinta, sesta e settima parola</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«S pendo Gesù che già tutto era compiuto, affinché si adempisse la Scrittura, disse: “Ho sete”» (Giovanni 19,28).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando tornò la luce del giorno, si vide il santo corpo del Signore appeso alla croce, esangue, livido e più bianco di prima a causa del sangue versato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù era moribondo; con la lingua riarsa pronunciò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ho sete».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma poiché i suoi amici fedeli continuavano a guardarlo dolorosamente senza far niente, il Signore chiese:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non potreste darmi una goccia d'acqua?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Egli voleva intendere che durante l'oscurità nessuno li avrebbe visti. Giovanni rispose addolorato:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Oh, Signore! Ti abbiamo dimenticato!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa dimenticanza da parte dei suoi più intimi amici deluse Gesù al punto tale che egli sussurrò interiormente:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Anche i miei più prossimi dovevano dimenticarmi e non darmi da bere, affinché ciò che sta scritto trovasse compimento».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli amici di Gesù offrirono denaro alle guardie perché gli portassero un po' d'acqua, ma anche questi ultimi presero il compenso e non gli diedero nulla. Uno di loro immerse una spugna nell'aceto, in un bariletto di scorza, e vi aggiunse del fiele per darglielo a bere. Il centurione Abenadar non lo permise: strappò dalle mani del soldato la spugna, la svuotò e l'impregnò d'aceto puro. Poi l'adattò a una canna d'issopo e la pose in cima alla sua lancia, che portò fino alla bocca del Signore. Gesù pronunciò alcune parole, di cui ricordo solo queste:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Quando io non avrò più la mia voce, parlerà la bocca dei morti!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'ultima ora del Signore era ormai prossima. Egli lotta va contro la morte come un uomo comune; un sudore freddo gli copriva tutto il corpo e il petto ansimava sempre più forte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni, sotto la croce, gli asciugava i piedi con un sudario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maria Maddalena, distrutta dal dolore, era appoggiata dietro la croce. La Vergine si manteneva in piedi fra la croce di Gesù e quella del buon ladrone, sostenuta da Salomè e da Maria di Cleofa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giunto all'estremo, Gesù disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Tutto è compiuto! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sollevò il capo e gettò un grido forte e soave che penetrò il cielo e la terra:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito!</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando il Signore chinò il capo e rese lo spirito, erano passate da poco le ore quindici. Vidi la sua anima discendere nel limbo come una figura luminosa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni e le pie donne caddero con la fronte nella polvere.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutto si era ormai compiuto, l'anima del Signore aveva abbandonato il santo corpo. L'ultimo grido del Santo dei santi aveva fatto tremare la terra e quelli che lo avevano udito; la roccia del Calvario si spaccò e numerose case crollarono.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le poche persone ancora presenti sul Golgota si percossero il petto e si affrettarono a rincasare. Le vidi profondamente commosse, mentre si laceravano le vesti e si cospargevano il capo di polvere.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni e le pie donne si rialzarono e prestarono amorevoli cure alla Vergine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Abenadar, dopo aver presentato l'aceto al Salvatore, rimasto stranamente impressionato: fermo sul suo cavallo, egli non poteva più distogliere gli occhi dal santo volto di Gesù coronato di spine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Perfino il cavallo abbassò il capo e il centurione gli allentò le redini.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In quel momento la luce della grazia lo illuminò ed e, si sentì trasformato. Il cuore orgoglioso del fiero centurione si era infranto come la roccia del Calvario. Egli gettò lontano la lancia, si battè il petto con forza ed emise il grido dell'uomo nuovo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Benedetto sia il Signore onnipotente, il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe! Questi era certamente un giusto, ed è veramente il Figlio di Dio!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I suoi soldati gli fecero eco, perfino alcuni farisei si batterono il petto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pronunciate le parole di redenzione, Abenadar consegnò il cavallo a Cassio e gli affidò il comando, poi prese commiato dai suoi soldati e lasciò il Calvario. Lo vidi annunciare la morte del Salvatore ai discepoli nella valle di Gihon, infine si diresse al palazzo di Pilato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore aveva ormai affidato la sua anima al Padre e abbandonato il suo santo corpo alla morte. Egli aveva pagato il suo debito d'amore all'umanità.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con un'estrema convulsione, il corpo di Cristo divenne esangue e impallidì in modo straordinario, mentre le sue ferite, dalle quali era fuoruscito il sangue in abbondanza, risaltavano come macchie scure. Il suo volto si era allungato, perché le gote erano afflosciate, il naso sembrava più affilato e gli occhi pieni di sangue erano rimasti aperti a metà.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nell'affidarsi completamente alla morte, Gesù aveva sollevato la sua testa coronata di spine lasciandola ricadere sotto il peso dei dolori; le sue labbra, divenute livide e contratte, si erano socchiuse senza più alcuna tensione, così le sue mani sostenute dai chiodi si distesero, come anche le braccia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il suo dorso si irrigidì lungo la croce e tutto il peso del corpo poggiò sui piedi, le ginocchia si piegarono tutte da un lato ed i suoi piedi trafitti si girarono un poco intorno al chiodo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Vergine guardò quel santo corpo, concepito per opera dello Spirito Santo nella più assoluta purezza, come carne della sua carne, ossa delle sue ossa, cuore del suo cuore, adesso privato di ogni bellezza e separato dalla sua anima santissima.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Madre lo contemplò con una sofferenza indicibile:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sospeso alla croce, tra i due ladroni, sfigurato e disprezzato da coloro che era venuto a salvare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Adesso, pur così sfigurato, il santo corpo del Signore imponeva rispetto e toccava il cuore degli uomini. La sua dolorosa passione e l'atroce morte sulla croce ispirarono profondamente la conversione di numerosi peccatori. Gesù stesso aveva detto: «Se il seme non muore non porta frutto ! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I ladroni erano in preda a frequenti convulsioni. Dismas pregò per tutto il tempo del suo supplizio sulla croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei tentarono di misurare con le corde la profondità della spaccatura della roccia, ma non riuscendo a toccarne il fondo lasciarono il Calvario, salutati dai lamenti degli amici di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I soldati romani andarono a rinforzare quelli che custodivano le porte della città, perché si temeva una sommossa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il silenzio e il lutto regnavano intorno al corpo del Signore. Di fronte alla croce vidi solo gli amici di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalle valli circostanti qualche discepolo del Signore guardava con inquietudine verso il Calvario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'aria si era rinfrescata, ma la luce del sole era ancora offuscata.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dagli scritti della Beata Katerina Emmerick</span></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-43970551873682278772020-04-09T08:00:00.000+02:002020-04-09T11:54:55.065+02:00Giovedì Santo - Istituzione della Santissima Eucarestia<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></strong><br />
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">IL cenacolo</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikpCQJXDrz3P8XK3ulBLz34tB56rAFT38Tu2qIfS-3uahPz0cfKQyf0Hi3pVx4JHtowbW663JDzxhZe6jCpVn0BQ4fsrGPng0Yj_o2GTUBA-nf4oE0xc7rct-709X1HLBIODfWp4TMdZY/s1600/l-ultima-cena-dipinta-da-luigi-morgari.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="497" data-original-width="800" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikpCQJXDrz3P8XK3ulBLz34tB56rAFT38Tu2qIfS-3uahPz0cfKQyf0Hi3pVx4JHtowbW663JDzxhZe6jCpVn0BQ4fsrGPng0Yj_o2GTUBA-nf4oE0xc7rct-709X1HLBIODfWp4TMdZY/s400/l-ultima-cena-dipinta-da-luigi-morgari.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'ultima Cena - Luigi Morgari</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi un grande edificio in una zona alberata sul versante meridionale del monte Sion, non lontano dalle rovine del palazzo di Davide. Nel cortile spazioso di questa soli da costruzione vidi altre case, tra le quali quella del maestro di mensa e un'altra dove si radunavano la santa Vergine e le pie donne dopo la morte di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'edificio si trovava in pessime condizioni, quando divenne proprietà di due buoni membri del sinedrio, Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea. Essi provvidero a ristrutturare la sala principale allestendola come cenacolo per i banchetti pasquali degli stranieri. In questo locale vi avevano abitato i prodi capitani di Davide.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel cenacolo non ho visto finestre: la luce scende dai fori praticati nelle alte volte; dal soffitto pendono molte lucerne. Durante le feste le pareti vengono coperte fino a metà altezza da meravigliose stuoie e tappeti e un velo blu viene steso al di sopra di un'apertura nel tetto. Una tenda simile separa la sala principale dei banchetti dal vestibolo, al quale si accede da tre ingressi. Dietro la sala principale si trova un locale interno, ai cui lati vengono deposti gli arredi e gli oggetti del culto, e al centro c'è un focolare che serve per cuocere i pani azzimi e arrostire l'agnello pasquale, ma viene usato anche per bruciare gli incensi e gli avanzi del pasto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La divisione del cenacolo in tre parti — vestibolo, sala centrale e sala interna — è simile alla struttura del tempio:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">atrio, santuario e santo dei santi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I locali situati nell'altra ala dell'edificio servivano da deposito per le grandi pietre tombali ed edilizie e come officina degli scalpellini, poiché Giuseppe d'Arimatea possedeva al suo paese cave di pietre della miglior qualità; egli commerciava in lapidi, ornamenti architettonici e colon ne, e tutto veniva lavorato sotto la sua guida.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nicodemo collaborava con Giuseppe nell'attività commerciale, inoltre si occupava di sculture e lavori d'intaglio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Eccetto i giorni di festa, lo si vedeva spesso in questa sa la intento a scolpire disegni e ornamenti sulla pietra.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Preparativi dell'ultima cena</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a prepara re per mangiare la Pasqua» (Luca 22,8).(Il giovedì santo, prima dalla sua passione, il 13 Nisan, cioè 29 Marzo, Gesù aveva 33 anni e diciotto settimane meno un giorno).</span></em><br />
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></em><br />
<a name='more'></a><em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A Betania, dopo il pasto in casa di Simone il lebbroso, vidi Maria Maddalena che ungeva il capo di Gesù. Questa scena scandalizzò Giuda a tal punto che corse a Gerusalemme per consegnare il Signore nelle mani dei sacerdoti del tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In quella stessa giornata, poco prima dell'aurora, nostro Signore ordinò ai due più fedeli apostoli, Simon Pietro e Giovanni, di recarsi a Gerusalemme onde provvedere al banchetto pasquale nel cenacolo. Gesù disse loro che avrebbero incontrato sul monte Sion un uomo che portava una brocca d'acqua, nella cui casa l'anno precedente avevano già consumato l'agnello pasquale. Essi avrebbero dovuto seguirlo fino a questa casa e dirgli le seguenti parole:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il Maestro ti manda a dire che il suo tempo si avvicina e desidera consumare il pasto di Pasqua da te».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A quelle parole costui avrebbe provveduto a tutto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I due apostoli si recarono a Gerusalemme e salirono a Sion. Essi presero un sentiero alberato che fiancheggiava un profondo ruscello. Giunti in cima al monte, presso il cortile del cenacolo, incontrarono l'uomo descritto da Gesù. Nell'apprendere il messaggio del Maestro, costui disse subito che Nicodemo aveva preparato un banchetto, ma egli non sapeva per chi fosse, adesso se ne rallegrava. L'uomo si chiamava Heli, era cognato di Zaccaria di Ebron, lo stesso che aveva comunicato a Gesù la dolorosa morte di Giovanni Battista.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo che Pietro e Giovanni ebbero visitato il cenacolo, presero gli ultimi accordi con Heli e si accomiatarono da lui.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I due apostoli attraversarono un ponte e discesero per un sentiero coperto da cespugli, alla fine del quale si trovava l'abitazione del vecchio Simeone, il sacerdote morto dopo la presentazione del Signore al tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Adesso la sua casa era abitata dai suoi figli, alcuni dei qua li erano segretamente discepoli di Gesù. Qui gli apostoli s'intrattennero con uno di loro che lavorava nel tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I tre s'incamminarono insieme verso il mercato del bestiame, situato a nord del tempio. Sul lato meridionale del mercato vidi dei prati recintati nei quali saltellavano dei graziosi agnellini. Dopo averli scelti, il figlio di Simeone entrò nel recinto e ne prese quattro; gli animali si erano strofinati contro di lui come se lo conoscessero assai bene.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tre agnelli furono portati al tempio e uno al cenacolo. Vidi Pietro e Giovanni mentre facevano acquisti e altre commissioni in città.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Passarono per la casa di Serafia dalla quale ricevettero degli utensili in ceste coperte e un antico calice chiuso in una borsa. Esso sarebbe servito al Signore per l'istituzione dell'Eucaristia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Da diversi anni Serafia intratteneva ottime relazioni con la beata Vergine e la santa famiglia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù si reca a Gerusalemme</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giuda Iscariota preparò con i farisei il piano per la cattura di Gesù; a Gerusalemme conobbe perfino le guardie della spedizione e ogni minimo dettaglio. Il traditore era posseduto interamente dalle sue passioni, in modo particolare dall'invidia, dalla cupidigia e dall'ambizione, nonostante avesse operato guarigioni e miracoli nel nome del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto a Betania Gesù diede l'addio alla Madre. Egli parlò con la santa Vergine, informandola che aveva inviato Simon Pietro, l'apostolo della fede, e Giovanni, l'apostolo del l'amore, a preparare la Pasqua. Di Maria Maddalena disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Lei soffre molto per il suo amore indicibile, talvolta esce fuori di sé perché il dolore è ancora carnale».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando Gesù annunziò alla Madre santissima il compi mento della sua missione terrena e i prossimi avvenimenti, ella lo pregò teneramente di farla morire con lui. Dopo aver la ascoltata attentamente, il Redentore la esortò a restare calma nel suo dolore e le preannunciò che sarebbe risorto e poi apparso a lei e agli apostoli. Le precisò perfino il luogo dove le sarebbe apparso. La santa Madre non pianse più, ma era molto triste e si raccolse nella sua desolazione. Gesù la strinse al cuore con tenerezza e le promise di celebrare spiritualmente con lei la Pasqua e il santo Sacramento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Redentore accennò anche al prossimo tradimento di Giuda. La Vergine Maria pregò compassionevolmente per il miserabile.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore si congedò amorosamente da tutti, dando gli ultimi insegnamenti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Verso mezzogiorno Gesù si recò a Gerusalemme con no ve apostoli e sette discepoli; all'infuori di Natanaele e Sila, erano tutti di Gerusalemme e dintorni.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante il cammino, con un'espressione pietosa sul viso, il Redentore parlò agli apostoli e disse che finora aveva dato loro il pane e il vino, ma da quel giorno in poi avrebbe dato anche la sua carne, il suo sangue e tutto quel lo che aveva. Purtroppo i discepoli e gli apostoli, non essendo in grado di comprendere l'alto valore spirituale di questo insegnamento, credettero che egli parlasse dell'agnello pasquale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giunti presso un bivio, i discepoli si separarono dagli apostoli giungendo prima al cenacolo, dove, nell'atrio, lasciarono dei fardelli con le vesti cerimoniali di Pasqua; poi si recarono a casa di Maria, madre di Marco. Pietro e Giovanni s'incontrarono con Gesù e gli apostoli nella valle di Giosafat.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le pie donne furono le ultime a raggiungere il cenacolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'ultima cena</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Venuta la sera, si mise a tavola insieme ai dodici apostoli» (Matteo 26,20).</span></em><br />
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel cenacolo, dopo aver indossato gli abiti rituali, Gesù e i suoi commensali si prepararono a consumare l'agnello pasquale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tre agnelli furono sacrificati e macellati nel tempio, secondo l'uso ebraico; un quarto fu immolato e macellato nel vestibolo del cenacolo: era quello destinato alla tavola di Gesù e dei suoi apostoli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'uccisione di quest'agnello suscitò un'immane commozione. Il Signore fece presente che stava per aprirsi una nuova epoca e che il sacrificio di Mosè e dell'agnello pasqua le stavano per trovare compimento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Disse inoltre che l'agnello era stato immolato come fu un tempo in Egitto, «paese dal quale egli stava per condurli fuori»</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il sangue dell'agnello fu raccolto in una bacinella, in cui Gesù immerse un ramo d'issopo e tinse la serratura e i due stipiti della porta del cenacolo, infine fissò al di sopra di essa il ramoscello bagnato di sangue. A questo punto gli apostoli e i discepoli intonarono un salmo: «Beati coloro la cui via è immacolata, che camminano nella legge di Dio. Beati quelli che osservano i suoi precetti e lo cercano di tutto il cuore; che non commettono iniquità, ma camminano nelle sue vie... » Il Signore dichiarò che l'angelo sterminatore non sarebbe entrato là e che lui stesso era il vero Agnello pasquale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Aggiunse che stava per compiersi un nuovo sacrificio e che iniziava una nuova epoca, la quale sarebbe durata sino alla fine del mondo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così dicendo, Gesù, seguito dagli apostoli, versò il sangue dell'agnello sul focolare, consacrandolo come altare, indi l'intero cenacolo fu consacrato quale nuovo tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Subito dopo gli apostoli e i discepoli si divisero in tre gruppi, ciascuno formato da dodici persone più un capo tavola avente funzioni di capofamiglia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù prese posto con i dodici apostoli nella sala centrale del cenacolo. Nelle due sale laterali, divise da portici, si disposero rispettivamente i due gruppi di discepoli: uno con Natanaele a capotavola e l'altro con Eliachimo, figlio di Cleofa e di Maria Heli. Quest'ultimo era stato discepolo di Giovanni Battista.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo la preghiera, il maestro della mensa pose dinanzi al Redentore il coltello d'osso per tagliare l'agnello pasquale. L'animale, preparato dal figlio di Simeone, era stato infilzato in uno spiedo; le zampe anteriori erano state legate a un pezzo di legno posto trasversalmente e quelle posteriori erano distese lungo lo spiedo. L'agnello, così servito, mi ricordò nostro Signore sulla croce!</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ogni commensale ne ebbe una parte su un pezzo di focaccia. Staccarono la carne servendosi di un coltello d'osso; più tardi le ossa dell'agnello furono bruciate.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore fece a pezzi un altro agnello, che fu servito a Maria santissima e alle pie donne riunite in un'altra sala; la santa Vergine infondeva serenità a tutte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La tavola principale era a semicerchio: alla destra di Gesù erano seduti Giovanni, Giacomo il Minore e Giacomo il Maggiore, all'estremità del tavolo c'era Bartolomeo e, dall'altra parte, Tommaso e Giuda Iscariota. Alla sinistra del Signore si trovavano Pietro, Andrea e Taddeo, dall'altro lato Simeone, Matteo e Filippo. Giuda era appena arrivato, non aveva assistito alla cerimonia di consacrazione perché si era attardato a complottare con i farisei.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Salvatore spezzò un pane azzimo e lo distribuì, tenendone per sé una parte, quindi benedisse per la seconda volta il vino e disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«prendete e bevete il frutto della vite, poiché io non ne berrò più finché non sarà venuto il regno di Dio».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante il pasto Gesù parlò con lieta tenerezza, ma ad un tratto si oscurò in volto, la sua voce si fece grave e, rivolto agli apostoli, disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Uno di voi sta per tradirmi. Costui è oggi a mensa con me!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli apostoli furono sconvolti e a turno domandarono a Gesù:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Signore, sono forse io?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Guardando Giuda mentre inzuppava il pane nel piatto, come facevano gli altri apostoli, il Signore soggiunse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ora, come è stato scritto, il Figlio dell'uomo sta per andarsene, ma guai all'uomo che lo tradirà! Sarebbe meglio per lui se non fosse mai nato!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro e Giovanni gli chiesero preoccupati:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Chi è costui?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni, che sedeva alla destra di Gesù, appoggiò spontaneamente il capo sul petto del Signore e ne udì la voce dentro di sé:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Quello a cui porgerò questo boccone di pane intinto». Subito dopo Gesù intinse il pane nella lattuga e lo porse a Giuda con grande amore Giovanni rassicurò Pietro con uno sguardo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giuda era completamente posseduto da un demonio; per tutto il tempo della cena vidi un piccolo mostro giacere ai suoi piedi, talvolta gli si allungava fino al suo cuore.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La lavanda dei piedi</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se dunque vi ho lavato i piedi io, Signore e Maestro, dovete anche voi lavarvi i piedi l'un l'altro» (Giovanni 13,14).</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWbVwkEFfdWTjpCjD2BA6O2P-km6dC6NX35_EdOkNSPxHv1Vd2JYRoeuz5QcOhACQ1jpLGtDfklhQp8nixB5dcHY-35jCpo6D1ynqJYObUCh1zWl0XkE_yKgD_R3ATA7vo4DUbySfpRkY/s1600/25741-El_Lavatorio_Tintoretto_.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWbVwkEFfdWTjpCjD2BA6O2P-km6dC6NX35_EdOkNSPxHv1Vd2JYRoeuz5QcOhACQ1jpLGtDfklhQp8nixB5dcHY-35jCpo6D1ynqJYObUCh1zWl0XkE_yKgD_R3ATA7vo4DUbySfpRkY/s320/25741-El_Lavatorio_Tintoretto_.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><strong> </strong>Consumato l'agnello pasquale, essi recitarono la preghiera solenne. Subito dopo, il maestro della mensa con due servi sparecchiarono la tavola; Gesù li pregò di por tare dell'acqua nel vestibolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Rimasto solo con gli apostoli, il Signore riprese a istruirli amorevolmente, parlò del suo regno, del suo ritorno al Padre e disse che lasciava a loro tutto quanto aveva. Poi parlò della penitenza, dell'esame di coscienza e della confessione dei peccati, del dolore e della purificazione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Compresi che questo insegnamento aveva qualche relazione con la lavanda dei piedi. Vidi che tutti si erano profondamente pentiti dei loro peccati, tranne Giuda.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando ebbe finito di parlare, il Signore inviò Giovanni e Giacomo il Minore a prendere i catini d'acqua che i servitori avevano deposto nel vestibolo. Allorché i due apostoli gli portarono i catini, Gesù si cinse alla vita un asciugatoio e comandò agli apostoli che si ponessero a sedere in modo che egli potesse lavare loro i piedi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Obbedienti, essi sedettero, dopo aver disposto le sedie a semicerchio secondo l'ordine in cui erano seduti a tavola. Mentre Gesù si cingeva con l'asciugatoio, gli apostoli si chiedevano quale fra loro sarebbe stato il più grande, per ché il Maestro era prossimo a lasciarli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù li riprese, dicendo che egli stesso era il loro servo e nessuno era più grande di un altro; poi li esortò a restare tranquilli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante la lavanda dei piedi il cuore del Signore traboccava di amore e di carità verso i suoi apostoli. Quando giunse a Pietro, questi sobbalzò esclamando:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non mi laverai mai i piedi!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli rispose Gesù:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se io non te li lavo, non sarai di me partecipe; più tardi capirai meglio quello che sto facendo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sottovoce, mi sembrò che gli dicesse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Simone, tu hai meritato che il mio Padre celeste ti rivelasse chi veramente io sono e dove vado, tu solo lo hai professato e dichiarato; perciò io voglio edificare la mia Chiesa su di te e le porte dell'inferno non prevarranno mai su di essa. La mia forza resterà nei tuoi successori fino al la fine dei tempi».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allora il Signore lo indicò agli apostoli come suo successore quando lui non ci sarebbe più stato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A questo punto Pietro replicò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Signore, lavami i piedi, non solo, ma le mani e il capo»</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù aveva parlato della lavanda dei piedi quale purificazione dai peccati quotidiani, perché i piedi sono a con tatto continuo con la terra e soggetti a sporcarsi, se si cammina senza fare attenzione. Questo gesto del Signore, come tutti gli altri, aveva un profondo significato spirituale e valeva come assoluzione generale dei peccati. Ma Pietro vide nell'azione del Maestro un'umiliazione troppo grande; egli ignorava che entro breve Gesù si sarebbe umiliato perfino alla morte in croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lavando i piedi a Simon Pietro, il Signore disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Chi ha fatto il bagno, è già del tutto puro, e ha bisogno solo di lavarsi i piedi. Voi siete puri, ma non tutti!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pronunciate queste parole, il Redentore passò a lavare i piedi a Giuda. Oltremodo commosso, Gesù fece l'ultimo tentativo di salvarlo: abbassando il suo volto sui piedi del l'Iscariota, gli sussurrò di riflettere bene che cosa stesse per fare, perché già da un anno concepiva il tradimento. Giuda fingeva di non sentire e continuava a discutere con Giovanni; Pietro ne fu scandalizzato e lo richiamò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Giuda, il Maestro ti parla! »</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E l'iscariota rispose evasivo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Signore, lungi da me ciò che pensi!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli altri non avevano udito le parole di Gesù, perché ave va parlato sottovoce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il tradimento di Giuda fu il motivo del dolore più grande provato dal Signore nella sua passione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando il Salvatore lavò i piedi a Giovanni e a Giacomo parlò dell'umiltà, disse che chi è servo di tutti è il grande, e che essi dovevano seguire il suo esempio e lavarsi i piedi reciprocamente.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Istituzione dell'Eucaristia.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un antico rito d'accoglienza</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Giovanni 6,51).</span></em><br />
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo la lavanda dei piedi, il maestro di mensa, eseguendo l'ordine del Signore, coprì la tavola con un panno su cui distese una tovaglia rossa, sopra ne mise una bianca traforata e quindi vi posò due anfore, una colma d'acqua e l'altra di vino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro e Giovanni presero la borsa contenente il calice di Serafia e la posero sulla tavola davanti a Gesù. Quasi mi sembrò che avessero trasportato un tabernacolo. Sulla tavola vidi anche un piatto ovale con tre pani azzimi, bianchi e sottili, striati a righe regolari.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Leggermente incisi da Gesù, essi erano stati coperti e posti accanto al resto del pane del banchetto pasquale. Vidi anche due vasetti, uno d'acqua e l'altro di vino, e tre piccoli contenitori, uno vuoto, uno contenente olio grasso e l'altro olio liquido.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Compresi che Gesù stava per istituire il santo sacramento dell'Eucaristia, prendendo spunto da un antico rito simbolico di amore fraterno.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Più tardi, fra i numerosi capi d'accusa, il Signore fu imputato dinanzi a Caifa di eresia per aver introdotto un nuovo rituale nelle celebrazioni pasquali. Ma Nicodemo, con le Scritture alla mano, provò che dividere il pane e bere allo stesso calice faceva parte di un'antica cerimonia d'accoglienza. Era un segno d'amore e di massimo riguardo verso gli ospiti; infatti la cerimonia, in uso nella tradizione giudaica, aveva luogo all'arrivo e alla partenza di questi ultimi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il posto del Signore a tavola era fra Giovanni e Pietro. Le porte erano state ben chiuse e l'atmosfera si fece intima e solenne; allora Gesù disse agli apostoli:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ho ardentemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire...».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tolto il velo dal calice, il Signore pregò e parlò solennemente, spiegando il significato e lo svolgimento della celebrazione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi benedisse il pane e gli oli ed elevò al cielo la patena con i pani azzimi, quale sublime offerta al Padre celeste.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Deposta la patena sull'altare, la ricoprì e prese il calice, nel quale Pietro versò il vino e Giovanni l'acqua, indi Gesù Io benedisse aggiungendovi dell'acqua con il cucchiaino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con indicibile amore, donando tutto se stesso, il Signore pregò e sollevò il calice per istituire il santissimo Sacramento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Subito dopo, deposto il calice sull'altare, Gesù spezzò il pane che aveva segnato, pregò e mise i pezzettini sulla patena, lasciandone cadere uno nel calice.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFzbegkjURqt7JNzjHdmLgbIJwDkqNZkWr3787rCCcScsYuKrg-vgI2Mj2U6F4d_hk_Lge3G2xor5T6UxddNzp1Jrrpf6_neRwGvmy-5_I4I3XGPJy8jLg6J8pDf0izohp71zdpbcAicE/s1600/eucarestia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="980" height="146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFzbegkjURqt7JNzjHdmLgbIJwDkqNZkWr3787rCCcScsYuKrg-vgI2Mj2U6F4d_hk_Lge3G2xor5T6UxddNzp1Jrrpf6_neRwGvmy-5_I4I3XGPJy8jLg6J8pDf0izohp71zdpbcAicE/s320/eucarestia.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nello stesso istante vidi la santa Vergine che riceveva spiritualmente il Sacramento. Il Signore mi apparve trasfigurato, pregò e parlò di nuovo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mi parve che ogni parola da lui pronunciata penetrasse come un fuoco spirituale nel cuore degli apostoli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Li vidi tutti estasiati nell'udire le parole del suo insegnamento, eccetto l'Iscariota.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù prese la patena con i frammenti del pane e pronunziò le parole della consacrazione:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Prendete e mangiate: questo è il mio corpo che dono a voi». Quando mise il pane sulla lingua degli apostoli, che si avvicinavano a due a due, vidi il volto di Giuda oscurarsi. Egli era stato il terzo a prendere il corpo di Cristo. Il Signore, posandogli il bocconcino sulla lingua, gli aveva sussurrato:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Fai presto ciò che vuoi fare! »</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ogni cosa era circonfusa di luce, il pane scese nella bocca degli apostoli come un bocconcino luminoso, riempiendoli di gioia. Solo Giuda restava nella sala come un'ombra oscura e torbida. Mentre Gesù proferiva le parole del la consacrazione e Giovanni versava il sangue divino nelle sei coppe, una per ogni coppia di apostoli, il traditore uscì dal cenacolo e corse via. Vidi tre demoni che lo guidavano.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nell'orto degli Ulivi. L'angoscia mortale di Gesù</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Cristo Gesù, pur possedendo la natura divina, non pensò valersi della sua uguaglianza con Dio, ma annientò se stesso prendendo la natura di schiavo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso, facendosi obbediente fi no alla morte, e alla morte in croce...» (Filippesi 2,6-8).</span></em><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4QTzYfdF23NlvjCy97cm67DMQYVE7L1JLcRl_0GoI4lxTwPUWj5uJp_VIkeyXv8jpWxkwQueyqinkCvCh94Hd7NEHMF2F0bUI0zX-R54lkKQtS7OwOXbx3I32YvTsg9F3E51KEhUGCU/s1600/Missori+Alfovino.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1190" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4QTzYfdF23NlvjCy97cm67DMQYVE7L1JLcRl_0GoI4lxTwPUWj5uJp_VIkeyXv8jpWxkwQueyqinkCvCh94Hd7NEHMF2F0bUI0zX-R54lkKQtS7OwOXbx3I32YvTsg9F3E51KEhUGCU/s320/Missori+Alfovino.jpg" width="238" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Agonia di Gesù nel Getzemani- Alfovino Missori 1948</td></tr>
</tbody></table>
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo l'istituzione del santissimo Sacramento, in cui Gesù aveva offerto se stesso immolato misticamente, il Signore e gli apostoli intonarono un canto di ringraziamento e lasciarono il cenacolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel vestibolo incontrarono Maria, la Madre di Gesù, con Maria figlia di Cleofa e Maria Maddalena. Le pie donne esortarono il Signore a non recarsi nell'orto degli Ulivi per ché correva voce sulla sua cattura. Ma Gesù le confortò e lasciò il cenacolo, dirigendosi verso il monte degli Ulivi. Compresi che la sua anima era profondamente turbata. Attraversando la valle di Giosafat, Gesù parlò agli apostoli metaforicamente, ma essi non capirono e attribuirono al la stanchezza quel modo strano di esprimersi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando giunsero al monte degli Ulivi era già notte. La luna, benché non fosse ancora piena, illuminava tutta la montagna e rifletteva la sua luce sul volto di Gesù e degli apostoli. Con aria afflitta il Signore disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Questa notte sarete indignati con me e vi disperderete, poi ché è scritto: “Percuoterò il pastore e le pecore si disperde ranno”... Ma quando sarò risuscitato vi precederò in Galilea».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli apostoli, che da quando avevano ricevuto il santo Sacramento vivevano la pace dello spirito, si strinsero affettuosamente attorno a lui e lo rassicurarono della propria fedeltà. Pietro intervenne più di tutti gli altri:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se anche tutti si scandalizzassero, io non ti lascerà mai, Signore!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con il volto afflitto Gesù gli predisse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«In verità, in verità ti dico che questa notte stessa, prima ancora che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma Pietro non si diede per vinto e replicò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Dovessi morire con te, Signore, non ti rinnegherò mai!'».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così ribadirono pure tutti gli altri.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Attraversarono un ponte sul torrente Cedron e si fermarono nel giardino del Getsemani. Era questo un luogo adatto alla meditazione e alla preghiera; qualche volta veniva anche utilizzato dalle persone prive di un proprio giardino per organizzarvi feste e banchetti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Getsemani è ampio, circondato da una siepe, pieno di alberi e di fiori. Vidi anche alcune capanne di frasche. Gli apostoli avevano la chiave del giardino. Nelle notti precedenti Gesù vi si era ritirato con i suoi apostoli per istruirli circa la scienza divina; quella notte, però, scelse di pregare solo nell'orto degli Ulivi, che è lì vicino, cinto da un muro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore lasciò otto apostoli all'ingresso del Getsemani e portò con sé soltanto i prediletti: Pietro, Giacomo e Giovanni. Giunto nell'angolo più incolto dell'orto interno, in cui si trovano piccole grotte e molti ulivi, Gesù di venne molto triste perché sentì vicina la sua ora. L'angoscia di quel momento si rispecchiava chiaramente sul suo volto. Allora Giovanni gli domandò perplesso:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Signore, come mai sei così triste, tu che ci hai sempre dato conforto e coraggio e ci hai consolato nei tempi peggiori?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Egli gli rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«La mia anima è triste fino a morire!»</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Guardandosi intorno vide avanzarsi nubi cariche d'immagini orrende: erano le tentazioni della vicina prova. La sua passione spirituale stava per avere inizio. Prima di ritirarsi nella solitudine orante, Gesù disse ai tre:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Mentre io vado a pregare nel luogo che ho scelto, resta te qui e vegliate: pregate per non cadere nella tentazione. Ricordate che lo spirito è pronto, ma la carne è debole!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così dicendo, nella sua sconfinata angoscia interiore, Gesù scese per un piccolo sentiero ed entrò in una grotta profonda sei piedi. Vidi spaventose figure affollare minacciose la stretta caverna dove il Signore si era ritirato a pregare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fu qui, ai piedi del monte degli Ulivi, che Adamo ed Eva piansero disperati il loro peccato. Vidi i nostri progenitori nello stesso luogo in cui Gesù depose la sua divinità nelle mani della santissima Trinità, affidando la sua innocente umanità alla giustizia di Dio. Con questo sublime atto di carità il Redentore si donava interamente al Padre quale vittima riparatrice dei nostri peccati.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutte le colpe del mondo, commesse dall'uomo fin dal la sua prima caduta, gli apparvero a miriadi nella loro completa mostruosità. Nella sua sconfinata angoscia, Gesù supplicò il Padre celeste di perdonare i pensieri malvagi e le offese degli uomini, offrendogli in cambio la sua suprema espiazione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La grotta si era affollata di forme spaventose, immagini delle passioni, dei vizi e delle malvagità del genere umano. Vidi il Redentore abbandonarsi alla sua natura umana e prendere sopra di sé le nefandezze del mondo. Era su dato, stremato e angosciato di fronte agli innumerevoli peccati che Satana continuava a mostrargli come sue conquiste, mentre gli diceva:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Come?!... Anche questo vuoi prendere sopra di te e sopportarne la pena?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La sua umanità stava già per soccombere sotto l'enorme peso dei nostri peccati, quando un solco di luce chiarissima scese dal cielo, da oriente. Erano le schiere angeliche del paradiso inviate dal Padre celeste per infondere rinnovato vigore al suo Figlio divino. Gesù era al limite del le sofferenze spirituali, il peso delle colpe umane continuava a gravare immensamente su di lui e a causargli dolori atroci, mentre gli spiriti malvagi lo deridevano e i demoni gli facevano sentire la loro orribile voce. Infine, nonostante le spaventose visioni, rincuorato dagli angeli, Gesù misericordioso seppe accogliere tutto su di sé. Egli amò immensamente Dio e anche gli uomini, vittime delle loro stesse passioni.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il demonio ignorava che Gesù fosse il Figlio di Dio; credendolo soltanto un uomo giusto, lo tentò in tutti i modi come già aveva fatto nel deserto. Satana lasciò scorrere'dinanzi alla santa anima del Signore le sue opere di carità facendole apparire come colpe contro il mondo e contro Dio. Tentò di dimostrargli che esse non sarebbero valse a nulla e non erano state adatte a soddisfare la giustizia divina, anzi erano state causa di scandalo e di rovina per molti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Come un arguto fariseo, Satana gli rimproverò le mancanze e gli scandali che avevano suscitato i suoi apostoli e i discepoli, i disordini che essi avevano provocato abolendo le antiche usanze e, tra l'altro, incolpò Gesù di aver causato la strage degli innocenti e una vita di tribolazioni ai suoi genitori. Inoltre l'accusò di essersi rifiutato di operare diverse guarigioni e di non aver salvato Giovanni Battista, e così continuò a lungo.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgCXsUKj0bqFndOtXuRGFK6zaE3y8jMy-vaA0ZqqXkydf5qMa7oOVVxN5GUGP_YHLeKpwc5gOVLZBWnP6-gDPHrumcywvkoUtZUAep4KPjavzXuokj_3R5hUEynUkWQZ6k2mIezazp7gc/s1600/Ges%25C3%25B9-nel-Getsemani.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="616" data-original-width="800" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgCXsUKj0bqFndOtXuRGFK6zaE3y8jMy-vaA0ZqqXkydf5qMa7oOVVxN5GUGP_YHLeKpwc5gOVLZBWnP6-gDPHrumcywvkoUtZUAep4KPjavzXuokj_3R5hUEynUkWQZ6k2mIezazp7gc/s320/Ges%25C3%25B9-nel-Getsemani.jpeg" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù era rimasto perseverante nell'orazione, pur continuando a sudare con tremiti convulsi. Egli aveva lasciato prevalere la sua infinita misericordia permettendo al demonio di fargli soffrire le pene dei comuni mortali, in particolare dei giusti, i quali in punto di morte dubitano per fino delle loro sante opere.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Atterrito dall'immensa ingratitudine degli uomini verso Dio, il Signore sentì piagare la sua anima e cadde in un violento dolore; allora si alzò e rivolse la sua pena al Padre:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Abbà, Padre mio, se puoi, allontana da me quest'amaro calice!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma subito soggiunse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sia fatta, però, non la mia, ma la tua volontà!». Sebbene la sua volontà e quella del Padre fossero strettamente congiunte, la natura umana di Gesù tremava di fronte alla morte. Lo vidi sfigurato in volto e le sue labbra erano livide. Barcollando, uscì dalla grotta e si diresse verso i tre apostoli che aveva lasciato fuori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vedendoli addormentati, il Signore, estenuato e sopraffatto dalla tristezza, incespicò e cadde vicino a loro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ancora circondato dalle tremende visioni, rialzandosi lentamente, Gesù disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Perché dormite? Non potete vegliare nemmeno un'ora? ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I tre, che frattanto si erano svegliati e si erano levati in fretta, vedendo il Signore trafelato e madido di sudore, sta vano per chiamare gli altri apostoli, ma Gesù fermò Pietro dicendo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non chiamare gli altri, non voglio che mi vedano in queste condizioni, dubiterebbero di me e cadrebbero in tentazione. Ma voi che avete veduto il Figlio dell'uomo nello splendore, potete pure vederlo nell'oscurità e nell'abbandono. Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è sveglio, ma la carne è debole e inferma».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù non ignorava che anche i suoi amati apostoli erano caduti in preda all'angoscia e alla paura. Allora parlò loro con amorevole tristezza, mettendoli al corrente circa la dura lotta della natura umana contro la morte. Dopo un quarto d'ora fece di nuovo ritorno alla grotta. Erano quasi le undici di notte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I tre apostoli, afflitti, si chiedevano:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Cosa gli accade per essere così smarrito?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si coprirono la testa e si misero a pregare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Frattanto, nella notte silenziosa di Gerusalemme, Ma ria santissima, Maria Maddalena, Maria figlia di Cleofa, Maria Salomè e Salomè avevano lasciato il cenacolo e si erano recate a casa di Maria, la madre di Marco. Tutte erano molto preoccupate per la sorte di Gesù, in modo particolare Maria santissima, la quale non dubitava più sul tradimento di Giuda.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con il cuore colmo d'amara tristezza, Gesù dunque era ritornato nella grotta. Si gettò col viso al suolo e, con le braccia distese, pregò il Padre in cielo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allora gli angeli consolatori gli mostrarono l'immagine beata dei nostri progenitori nello stato di santa innocenza, ossia quando Dio dimorava ancora nel loro cuore, facendogli vedere come la loro caduta l'avesse deturpata.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In tale contesto il Salvatore vide le indicibili sofferenze che la sua anima avrebbe dovuto superare per redimere l'uomo dal peccato d'origine, causa di tutti i patimenti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli angeli gli fecero notare che l'unica natura umana esente dal peccato era quella del Figlio di Dio, il quale per prendere sopra di sé il debito dell'intera umanità doveva superare la ripugnanza umana per la sofferenza e la morte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La sua santa anima vide le pene future che sarebbero gravate sugli apostoli, sui discepoli e sui santi martiri. La crescita della Chiesa tra ombre e luci, le eresie, gli scismi e tutte le forme di vanità e le colpe scandalose del clero. La tiepidezza e la malvagità di numerosi sedicenti cristiani. E ancora: la desolazione del regno di Dio sulla terra e le or rende raffigurazioni dell'ingratitudine e degli abusi degli uomini. Con il suo martirio egli avrebbe instaurato nel mondo il precetto salvifico dell'amore e sarebbe stato il Salvatore divino per quanti, nei secoli, avrebbero voluto sfuggire alle fiamme dell'inferno e avvicinarsi alla luce beatifica di Dio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'umanità, corrotta dal peccato, che lui si preparava a riscattare col proprio tributo di sofferenze indicibili, si sarebbe potuta salvare solo alla sequela della sua imitazione. Era quindi necessario che egli bevesse quest'amaro calice per trasfigurarsi nella “verità”, nella “porta” e nella “via” al Padre.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù versare lacrime di sangue di fronte all'immane ingratitudine degli uomini; per quelle moltitudini che l'avrebbero odiato e si sarebbero rifiutate di portare la croce con lui. Egli pativa affinché la sua Chiesa fosse fondata sulla roccia, contro la quale le porte dell'inferno non avrebbero prevalso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ecco perché il demonio per provocano gli aveva detto:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Vuoi davvero soffrire per questa massa d'ingrati?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con forte dolore, vidi una fitta schiera di nemici del mio Sposo divino mossi dal fanatismo, dall'idolatria e dall'odio contro la Chiesa: ciechi, paralitici, sordi, muti e persino fanciulli. Ciechi che non volevano vedere la verità, paralitici che con la verità non volevano camminare, muti per ché si rifiutavano di trasmetterla agli altri e sordi perché rifiutavano di ascoltare le ammonizioni di Dio. I fanciulli crescevano insensibili alle cose divine, istruiti dai genitori e dai maestri alla vana sapienza del mondo. Questi mi fecero maggior compassione perché erano stati oggetto del massimo amore di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non potrei mai finire se volessi raccontare tutti gli oltraggi fatti a Gesù, dai sacerdoti indegni, nel santissimo Sacramento...</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi gli angeli che seguivano con il dito le diverse immagini che essi stessi producevano, ma non udivo quel che dicevano; compresi solo che avevano molta compassione per le sofferenze del Signore. Le sofferenze interiori di Gesù, per tali orribili peccati e concupiscenze, furono così intense che il suo corpo versò fiotti di sangue.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nello stesso tempo vidi la Vergine Maria patire a sua volta l'agonia spirituale del Figlio. La Madre di Gesù si trovava ancora nel giardino di Maria di Marco e veniva con solata dalle pie donne, particolarmente dalla padrona di casa e dalla fedele Maria Maddalena. Perse più volte i sensi mentre sollevava le mani imploranti verso il Getsemani.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKbVIml470t8Jr-4A2qQ_Vly2YmHPFm7DVSlvGNmJP3x2MmhsxKbn-2jEMp-vuFGfieuoSctowUncY-VK8YcqjVwpCEHIZkWB12T31M6p9NdvWIvHiGgsWPmTMUgRRDE1Eij61lZCl9Hc/s1600/pedro-borrell-del-caso-virgen-dolorosa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="470" data-original-width="376" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKbVIml470t8Jr-4A2qQ_Vly2YmHPFm7DVSlvGNmJP3x2MmhsxKbn-2jEMp-vuFGfieuoSctowUncY-VK8YcqjVwpCEHIZkWB12T31M6p9NdvWIvHiGgsWPmTMUgRRDE1Eij61lZCl9Hc/s320/pedro-borrell-del-caso-virgen-dolorosa.jpg" width="256" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Virgen Dolorosa - Pedro Borrell del Caso </td></tr>
</tbody></table>
</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche Gesù, con molto trasporto, contemplava nello spirito le pene della sua santa Madre.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fu una visione intensa e molto commovente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli Otto apostoli, sbigottiti e afflitti dal dubbio, teme vano per la sorte di Gesù e per la loro. Essi si chiedevano:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Che faremo, se il Maestro verrà arrestato e morirà? Abbiamo rinunciato a tutto per seguirlo e adesso siamo poveri ed esposti al ridicolo. Forse abbiamo sbagliato affidandoci completamente a lui».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fu così che gli apostoli entrarono in tentazione e si misero a cercare un nascondiglio. Anche i discepoli furono assaliti da un grande sconforto e andavano in giro per Gerusalemme con l'intento di apprendere qualche notizia in torno alla sorte del Redentore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mancava poco alla mezzanotte. Gesù continuava l'intimo colloquio con il Padre celeste, allorché si aprì la terra sotto di lui e si trovò all'improvviso su un sentiero luminoso che scendeva nel limbo. Il Maestro divino scorse Adamo ed Eva, gli antichi patriarchi, i profeti e i giusti, i genitori di sua Madre, Giovanni Battista e una moltitudine di sacerdoti, di martiri, di beati e di santi della futura Chiesa. Tutti avevano il capo cinto dalle corone del santo trionfo, conseguite grazie alle sofferenze patite e alla perseverante lotta contro il male. Lo splendore ditale trionfo era legato unicamente ai meriti della sua prossima passione. Essi lo circondarono, esortandolo a compiere il sacrificio del suo sangue, sorgente di redenzione e di vita spirituale per tutti gli uomini di buona volontà. Questa visione rinvigorì Gesù che stava soggiacendo all'abbattimento umano. Dopo quelle confortanti scene, gli angeli gli mostrarono in tutti i particolari la passione che avrebbe subito tra poco. Quando il divino sofferente si vide inchiodato sulla croce completamente nudo per espiare l'impudicizia degli uomini, pregò fervorosamente il Padre di risparmiargli quell'immane umiliazione. Questa preghiera sarebbe stata esaudita per l'intervento di un uomo pietoso che l'avrebbe coperto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo la visione del suo martirio sulla croce anche gli angeli lo abbandonarono. Egli cadde a terra sfinito come se fosse moribondo: il suo corpo era agonizzante e in preda a un tremito convulso. Vidi la grotta illuminata da tenui raggi lunari.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">All'improvviso un'altra luce illuminò la grotta: era un angelo inviato da Dio, indossava abiti sacerdotali e aveva nelle mani un piccolo calice. Senza discendere al suolo, la creatura celeste accostò il calice alle labbra di Gesù e, ciò fatto, disparve. Così il Signore aveva accettato il calice delle sue pene, dal quale ne trasse straordinarie energie. Restò ancora per alcuni minuti in atto di gratitudine verso il Padre celeste, poi si rialzò, si asciugò il volto con un sudario e fece ritorno dagli apostoli. Quando Gesù uscì dal la grotta, vidi la sua faccia pallidissima e spettrale: destava profonda compassione; notai però che il suo passo era diritto. La luce lunare e lo splendore delle stelle mi apparvero molto più naturali.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro, Giacomo e Giovanni, spossati dall'angoscia, erano caduti di nuovo nel torpore e si erano assopiti con la te sta coperta. Gesù, pieno di amarezza, li chiamò ancora una volta e disse loro che non era il momento di dormire ma di pregare, perché l'ora della verità era venuta. Li avvertì che egli si sarebbe consegnato ai suoi nemici senza opporre resistenza; chiese che assistessero sua Madre ed ebbe parole di compassione per il traditore. Ma Pietro gridò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Noi ti difenderemo, vado a chiamare gli altri!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù lo fermò e gli fece segno di guardare nella valle, dall'altra parte del torrente Cedron, dove una masnada di armati si avvicinava alla luce di una lanterna.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dagli scritti della Beata Katerina Emmerick</span></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-85722777092976611802020-04-08T12:00:00.000+02:002020-04-08T17:08:26.473+02:00La Via Crucis <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWWbaSkZkO5zi4WcAfuV_5bwfAqD0ONW7aaxKz4_rMvmp6kVJ0oMKH1PvvvWOSw9RplccPkH4tHGK7WKv_J9_QVkwiGgPBofF6tcbmtRK5cPbZ7wisnLHR2RHIBPwl1yR4dvmtga3VY3c/s1600/Giovan-Pietro-Rizzoli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="455" data-original-width="600" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWWbaSkZkO5zi4WcAfuV_5bwfAqD0ONW7aaxKz4_rMvmp6kVJ0oMKH1PvvvWOSw9RplccPkH4tHGK7WKv_J9_QVkwiGgPBofF6tcbmtRK5cPbZ7wisnLHR2RHIBPwl1yR4dvmtga3VY3c/s400/Giovan-Pietro-Rizzoli.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù porta la croce verso il Calvario</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ventotto farisei armati arrivarono a cavallo per scortare il corteo sui luogo dei supplizio, tra questi vidi i sei sinedriti che avevano guidato la cattura di Gesù sui monte degli Ulivi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel momento in cui i carnefici condussero Gesù al centro del foro, parecchi schiavi entrarono dalla porta occidentale portando il legno della croce. Avvicinandosi ai Signore, essi lo gettarono ai suoi piedi con gran fracasso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Altri servi portavano gli angoli, i pezzi di legno desti nati a sorreggere i piedi e il prolungamento su cui si doveva inchiodare la tabella. Il Signore s'inginocchiò accanto alla sua croce e l'abbracciò tre volte. Contemporaneamente lo udii supplicare il Padre suo per la redenzione del genere umano. Infine il Salvatore baciò la croce, divenuta altare del suo cruento sacrificio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Impazienti, i carnefici sollevarono Gesù e gli caricarono sulla spalla destra il pesante fardello.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Egli rimase curvo sotto il grave peso, non sarebbe mai riuscito a sostenerlo sulle spalle se gli angeli non l'avessero di nuovo soccorso. Mentre Gesù pregava, le mani dei due ladroni furono legate saldamente alle assi trasversali delle loro croci poste dietro la nuca.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I tronchi verticali delle due croci erano portati dagli schiavi; una volta sul Golgota si sarebbe provveduto al montaggio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La tromba della cavalleria di Pilato squillò per dare il segnale della partenza. Uno dei farisei a cavallo si accostò a Gesù, inginocchiato sotto il peso della croce, e gli disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«E terminato per sempre il tempo dei bei discorsi. Avanti, avanti! Facciamola finita!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allora i carnefici rialzarono il Signore con terribile violenza, facendogli sentire sulle spalle tutto il peso dell'intera croce. Così cominciò la marcia trionfale del Re dei re, tanto ignominiosa sulla terra quanto gloriosa in cielo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ai piedi del legno della croce erano state legate due corde, per mezzo delle quali due carnefici la tenevano sollevata.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Altri quattro aguzzini tenevano delle funi attaccate alla catena che cingeva la cintura di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il suo mantello era sollevato e trattenuto dalla cintura.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù mi ricordò Isacco, che portava il legno destinato alla propria immolazione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lo stesso Pilato si era messo al comando del distaccamento di soldati per prevenire una sommossa popolare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il procuratore romano indossava l'armatura e procedeva a cavallo, protetto dai suoi ufficiali e da una schiera di cavalieri, seguivano trecento fanti provenienti dal confine tra l'Italia e la Svizzera. Il drappello dei legionari romani si mise in marcia sulla strada principale della città, mentre il corteo con i condannati attraversò una viuzza laterale per non intralciare il popolo che si recava al tempio. Precedeva il triste corteo un trombettiere che proclamava a ogni crocevia la sentenza di morte. Qualche passo dietro a lui venivano i servi con le funi, i chiodi, i cunei e tutti gli accessori delle croci dei due ladroni.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Seguivano poi i farisei a cavallo e un giovinetto che portava sul petto l'iscrizione della croce. Questo giovane non era del tutto perverso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Infine veniva Gesù, il Cristo, curvo e straziato sotto il carico della croce; era ferito in tutto il corpo e aveva i piedi nudi e sanguinanti. Non aveva preso cibo né bevanda dalla sera prima ed era oltremodo sfinito a causa delle perdite di sangue, della febbre e delle molteplici sofferenze.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore sosteneva la pesante croce sulla spalla aiutandosi con la mano destra, mentre con la sinistra tentava ripetutamente di sollevare la lunga veste che gli ostacola va il passo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le sue mani erano ferite e gonfie a causa della brutalità con la quale erano state legate, il suo viso era gonfio e insanguinato, i capelli e la barba imbrattati di sangue raggrumato. La croce e le catene gli premevano sul corpo la veste di lana riaprendogli le piaghe con grande dolore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quattro carnefici tenevano a distanza le estremità delle corde fissate alla sua cintura. Due lo tiravano in avanti e gli altri due da dietro, così che il suo passo era malfermo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Benché attorno a Gesù non ci fosse altro che derisione e crudeltà, il suo sguardo era pieno di compassione e le sue labbra si aprivano in preghiera al Padre.</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dietro di lui seguivano i due ladroni trascinati con le funi. Alcuni farisei a cavallo chiudevano il corteo, mentre numerosi soldati romani ne proteggevano i lati in modo che la folla non potesse entrarvi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel percorrere quella stradina larga due passi, sporca e lunga, il Signore subì molte sofferenze. I carnefici gli si stringevano addosso, la plebaglia lo insultava dalle finestre, dalle terrazze, dalla strada e dalle vie laterali, molti gli gettavano addosso fango, immondizie e altre cose immonde; perfino i fanciulli, incitati dagli adulti, gli lanciavano pietre e lo coprivano di ingiurie.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Erano gli stessi fanciulli che lui aveva benedetto e chiamato beati.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La gente accorreva da tutte le parti. Presto una folla considerevole riempì la stradina e le vie laterali per veder passare la triste processione. Molti altri si erano già recati al Calvario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Al suo termine la stretta viuzza volge a sinistra e va un poco in salita; in quel punto passa una specie di acquedotto sotterraneo che proviene dal monte Sion. Ho udito il gorgoglìo dell'acqua.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Prima caduta di Gesù sotto la croce</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Davanti alla salita vi è un avvallamento nel quale si accumula acqua piovana e fango. Per facilitare il passaggio, vi era stata posta una grossa pietra, come se ne vedono in molte vie di Gerusalemme.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Arrivato a quella pietra, con il grave peso sulle spalle, Gesù non riusciva a proseguire. Tirato dai suoi carnefici, cadde e la croce rovinò accanto a lui.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carnefici lo colmarono di ingiurie e lo colpirono con calci e pugni. Il corteo si fermò e ci fu un grande tumulto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Invano il Signore tese la mano in cerca d'aiuto; allora esclamò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sarà presto la fine!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei urlavano:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Rialzatelo, altrimenti morirà prima della crocifissione!». Ai lati della strada vidi alcune donne e fanciulli atterriti da quello scempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando Gesù riuscì a riprendersi, quegli uomini abominevoli, invece di alleviare le sue sofferenze, gli rimisero intorno alla testa la corona di spine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lo fecero alzare a forza di maltrattamenti e gli misero la croce sul dorso. Egli fu costretto a inclinare da un lato il capo straziato dalle spine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E Gesù, con questo nuovo supplizio, riprese il doloroso cammino per la ripida strada.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Seconda caduta di Gesù sotto la croce.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù incontra sua Madre</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo la sentenza pronunciata da Pilato, l'Addolorata si fece condurre nei luoghi santificati dalle ultime sofferenze del suo adorato Figlio. Ella voleva coprire con le sue calde lacrime il sangue di Gesù. Con profonda devozione, Giovanni e le pie donne accompagnarono la Vergine nel suo sacrificio mistico.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con questa consacrazione, la santa Vergine divenne lei stessa Chiesa vivente, Madre comune di tutti i cristiani.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre visitava le stazioni della sofferenza di suo Figlio, la Vergine udì il suono agghiacciante delle trombe che annunziavano la partenza del triste corteo diretto al Calvario. Allora, non potendo più trattenere il desiderio di rivedere il santo Figlio, pregò Giovanni di condurla in uno dei luoghi presso i quali doveva passare Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Scesero dal quartiere di Sion e raggiunsero la piazza dalla quale era partito il corteo con Gesù, e continuarono per le viuzze laterali passando attraverso porte di solito chiuse ma che in quel giorno erano aperte per consentire il transito della folla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi Giovanni, la Vergine Maria, Susanna, Giovanna Cusa e Salomè di Gerusalemme entrarono in un grande palazzo; mi sembra che questa costruzione comunicasse, attraverso viali e cortili, con il palazzo di Pilato, oppure con la dimora di Caifa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni ottenne dal benevolo portiere il permesso di attraversare il palazzo e uscire dal lato opposto. Costui li fece entrare e si prestò ad aprire la porta orientale dell'edificio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel vedere la Madre di Gesù pallida come una morta, con gli occhi arrossati dal pianto, tremante e sfinita, avvolta in un mantello azzurro, mi sentii morire per il dolore. Sempre più chiari si avvertivano il clamore e gli squilli di tromba che annunciavano i condannati condotti alla crocifissione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Appena il portiere aprì la porta orientale il clamore si fece ancora più distinto. L'Addolorata chiuse gli occhi, pregò e poi chiese a Giovanni:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Devo assistere a questo doloroso scempio oppure allontanarmi? Come potrò sopportarlo?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'apostolo le rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se tu non rimanessi, ne avresti poi sempre il rammarico».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allora si fermarono sotto il portone e guardarono giù per la via.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un altro squillo di tromba, questa volta più vicino, trapassò il cuore della santa Vergine. La triste processione era adesso visibile, distava ormai un centinaio di passi dal portone. Il corteo non era preceduto dalla folla, ma questa sta va soltanto ai lati e dietro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo il trombettiere avanzavano gli schiavi con aria insolente e trionfante; essi portavano gli arnesi del supplizio. A quella vista la Madre di Gesù incominciò a tremare, a singhiozzare e a torcersi le mani.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Uno di quegli insolenti, pieno d'arroganza, chiese agli altri:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Chi è quella donna che tanto si lamenta?». Gli fu subito risposto:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«E la madre del Galileo».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Subito gli scellerati la colmarono di beffe e la segnarono a dito; uno di essi presentò al suo sguardo addolorato i chiodi che dovevano servire alla crocifissione del Figlio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi i farisei passare superbi sui loro cavalli, seguiti dal giovinetto che recava l'iscrizione. A pochi passi di distanza seguiva Gesù con l'orrenda corona di spine. Il Signore barcollava ed era sanguinante sotto la pesante croce. Gli occhi spenti e arrossati del Cristo sofferente gettarono sulla santa Madre uno sguardo compassionevole.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Toccata da quello sguardo colmo di misericordioso amore, la santa Vergine giunse le mani e si appoggiò al portone per non cadere. Era pallida ed aveva le labbra livide.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore inciampò e barcollò, poi cadde per la seconda volta sotto il peso della croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Madre di Gesù, accecata dal dolore, non vide più né i soldati né gli altri, ma solo il Figlio sanguinante torturato dagli aguzzini. Nell'impeto del suo amore, si precipitò in mezzo ai carnefici nel tentativo di abbracciano, così cadde in ginocchio vicino a lui e se lo strinse tra le braccia. Udii esclamare: «Figlio mio!...», «Madre mia!...», ma non sono certa se queste parole fossero state pronunciate realmente o solo nello spirito.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi i soldati commossi di fronte a quella Madre straziata dal dolore: essi avevano cercato di respingerla ma non ebbero il coraggio di farle del male.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vi fu un momento di confusione generale, in cui Giovanni e le pie donne ne approfittarono per rialzare Maria. Gli sgherri la ingiuriarono e uno le disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Donna, che vieni a fare qui? Se tu lo avessi educato meglio, ora non sarebbe ridotto in questo stato!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Circondata da Giovanni e dalle pie donne, l'Addolorata fu portata via e il corteo proseguì il suo triste cammino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre stava per rientrare, e voltava ormai le spalle alla lugubre processione, la Madonna cadde in ginocchio contro la pietra angolare della porta.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La pietra, sulla quale era caduta aveva venature di verde: le ginocchia della Vergine vi lasciarono dei buchi e le sue mani delle impronte nel punto dove le aveva appoggiate.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Madonna fu rialzata dalle due discepole e riportata nel palazzo, la cui porta fu subito chiusa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Frattanto la soldataglia aveva rialzato Gesù e gli aveva rimesso la croce sulle spalle.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In mezzo alla masnada, che seguiva il corteo per ingiuriare il Signore, vidi alcune donne velate piangere in silenzio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Simone di Cirene.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Terza caduta di Gesù</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Nell'uscire, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Si mone, e lo costrinsero a portare la croce con lui» (Matteo 27,32).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Proseguendo il suo triste cammino, il corteo passò sotto l'arco di un antico muro della città. Davanti a quell'arco vi è una piazza da cui si diramano tre vie trasversali. Vidi parecchie persone ben vestite allontanarsi alla vista di Gesù per il farisaico timore di contaminarsi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Costretto ancora una volta a passare su una grande pietra, Gesù barcollò e cadde a terra sotto la croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Molta gente, che si recava al tempio, esclamò con compassione:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ahimè, quel poveretto muore! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Siccome il Signore non riusciva più a sollevarsi, i farisei, che precedevano il corteo, dissero ai soldati:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non arriverà alla crocifissione se non troveremo qualcuno disposto ad aiutarlo a portare la croce».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Proprio in quel momento passava di là un pagano accompagnato dai suoi tre figli: si chiamava Simone ed era nativo di Cirene. Egli tornava dal suo lavoro e portava sottobraccio un fascio di ramoscelli. Costui era giardiniere e ogni anno nel tempo pasquale veniva a Gerusalemme a curare le siepi del muro orientale della città.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Avendolo riconosciuto per un pagano dagli abiti che indossava, i soldati gli intimarono di aiutare il Galileo a portare la croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In un primo momento il Cireneo respinse quell'ingiusta imposizione, ma vi fu ugualmente costretto; alcune conoscenti presero i suoi figli in lacrime.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Simone provava una forte ripugnanza per lo stato miserabile in cui versava il Signore, e per la sua veste macchiata di fango e di sangue. Poiché Gesù piangeva e lo guardava con occhi pietosi, egli l'aiutò a rialzarsi. I carnefici legarono sulle spalle del pagano l'albero della croce e diedero a Gesù la trave trasversale. Il Cireneo seguiva il Redentore, alleggerito dell'enorme peso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Simone aveva circa quarant'anni ed era di costituzione robusta. Più tardi, i due figli maggiori, Rufo e Alessandro, si unirono ai discepoli del Signore, mentre il minore seguì santo Stefano.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'iniziale senso di ripugnanza, provato dal Cireneo nei confronti del Redentore, alla fine si mutò in un sentimento di dolorosa compassione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Santa Veronica con il sudario</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non avevano fatto nemmeno duecento passi da quan o il Cireneo era venuto a portare la croce del Signore, allorché vidi una donna uscire da una casa e gettarsi davanti al corteo. Costei era alta e bella e conduceva per mano una giovinetta.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La donna si chiamava Serafia ed era moglie di Sirach, un membro del consiglio del tempio. A seguito dell'avvenimento di questo giorno fu chiamata Veronica (da vera icon, vero ritratto). Serafia aveva preparato a casa un eccellente vino aromatico per confortare Gesù sul doloroso cammino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Impaziente di compiere la sua offerta, la pia donna era uscita più volte per andare incontro alla triste processione. Infatti l'avevo vista correre al fianco dei soldati tenendo per mano la sua figlia adottiva di circa nove anni.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poiché non le era stato possibile aprirsi un varco tra i soldati per raggiungere il Redentore, ella era rientrata a casa per attendere il passaggio del corteo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giunto l'atteso momento, Serafia discese nella strada, velata e con un sudario di lino sulle spalle. La bimba, tenendosi stretta vicino a lei, manteneva nascosto sotto il grembiulino il vaso chiuso di vino aromatico.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa volta Serafia attraversò d'impeto la folla venendo finalmente dinanzi a Gesù. Invano i soldati avevano cercato di trattenerla. Alla presenza del Figlio di Dio ella cadde in ginocchio: fuori di sé dalla compassione, dispiegò per uno dei lati il sudario e gli disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Oh, fammi degna di tergere il volto del mio Signore!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù prese il velo con la mano sinistra e lo compresse sul suo volto insanguinato, indi muovendo la sinistra col sudano verso la destra che manteneva il capo della croce, strinse il lino con entrambe le mani e glielo rese.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Serafia baciò la stoffa, se la mise sotto il manto e si rialzò.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma quando la bambina tese timidamente il vaso di vino verso Gesù, i soldati non glielo permisero. Il popolo fu subito in tumulto di fronte all'ardire di quel pubblico omaggio reso al Salvatore. Il corteo si era arrestato, i farisei e i carnefici, assai irritati, si misero a colpire Gesù, mentre Veronica rientrò in fretta a casa sua.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Appena fu rientrata, ella stese il panno insanguinato sul tavolo e perse i sensi; la bimba si inginocchiò piangendo vicino a lei. Più tardi, un conoscente le trovò svenute accanto al sudario sul quale era impressa l'immagine del volto di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'uomo, colpito dal prodigio, le fece rinvenire e mostrò loro il volto del Signore sul sudario spiegato. Con profonda emozione, Veronica s'inginocchiò e disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ora che il Signore mi ha onorata del suo ricordo, voglio abbandonare ogni cosa!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il lino era tre volte più lungo che largo, abitualmente lo si portava attorno al collo; un'altra stoffa simile si portava pure sulle spalle. A quel tempo, vi era l'uso di andare con i sudari dalle persone malate, o in qualche modo afflitte, e di asciugare loro il viso in segno di amorevole compassione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Veronica appese il sudario al capezzale del suo letto e lo venerò per tutta la vita. Dopo la sua morte, questo fu passato dalle pie donne alla santa Vergine e poi alla Chiesa degli apostoli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Serafia era nata a Gerusalemme ed era cugina di Giovanni Battista. La pia donna aveva almeno cinque anni più della santa Vergine e aveva assistito al suo matrimonio con san Giuseppe.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Aveva relazioni di parentela col santo vecchio Simeone e fu compagna dei suoi figli fin dalla giovinezza. Si sposò tardi; da principio suo marito era molto contrario a Gesù e lei ne soffrì molto, finché Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo indussero Sirach a migliori sentimenti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante l'infame giudizio del tribunale di Caifa, Sirach si dichiarò a favore di Gesù e prese posizione con Giuseppe e Nicodemo, e come loro si separò dal sinedrio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Malgrado i suoi cinquant'anni, Serafia era ancora una bella donna. La domenica delle Palme, per onorare l'entrata trionfale del Signore a Gerusalemme, si era tolta il velo e l'aveva steso sulla strada dove egli passava.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fu questo stesso velo che ella porse a Gesù per alleviare le sue sofferenze. Il santo velo è tuttora oggetto di venerazione nella Chiesa di Cristo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il terzo anno dopo l'ascensione di Cristo, l'imperatore romano, molto malato, inviò un suo fiduciario a Gerusalemme per raccogliere informazioni circa la morte e la risurrezione di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il fiduciario ritornò a Roma accompagnato da Nicodemo, Veronica e il discepolo Epatras, parente di Giovanna Cusa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi santa Veronica al capezzale dell'imperatore, il cui letto era elevato su due gradini; una grande tenda appesa alla parete pendeva fino a terra.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La camera da letto era quadrata; non era grande e non vidi finestre: la luce proveniva da un'ampia fessura posta in alto. I parenti dell'imperatore si erano riuniti nell'anticamera.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Veronica aveva con sé, oltre al velo, un lenzuolo di Gesù. Ella spiegò il velo davanti all'imperatore, che guardò stupefatto l'impronta di sangue del santo volto del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sul lenzuolo, invece, vi era impressa l'immagine del dorso del santo corpo flagellato. Credo che fosse uno di quei grossi lini inviati da Claudia, sui quali vi era stato adagiato il santo corpo del Signore per essere lavato prima del la sepoltura.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'imperatore guarì alla sola vista di quelle immagini, senza nemmeno toccarle. Egli offrì a santa Veronica un palazzo con gli schiavi, pregandola di stabilirsi a Roma, ma lei chiese il permesso di far ritorno a Gerusalemme per morire vicino al santo sepolcro di Gesù crocifisso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ella ritornò a Sion nel periodo della persecuzione contro i cristiani, mentre Lazzaro e le sue sorelle conoscevano la miseria dell'esilio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Santa Veronica fu costretta a fuggire con altre donne cristiane, ma fu presa e incarcerata. Morì con il santo nome di Gesù sulle labbra.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho visto il velo nelle mani delle pie donne, poi in quel le del discepolo Taddeo a Edessa, dove la santa reliquia operò diversi miracoli. Lo vidi ancora a Costantinopoli, e in fine fu consegnato dagli apostoli alla Chiesa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mi sembra di aver visto il santo velo a Torino, dove si trova anche la sindone del Redentore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quarta e quinta caduta di Gesù.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le donne di Gerusalemme</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il Signore gli farà ricadere addosso il sangi versato e lo ri pagherà del suo oltraggio» (Osea 12,15).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vicino alla porta sud-ovest di Gerusalemme i carnefici spinsero brutalmente il Signore in un pantano.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Siccome Simone voleva passare al di fuori del pantano, la croce vacillò e Gesù cadde nel fango. Era la sua quarta caduta.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Cireneo riuscì appena a trattenere la croce. Il Signore cadde nel fango e udii la sua voce, flebile ma distinta, pronunciare queste parole:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ahimè, ahimè! Quanto ti ho amata, Gerusalemme! Volevo raccogliere i tuoi figlioletti, come la chioccia raccoglie i suoi piccoli sotto le ali, ma tu mi cacci crudelmente fuori dalle tue porte!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei, udendo queste parole, lo ingiuriarono:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«L'agitatore non è ancora soddisfatto, continua a straparlare!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allora i carnefici lo trascinarono fuori dal pantano e lo percossero.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nauseato da queste crudeltà, Simone di Cirene esclamò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se non smettete con le vostre infamie, getto via la croce, anche se mi ucciderete!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla porta, attraverso la quale era uscito il Signore, si snoda un sentiero angusto e roccioso che conduce sul monte Calvario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">All'inizio di questa viuzza era stato fissato un palo con un cartello che annunciava la condanna a morte di Gesù di Nazaret e dei due ladroni. Poco distante vidi un gruppo di povere donne che si lamentavano e piangevano. Non tutte erano di Gerusalemme: erano venute da Betlemme, da Ebron e dai luoghi vicini in occasione della Pasqua. Arrivato a quel posto, Gesù cadde in deliquio, ma non stramazzò a terra, perché Simone appoggiò la croce al suolo e lo sorresse. Fu la quinta caduta del Signore sotto la croce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel vederlo in quello stato miserevole, le giovani e le donne si batterono il petto per il forte dolore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Esse gli tesero dei sudai con i quali potesse asciugarsi il sangue e il sudore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù, rivolgendosi a loro, disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli, perché verrà un tempo in cui si dirà: “Felici le sterili, i corpi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato!”. Allora si comincerà a dire alle montagne: “Piombateci addosso; e voi colline copriteci!”. Perché se questo avviene per il legno verde, che sarà di quello secco?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore aggiunse altre parole piene di profondo significato, il cui senso era: le loro lacrime sarebbero state ricompensate e da questo momento avrebbero camminato per altre vie.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ai piedi del Golgota la triste processione fece una breve sosta, mentre gli inservienti si avviarono sul monte. Essi portavano gli arnesi del supplizio ed erano seguiti da un centinaio dì soldati romani. Pilato, che aveva scortato a di stanza il corteo, rientrò in città con i suoi legionari.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù sul Golgota.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sesta e settima caduta</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il corteo riprese il cammino. Gesù, piegato dai brutali colpi dei carnefici, curvo sotto il suo fardello, fu costretto a salire penosamente il tortuoso sentiero che conduce al Calvario.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Al punto dove lo scabroso sentiero piega a sud, Gesù cadde per la sesta volta. Questa caduta fu la più dolorosa di tutte le altre; gli aguzzini percorsero il Signore con inaudita violenza. Arrivati sulla cima del Calvario, egli cadde ancora sotto il peso della croce perché era stremato. Fu la sua settima e ultima caduta.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Cireneo, anch'egli maltrattato e sfinito, era fuori di sé dalla collera e dalla compassione verso Gesù, che avrebbe voluto aiutare a rialzarsi. Ma i carnefici lo scacciarono dalla montagna battendolo e oltraggiandolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con lui, furono fatti allontanare tutti quelli del corteo dei quali non si aveva più bisogno.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poco tempo dopo Simone si unì ai discepoli del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla cima del monte Calvario si domina tutta la città.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il luogo delle crocifissioni è di forma circolare, come un'ampia piazza dalla quale si snodano cinque sentieri. Cinque strade, o sentieri, si trovano dappertutto in Palestina, in particolar modo presso le fonti d'acqua usate per bagnarsi o per battezzare, come la Piscina di Bethsaida. Molte città hanno anche cinque porte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In Terrasanta quest'antica tradizione ha un significato profondo e profetico, che trova compimento nelle sacre piaghe del Signore: le cinque vie aperte alla, nostra redenzione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I farisei a cavallo raggiunsero il luogo delle croci da ponente, dove il pendio e più agevole e meno ripido, mentre i condannati venivano fatti passare dal lato opposto, più aspro e scosceso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I cento soldati romani si erano disposti intorno al promontorio delle crocifissioni per impedire eventuali disordini. Alcuni di essi vigilavano sui ladroni, che ancora non erano stati condotti sulla cima della collina.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I due condannati giacevano al suolo, sul dorso, con le braccia legate agli assi trasversali delle loro croci.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La plebaglia — schiavi, gentili e pagani — non temeva l'impurità e perciò aveva preso posto attorno al luogo delle croci; i fanciulli furono fatti allontanare. Le montagne vicine e la parte occidentale del monte Gihon traboccavano di pellegrini per la Pasqua.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Erano le dodici meno un quarto quando Gesù, giunto sulla cima del Calvario, cadde sotto il peso della croce. Fu, come già detto, la sua settima e ultima caduta. I carnefici lo risollevarono con violenza e gettarono al suolo i pezzi della croce. Che spettacolo pietoso vedere il Signore Gesù in piedi vicino alla sua croce, pallido come un morto e completamente sfigurato!</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I miserabili lo gettarono di nuovo a terra ed esclamarono:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Vieni, gran re, prendiamo le misure per il tuo trono!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù stendersi da solo sulla croce per permettere agli aguzzini di prendere le misure per la chiodatura delle sue mani e dei suoi piedi; contemporaneamente i farisei si facevano beffe di lui.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando ebbero finito, lo fecero rialzare e lo condussero più in là, vicino a una specie di caverna scavata nella roccia, nella quale ve lo spinsero così brutalmente che si sarebbe spezzato le ginocchia contro la roccia, se non ci fosse stato l'intervento divino. Udii i suoi gemiti di dolore e vidi gli angeli vicino a lui.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carnefici chiusero la porta della prigione e vi lasciarono a guardia due uomini.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel punto più alto del Golgota furono iniziati i preparativi del supplizio. Il luogo delle crocifissioni era un'altura tondeggiante che si elevava circa due piedi dal suolo e vi si accedeva per mezzo di alcuni gradini. In questa specie di piattaforma naturale si preparò la buca per fissarvi dentro la croce di Gesù quando sarebbe stata elevata.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">All'estremità dei due tronchi della croce si praticarono i fori per conficcarvi i chiodi. In alto si fissò la tavoletta della sua condanna e in basso uno zoccolo per posarvi i piedi. In mezzo al tronco verticale furono praticate alcune incavature che avrebbero dato spazio alla corona di spine e avrebbero sostenuto il dorso del Signore, in modo che il suo corpo rimanesse sorretto e il peso non gravasse tutto sulle mani.</span></div>
<div style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dagli scritti della Beata Katerina Emmerick.</span></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-46822955301561797352020-04-08T09:30:00.000+02:002020-04-08T17:20:02.977+02:00Mercoledì Santo - Gesù è condannato a morte.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3QRrmMV0aADHBh8eysmJMbTWK5hLFwhAS2qshgSa0t6GUL0aw40-ba6PBow73T1IQLGtmBjhT85435zDkXTuq78zyDDTVdDuxfGwgzveIr26vjCY5qGvLUvNVbe-eWgg6RANGHTlRLlE/s1600/1024px-Munkacsy_-_Christ_in_front_of_Pilate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="671" data-original-width="1024" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3QRrmMV0aADHBh8eysmJMbTWK5hLFwhAS2qshgSa0t6GUL0aw40-ba6PBow73T1IQLGtmBjhT85435zDkXTuq78zyDDTVdDuxfGwgzveIr26vjCY5qGvLUvNVbe-eWgg6RANGHTlRLlE/s400/1024px-Munkacsy_-_Christ_in_front_of_Pilate.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-small;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mih%C3%A1ly_Munk%C3%A1csy" style="background: none rgb(255, 255, 255); color: #0b0080; text-align: start; text-decoration-line: none;" title="Mihály Munkácsy">Mihály Munkácsy</a><span style="background-color: white; color: #222222;">, </span><i style="background-color: white; color: #222222; text-align: start;">Cristo davanti a Pilato</i><span style="background-color: white; color: #222222;">, 1881</span></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 20px;">.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù è condannato a morte</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non scrivere: “Il Re dei Giudei”, ma che lui ha detto: “Io sono il Re dei Giudei”» (Giovanni 19,21).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lo spirito vacillante di Pilato era colmo d'orrore per le parole di Gesù. Il Signore lo aveva reso cosciente dei suoi peccati più segreti e lo aveva convocato davanti al tribunale divino nel giorno del giudizio. Nonostante il procuratore romano si ,sentisse molto irritato dalle amare rivelazioni di Gesù, non avrebbe voluto condannarlo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">D'altra parte, per evitare di essere denunciato all'imperatore, si sentiva spinto a compiere un ennesimo atto di viltà contrario alla giustizia, alla propria convinzione e alla promessa che aveva fatto alla sua consorte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alla fine egli cedette alla paura e decise di abbandona re ai Giudei il sangue di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per lavare la propria coscienza si fece versare sulle mani l'acqua e disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Io sono innocente del sangue di questo giusto. Voi so li ne risponderete!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">No, Pilato, anche tu dovrai rendere conto del tuo operato, perché, quantunque lo riconosca giusto, lo condanni e versi il suo sangue innocente! Sei un giudice ingiusto e senza coscienza!</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre continuava a echeggiare il grido: «Il suo sangue cada su di noi e sui nostri figli!», Pilato rientrò nel suo palazzo e si dispose a pronunciare la sentenza.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si fece portare delle vesti da cerimonia, si pose intorno al capo una specie di corona con una gemma lucente e, indossato un manto, impugnò anche uno scettro. Circondato dai soldati e preceduto dai littori, seguito dagli scribi muniti di rotoli e tavolette, il procuratore discese dal palazzo e giunse nel Gabbata, la loggia rotonda dove pronunciava le sentenze più importanti. Il corteo era preceduto dal suono di tromba.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pilato si assise sul seggio più elevato, di fronte alla colonna della flagellazione. Il seggio era ricoperto da un drappo scarlatto sul quale stava un cuscino azzurro con i bordi gialli; dietro ad esso si trovava il banco degli assessori. Numerosi legionari romani avevano circondato la terrazza e si erano assiepati sui gradini.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Salvatore fu trascinato attraverso la folla e venne posto in mezzo a due ladroni condannati alla crocifissione. Gesù aveva il manto rosso sulle spalle e la corona di spine intorno al capo martoriato; la moltitudine furiosa lo scherniva e lo malediceva. I sacerdoti avevano fatto ritardare l'esecuzione di questi ladroni della peggiore specie con l'intenzione di umiliare maggiormente Gesù.</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le croci dei ladroni giacevano a terra accanto a loro; ma non vidi la croce del Salvatore, probabilmente perché la sua sentenza di morte non era stata ancora pronunciata.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Appena si fu assiso sul seggio, Pilato disse ancora una volta ai nemici di Gesù:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ecco il vostro re!». Ma essi risposero:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Crocifiggilo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pilato replicò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Dovrò dunque crocifiggere il vostro re? ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Noi non abbiamo altro re all'infuori dell'imperatore!», risposero pronti i sommi sacerdoti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù, alla base della scalinata che conduce al tribunale, esposto al dileggio dei suoi nemici.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La santa Vergine, che si era ritirata dopo la flagellazione di Gesù, si gettò attraverso il furore della folla per udire la sentenza di morte dell'amato suo Figlio e suo Dio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Uno squillo di tromba interruppe il tumulto del popolo imponendo il silenzio. Pilato pronunciò la sentenza di morte Con la disinvoltura di un pusillanime.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo un lungo preambolo espose i capi d'accusa contro Gesù:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Condannato a morte dai capi dei sacerdoti per aver turbato l'ordine pubblico e violato le leggi ebraiche, facendosi chiama figlio di Dio e re dei Giudei».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il procuratore romano disse che il popolo ebreo aveva chiesto all'unanimità la crocifissione del Galileo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando poi lo sentii aggiungere che egli stesso aveva trovato giusto quel giudizio, mi sentii morire di fronte alla sua infame doppiezza.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E, facendo portare la croce, Pilato concluse con la con danna capitale:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Condanno Gesù di Nazaret, re dei Giudei, alla crocifissione!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel sentir pronunciare queste parole l'Addolorata svenne. Giovanni e le pie donne la portarono subito via per ché non fosse sottoposta all'onta dell'insulto; anche per non permettere a quella folla scatenata di accollarsi un'altra colpa infame.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non appena rinvenne, la Madonna volle unirsi al suo santo Figlio nello spirito del dolore percorrendo i luoghi in cui egli aveva sofferto. Le pie donne l'accompagnarono sul cammino della via dolorosa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pilato redasse la condanna a morte e gli scrivani la copiarono tre volte: una copia venne inviata in un paese lontano. La sentenza scritta dal procuratore romano differiva notevolmente da quella espressa verbalmente. Vidi che mentre scriveva il suo spirito era assai turbato, come se un angelo incollerito guidasse la sua penna. Il senso di questo scritto era il seguente: «Costretto dalle insistenti pressioni dei sacerdoti del tempio, da tutto il sinedrio e dalla minaccia di una sommossa popolare, ho consegnato agli Ebrei Gesù di Nazaret, accusato d'aver turbato la pace pubblica, di aver bestemmiato e violato le loro leggi. Ho pronunciato la con danna di quest'uomo nonostante le accuse non chiare, per non essere accusato dall'imperatore di aver provocato una rivolta dei Giudei. L'ho consegnato alla crocifissione insieme a due criminali già condannati dai Giudei».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Egli fece scrivere su una tavoletta di colore bruno iscrizione da apporre sopra la croce i sommi sacerdoti, che si trovavano ancora nel tribunale, protestarono indignati contro la formulazione della sentenza, poiché Pilato aveva scritto che essi avevano fatto ritardare l'esecuzione dei ladroni con il proposito di crocifiggere Gesù con loro. Inoltre essi chiesero che sulla tavoletta non si scrivesse «re dei Giudei», bensì che «si era detto re dei Giudei». Pilato si spazientì e rispose loro incollerito:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ciò che ho scritto, è scritto!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tuttavia essi pretendevano che l'iscrizione fosse almeno soppressa, rappresentando un insulto alloro onore. Pilato non esaudì la loro richiesta, e così fu necessario allungare la croce mediante l'aggiunta di un altro pezzo di legno, sul quale si poteva inchiodare la tavoletta con la scritta.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando la croce di Gesù fu adattata in questo modo, risultò più alta di quelle dei ladroni e assunse la forma di una Y, come ho sempre contemplato; i due bracci risultarono più sottili del tronco; infine si appose uno zoccolo di legno nel posto dei piedi per sostenerli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo che Pilato ebbe pronunciato l'infame sentenza, la sua consorte gli restituì il pegno e si separò da lui per sempre. La sera stessa della sentenza la vidi uscire furtivamente dal suo palazzo e correre verso gli amici di Gesù; fu nascosta in un sotterraneo nella casa di Lazzaro, a Gerusalemme. Claudia Procla si fece cristiana e seguì san Paolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi poi un amico di Gesù scolpire su una pietra verdastra alla base del Gabbata queste parole: «Claudia Procla - Judex injustus».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore venne abbandonato nelle mani dei carnefici. Gli restituirono i suoi indumenti, poiché era usanza dei Romani rivestire coloro che venivano condotti al supplizio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli indumenti di Gesù erano stati lavati da persone compassionevoli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per poterlo rivestire, quegli ignobili lo denudarono un'altra volta e gli slegarono le mani. Gli strapparono violentemente il mantello purpureo, provocandogli con gran dolore la riapertura delle ferite. Egli stesso, tremante, si cinse con la fascia che serviva a coprirgli le reni. Gli fu gettato lo scapolare sulle spalle. Siccome a causa della corona di spine era impossibile infilargli la tunica inconsutile, essi gliela strapparono dalla testa causandogli dolori indicibili. Sulla tunica, tessuta dalla sua santa Madre, gli fecero indossare l'ampia veste di lana bianca, la larga cintura e il mantello. Intorno alla vita gli legarono la cinghia munita di punte, dov'erano attaccate le corde con le quali lo trascinavano. Tutto ciò fu eseguito con disgustosa brutalità.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I due ladroni stavano uno a destra e l'altro a sinistra di Gesù, avevano le mani legate e portavano una catena at torno al collo. Erano ridotti male: a causa della recente flagellazione i loro corpi erano ricoperti di piaghe. Indossa vano una tunica senza maniche e una cintura intorno alle reni, sul capo avevano un cappello di paglia intrecciata, simile a quello che portano i bambini.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il ladrone, che più tardi si convertì, era già calmo, rassegnato e pensoso; l'altro, invece, era volgare e insolente: egli si univa ai carnefici nel lanciare insulti e imprecazioni contro Gesù, il quale offriva le sue sofferenze per la loro salvezza. Vidi i carnefici occupati a sistemare gli attrezzi di tortura e a organizzare il doloroso cammino del Redentore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo aver ricevuto una copia della sentenza, i sacerdoti si affrettarono a raggiungere il tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E mentre questi perfidi immolavano sull'altare di pietra gli agnelli pasquali, lavati e benedetti, i brutali carnefici sacrificavano sull'altare della croce l'Agnello di Dio, sfigurato e contuso.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il primo era l'altare simbolico della legge; il secondo era quello della grazia, della carità e del perdono.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'iscrizione fu stilata in latino, greco ed ebraico, in modo che anche gli stranieri potessero leggerla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo aver pronunciato la sentenza di morte, Pilato fece ritorno al palazzo. Era trionfante, circondato dalle guardie e preceduto dagli squilli di tromba. L'infame giudizio era stato pronunciato intorno alle dieci del mattino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<br />
Dagli Scritti della Beata Katerina Emmerick<br />
<br /></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-36327232476796295062020-04-07T17:31:00.000+02:002020-04-07T17:38:40.678+02:00Martedì santo - L'orribile flagellazione.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC93yAylaxf2DJuZuNRLj8AuIUjqf87zGE7l-113uPrcy0knsC82eFsfdHpwArR-35gK5ynM0w9PjYXyZ4sv_J5Txi3d36cdfWHawkFaG0nJFqq7ne73UIlDB3w7hjWyUcfj9nGBrKjso/s1600/William-Adolphe_Bouguereau_%25281825-1905%2529_-_The_Flagellation_of_Our_Lord_Jesus_Christ_%25281880%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1118" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC93yAylaxf2DJuZuNRLj8AuIUjqf87zGE7l-113uPrcy0knsC82eFsfdHpwArR-35gK5ynM0w9PjYXyZ4sv_J5Txi3d36cdfWHawkFaG0nJFqq7ne73UIlDB3w7hjWyUcfj9nGBrKjso/s400/William-Adolphe_Bouguereau_%25281825-1905%2529_-_The_Flagellation_of_Our_Lord_Jesus_Christ_%25281880%2529.jpg" width="278" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><h4>
<b style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: xx-small;">William-Adolphe Bouguereau, </span></b></h4>
<h4 style="text-align: left;">
<b style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: xx-small;"><i>Flagellazione di Nostro Signore Gesù Cristo</i>, 1880</span></b></h4>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; text-align: right;">
<strong><br /></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'orribile flagellazione</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per calmare la plebaglia con una punizione che la impietosisse, Pilato diede ordine di flagellare Gesù, secondo l'uso romano, ma il popolaccio, aizzato dai farisei, continuava a gridare:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sia crocifisso!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fra il tumulto e il furore popolare Gesù fu condotto da gli sgherri sul piazzale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore venne trascinato bruscamente vicino al corpo di guardia del pretorio, dove si trovava la colonna di marmo munita di anelli e ganci; essa era destinata esclusivamente alla flagellazione dei condannati. I sei flagellatori, che svolgevano la funzione di carnefici nel pretorio, provenivano dalle frontiere egiziane, erano bruni, bassi e tarchiati; seminudi e mezzo ebbrì, sembravano bestie assetate di sangue. Essi avevano nello sguardo qualcosa di diabolico; vicino a quella colonna avevano fustigato a morte molti altri condannati.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Benché il Salvatore non avesse opposto alcuna resistenza, venne trascinato con le funi, mentre i flagellatori gli assestavano pugni e calci.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli strapparono di dosso il manto derisorio di Erode e fecero quasi cadere il Signore a terra. Vidi Gesù tremare e rabbrividire davanti alla colonna. Egli stesso si tolse la veste con le mani gonfie e sanguinanti. Poi pregò e volse per un attimo lo sguardo verso la sua santa Madre immersa nel dolore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù si rivolse verso la colonna e, poiché lo avevano costretto a denudarsi completamente, disse ai suoi fustigatori: «Distogliete i vostri sguardi da me!». Non so se Gesù avesse pronunciato realmente queste parole, o fosse solo il suo pensiero, ma compresi che Maria aveva udito quel la frase perché svenne tra le braccia delle sue compagne.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carnefici, senza cessare le loro orrende imprecazioni, legarono le mani di Gesù a un grande anello fissato alla sommità della colonna dell'infamia. Così facendo, gli tesero talmente le braccia al di sopra della testa che i piedi legati fortemente alla colonna non toccavano completa mente il suolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Due di quei bruti, assetati di sangue, iniziarono a flagellare il corpo immacolato di Gesù provocandogli i più atroci tormenti. Non mi è possibile descrivere nei parti olari le tremende atrocità inflitte a nostro Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le prime verghe di cui si servirono gli aguzzini erano strisce di color bianco, sembravano fatte di legno durissimo o nervi di bue.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dorso, gambe e braccia venivano lacerati sotto i pesanti colpi del flagello, finché la pelle a brandelli col sangue schizzò al suolo. I gemiti dolorosi di Gesù sofferente era no soffocati dal clamore della plebaglia e dei farisei, che continuavano a gridare:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Fatelo morire! Crocifiggetelo! ».</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per imporre il silenzio, e continuare a parlare al popolo, Pilato faceva suonare una tromba. Allora sulla piazza si udivano solo le sue parole, accompagnate dall'orribile sibilo della frusta e dai gemiti del Signore, come anche dalle imprecazioni degli ebbri carnefici.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Particolare commozione suscitavano i belati lamentosi degli agnelli pasquali mentre venivano lavati nella Piscina delle Pecore; il loro innocente belato si confondeva con i lamenti di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La maggior parte del popolo manteneva una certa di stanza dal luogo della flagellazione, solo alcuni andavano e venivano dai paraggi della colonna per insultare il Signore. Altri si erano commossi; vidi su questi aleggiare un raggio di luce.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovani infami preparavano verghe fresche presso il corpo di guardia, altri cercavano rami spinosi per intrecciare la corona di spine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I servi dei sacerdoti avevano regalato denaro ai flagellatori e avevano dato loro delle brocche colme di un liquore rosso, del quale bevvero fino a ubriacarsi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo un quarto d'ora i carnefici che avevano flagellato Gesù furono Sostituiti da altri due. Questi ultimi si avventarono contro Gesù con cieco furore, usando anche bastoni nodosi con spine e punte. I colpi dei loro flagelli la ceravano la carne del Signore fino a farne sprizzare il sangue sulle braccia dei carnefici. Presto quel santo corpo fu ricoperto di macchie nere e rosse, il sangue colava a terra ed egli si muoveva in un tremito convulso, tra ingiurie e dileggi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto si trovavano a passare per il foro diversi stranieri sui cammelli; li vidi guardare con angoscia e commozione quella scena orribile. Tra i viaggiatori c'erano alcuni battezzati da Giovanni e altri che avevano udito il sermone della montagna.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La notte era stata insolitamente fredda e il cielo era rimasto coperto; con grande meraviglia della gente, durante la mattinata era caduta la grandine.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La terza coppia di carnefici si avventò con maggior foga delle altre sul corpo martirizzato di Gesù. Per la fustigazione essi si servirono di cinghie munite di uncini di ferro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Eppure la loro rabbia diabolica non si placò. Gesù venne slegato e poi di nuovo legato, questa volta col dorso contro la colonna. Poiché il Signore non poteva più reggersi, gli passarono delle corde sul petto e lo legarono con le mani dietro la colonna. Ripresero così a fustigarlo. Gesù aveva il corpo ridotto a un'unica piaga e guardava i suoi carnefici con gli occhi pieni di sangue, come se implorasse la grazia. Ma, in risposta ai suoi flebili gemiti, la loro furia aumentò e uno dei carnefici lo colpì al viso con un'asta più flessibile.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'orribile flagellazione durava già da tre quarti d'ora, quando uno straniero d'infima classe, parente di un cieco sanato da Gesù, si precipitò dietro la colonna con un coltello a forma di falce e gridò con voce indignata:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Fermatevi! Non colpite quest'innocente fino a farlo morire! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Approfittando dello stupore dei carnefici ebbri, lo straniero recise le corde annodate dietro la colonna e subito disparve tra la folla. Gesù cadde al suolo in mezzo al suo sangue; gli aguzzini lo lasciarono e se ne andarono a bere. Il Signore, sanguinante e coperto di piaghe, si trovava di steso ai piedi della colonna, quando vidi due prostitute dall'aria sfrontata avvicinarsi a lui. Queste donne di malaffare si tenevano per mano, lo guardarono e ne ebbero un moto di disgusto. Gesù levò verso di loro il suo capo sofferente e il dolore si fece più straziante. Esse si affrettarono ad allontanarsi, accompagnate dalle parole indecenti del le guardie e degli aguzzini.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante l'orribile flagellazione avevo udito la preghiera con la quale Gesù si offriva al Padre per espiare i peccati del mondo. Avevo visto degli angeli piangenti vicino a lui. Mentre il Signore giaceva immerso nel suo sangue, un cherubino ai piedi della colonna gli mise sulla lingua un boccone lucente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Al loro ritorno i flagellatori lo presero a calci per farlo rialzare. Gesù, strisciando, fece per riprendersi la fascia che gli aveva cinto i fianchi, ma i carnefici gliela spingevano sempre più lontana, costringendolo a contorcersi al suolo nel suo sangue e a strisciare come un verme; tutto questo avveniva tra i fischi, i motti e gli insulti della gente. Infine lo rimisero in piedi, gli gettarono la veste sulle spalle e lo sospinsero frettolosamente verso il corpo di guardia. Con la veste egli si asciugava il sangue che gli fuoriusciva copioso dal volto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Invece di condurlo attraverso i porticati, i carnefici lo fecero passare davanti ai sommi sacerdoti, i quali, appena lo videro, gridarono:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«A morte!», e distoglievano il capo con disgusto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù fu fatto passare per la corte interna del corpo di guardia; in quel momento non c'erano soldati ma solo schiavi e miserabili della peggiore specie.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando la crudele flagellazione ebbe fine erano circa le nove del mattino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poiché il popolo era in grande agitazione, Pilato fece interveniré la guarnigione della fortezza Antonia. I soldati, schierati intorno al corpo di guardia, si prendevano beffa di Gesù e ridevano divertiti senza uscire dai ranghi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maria santissima durante la flagellazione di Gesù</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante il supplizio di Gesù la Vergine Maria rimase rapita in un'estasi dolorosa. Ella soffrì nello spirito le stesse pene provate dal suo divin Figlio: dalle sue labbra prorompevano dei gemiti sommessi e i suoi occhi erano arrossati dal molto pianto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Madonna giaceva svenuta tra le braccia della sorella maggiore, Maria Heli, che era già in età avanzata e aveva molta somiglianza con sua madre Anna. Maria di Cleofa, figlia di Maria Heli, stava appoggiata al braccio di sua madre. Le altre sante compagne di Maria santissima e di Gesù erano tutte presenti, velate e tremanti per il dolore e l'angoscia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le discepole si stringevano intorno alla santa Vergine, piangendo e fremendo come se stessero aspettando la pro pria condanna a morte. Maria santissima portava una lunga veste color cielo, sormontata da un lungo mantello di lana bianca e da un velo giallo pallido. Maria Maddalena appariva annientata dal dolore, con i capelli in disordine e gli occhi gonfi dal pianto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nello stesso momento in cui Gesù era caduto ai piedi della colonna, Claudia Procla aveva inviato alla Vergine un pacco di grandi teli di lino. Non so se la consorte di Pilato credesse nella liberazione del Signore o avesse avuto il presentimento della sua crocifissione; in qualsiasi caso quei teli sarebbero stati utili per fasciare il suo corpo piagato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando riprese i sensi, Maria vide suo Figlio, con il corpo piagato e insanguinato, trascinato via dai carnefici. Gesù si asciugò il sangue dagli occhi con un lembo della veste per guardare la sua amatissima Madre. Ella tese le braccia verso di lui e seguì con strazio profondo le orme di sangue che lasciavano i suoi passi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allontanatasi la folla, la santa Vergine e Maria Maddalena si avvicinarono alla colonna e, protette dalle pie donne, asciugarono dal suolo il sangue del Signore con alcuni teli. Vidi alcuni discepoli di Gesù nel tempio: sui loro volti erano ritratte la tristezza e l'angoscia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'aspetto della Vergine Maria e di Maria Maddalena durante la passione del Signore</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vedo le guance della Madonna pallide e smunte, il naso di forma sottile e gli occhi arrossati dal gran piangere.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Indescrivibile è il suo aspetto sconvolto, eppure nulla vi è di scomposto o in disordine nel suo abbigliamento. L'ho vista errare in mezzo alla folla di Gerusalemme e poi nel la valle di Giosafat.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla sua figura traspare la luce della santità, i suoi movimenti sono semplici, calmi e dignitosi; il suo contegno e il modo di guardare sono regali, tutto in lei è semplice, degno, puro e innocente. La sua veste azzurra è inumidita dal la rugiada notturna e dalle abbondanti lacrime, mentre lei appare pulita e bene ordinata. La sua indicibile bellezza, ineffabile e soprannaturale, esprime contemporaneamente casta purezza, semplicità e santità.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maria Maddalena ha un aspetto diverso: è più alta e robusta, inoltre nella sua persona e negli atteggiamenti vedo qualcosa di più accentuato che in Maria. Le sue vesti sono in disordine e lacere, sporche di fango, i suoi capelli cadono sciolti sotto il velo umido ridotto in cenci. Il pentimento e la disperazione l'hanno sconvolta e sfigurata, non pensa ad altro che al suo Signore e ha l'aria d'una pazza. Molte persone di Magdala, che si trovano a Gerusalemme in occasione della Pasqua, l'insultano a causa della sua passata vita scandalosa e le gettano fango adosso. Ma lei è tanto assorta nel suo dolore che non bada a nulla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù oltraggiato e coronato di spine</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Andandogli davanti dicevano: “Salve, re dei Giudei!”, e gli davano schiaffi» (Giovanni 19,3).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il lunedì dopo la quarta domenica di Quaresima, la pia suora cominciò nuovamente ad avere le visioni sulla passione di Gesù; fu afferrata da un accesso di febbre e da una sete ardente, tanto che la sua lingua era interamente inaridita.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'estatica iniziò la narrazione senza ordine alcuno, con molta fatica e strazianti sofferenze; disse che le era impossibile narrare tutti i maltrattamenti subiti da Gesù durante l'incoronazione di spine. Suor Emmerick aveva chiesto a Dio la grazia di provare la stessa arsura del Salvatore (Clemens Brentano).</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pilato parlò ancora al popolo, che gli rispose elevando un solo grido:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Condannalo a morte! Dovessimo noi pure morire tutti insieme! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E quando Gesù fu condotto all'incoronazione di spine i suoi nemici gridarono:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«A morte! A morte! ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo grido fu ripetuto più volte da nuove masse di Giudei che, sobillati dai farisei, continuavano ad affluire nella piazza vicino al pretorio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il procuratore si ritirò per offrire incenso agli dèi e im partire ordini ai suoi soldati. Ci fu una breve pausa, i sacerdoti e i sinedriti, seduti sulle panche davanti alla terrazza del procuratore, si fecero portare dai loro servi qualcosa da mangiare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo aver asciugato le tracce del santo sangue di Gesù ai piedi della colonna e tutt'intorno, la santa Vergine e le pie donne lasciarono il foro ed entrarono in una casetta a ridosso di un muro; avevano con loro i teli di lino intrisi di sangue.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'incoronazione di spine fu eseguita nel cortile del corpo di guardia, le cui porte erano aperte; nell'interno si trovavano una cinquantina di aguzzini, servi e furfanti, i qua li presero parte attiva ai martìri di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La folla si accalcava da tutti i lati, finché l'edificio fu isolato dai soldati romani.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù fu spogliato nuovamente e rivestito di un vecchio mantello militare color porpora, che gli arrivava fin sopra alle ginocchia. Il mantello si trovava in un angolo della stanza e con esso venivano coperti i criminali dopo la flagellazione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore fu fatto sedere al centro del cortile, su un tronco di colonna ricoperto di cocci di vetro e di pietre.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Indicibile fu il tormento di quella incoronazione: intorno al capo di Gesù venne legato un serto intrecciato di tre rami spinosi, alto due palmi, le cui punte erano rivolte verso l'interno. Nel legare posteriormente la corona al santo capo, i carnefici gliela strinsero brutalmente per fare in mo o che le spine grosse un dito si conficcassero nella sua fronte e nella nuca. Poi gli infilarono una canna tra le mani legate, si posero in ginocchio davanti a lui e inscenarono l'incoronazione di un re da burla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non contenti gli strapparono di mano quella canna, che doveva figurare come scettro di comando, e iniziarono a percuotergliela sulla corona di spine, tanto che gli occhi del Salvatore furono inondati di sangue; al tempo stesso i malfattori lo schiaffeggiavano e gli rivolgevano volgarità di ogni tipo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non saprei ripetere tutti i violenti maltrattamenti che quei perfidi miserabili riuscivano a inventare per far soffrire il nostro povero Gesù. Nostro Signore era orribilmente sfigurato. Inoltre era tormentato dall'arsura e dalla febbre violenta, causata dalle sue numerose ferite. Tremava tutto e le sue carni erano dilaniate fino all'osso, la lingua era ritratta convulsamente e solo il santo sangue che gli colava dalla fronte rinfrescava la sua bocca riarsa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I tormenti di Gesù, causati dall'infame incoronazione di spine, durarono circa mezz'ora. I numerosi soldati che circondavano il pretorio non avevano fatto altro che ridere e trarne godimento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ecce homo»</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«... Uscì Gesù, portando la corona di spine e il manto di porpora. Filato disse loro: “Ecco l'uomo!”» (Giovanni 19,5).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con il mantello scarlatto sul dorso, la corona di spine sul capo e lo scettro di canna tra le mani, Gesù venne ricondotto nel palazzo di Pilato. Il Signore era irriconoscibile, il sangue gli riempiva gli occhi e dalla fronte incoronata gli scorreva sul volto congestionato fin nella bocca e in mezzo alla barba.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il suo corpo era tutto una piaga, tanto che camminava curvo e malfermo. Il povero Gesù giunse sotto la scalinata davanti a Pilato, suscitando perfino in quest'uomo crudele un senso di compassione. Il popolo e i perfidi sacerdoti continuavano a schernirlo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il procuratore romano, assalito da un forte fremito di ribrezzo, si rivolse a uno dei suoi ufficiali e disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se il diavolo dei Giudei è così crudele, non si può abitare nel loro inferno!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Condotto faticosamente dagli sgherri, il Signore fu portato per la scalinata davanti a Pilato. Il quale, sporgendosi sulla terrazza, fece suonare la solita tromba per imporre il silenzio, poi parlò ai sacerdoti e al popolo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Vedete, lo faccio venire ancora una volta davanti a voi perché riconosciate che io lo trovo innocente!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allora il Signore fu condotto accanto a Pilato in modo che tutti potessero vederlo così sfigurato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allorché egli comparve davanti al popolo, insanguinato, con la corona di spine sul capo e la canna tra le mani, si levò nell'aria un mormorio generale d'orrore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Frattanto alcuni stranieri, uomini e donne in veste succinta, attraversavano il foro per scendere nella Piscina delle Pecore e aiutare l'abluzione degli agnelli pasquali. I lamenti di quelle bestiole si levavano alti verso il cielo, quasi a testimoniare il prossimo sacrificio dell'Agnello di Dio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù teneva gli occhi inondati di sangue diretti in basso sulla folla ondeggiante, mentre Pilato, segnandolo a dito, gridava ai Giudei:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ecco l'uomo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I sacerdoti, i sinedriti e gli altri sobillatori, nel vedere Gesù come implacabile specchio della loro coscienza, furono presi dal furore e urlarono in coro:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sia tolto dal mondo! Sia crocifisso!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con voce risentita, Pilato gridò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non ne avete abbastanza? Egli è stato trattato in modo che non ha più voglia di farsi eleggere re!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma quei forsennati urlarono nuovamente:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sia crocifisso!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo un altro squillo di tromba, il procuratore romano disse con rabbia:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Prendetelo e crocifiggetelo voi, perché io non vedo in lui nessuna colpa!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I principi dei sacerdoti e i sinedriti ribatterono:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Noi abbiamo una legge secondo la quale deve morire, perché si è dichiarato Figlio di Dio».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Queste ultime parole risvegliarono in Pilato timori superstiziosi. Egli fece portare Gesù in disparte e gli chiese:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Da dove vieni?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma siccome il Signore non rispondeva, il procuratore gli disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non mi dici nulla? Non sai che io ho il potere di crocifiggerti o di liberarti?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non avresti alcun potere su di me se non ti fosse con cesso dall'Alto. Perciò chi mi ha consegnato a te ha una colpa più grave».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Claudia Procla, timorosa per l'esitare del marito, gli ave va rinviato il pegno per ricordargli la promessa, ma questa volta Pilato le diede una risposta vaga, facendole sapere che si era affidato alla volontà degli dèi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I sacerdoti e i farisei, avendo avuto notizia dell'intervento di Claudia in favore di Gesù, fecero circolare la voce di un'alleanza dei Romani con il Galileo ai danni del popolo ebraico.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Pilato molto turbato per il diffondersi di queste false voci, per le parole di Gesù e i sogni della sua consorte. Perciò egli ripeté ai sacerdoti che non trovava nel Galileo alcuna colpa degna di morte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma poiché questi ultimi chiedevano con sempre maggior insistenza la morte del Signore, volle ottenere da Gesù stesso una risposta che potesse toglierlo da quel penoso stato d'animo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pilato rientrò nel pretorio e restò solo con lui. Guardando il Signore così malridotto, egli pensava: «E mai possibile che costui sia il figlio di Dio?». Poi lo scongiurò di dirgli se fosse davvero il promesso re dei Giudei, fin dove si estendesse il suo impero e a che genere di divinità appartenesse; infine promise a Gesù la libertà se gli avesse dato queste risposte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore gli rispose con tono grave e severo, di cui posso ricordare solo il senso di quanto disse. Spiegò a Pilato che il suo vero regno era quello dello Spirito di Dio, gli mostrò la verità del mondo e gli ricordò tutti i delitti da lui commessi in segreto, profetandogli la miserabile sorte che lo aspettava, cioè l'esilio, la miseria e la terribile fine. Inoltre gli annunciò che il Figlio dell'uomo avrebbe pronunciato su di lui un equo giudizio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Irritato e spaventato dalle parole del Salvatore, il procuratore ritornò sulla terrazza e riconfermò la sua decisione di liberare Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La folla rumoreggiò nel cortile del pretorio, mentre i sinedriti gli gridavano:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se lo liberi, non sei amico dell'imperatore, perché chi vuole farsi re è nemico di Cesare!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Infine lo minacciarono dicendogli che l'avrebbero denunciato all'imperatore e che era necessario farla finita, perché alle dieci dovevano trovarsi al tempio. Il grido: «Crocifiggilo!» risuonava adesso da tutte le parti, perfino dai tetti piatti del foro dov'erano saliti numerosi furibondi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quel tumulto aveva in sé qualcosa di orrendo. Pilato, rimasto isolato, fu preso dallo spavento e temette una rivolta. Fatta portare dell'acqua in una brocca, se la fece versare sulle mani da un servo e, rivolto al popolo, disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Del sangue di questo giusto io sono innocente e voi so li ne risponderete».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In quel momento si levò la possente voce del popolo, tra cui si trovava gente di tutta la Palestina:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il suo sangue cada su di noi e sui nostri figli!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli effetti della spaventosa maledizione. Angeli e demoni</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il sangue suo cada su noi e sui nostri figli» (Matteo 26,25).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ogni qual volta contemplo la dolorosa passione di Cri sto, risento quell'orribile e poderoso grido dei Giudei: «Il suo sangue cada su di noi e sui nostri figli!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli effetti della spaventosa maledizione mi appaiono sotto l'aspetto d'immagini terribili.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vedo la folla urlare sotto il cielo cupo, coperto di nubi color sangue, da cui guizzano verghe di fuoco che penetrano fino all'utero delle madri di questo popolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vedo la moltitudine immersa nelle tenebre e quell'urlo spaventoso uscire dalla sua bocca sotto forma di fuoco. Esso ricade sopra alcuni come una spada ardente e penetrante, e resta invece sospeso sopra i convertiti al Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questi ultimi non furono pochi, poiché per tutto il tempo della sua passione Gesù e la santa Madre avevano incessantemente pregato per la salvezza dei loro persecutori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho visto innumerevoli demoni agitarsi tra la folla: eccitavano i Giudei animandoli contro Gesù, bisbigliando lo ronell'orecchio ed entrando nella loro bocca; ma dopo li ho visti fuggire, sbigottiti di fronte al puro amore del Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vedo gli angeli circondare Gesù, Maria e un ristretto numero di santi, i cui volti e atteggiamenti hanno le sembianze delle opere di misericordia che praticano: la consolazione, la preghiera, l'unzione o altro.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
Dagli Scritti della Beata Katerina Emmerick<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<br /></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-89452125652963226462020-04-07T17:25:00.001+02:002020-04-07T17:38:52.309+02:00Lunedì Santo - L'arresto di Gesù<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7lZjc8pUx1ACSxkD7ykgBc5VmtLz4OgJgAOw0VJr9xodfp9-_mcCLsx49eHNn1uo0tYpTpEmxebZz2qXUsHO_RlckohuPMIkQfiUaC9YGbkwGqtKqw3lNm0uySgm6c_a7wI7jVq5LAEU/s1600/dieric-bouts-op0135-arresto-di-gesu-bacio-di-giuda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="447" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7lZjc8pUx1ACSxkD7ykgBc5VmtLz4OgJgAOw0VJr9xodfp9-_mcCLsx49eHNn1uo0tYpTpEmxebZz2qXUsHO_RlckohuPMIkQfiUaC9YGbkwGqtKqw3lNm0uySgm6c_a7wI7jVq5LAEU/s400/dieric-bouts-op0135-arresto-di-gesu-bacio-di-giuda.jpg" width="255" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'arresto di Gesù - Bouts Dieric</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<strong style="font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<strong style="font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'arresto del Signore</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Mentre parlava ancora, giunse una turba, e colui che era chiamato Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo» (Luca 22,47).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giuda era un ambizioso, e come tale aveva interpretato l'insegnamento di Gesù in senso riduttivo e materiale; aveva creduto in un regno temporale e, non vedendolo mai venire, aveva perso ogni fiducia nel Signore. La sua anima era lontana da Dio ed era giunto a rubare dalla cassa delle elemosine a lui affidata; infine, stanco di quella vita, il miserabile aveva ordito il tradimento. Egli non immaginava le tremende conseguenze che ne sarebbero derivate, cioè la morte e la crocifissione di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante il colloquio di Giuda con Anna e Caifa davanti al sinedrio, vidi il traditore trattato con disprezzo dai sommi sacerdoti. Fu chiesto all'Iscariota:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sarà possibile farlo prigioniero? Non ha numerose schiere di armati che lo proteggono?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A questa domanda l'infame traditore rispose con spavalderia:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Egli è solo con undici discepoli pigri e timorosi; il Nazareno stesso non ha più il coraggio di proseguire nella predicazione!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I sacerdoti, però, erano in dubbio sull'opportunità di arrestare Gesù nel corso delle celebrazioni pasquali. Per con vincerli Giuda aggiunse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se non verrà catturato adesso, non vi sarà mai più possibile, perché Gesù vuole andar via e ritornare con un gran de esercito per diventare re».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Queste parole ebbero l'effetto voluto: il sinedrio e i sommi sacerdoti si convinsero della necessità di catturare Gesù prima della Pasqua. Il vile traditore ricevette trenta denari d'argento e fu guardato con severo biasimo; tre farisei lo guidarono in un atrio dove si stava preparando la spedizione per la cattura del Signore. I soldati avevano ricevuto l'ordine di sorvegliare attentamente il traditore fin ché non avessero preso Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le trenta monete erano di forma oblunga, forate all'estremità rotonda e attaccate con degli anelli a una catena; recavano incisi alcuni caratteri.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giuda, per dimostrarsi un uomo pio, le offrì al tempio, ma non furono accettate perché erano il prezzo di un tradimento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo rifiuto lo ferì definitivamente e si sentì esasperato, ma ormai era troppo tardi per ritornare sui suoi passi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel frattempo un impiegato del sinedrio inviò sette schiavi a procurare il materiale per costruire la croce. I lavori furono iniziati dietro il tribunale di Caifa. Il legno della croce proveniva da un albero cresciuto presso il torrente Cedron.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il drappello, che avanzava per catturare Gesù, era composto da venti soldati prelevati dalla guardia del tempio e da quella dei capi dei sacerdoti; non tutti erano ebrei, alcuni erano originari di paesi stranieri. Gli sgherri vestiva no quasi come i soldati romani ed erano dotati di spade, fruste e catene, avevano con loro torce di pece, ma, per via, accesero solo una lanterna. Giuda, il miserabile, era tenuto stretto fra di loro. Sei membri del sinedrio guidavano il drappello: un sacerdote confidente di Anna, un in caricato di Caifa, due farisei e due sadducei, che erano anche erodiani. Altre trecento guardie erano state dislocate nei punti nevralgici della città, fino al monte degli Ulivi, in particolare nel piccolo borgo di Ofel.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi il Signore e i tre apostoli prediletti muoversi tra il Getsemani e il monte degli Ulivi; a loro si erano affiancati gli altri otto apostoli. Spinti dalla curiosità e dall'inquietudine erano saliti lassù anche alcuni discepoli, ma si mantenevano a distanza, pronti a fuggire.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù, facendo segno ai suoi di starsene fermi, avanzò verso le guardie e chiese a voce alta:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Chi cercate?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Gesù di Nazaret!», gli fu risposto dal comandante delle guardie.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il Signore con voce ferma rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Io sono colui che cercate!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A queste parole quasi tutti gli sgherri vacillarono e caddero a terra. Si rialzarono e si avvicinarono di nuovo a Gesù, in attesa del segno che avrebbe dato l'Iscariota baciando il Signore. Gesù chiese ancora una volta:</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Chi cercate?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ed essi risposero:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Gesù di Nazaret!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sono io! Se cercate me, lasciate andare costoro», rispose il Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quelli vacillarono di nuovo e, caduti a terra, si contorcevano come epilettici.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù disse alle guardie:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Alzatevi!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E quelli, tutti confusi, si alzarono e spinsero avanti Giuda. Sconvolto, il traditore si accostò a Gesù e lo baciò sul la guancia per dare il segnale convenuto. Lo udii dire:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Salve, Signore!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù gli rispose con tristezza:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo! Sarebbe stato meglio per te che non fossi mai nato!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto, avuto il segno che attendevano, i soldati circondarono il Signore, mentre gli altri sgherri ricacciavano in dietro gli apostoli che volevano liberare Gesù a tutti i costi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro, il più audace di tutti, con un colpo di spada recise l'orecchio di uno dei servi del sacerdote, un certo Malco, che cadde a terra tramortito.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vi fu un grande tumulto. Gesù disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Pietro, chi di spada ferisce di spada perisce. Rimetti dunque la spada dentro il fodero perché io devo compiere la volontà del Padre mio!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quindi chiese che gli fosse avvicinato Malco affinché potesse guarirlo. Accostatosi a lui pregò e, toccandolo, lo risanò perfettamente. Di fronte a tale prodigio gli sgherri rimasero stupefatti, ma subito si levò la voce dei farisei, i quali dissero che Gesù era in combutta con il diavolo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Subito dopo, le guardie, incitate dai membri del sinedrio, tentarono di arrestare gli apostoli, ma questi abbandonarono il Signore e fuggirono nella notte. Anche Giuda fuggì; però, poco avanti, fu fermato dai discepoli di Gesù, che inveirono contro di lui, finché fu liberato dai sinedriti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo la passione del Signore, tutti gli sgherri che erano caduti quando Gesù dichiarò il suo nome, si convertirono e divennero buoni cristiani, poiché il gesto del cadere e del rialzarsi è simbolo di sensibilità, pentimento e conversione a Dio. Malco si convertì subito dopo la sua guarigione. Invece Giuda, i sei sinedriti e i quattro bruti che trascinarono il Signore con le funi, non erano caduti davanti al santo nome di Gesù, perché si erano chiusi alla grazia.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le guardie legarono il Signore, accusandolo di essere in relazione con il demonio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù disse loro:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Siete venuti con aste e bastoni a prendermi di notte come se fossi un assassino, mentre invece tutti i giorni insegnavo nel tempio, e non avete mai osato mettermi le mani addosso. Adesso, però, è giunta per voi l'ora delle tenebre».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma gli sgherri presero a ingiuriarlo e a maltrattarlo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli legarono le mani in modo assai crudele, usando corde nuove fatte con rami di salice: gli bloccarono il polso della mano destra al di sopra del gomito sinistro, e il polso sinistro sul braccio destro; gli strinsero attorno alla vita un'alta cintura munita di punte e vi fissarono le mani di Gesù con lacci di vimini. Inoltre gli appesero al collo un collare, dal quale partivano due corregge che, incrociandosi su petto, scendevano legandosi alla cintura. Da queste partivano quattro funi, che erano tirate a piacimento dai quattro bruti rozzi e muscolosi. Così il Salvatore iniziò la dolorosa via della croce...</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il triste corteo, con le fiaccole accese, si mise in cammino:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">aprivano la marcia dieci sgherri, dietro di essi veniva Gesù, ingiuriato e tirato per le funi dai quattro bruti, poi seguivano i sinedriti e le altre guardie. I discepoli e gli apostoli erano tutti fuggiti, solo Giovanni seguiva il corteo; quando le guardie tentarono di arrestano, egli riuscì a fuggire lasciando cadere il mantello.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù venne condotto via in tutta fretta, tra crudeli martiri e vili oltraggi. Per compiacere i farisei, gli aguzzini tiravano le funi con feroce violenza aumentando le sue sofferenze.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I malvagi avevano in mano altre funi piene di nodi con le quali lo frustavano come un animale che viene portato al macello, mentre lo riempivano d'insulti e lo costringe vano a camminare a piedi nudi tra rovi e cespugli. In fretta raggiunsero un ponte sul torrente Cedron; non era quello attraversato da Gesù e dagli apostoli quando si erano recati al Getsemani, ma un altro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Prima ancora che giungessero al ponte, vidi Gesù cadere due volte a causa dei maltrattamenti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Arrivati al centro del ponte, i miserabili gettarono il Signore nell'acqua, «affinché spegnesse la sua sete!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La violenta caduta l'avrebbe ucciso se non fosse stato protetto dall'intervento di Dio. Sulla roccia dove cadde rimasero miracolosamente le impronte delle ginocchia, dei piedi, dei gomiti e delle dita. Queste orme sulla roccia diventarono in seguito oggetto di venerazione da parte della prima comunità cristiana.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Perfino la roccia aveva reso testimonianza al Signore ed era stata più tenera e meno incredula degli uomini!</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I crudeli sgherri fecero risalire Gesù sulla riva. Vidi che la sua lunga veste di lana, divenuta pesante per l'acqua assorbita, si stringeva alle sue membra.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Così impacciato, impedito a camminare, il Signore cadde a terra più volte, malmenato dagli aguzzini e ingiuriato dai farisei.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante l'agonia spirituale de! Getsemani Gesù era stato assalito da un'arsura terribile, ma non calmò la sua sete con un solo sorso d'acqua; invece lo vidi bere l'acqua del torrente Cedron e lo udii dire che si compiva un salmo profetico.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Siccome i farisei avevano notato la presenza di numerosi discepoli di Gesù alle porte del piccolo sobborgo di Ofel, provvidero a rinforzare il corteo con altri cinquanta soldati che facevano parte dei trecento uomini dislocati un pò ovunque per reprimere eventuali sommosse dei seguaci di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In Ofel il Salvatore aveva risanato e consolato molta povera gente, e per tale motivo era benvoluto dalla popolazione. Dopo la Pentecoste la maggior parte degli abitanti si unì alla comunità cristiana.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Prima di entrare nel piccolo borgo, nostro Signore fu percosso con enorme ferocia dagli sgherri seminudi. Lo vidi pallido, sfigurato, insanguinato e pieno di lividi, con i capelli sconvolti e la veste inzuppata d'acqua e di fango. Era una scena che lacerava il cuore: Gesù era caduto già sette volte e non ce la faceva più a rialzarsi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un soldato pietoso, rivolto ai commilitoni, disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se dobbiamo condurre questo miserabile vivo davanti ai sommi sacerdoti, è opportuno allentargli i ceppi alle mani. Mettiamolo in condizione che possa aiutarsi quando cade».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre gli allentavano i lacci, un altro di loro prese compassionevolmente una ciotola di corteccia, come quelle usate dai pellegrini e dai soldati, la riempì d'acqua di fonte e la porse al Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù bevve qualche sorso e, ringraziando quel buon soldato, accennò a un altro passo profetico in cui si parla di una sorgente d'acqua viva. Nell'udire questa frase tutti gli altri, particolarmente i farisei, lo derisero, accusandolo di essere un bestemmiatore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mi fu rivelato che i due soldati misericordiosi, toccati dalla grazia, si convertirono prima della morte del Signore. Irritati per le parole proferite da Gesù, gli sgherri ripresero a percuoterlo con straordinaria violenza.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando il triste corteo entrò in Ofel, una folla di miracolati strinse da ogni lato il condannato e chiese ai soldati che venisse rilasciato. Al passaggio del Signore uomini e donne, mossi a compassione, si gettavano in ginocchio e gridavano:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Liberatelo! Chi ci guarirà? Chi ci consolerà? Restituiteci il Messia!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tendendo le mani protese verso di lui, la moltitudine lo implorava in ginocchio di compiere il miracolo della sua liberazione. I soldati riuscirono a respingere solo a mala pena la folla dei devoti. Ma giunti nella valle del Cedron, il popolaccio, aizzato dai servi dei sacerdoti del tempio, urlava e imprecava contro il Signore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù sospinto brutalmente verso Sion, per un sentiero chiamato “Mulo”. A colpi di bastone, pallido e in sanguinato, il Signore fu condotto alla casa di Anna.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Giovanni intento a raccontare alla Vergine gli in cessanti patimenti sofferti dal suo amatissimo Figlio, fin ché ella ruppe in singhiozzi; i due si trovavano nella dimora di Maria di Marco, nei pressi di Ofel.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli abitanti del borgo, già sconvolti dall'aver visto il loro Maestro maltrattato e sofferente, condivisero profondamente il dolore di Maria.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro e Giovanni avevano seguito a distanza il corteo fino a Sion, poi li vidi entrare nella casa di alcuni messi del tribunale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questi ultimi erano amici di Giovanni e avevano il compito di percorrere la città allo scopo di convocare i membri del sinedrio e gli eruditi del tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Essi misero addosso ai due apostoli il mantello dei messi d'ufficio, affidando loro alcune convocazioni da consegnare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In tal modo, Simon Pietro e Giovanni ebbero libero accesso nella sala del tribunale di Caifa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Inoltre, così vestiti, gli apostoli s'incaricarono di avvertire i membri del consiglio favorevoli a Gesù, come Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, che i farisei avrebbero certamente “dimenticato” di convocare.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Giuda correre lungo la costa meridionale di Gerusalemme, come se avesse voluto sfuggire al demonio. In preda al delirio, tormentato dalla più profonda disperazione, egli vagava tra i cumuli di rifiuti e le ossa degli animali sacrificati.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I preparativi del processo</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anna e Caifa erano stati avvertiti della cattura di Gesù e avevano iniziato i preparativi del processo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il cortile del loro tribunale venne illuminato, gli ingressi sorvegliati da numerose guardie e i messi d'ufficio furono inviati in città ad avvertire i membri del consiglio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I sommi sacerdoti avevano affidato ai farisei, ai sadducei e agli erodiani più avversi a Gesù il compito di raccogliere false testimonianze contro il Signore. Essi volevano dimostrare a tutti i costi che il Galileo era un impostore.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In quei giorni si trovavano a Gerusalemme molti nemici di Gesù, giunti da Nazaret, Tirza, Gabara, lotapata, Silo e da altri luoghi per celebrare la Pasqua.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era una buona occasione per vendicarsi del Nazareno, che aveva predicato la verità suscitando il loro odio. Tra i più accaniti accusatori di Gesù vidi i mercanti scacciati dal tempio e i pavidi dottori che erano stati pubblicamente ridotti al silenzio dal Signore. Vidi pure quelli che non seppero perdonargli la sua prima istruzione nel tempio, all'età di dodici anni; i peccatori impenitenti, che egli rifiutò di sanare, e i peccatori recidivi, tornati subito infermi. Vidi i giovani vani, che Gesù non aveva accettato come discepoli; infine i perfidi e i malvagi seguaci di Satana, che infuriavano contro ogni cosa santa, tanto più contro colui che era santissimo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi la feccia del popolo ebreo, manovrata dagli acerrimi nemici di Gesù, agitarsi lungo le vie di Sion per accusare l'immacolato Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Frattanto gli amici di Gesù, ignorando i disegni divini, vagavano sconsolati e afflitti, guardati con profondo sospetto dalla popolazione. I più deboli, temendo per il loro avvenire, erano caduti in tentazione ed erano passati dalla parte dei nemici di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In verità, scarso rimase il numero dei veri fedeli, perché, ieri come oggi, molti vogliono essere buoni cristiani, ma negano la croce appena diventa scandalo. Infatti numerosi seguaci del Signore si erano ritirati, delusi del Figlio di Dio che si lasciava tormentare senza invocare la vendetta dal cielo. Gli apostoli e i discepoli più fedeli, assaliti dal dubbio, continuavano a vagare nelle valli attorno a Gerusalemme o restavano celati fra le grotte del monte degli Ulivi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il silenzio notturno a Sion era stato interrotto dai rumori e dal movimento frenetico intorno al tribunale, illuminato a giorno dalle fiaccole e dalle cosiddette “padelle” di pece ardente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi il mio Redentore spinto brutalmente dinanzi ad Anna.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù condotto da Anna</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Intanto la coorte, il tribuno e le guardie dei Giudei presero Gesù, lo legarono e lo condussero prima da Anna, perché era suo cero di Caifa, il sommo sacerdote di quell'anno» (Giovanni 18,12).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Verso mezzanotte Gesù fu condotto dinanzi ad Anna, che stava assiso sul seggio più alto ed era circondato da venti quattro consiglieri.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù trascinato per le funi da alcuni sgherri. Il Signore fu fatto salire sul primo dei gradini sotto il seggio di Anna.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I membri del consiglio erano già pronti ad accusare Gesù per aver violato più volte l'integrità della dottrina. Anna fremeva, impaziente di vedere Gesù condannato e giustiziato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi il Signore, insanguinato e con la veste inzuppata, davanti al crudele sacerdote. Gesù aveva il capo chino.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quel vecchio scellerato, dal volto scarno e con la barba rada, si rivolse a Gesù con tono ironico e il sorriso beffardo. Non ricordo tutte le sue parole, ma pressappoco furono queste:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Oh! Sei proprio tu? Gesù di Nazaret, dove sono dunque i tuoi discepoli? E il tuo regno? Adesso tutto ha preso un'altra piega! Hai finito di profanare il sabato e di bestemmiare. Ho saputo perfino che hai mangiato con i tuoi l'agnello pasquale in un giorno insolito e in modo profano. Qual è dunque questa nuova dottrina religiosa che vuoi introdurre?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù rispose in tono pacato:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Io ho insegnato pubblicamente nel tempio e nelle sinagoghe, non ho tenuto niente in segreto: non interrogare me, ma coloro che udirono quel che ho detto!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A questo punto Anna ebbe un moto interiore di rabbia; un servo se ne accorse e, con la mano destra coperta da un guantone di ferro, colpì Gesù in pieno viso dicendogli:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Così rispondi al sommo sacerdote, farabutto?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Scosso dal colpo, il Signore cadde dal gradino e finì a terra, con il volto sanguinante. Allora nella sala echeggiarono mille rumori, mormorii e ingiurie. Rialzato dalle guardie, come se nulla gli fosse accaduto, Gesù disse serena mente:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se ho parlato a torto, devi provarmelo; ma se ho detto cosa giusta, perché mi percuoti?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Estremamente irritato da queste parole, e più ancora per l'estrema tranquillità di Gesù, Anna passò a interrogare i testimoni.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si levò un coro di accuse ben concertate che tendevano a presentare Gesù come un agitatore del popolo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ha annunciato un nuovo regno di cui si è autoproclamato re. Ha affermato nientemeno di essere Figlio di Dio. Opera guarigioni nel giorno del sabato. Impreca contro Gerusalemme. Chiama adulteri i farisei. Mangia con gli impuri e frequenta donne di cattiva fama. Davanti alla porta di Ofel, a un uomo che gli portava da bere, ha detto che gli avrebbe dato l'acqua della vita eterna per la quale non avrebbe mai più avuto sete. Confonde il popolo con parole ambigue e abbaglia gli ingenui!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Segui centinaia di altre accuse, oltraggi e improperi. Ognuno gli andava vicino per rivolgergli le più inaudite insolenze.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre Gesù, tirato a destra e a sinistra dalle funi degli aguzzini, barcollava, Anna gli si rivolse in tono beffardo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sei tu il figlio del falegname di Nazaret o sei Elia venuto dal cielo sul carro di fuoco? Dicono che egli viva ancora, potresti essere tu, come lasci capire. Oppure sei Malachia, che non ebbe padre e potrebbe essere un angelo, come forse oseresti spacciarti? Hai detto perfino che sei più grande di Salomone! Su, giustificati! Ma stai tranquillo, adesso ti conferirò il titolo di regalità».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E il perfido sacerdote scrisse su una pergamena le maggiori accuse mosse a Gesù, poi l'arrotolò in un tubo che chiuse e che fissò all'estremità di una canna che fu infilata tra le mani del Signore nuovamente legate, dopo che durante il processo erano state liberate. La canna era il simbolo derisorio dello “scettro regale”. Il Signore venne con dotto da Caifa tra gli oltraggi della folla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Quelli che avevano preso Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, dove si erano radunati gli scribi e gli anziani» (Matteo 26,57).</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La casa di Anna dista da quella di Caifa circa trecento passi. Mentre percorreva questo breve cammino, sempre spinto dalle guardie, Gesù fu deriso e malmenato da una massa di ebrei scalmanati e dai falsi testimoni usciti dal tribunale di Anna.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le guardie che lo scortavano riuscivano a fatica a con tenere la folla piena di livore contro il Galileo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù davanti a Caifa</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La via e i cortili che conducono alla casa di Caifa era no abbondantemente illuminati. Il tribunale è preceduto da un primo cortile esterno, attraverso il quale si entra in un altro interno, più grande, che circonda l'intero fabbricato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un vestibolo a cielo aperto con diverse colonne laterali introduce nella sala del tribunale. Su un'alta pedana a forma di ferro di cavallo ci sono i seggi dei membri del consiglio; quello del sommo sacerdote si trova al centro della pedana in posizione rialzata rispetto agli altri. L'imputato sta al centro del semicerchio circondato dalle guardie; ai due lati vi sono i testimoni. Tre porte alle spalle dei giudici danno accesso alla sala delle deliberazioni. Questa sala rotonda comunica per mezzo di alcune porte con il cortile interno, nel quale si vede l'ingresso della prigione sotterranea; successivamente alla Pentecoste, in una delle sue celle finirono Pietro e Giovanni dopo che avevano guarito lo zoppo del tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quella notte l'intero palazzo era illuminato a giorno dalle numerose fiaccole e lampade. Al centro dell'atrio principale vidi un gran fuoco ardere in un enorme braciere, ai cui lati, ad altezza d'uomo, si trovavano canne a forme di corni per assorbire il fumo. Intorno al fuoco si stringevano le guardie del tribunale, più in là vidi i falsi testimoni circondati da una folla di persone poco raccomandabili; alcune donne vendevano focacce e una bevanda rossa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">All'interno dell'edificio e tutto attorno c'era una gran de confusione, come avviene da noi l'ultima sera di carnevale. La maggior parte dei convocati sedeva vicino a Gaifa, mentre giungevano i ritardatari.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I falsi testimoni avevano già riempito l'atrio.</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Caifa sul seggio rialzato al centro della pedana; adesso era circondato da tutti i settanta membri del sinedrio. Il sacerdote era un uomo dal contegno solenne, ma il volto tradiva la sua vera natura violenta e crudele. Portava un lungo mantello color porpora, adorno di fiori e frange d'oro, fermato sulle spalle e sul petto da fibbie di metallo lucente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni riuscì a entrare dalla porta del cortile interno, mentre Pietro avrebbe trovato serie difficoltà se Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea non lo avessero fatto entrare con loro. Appena furono nell'atrio, i due apostoli restituirono ai veri messi i loro mantelli e si confusero tra la folla.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Caifa era iroso e impaziente, discese perfino dal suo alto seggio per chiedere quando sarebbe stato introdotto l'imputato, ma subito fece ritorno al suo posto, perché vide il corteo entrare nell'atrio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il corteo fece il suo ingresso nella sala del tribunale, coperto dal vociare e dagli insulti degli astanti contro Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Passando vicino ai due apostoli prediletti, il Signore li guardò senza volgere la testa, per non farli scoprire. Appena Gesù uscì dal colonnato e si mostrò alla presenza dei membri del consiglio, Caifa gli gridò contro:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sei tu, dunque, il profanatore nemico di Dio che disturbi la notte santa? ».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi lesse le accuse formulate dal primo tribunale e lo tempestò di domande. Gesù restò tranquillo fissando gli occhi a terra. Le guardie lo punzecchiarono con bastoni dalla punta di ferro e lo percossero gridando:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Rispondi al sommo sacerdote! Hai perduto la lingua?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma egli continuava a tacere.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si passò alle deposizioni dei testimoni. Prima di tutti parlarono i farisei e i sadducei, i più accaniti nemici di Gesù, seguiti dagli altri. Si ripeté quasi la stessa scena che si era svolta da Anna: Gesù fu accusato di operare guarigioni e scacciare i demoni con l'aiuto del capo dei demoni, inoltre di aver violato il sabato, di non osservare i digiuni e di chiamare i farisei razza di serpenti e generazione adultera; a queste, fecero seguito altre centinaia di imputazioni. In effetti ogni suo insegnamento, parola o parabola, veniva fraintesa o contorta intenzionalmente per farne altrettanti capi d'accusa contro di lui.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'accusa principale, che gli venne mossa da più parti, fu di magia e stregoneria. I testimoni però erano confusi e le loro testimonianze si contraddicevano. Qualcuno ebbe l'ardire di affermare che Gesù era un bastardo, ma fu subito contraddetto da altri, i quali dissero di aver conosciuto la Madre di Gesù come pia donna del tempio e il padre come uomo timorato di Dio. Alcuni lo accusarono di voler distruggere il tempio e di aver celebrato irregolarmente la Pasqua per due anni consecutivi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Riguardo alla celebrazione della Pasqua nel cenacolo, furono interpellati Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea. I due sinedriti provarono che, secondo una legge antichissima, ai Galilei era permesso consumare l'agnello pasquale un giorno prima. Aggiunsero che la cerimonia si era svolta secondo le regole comuni e vi avevano partecipato anche impiegati del tempio. Questa testimonianza sdegnò i nemici di Gesù, e i testimoni furono afferrati dal dubbio. Molti astanti, colpiti dal paziente silenzio di Gesù, dalle crudeltà esercitate su di lui e dall'evidente farsa, si sentirono turbati nella coscienza, anche perché l'odio dei farisei si era rivelato a tutti. Dieci guardie si ritirarono con il pretesto di un malessere; più tardi, indirizzate da alcuni discepoli, si rifugiarono sull'altro versante del monte Sion, nelle caverne a sud di Gerusalemme.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Caifa, estremamente furibondo per l'andamento del pro cesso, dichiarò che la confusione delle deposizioni era effetto dei sortilegi di Gesù, poi si alzò dal suo seggio esce se alcuni gradini. Avvicinatosi a Gesù, con voce quasi supplichevole, gli chiese:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ti scongiuro per il Dio vivente: dimmi se tu sei il Messia, il Figlio di Dio Altissimo».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Adesso nella sala il tumulto era completamente cessato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù, fortificato dal Padre celeste, rispose con il tono dignitoso della Parola eterna:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Tu lo hai detto, io lo sono! E vi dico che presto vedrete il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo, seduto al la destra dell'Altissimo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel pronunziare queste parole, Gesù fu irradiato da un magnifico e indicibile splendore e il cielo si aprì sopra di lui; in quell'istante percepii la luce di Dio onnipotente. Vi di i giusti pregare per Gesù circondato dagli angeli. Invece sotto Caifa vidi una sfera incandescente piena di orrende figure: era l'inferno, sul quale egli stava. Quando il Signore dichiarò con voce ferma di essere il Cristo, il Figlio di Dio,l'inferno tremò e rovesciò la sua diabolica rabbia nella sala del tribunale. Vidi figure orribili uscire dalle tombe dell'altro lato di Sion: credo che fossero gli spiriti del male. Vidi altre cose tremende.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Forse anche Giovanni le vide, come mi fu rivelato.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Afferrato da un moto di collera, Caifa si strappò una par te del suo magnifico mantello e urlò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Lo avete udito? Egli ha bestemmiato: servono ancora i testimoni? Qual è dunque la vostra sentenza?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutti i presenti gridarono più volte:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«E degno di morte!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Constatata che la loro opera era finita, i testimoni abbandonarono il tribunale con la coscienza offuscata. I più vili e falsi si ritirarono nell'atrio e si misero attorno al fuoco per prendere il poco denaro promesso, poi si trattennero a mangiare e a bere. Ispirato dall'inferno, il sommo sacerdote consegnò Gesù alle guardie dicendo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Consegno questo re in vostra balìa, rendete a lui gli onori dovuti!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Detto questo, Caifa si ritirò con i suoi consiglieri nella sala rotonda posta dietro al tribunale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giovanni, nel suo profondo dolore, pensava alla triste no tizia che doveva recare alla santa Vergine. Allora gettò uno sguardo d'intesa al Signore e lasciò la sala del tribunale.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Intanto Pietro, angosciato e intirizzito dal freddò, si era accostato al grande braciere presso il quale si scaldava molta gentaglia. Egli non si rendeva precisamente conto di quel che faceva, in ogni caso non voleva allontanarsi dal suo Maestro.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù oltraggiato e percosso nella casa di Caifa</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non appena Caifa e i membri del consiglio lasciarono la sala del tribunale, la folla si accanì bestialmente contro Gesù, abbandonandosi a ogni eccesso di crudeltà. Solo due sgherri lo tenevano per le funi perché gli altri due erano usciti. Già durante il processo alcuni perfidi avevano strappato al Signore intere ciocche di capelli, e così pure la barba; qualche pia persona le raccolse furtivamente e le portò via, ma poco tempo dopo non le trovò più.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù coperto di oltraggi, sputi e percosse di ogni sorta, schiaffi, pugni e bastonate. Gli sgherri, dopo averlo ferito con bastoni acuminati, sputandogli continuamente in faccia, gli vuotarono sulla santa testa un secchio di acqua sporca dicendogli:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ti rendiamo la tua unzione regale, così ti purifichiamo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi gli strapparono con violenza la veste e gli misero sul capo una corona di paglia di frumento a guisa di mitra vescovile, quindi lo rivestirono di un lurido manto che gli scendeva fino alle ginocchia. Non contenti ancora, i torturatori appesero al collo di Gesù una catena di ferro che terminava con due pesanti anelli, le cui punte gli ferivano le ginocchia quando si muoveva.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Senza mai cessare di percuoterlo con i pugni e i pesanti bastoni nodosi, gli bendarono gli occhi con uno straccio sudicio e lo percossero, dicendogli:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Gran profeta, indovina: chi ti ha percosso?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù pregare per i suoi perversi torturatori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nonostante il sangue, i lividi e i tormenti, vidi il Signore aureolato di luce magnifica; la stessa non l'aveva più la sciato da quando egli si era proclamato Figlio di Dio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Trascinato per mezzo della catena attorno al collo, Gesù fu condotto dalle guardie nella sala antistante dov'era riunito il consiglio, i cui membri, appena lo videro, cominciarono a ingiuriarlo e a deriderlo. Però le loro pesanti offese non sfioravano minimamente la gloria della sua magnifica santità. Perfino quei perfidi percepirono vaga mente la luce della grazia che splendeva sul Figlio di Dio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro rinnega tre volte il Signore</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«“Forse anche tu sei dei discepoli di quest'uomo?”. Pietro rispose: “Non lo sono!”» (Giovanni 18,17).</span></em></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pietro, confuso e intimorito, restava seduto nell'atrio a scaldarsi vicino al fuoco, ma la tristezza impressa sul suo volto lo rese sospetto agli altri. La portinaia si avvicinò al fuoco e gli chiese:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sei discepolo del Nazareno?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'apostolo, vedendosi scoperto, impallidì, senza avere il coraggio di rispondere. Un altro gridò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sicuro, io l'ho visto, era con il Galileo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fortemente spaventato, temendo di essere maltrattato da quella gentaglia, Pietro negò per la prima volta il Signore:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Io non lo conosco».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Proprio in quel momento mi sembrò di udire il canto del gallo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un'altra donna, che lo fissava attentamente, disse a quel li che le stavano accanto:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Anche costui era con quel Gesù di Nazaret!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quest'affermazione fu confermata da altre persone. Pietro, per timore di essere arrestato, rinnegò Gesù per la seconda volta:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Non conosco affatto quell'uomo!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Afflitto per essere stato costretto a rinnegare Gesù una seconda volta, Pietro, in preda alla disperazione, uscì dal vestibolo e corse fuori.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel cortile esterno incontrò alcuni discepoli che gli chiesero notizie del processo a Gesù, ma l'apostolo, senza rispondere, consigliò loro di ritirarsi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo poco tempo, ansioso di rivedere Gesù, egli ritornò e si sedette di nuovo vicino al grande braciere, poiché non vide più la portinaia e quell'altro. Vicino a lui c'era no alcune persone che parlavano del Signore come di un grande farabutto. Pietro intervenne spontaneamente per dire qualche parola in favore di Gesù. Fu così che uno di quelli lo riconobbe, trasalì e gli disse:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Tu sei un discepolo del Galileo, ti ho visto mentre tagliavi l'orecchio di Malco!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A tale accusa egli si sentì mancare e dichiarò solenne mente di non conoscere affatto Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con il cuore in gola, tormentato dalla paura e dalla vergogna, Pietro udì il gallo cantare tre volte. Fattosi animo, l'apostolo si confuse tra la folla e giunse sotto l'arco della sala rotonda, dove vide il Signore sanguinante, con una corona di paglia intorno alla testa, ingiuriato e maltrattato nel più orrendo dei modi. Gesù gli rivolse uno sguardo di pietosa commiserazione, come a volergli ricordare il compimento della sua profezia: Pietro l'aveva rinnegato tre volte al sorgere dell'alba, prima che il gallo cantasse. Sotto quello sguardo l'apostolo sentì cadere su di sé il peso della sua miseria e fu angustiato dal dolore del sincero pentimento. Allora si coprì la testa con il manto e decise di confessare il suo peccato di presunzione, memore di aver detto al Signore: «Meglio morire piuttosto che negarti!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Immenso fu lo strazio della santa Vergine quando Pietro le confessò che aveva rinnegato tre volte il suo Figlio diletto. Ella gli aveva domandato:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Simone, informami di quanto è avvenuto al mio amato Figlio...».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Molto turbato, l'apostolo non le rispose.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Madre addolorata, avvicinandosi, gli chiese:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Perché non mi rispondi?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Oh, Madre, non mi parlare! Hanno condannato Gesù a morte, e io l'ho vergognosamente rinnegato tre volte...».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A queste parole la Madre di Gesù svenne proprio vicino alla porta di Gerusalemme, lasciandosi cadere su una pietra dove rimasero impresse le orme della sua mano destra e del suo piede.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'apostolo fuggì via dalla vergogna. Un'altra causa di strazio, per la Vergine, fu quando vide gli operai che preparavano la croce per suo Figlio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La veggente così raccontò al poeta Brentano: «Mi accorsi che gli angeli impedivano gli operai nel loro lavoro, affinché venisse eseguito secondo il modello voluto da Dio».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù in carcere</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Gesù in una piccolissima cella dal soffitto a volta; uno spiraglio di luce penetrava da una fessura in alto. La prigione era sotterranea al tribunale di Caifa.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Al Signore non gli era stata restituita la veste, era ricoperto solo da una fascia sul basso ventre e sulle spalle portava uno straccio rosso pieno di sputi. Non appena fu in carcerato, Gesù offrì i suoi patimenti al Padre celeste per espiare i peccati del mondo e dei suoi carnefici.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Subito dopo i maltrattamenti nella casa di Caifa, il Signore era stato portato in quella segreta e legato a una colonna molto bassa al centro della prigione. Questa posizione era abbastanza dolorosa perché lo costringeva a tenersi sulle gambe spossate e i piedi feriti e gonfi, mentre i carcerieri non cessavano di malmenarlo. Quando gli aguzzini si davano il cambio, i nuovi arrivati, freschi e riposati, si accanivano con maggior foga contro di lui. Intanto il Redentore continuava a pregare incessantemente, volgendo il suo sguardo luminoso in alto, verso il sole nascente che annunziava la sua passione. Lo udii sospirare e ringraziare Dio per quel giorno ardentemente atteso dagli antichi patriarchi.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi il primo raggio di sole risplendere sul capo del Signore, quale benedizione mattutina del Padre al Figlio. Era il giorno del nostro riscatto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel vedere questa scena triste e commovente, lo supplicai con le lacrime agli occhi:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Oh, mio Sposo divino, lasciami partecipare alla tue sofferenze causate anche dai miei peccati!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Circondato di luce, Gesù apparve tanto santo e buono che perfino i carcerieri non osarono più tormentarlo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Disperazione di Giuda</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Giuda introdursi nel recinto del tribunale di Caifa; sul suo volto si leggeva la più completa disperazione.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fino a quel momento aveva vagato come un folle tra i cumuli di rifiuti alla periferia di Gerusalemme.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I trenta denari, prezzo del suo tradimento, erano nella borsa appesa al suo fianco sotto il mantello. Quando egli entrò nel tribunale il processo era già finito e la sala era immersa nel silenzio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Profondamente turbato, Giuda chiese a una delle guardie l'esito del processo a Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«E stato condannato a morte e sarà crocifisso», gli fu risposto.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le guardie aggiunsero che all'alba il Galileo sarebbe stato trascinato di nuovo dinanzi al consiglio per essere con dannato pubblicamente.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il traditore uscì dal tribunale e apprese dalla gente altre notizie riguardo al Redentore. Udì raccontare con quanta durezza Gesù era stato trattato e con quanta pazienza aveva sopportato i maltrattamenti, gli schemi e le sofferenze.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Caduto nella più profonda disperazione, l'infame traditore si nascose dietro la casa di Caifa; egli, come Caino, voleva sfuggire gli uomini. Proprio in questo luogo alcuni operai erano intenti a costruire la croce: i singoli pezzi erano in ordine l'uno vicino all'altro. Giuda guardò quella scena con terrore e fuggì via spaventato: quel patibolo era il frutto del suo orribile tradimento. Il miserabile si celò nei dintorni in attesa di conoscere il giudizio definitivo.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il processo</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alle prime luci dell'alba il sinedrio si radunò nella gran de sala del tribunale. Il consiglio era formato dai sommi sacerdoti, Caifa e Anna, dagli anziani e dagli scribi del popolo. Il giudizio su Gesù della notte precedente era stato solo preliminare, adesso serviva un giudizio definitivo valido pubblicamente, perché la legge non consentiva che fosse emessa una sentenza durante la notte. Era la vigilia di Pasqua e il tempo stringeva; i sacerdoti volevano condannare e crocifiggere il Nazareno prima della festa. Vidi che dal consiglio erano stati esclusi tutti coloro che coltivavano buone intenzioni verso Gesù, compresi quelli che non erano suoi dichiarati nemici. Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea e gli altri membri esclusi avevano lasciato il tribunale e si erano ritirati nel tempio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando tutto fu pronto, Caifa ordinò che venisse introdotto Gesù per la sentenza.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I carcerieri trascinarono Gesù nella sala con orribile brutalità, tirandolo per una fune, tra beffe e percosse. Traboccando ira, Caifa lo interrogò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Sei tu dunque l'Unto del Signore, il Figlio di Dio?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gesù, con somma pazienza e solenne gravità, gli rispose:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Se io ve lo dico, non mi credete e non mi rispondere te, né mi lascerete andare, perciò fin d'ora il Figlio dell'uomo starà assiso alla destra di Dio».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I giudici si guardarono tra loro, poi dissero a Gesù con tono sdegnoso:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Tu sei dunque il Figlio di Dio?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Voi lo dite, io lo sono!», rispose Gesù con la voce della Verità.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Allorché il Signore pronunziò queste ultime parole tutti si levarono contro di lui indignati:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Cosa vogliamo di più, oltre questa bestemmia? Quale altra prova andiamo cercando?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo averlo ingiuriato, accusandolo di essere un vagabondo impostore, lo fecero legare di nuovo e gli misero una corda al collo per inviarlo dinanzi al procuratore romano come condannato a morte.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il sinedrio aveva deciso di presentarlo a Pilato in qualità di «criminale nemico dell'imperatore», allo scopo di legittimare la condanna di Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Suicidio di Giuda</span></strong></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Ecco perché quel campo è chiamato anche oggi “Campo del sangue”» (Matteo 27,8).</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Caifa fece inviare un messaggero da Pilato per pregar lo di giudicare «il Galileo criminale» prima della festa solenne.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Davanti al palazzo di Caifa fu organizzato il corteo che doveva condurre Gesù da Pilato: i sommi sacerdoti e alcuni membri del sinedrio precedevano in abiti solenni, seguivano subito dopo i falsi testimoni e un gruppo di perversi scribi e farisei, acerrimi nemici del Signore; dietro di loro camminava Gesù, trascinato dagli sgherri con le funi. La schiera partì da Sion diretta verso la città bassa, dove si trovava il palazzo del procuratore romano.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giuda, che era rimasto nei paraggi, udiva la voce del popolo:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Il gran consiglio ha condannato il Galileo a morte, lo conducono da Pilato. Sarà senz'altro crocifisso. Durante il processo ha dimostrato un coraggio e una pazienza senza limiti, non ha mai risposto, ha solo detto che presto siederà alla destra di Dio. L'hanno ridotto davvero male! E stato venduto al sinedrio da un suo discepolo che ha consumato con lui l'agnello pasquale. Questo miserabile meriterebbe anch'egli la condanna a morte!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nell'udire queste parole il traditore fu afferrato da un'indicibile angoscia, sentì improvvisamente il peso delle trenta monete nella borsa appesa alla sua cintura: era come il peso dell'inferno.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tormentato nell'anima, si mise a correre all'impazzata come se fosse inseguito da un demonio.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non andava a gettarsi ai piedi del Signore, a chiedergli perdono e a morire con lui, ma correva al tempio con la speranza di sbarazzarsi del vile tradimento.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel luogo di culto si trovavano molti membri del consiglio, essendovi si recati subito dopo il processo a Gesù.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fuori di sé, Giuda staccò dalla cintura la borsa con i denari e la tese a quelli, poi con voce rotta dall'angoscia esclamò:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Riprendetevi il vostro denaro, ma liberate Gesù! Io rompo il patto perché riconosco di aver tradito un inno cente».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I membri del consiglio lo guardarono con alterigia e, di mostrandogli tutto il loro disprezzo, gli dissero:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«E che c'importa che tu abbia peccato? Se tu credi di aver venduto sangue innocente è una cosa che non riguarda noi, ma solo te! Noi abbiamo condannato un uomo degno di morte e non vogliamo più sentir parlare del denaro che ti abbiamo dato!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E senza toccare il denaro, che Giuda tendeva loro con la mano destra, si allontanarono.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In un impeto d'ira, il traditore strappò la borsa e gettò le monete nel tempio; fatto questo fuggì dalla città.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vidi Satana correre al suo fianco nella valle di Hinnon, luogo in cui gli Ebrei avevano, un tempo, sacrificato i propri figli agli idoli.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il diavolo sussurrava a Giuda tutte le maledizioni che i profeti avevano scagliato sulla valle, come se le medesime ricadessero su di lui, vivo esempio di quei delitti.</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il demonio gli ripeteva:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Caino, dov'è Abele, tuo fratello? Che hai fatto? Il suo sangue grida: Che tu sia maledetto sulla terra, dove andrai errando senza pace!».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel volgere gli occhi verso il torrente Cedron, dov'era giunto, e verso il Getsemani, udì le ultime parole che Gesù gli aveva rivolto: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo!». Allora sentì di perdere la ragione e fu pieno di orrore per se stesso. Satana gli sussurrò all'orecchio:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Qui Davide passò il Cedron fuggendo davanti ad Assalonne, il quale morì appeso a un albero».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con la mente completamente ottenebrata dalla pazzia, Giuda giunse in una zona fangosa piena di immondizie e, in questo lurido luogo, Satana la fece finita con lui sussurrandogli:</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">«Lo stanno conducendo a morte, perché tu lo hai venduto! Miserabile, come potrai sopravvivere?».</span></div>
<div style="font-size: 14px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Spinto dall'estrema disperazione, il traditore prese la cintura e si impiccò a un albero. Subito dopo il suo corpo crepò e io vidi le sue viscere spargersi a terra.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
Dagli Scritti della Beata Katerina Emmerick<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<br /></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-69770026118904002182019-12-19T20:59:00.000+01:002019-12-19T21:27:25.473+01:00 Il Velo rimosso<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-size: large;">La Messa con vista sul Cielo. Il video che mostra il Mistero.</span></b><br />
<br />
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="305" src="https://www.youtube.com/embed/OOLZDaTgIaM" width="500"></iframe><br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>Com’è la Messa vista del Cielo</b>? Che cosa accadrebbe se fossimo in grado di abbattere le volte delle chiese, bucare lo strato di azzurro che sta sopra di noi e potessimo arrivare proprio lassù, dove nell’empireo Dio sta assiso in trono col suo Figlio e gli angeli cantano in coro la sua gloria? Accadrebbe che vedremmo quella che è la vita eterna e i nostri occhi sarebbero finalmente spalancati sulla nostra vera vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un video che sta diventando virale negli Stati Uniti prova a spiegare questo concetto e soprattutto a far comprendere il significato della Santa Messa con un linguaggio plastico e d’effetto. Si chiama il Velo rimosso (The veil removed) ed è un’emozionante esperienza di una Messa molto speciale, nella quale ad un certo punto fanno capolino gli angeli e il crocifisso diventa il centro di tutta l’azione che si sta svolgendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Frutto di un lavoro certosino di un gruppo di cattolici dell’Iowa, <a href="https://theveilremoved.com/">The veil removed è un progetto </a>di sacerdoti e semplici fedeli di West Des Moines che sono partiti da un bisogno e un’ambizione: il bisogno di vivere la Santa Messa in maniera perfetta e l’ambizione di poter trasmettere a tutti il vero significato di essa. Purtroppo, oggi, vuoi per il minimalismo teologico che viviamo che ci fa abbassare la testa di fronte al mistero allontanando Dio, vuoi per la crisi della liturgia, che ha allontanato dalla nostra mente lo stupore del sacro, viviamo le Messe come un appuntamento mondano e terreno, dimenticandoci che invece sono il punto di incontro tra la terra e il Cielo. A questo si aggiunga la sciatteria del celebrante e la distrazione del fedele che fanno precipitare la Messa nell’anonimato più completo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ebbene: nel video, appena sette minuti, che meritano di essere visti in religioso raccoglimento, questo concetto è descritto in maniera efficace, anche se un po’ enfatizzato come è costume degli entusiastici americani, che dovendo lottare con le sette protestanti, che fanno del miracolistico la loro cifra, devono per certi versi attrezzarsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque. Lo short film inizia con una Messa feriale alla quale partecipano poche persone. Ognuna delle quali porta dentro di sé i piccoli drammi, le solitudini e gli affetti della propria esistenza. Dopo la proclamazione del Vangelo e l’omelia, ecco che dal fondo del tempio fanno capolino due angeli che accompagnano una coppia intenta alla processione offertoriale. I presenti se ne accorgono pian piano e aguzzano la vista.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poco dopo, al Sanctus, gli angeli accanto al sacerdote diventano una decina, tutti schierati dietro di lui. E quando arriva il momento della consacrazione, i fedeli sono tutti in lacrime, mentre l’ostia si eleva dalle braccia del prete (diventato un Gesù un po’ superstar, momento pacchiano made Usa) fino a toccare i piedi del crocifisso sui quali scorrono rivoli di sangue che vanno a depositarsi nel calice.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sopra l’altare, si apre il Cielo e si vedono schiere di angeli e santi che vanno e vengono verso un cielo che si fa dorato. Sembra di risentire il passaggio del Canone in cui si prega l’angelo santo perché porti questa offerta di fronte al trono di Dio. Ma il video è un concentrato di teologia della Messa davvero impeccabile. A cominciare dal crocifisso che pende sulla testa del prete e diventa il vero punto d’orientamento della scena, per continuare con la netta sensazione di sentirsi di fronte a quel preludio della vita futura dove tutto è un donare. Tutto il bello della messa è rispettato: a cominciare dal suo aspetto sacrificale, con l’unione del passato che rivive (la crocefissione) e il futuro (un Cielo dove Cristo è già assiso e ci viene a prendere da dove saremo).</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il video catechizza, certo, ma ammonisce anche. E’ la riprova che la liturgia non è il luogo di battaglia di chi con saccenza pensa di poter disporre del sacro a piacimento, cambiando e modificando arbitrariamente la Messa secondo i propri desiderata. Ma anche la riprova semmai ce ne fosse bisogno che la Messa è esperienza reale e non un qualche cosa da capire o peggio ancora di cui appropriarsi con pretese terrene sociologiche o, peggio ancora, vedi certe preghiere dei fedeli o certe omelie, politiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
fonte: <a href="http://www.iltimone.org/news-timone/la-messa-vista-sul-cielo-video-mostra-mistero/?fbclid=IwAR20zPbZ3Tie3sOGj_wp-8lfPmd0JCkzeI_YqPtF87Id5RCRUrdiTCjBuK0" target="_blank">IL TIMONE.ORG</a></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-89487287310376894262019-11-13T15:34:00.005+01:002019-11-13T15:34:56.279+01:00Quante volte<div dir="ltr" id="docs-internal-guid-5bcfb5b5-7fff-b59b-6e0d-effb663a2d8d" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM1fLmoD1LDbIzGryYfNWjxMq0Hjf2-rUAN1WeReY2hpjYq1k-yE4U66Hm_zXUf5WJvKidmT_3r9-H2x5_lS3ACkQ7b8szzjLNPJFfIExVAjJYN8lVTf6AQc6QbfrpuDXhQ5QnrtyfHxY/s1600/FB_IMG_1569273092564.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1201" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM1fLmoD1LDbIzGryYfNWjxMq0Hjf2-rUAN1WeReY2hpjYq1k-yE4U66Hm_zXUf5WJvKidmT_3r9-H2x5_lS3ACkQ7b8szzjLNPJFfIExVAjJYN8lVTf6AQc6QbfrpuDXhQ5QnrtyfHxY/s640/FB_IMG_1569273092564.jpg" width="480" /></a></div>
<div dir="ltr" id="docs-internal-guid-5bcfb5b5-7fff-b59b-6e0d-effb663a2d8d" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" id="docs-internal-guid-5bcfb5b5-7fff-b59b-6e0d-effb663a2d8d" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" id="docs-internal-guid-5bcfb5b5-7fff-b59b-6e0d-effb663a2d8d" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: 700; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Quante Volte</span><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Quante volte le foglie si sono mosse spazzate dal vento,</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">quante volte le onde del mare si sono riversate nella battigia,</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">quante volte le nuvole hanno solcato le vette mirabili ed irraggiungibili del cielo,</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">eppure “ogni volta” è un attimo del tempo che passa e non ritorna. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">In apparenza fisso ed immutabile, esso scorre in perenne movimento: </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">a volte lento e sembra aspettarci</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">a volte veloce, ci invita a rincorrerlo</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">altre volte fuggente, impossibile da trattenere.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Quante volte ho lasciato andare via il tempo</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">come fosse un ospite abituale e scontato dell’esistenza</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">ed ora che il passo è più lento, mi accorgo di aspettarlo con più riconoscenza di prima.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.3800000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 14.6667px; white-space: pre-wrap;"><i>DD</i></span></span></div>
<br />Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-21189609324476950502019-10-22T22:14:00.000+02:002019-10-22T22:15:12.595+02:00Il cuore di Humanae Vitae e le sue conseguenze umane e sociali<br />
<span style="background-color: #f9f9f9; color: #0d0d0d; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">"<i>L'ultima battaglia tra la Donna vestita di Sole e il dragone sarà sulla f</i></span><span style="background-color: #f9f9f9; color: #0d0d0d; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><i>amiglia. Chi si occuperà della Famiglia dovrà soffrire molto. Ma lei non si preoccupi, alla fine il cuore Immacolato di Maria vincerà e schiaccerà la testa del drago</i>."</span><br />
<span style="color: #0d0d0d; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: #f9f9f9; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">(Suor Lucia a il Cardinale Cafarra)</span></span><br />
<span style="background-color: #f9f9f9; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><span style="color: #0d0d0d; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: #f9f9f9;"><span style="color: #0d0d0d; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif;"><br /><span style="font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="305" src="https://www.youtube.com/embed/WEmTl4Yjxyw" width="500"></iframe></span><br /></span></span>
<span style="background-color: #f9f9f9; color: #0d0d0d; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">Intervento di Mons. Livio Melina al Convegno svoltosi a Brescia il 9 Giugno 2018 in occasione del 50° anniversario di promulgazione dell'Enclica Humanae Vitae del Beato Paolo VI</span><br />
<div>
<span style="background-color: #f9f9f9; color: #0d0d0d; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-90778816922239180442019-10-22T21:57:00.000+02:002019-10-22T21:59:13.109+02:00Pornografia dilagante, nell'indifferenza generale.<div class="post-content" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #444444; font-size: 18px;">
<div class="pf-content" style="box-sizing: border-box;">
<div style="box-sizing: border-box; font-family: georgia, serif; margin-bottom: 20px;">
</div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: georgia, serif; margin-bottom: 20px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj31hqPZaIQVfJGTg6W50JcqXfnocF-NWHR14S-7ZKVueRzhuojkmD3JSRGmTFjlS9DFn8t4bQiUXjPOIoA7IjJp8SwciHB4-z8UJnxyH4tYY4EqWDmLU8pONjKrFFgvqigk_vEGCqG31k/s1600/allarme+pornografia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj31hqPZaIQVfJGTg6W50JcqXfnocF-NWHR14S-7ZKVueRzhuojkmD3JSRGmTFjlS9DFn8t4bQiUXjPOIoA7IjJp8SwciHB4-z8UJnxyH4tYY4EqWDmLU8pONjKrFFgvqigk_vEGCqG31k/s320/allarme+pornografia.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: georgia, serif; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<em style="box-sizing: border-box;">di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Gilberto Gobbi</span></em></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Non è inusuale che, in qualunque momento del giorno e della notte e in ogni luogo</span>, vi siano adulti, maschi e femmine, adolescenti e anche bambinetti, intensamente assorti sul piccolo schermo dello smartphone o del computer. In questo stesso momento, milioni di persone sono davanti ad uno schermo profondamente occupati non nella ricerca di notizie e aggiornamenti culturali, ma coinvolti in scene pornografiche di varie provenienze. Secondo le statistiche, il sesso sembra essere al primo posto nelle ricerche su Google, in cui vi sono più di 4 milioni di siti sul sesso, che sono in costante aumento. Sempre secondo i dati, l’85% degli uomini e il 41% delle donne hanno ammesso di aver visitato almeno una volta un sito di natura pornografica. In più, un uomo su cinque e una donna su otto hanno confermato di aver visitato un sito porno durante il lavoro. Ancora, secondo YouPorn, uno dei siti più visitati, in testa alla classifica mondiale di frequentazione, vi sarebbero due città italiane: Milano e Roma. Secondo lo stesso sito, YouPorn, gli italiani lo avrebbero visitato 400 milioni di volte in un anno. Un altro dato impressionante: sembrerebbe che il 90% dei ragazzi dagli 8 ai 16 anni abbiano visto almeno un video porno su PC o smartphone.</span><br />
<a name='more'></a></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Dare una definizione di pornografia, </span>afferma Antonio Morra<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"><em style="box-sizing: border-box;">,</em> </span>uno dei maggiori conoscitori del problema “è piuttosto complicato dal momento che si presenta sotto varie forme. Basti pensare ai cartelloni pubblicitari, alle vetrine dei centri commerciali, alle riviste che si trovano alla cassa delle drogherie, agli spot televisivi, ai film. Persino la musica e la letteratura sono invase da contenuti pornografici”. <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Pornografia </span>è una parola moderna, coniata agli inizi del XIX secolo, che deriva dal greco (<em style="box-sizing: border-box;">porne</em> = prostituta e <em style="box-sizing: border-box;">graphè = </em>scritto, documento; cioè, scrivere, disegnare prostitute). In sintesi, è <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali effettuata in forme diverse, che ha come obiettivo l’eccitazione genitale. </span>E’ importante sottolineare e chiarire che l’obiettivo è appunto l’<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">eccitazione sessuale</span>, divenendo così la concretizzazione delle fantasie erotiche, che si realizzano attraverso immagini, disegni, scritti, oggetti e altre produzioni. La pornografia va distinta dal concetto di arte, proprio per il suo fine principale, che è quello di indurre allo stato di eccitazione sessuale.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Internet è il mezzo più usato per la distribuzione e la fruizione</span> del materiale pornografico, in quanto è disponibile ovunque e per chiunque, 24 ore su 24. Basta avere un PC o uno smartphone e il materiale è utilizzabile, sotto due aspetti: a) la condivisione con altri sia con un file di propria produzione e sia con immagini personali e b) l’uso di video pornografici, a pagamento o gratis. Questa possibilità interattiva ha facilitato relazioni porno tra agenti, l’esplosione della condivisione del genere amatoriale con quella di foto e video porno, come pure la diffusione di canali di distribuzione pornografica. Nessuno può ritenersi indenne alla pornografia, perché gli strumenti sono a portata di dito, per cui una persona può qualche volta incappare, senza volerlo, in siti pornografici, che sono bellamente in agguato. Va sottolineato che il 60% delle visite sono attraverso via mobile (smartphone).</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Il fascino moderno della pornografia attraverso internet </span>sembra essere caratterizzata da ciò che lo psicologo Al Cooper ha definito il <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Motore delle tre A, </span>cioè, la pornografia à <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Accessibile, Anonima, Abbordabile.</span></span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">1) <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Accessibile: </span>oggi la pornografia è raggiungibile tramite computer, televisione, email e smartphone; non c’è bisogno di andare in negozio a noleggiare né in edicola ad acquistare, bastano pochi click. E’ immediatamente a disposizione e fruibile. Anni fa, quando appunto bisognava comprare riviste o noleggiare videocassette per vedere qualche nudità o delle scene hard, poteva intervenire la vergogna dell’individuo a frenare l’accesso al materiale pornografico.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">2) <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Anonima: </span>ciascuno può usufruire della pornografia senza che nessuno sappia nulla. Succede per gli adulti come per i bambini e gli adolescenti. I mezzi utilizzabili mantengono l’anonimato. Non vi è più la vergogna dell’acquisto del giornalino o della cassetta all’edicola. Il materiale è disponibile, in forma anonima: basta solo premere un tasto e si entra nel mondo della pornografia.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">3) <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Abbordabile: </span>una gran quantità di pornografia è gratuita e vi è possibilità di scaricare materiale senza alcun costo.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">4) Vi è pure una quarta caratteristica: la pornografia è <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Accidentale, </span>cioè in internet, anche attraverso ricerche innocue, non mirate, destinate ad altri argomenti, ci si può trovare in siti porno. Ed è quello che può succedere agli adulti come ai bambini di undici anni e agli adolescenti che navigano su internet con altre intenzioni.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Questa è la sorte che tocca alla stragrande maggioranza delle persone, maschi e femmine</span>, che si lasciano gradualmente avvolgere dalla “rete”? Subiscono un lento processo psicologico, che può innescare un meccanismo ossessivo compulsivo, come ricerca spasmodica del piacere erotico attraverso le immagini. Perché, va ripetuto, <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">la pornografia ha la funzione di eccitare sessualmente, portando alla masturbazione</span>. Spesso la situazione viene vissuta con disagio e ansia e così la sessualità muta di significato e finisce per divenire una delle maggiori fonti di infelicità. Quando una persona entra in questa circolarità, il<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">tempo</span> dedicato alla pornografia tende a dilatarsi e viene vissuto e consumato in silenzio e solitudine. Una delle conseguenze psicologiche è che la frequentazione della pornografia allenta i freni inibitori.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Vi sono alcuni segnali che indicano</span> con chiarezza che si è radicata una possibile dipendenza pornografica da internet: di norma, a mano a mano che passa il tempo nella frequentazione della pornografia, la persona diviene sempre più introversa, chiusa, mostra una certa ossessione nei confronti della sessualità. Per certi aspetti, il soggetto vive un blocco nello sviluppo della sua vita psicologica, soffre di un certo malessere generale e manifesta una crescente irritabilità. La dipendenza crescente si manifesta attraverso un costante aumento del desiderio di collegarsi ad Internet. Nel giovane uno dei danni più gravi della pornografia è che lo induce a pensare che l’altro, uomo o donna, sia sempre disponibile ai propri impulsi e desideri e voglia il piacere sessuale in qualsiasi circostanza.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Il circuito di ricompensa del cervello. </span>Il cervello, che è il nostro organo sessuale principale, subisce uno degli effetti più nocivi del consumo della pornografia. Le neuroscienze ci aiutano a capire cosa accade neurologicamente quando un individuo è esposto a una serie di filmati hard. Semplificando, ecco cosa succede nel nostro cervello nel <em style="box-sizing: border-box;">circuito di ricompensa.</em></span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando una persona è coinvolta in azioni che lo fanno star bene (come: mangiare, fare sesso, sperimentare una novità), si attiva il circuito di ricompensa, che viene stimolato da sostanze e comportamenti. Cioè, abuso di alcol, droga e pornografia accentuano la produzione di <em style="box-sizing: border-box;">dopamina</em>, un neurotrasmettitore, che dà piacevoli sensazioni, provocandone un progressivo desiderio. Per esempio, quando un soggetto consuma pornografia e sperimenta il piacere sessuale attraverso la masturbazione, il suo cervello rilascia potenti ormoni e sostanze neurochimiche. L’effetto è che il cervello, come per qualsiasi droga, comincia ad abituarsi e a chiedere (esigere) immagini sempre più esplicite e differenziate per ottenere il medesimo livello di eccitazione. E’ comprensibile che da parte del soggetto la ricerca, pertanto, continui, anzi, si intensifichi.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">I genitori e gli educatori dovrebbero domandarsi quale sia la situazione dei ragazzi di fronte al fenomeno della pornografia. </span>I maggiori visitatori dei siti porno su internet si trovano nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni, per il 77% maschi. Per ciò che riguarda i minori, purtroppo, le statistiche parlano che già a 11 anni iniziano a guardare porno online. Così, la prima esposizione alla pornografia è tra i 9 e gli 11 anni. Una ricerca in Italia ci dice che su 2533 studenti delle scuole secondarie, già il 5% era dipendente dalla pornografia. Roberto Poli, autore della ricerca afferma che: “Gli adolescenti sono biologicamente e psicologicamente più vulnerabili alle dipendenze. Il virtuale può essere una fuga e pone una serie di problemi, crea influenze negative sul rendimento lavorativo o scolastico, una tendenza all’isolamento dal mondo reale e una difficoltà nel gestire e limitare il tempo online”. Vi è pure il rischio che non vi sia un adeguato sviluppo della maturazione psicosessuale e di un carente funzionamento sessuale come conseguenza dell’uso eccessivo della sessualità online. Un sondaggio inglese sull’effetto della pornografia tra ragazzi dai 11 ai 16 anni, ha messo in risalto che il 53% è stato esposto a contenuti pornografici sulla rete, di cui il 28% già a 11 anni per la maggior parte tra le mura domestiche. Va detto che gli adolescenti guardano molta più pornografia di quanto i loro genitori e educatori si rendano conto. Va pure detto che <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">l’atteggiamento dei ragazzi </span>di fronte alle scene porno è: il 73% considera i video visualizzati come scene realistiche, per cui, con il passare del tempo, adolescenti e giovani tendono a mettere in pratica quanto visto nei video. In più, a quanto sembra, i ragazzi e le ragazze che usufruiscono della pornografia durante l’infanzia e l’adolescenza, sono destinati ad essere dei consumatori attivi nell’età adulta.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">L’impatto che può avere la pornografia sui bambini e sugli adolescenti </span>può essere sintetizzato nei seguenti aspetti, che hanno una profonda incidenza non solo della vita sessuale del soggetto, ma in particolare sulla concezione della vita e sul modo di affrontarla:</span></div>
</div>
<ul style="box-sizing: border-box;">
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">viene facilitata una precoce attività sessuale, non corrispondente all’età psicologica;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">vi possono essere delle reazioni negative e traumatiche alla vista del porno, che lasciano delle tracce profondamente negative per la futura vita sessuale del soggetto;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">può esser attivata la convinzione che il migliore appagamento sessuale sia raggiungibile senza un legame affettivo verso il partner (cioè: il sesso per il sesso, attraverso la masturbazione);</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">favorire la convinzione che sposarsi o avere una famiglia offra delle prospettive poco allettanti;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dalla pornografia la donna, in particolare, viene presentata come corpo, con il suo sex appeal: quindi si avrà il corpo femminile come un oggetto da usare. Che cos’è un uomo e che cosa è una donna, per la pornografia? L’uomo è uno che sfrutta i corpi femminili, e la donna un corpo da sfruttare. Dalle ricerche in materia, sembra che gli uomini e le donne, esposti ai filmati pornografici, abbiano un minor appagamento durante la loro attività sessuale perché hanno la tendenza a paragonare il proprio partner con l’esecutore dei filmati; e, pertanto, tendano ad essere maggiormente attratti dall’idea del sesso occasionale e dall’adulterio; non solo, ma banalizzerebbero i crimini sessuali, compreso lo stupro. Gli stessi soggetti propenderebbero a stereotipare le donne, che sono solo desiderose di sesso e anche tenderebbero a usufruire di pornografia sempre più estrema ed esplicita.</span></li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Come si vede, l’esposizione alla pornografia ha effetti profondi sulla concezione della sessualità umana, caratterizzata dalla ricerca del piacere, sino ad arrivare alla dipendenza.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A livello generale, una corposa letteratura scientifica conferma che <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">la continua fruizione della pornografia ha come effetto negativo </span>un possibile alto rischio di sviluppare <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">compulsioni sessuali</span> e, quindi<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">, la dipendenza dalla pornografia</span>. Sintetizzando, le conseguenze più frequenti a cui nel tempo possono andare incontro le persone (giovani e meno giovani), che usufruiscono della pornografia sono:</span></div>
</div>
<ul style="box-sizing: border-box;">
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">perdita di controllo sulle crescenti fantasie e comportamenti sessuali;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">aumento della frequenza e della intensità di pensieri e comportamenti sessuali nel corso del tempo;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">impoverimento della creatività, dell’intimità e del tempo libero;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">presenza di irritabilità e rabbia quando si cerca di smettere con i comportamenti sessuali:</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">isolamento sociale (tempo intensamente occupato su internet);</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">disturbi dell’umore;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">vi possono essere conseguenze negative più ampie a livello relazionale, fisico, finanziario, legale, ecc., legati ai comportamenti sessuali.</span></li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Si spera che nessun genitore sia soggetto nella dipendenza da pornografia</span>, perché, volenti o nolenti, il suo comportamento inciderà sul clima psicoaffettivo che si respira in casa. In più, è compito dei genitori vigilare sull’uso indiscreto dei mass media da parte dei figli e utilizzare tutti gli accorgimenti, oltre che psicologici, anche tecnologici, affinché vi sia un impiego positivo e non negativo di questi strumenti.</span></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: 700;">Indicazioni bibliografiche</span></div>
</div>
<ol style="box-sizing: border-box;">
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Cantelmi, E. Lambiase<em style="box-sizing: border-box;">, Sesso patologico, eccessi, dipendenza e tecnosex</em></span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Cucci, <em style="box-sizing: border-box;">Dipendenze sessuali online</em></span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lambiase, <em style="box-sizing: border-box;">La dipendenza sessuale</em></span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mancino,<em style="box-sizing: border-box;"> Porno dipendenza</em></span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Menicocci,<em style="box-sizing: border-box;"> Pornografia di massa</em></span></li>
<li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Morra<em style="box-sizing: border-box;">, Porno tossina</em></span></li>
<li style="box-sizing: border-box;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Morra<em style="box-sizing: border-box;">, Pornoloscenza</em></span></div>
<h2 class="title-heading-left" data-fontsize="18" data-lineheight="25" style="-webkit-box-flex: 0; box-sizing: border-box; display: table-cell; flex-grow: 0; line-height: 1.41; margin: 0px; padding: 0px 8px 0px 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333; font-size: 18px; font-weight: 300; white-space: pre;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<blockquote style="border: none; color: #333333; font-size: 18px; font-weight: 300; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; white-space: pre;">
<blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;">
<blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;">
<blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;">
<blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;">
<blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;">
<blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;">
<blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;">
<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: justify;">
<a href="https://www.sabinopaciolla.com/author/gilberto-prof-gobbi/" rel="author" style="box-sizing: border-box; color: black; text-decoration-line: none; transition-duration: 0.2s; transition-property: color, background-color, border-color; transition-timing-function: linear;" title="Articoli scritti da: Gilberto Gobbi"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gilberto Gobbi</span></a></blockquote>
</blockquote>
</blockquote>
</blockquote>
</blockquote>
</blockquote>
</blockquote>
</blockquote>
</blockquote>
</h2>
</li>
</ol>
</div>
</div>
<div class="fusion-sharing-box fusion-single-sharing-box share-box" style="background-color: #f6f6f6; box-sizing: border-box; color: #444444; display: table; font-size: 18px; height: auto; margin-bottom: 0px; margin-top: 60px; padding: 20px; width: 300px;">
<h2 class="title-heading-left" data-fontsize="18" data-lineheight="25" style="-webkit-box-flex: 0; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; display: table-cell; flex-grow: 0; font-size: 18px; font-weight: 300; line-height: 1.41; margin: 0px; padding: 0px 8px 0px 0px; text-align: justify; white-space: pre;">
</h2>
<h4 data-fontsize="18" data-lineheight="26" style="box-sizing: border-box; color: #333333; float: none; font-size: 14px; font-weight: 300; letter-spacing: 0px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: middle;">
<span style="letter-spacing: 0px;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Psicologo-Psicoterapeuta– Sessuologo Clinico </span></span></h4>
<h4 data-fontsize="18" data-lineheight="26" style="box-sizing: border-box; color: #333333; float: none; font-size: 14px; font-weight: 300; letter-spacing: 0px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: middle;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
Ha operato nel settore dell’Orientamento Scolastico e Professionale, in équipe psico-medico-pedagogica per l’handicap, e per 18 anni in un Consultorio Familiare di Ispirazione Cristiana, di cui per otto anni è stato direttore. E’ stato fondatore del Ciserpp e direttore editoriale della rivista ReS. E’ autore di numerose pubblicazioni e ricerche sulla formazione psicoaffettiva e la relazione di coppia, tra cui: Coppia e famiglia.Crescere insieme (1999); Il padre non è perfetto (2004); Mi serve aiuto. E se mi rivolgessi allo psicologo (2008); Vorrei dirti tutto di me (2008); Verso la vita. Percorsi di crescita per il preadolescente e la sua famiglia (2012); Sesso o amore. L’importanza dell’identità psicosessuale (2014); Sposarsi o convivere oggi. Le radici, le ragioni, gli orizzonti di una scelta (2015); Il bambino denudato. L'educazione sessuale secondo le schede dello Standard/OMS (2016)</span></h4>
<h4 data-fontsize="18" data-lineheight="26" style="box-sizing: border-box; color: #333333; float: none; font-size: 14px; font-weight: 300; letter-spacing: 0px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: middle;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></h4>
<h4 data-fontsize="18" data-lineheight="26" style="box-sizing: border-box; color: #333333; float: none; font-size: 14px; font-weight: 300; letter-spacing: 0px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: middle;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fonte: <a href="https://www.sabinopaciolla.com/pornografia-un-fenomeno-sottovalutato/?fbclid=IwAR2CXYwCh7BT6Ev_RVd-U4B2yjnle7jzwuHOgz1l59pFDwyxYbjpzQRdgW4" style="background-color: white; font-size: 18px;" target="_blank">il Blog di Sabino Pacioll</a><a href="https://www.sabinopaciolla.com/pornografia-un-fenomeno-sottovalutato/?fbclid=IwAR2CXYwCh7BT6Ev_RVd-U4B2yjnle7jzwuHOgz1l59pFDwyxYbjpzQRdgW4" style="background-color: white; font-size: 18px;" target="_blank">a</a></span></h4>
</div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-4137229977424763862018-04-07T20:47:00.000+02:002020-04-11T18:32:50.991+02:00FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<h3 style="clear: both; text-align: center;">
FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA</h3>
<h3>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
"Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...).<br />
Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre" (Q.II, p.345).</div>
</h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_sXg0xmywCWbvAGYG5t0D1QZwMB2s5MvaD4jKGe9CUITpc7VVBlplQ-vlIz3mUAcn6Qz-G2J0xUOThlUt5D_KnVC6uRAObAPPcXjhwQ2jHJUmBgygEAlrkHRLwEce6eThqEQKLq5FUg/s1600/Festa+della+Divina+MIsericordia+Sursum+Corda+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1107" data-original-width="1600" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_sXg0xmywCWbvAGYG5t0D1QZwMB2s5MvaD4jKGe9CUITpc7VVBlplQ-vlIz3mUAcn6Qz-G2J0xUOThlUt5D_KnVC6uRAObAPPcXjhwQ2jHJUmBgygEAlrkHRLwEce6eThqEQKLq5FUg/s400/Festa+della+Divina+MIsericordia+Sursum+Corda+%25281%2529.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore" (Q. I, p. 46). Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-weight: 700;"><br /></span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: center;">
"In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene" (Q. I, p. 132) </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
Questa grazia - spiega don I. Rozycki - "<b>è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest'ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi</b> (...). E' essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l'ha innalzata al rango di "secondo battesimo". E' chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia" (R., p. 25). <b>La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione - come dice don I. Rozycki - può essere fatta prima (anche qualche giorno). L'importante è non avere alcun peccato.</b></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che "riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia", poiché‚ "in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. </div>
<span style="color: red;"><b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></span>
<span style="color: red;"><b><span style="font-size: large;">Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto" (Q. II, p. 267</span></b>).</span><br />
<br />
<div style="text-align: left;">
Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
- <b>tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;</b></div>
<div style="text-align: left;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: left;">
<b>- Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni - sia alle singole persone sia ad intere comunità;</b></div>
<div style="text-align: left;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: left;">
<b>- tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia (R., p. 25-26).</b></div>
<div style="text-align: left;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: left;">
<b>Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.</b></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<u><b>« Recita continuamente la <a href="http://faustina-messaggio.com/oredzie_wl2.htm#coro" target="_blank">coroncina</a> che
ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell'ora della morte. I sacerdoti la consiglieranno
ai peccatori come ultima tavola di salvezza; anche se si
trattasse del peccatore più incallito se recita questa coroncina
una volta sola, otterrà la grazia dalla Mia infinita Misericordia.
Desidero che tutto il mondo conosca la Mia Misericordia.
Desidero concedere grazie inimmaginabili alle anime, che
hanno fiducia nella Mia Misericordia »</b></u></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Alla Festa della Divina Misericordia ci si prepara attraverso la recita di una <a href="http://faustina-messaggio.com/novena-festa-misericordia.htm" target="_blank">NOVENA</a> (clicca il link) da cominciare il Venerdì Santo.<br />
<br />
Fonte: <a href="http://www.festadelladivinamisericordia.com/diario/diario-della-divina-misericordia.pdf" target="_blank">Diario di Santa Faustina</a></div>
<div style="text-align: left;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
"Oh Sacerdoti! perché non parlate della INSONDABILE MISERICORDIA di Dio?</div>
<div style="text-align: center;">
Perché ignorate questo invito di amore e misericordia e non permettete alle anime di accostarsi a questa fonte inesauribile di Grazia e perdono?!</div>
<div style="text-align: center;">
Grande, grande, è la vostra responsabilità!"</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-54845561291875478292018-04-05T23:35:00.001+02:002018-04-05T23:44:56.987+02:00Beato Pier Giorgio Frassati<div class="separator" style="clear: both;">
6 Aprile 1901 - 4 Luglio 1925 </div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJPrsmNJUjDkT-MB7c4dYbi0ePhyxNXP9jNpQje727m0mSR9DOgmRyRDv0wWVUzSlI7m_vn0VisJtuZ1dO7tCpy6FjqP_nyBOvAv5HiVJ1erWSvGaHKCGHSzCm9sNonm2Vc6H4OgflXN8/s1600/Beato+Pier+Giorgio+Frassati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1089" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJPrsmNJUjDkT-MB7c4dYbi0ePhyxNXP9jNpQje727m0mSR9DOgmRyRDv0wWVUzSlI7m_vn0VisJtuZ1dO7tCpy6FjqP_nyBOvAv5HiVJ1erWSvGaHKCGHSzCm9sNonm2Vc6H4OgflXN8/s400/Beato+Pier+Giorgio+Frassati.jpg" width="271" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<i><b> Beato Pier Giorgio Frassati, prega per noi! </b></i></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-12004156660305167122018-04-01T03:00:00.000+02:002018-04-01T03:00:08.947+02:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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RESURREXIT SICUT DIXIT! ALLELUJA!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGvE0r40v6UifcE6eRCsu_dxCjo5sEVHg6whnCnVaKeVB5qh60EmRLAUw9fwGbvutMfOe4KOi8nVXYHm7soP29N1mYG_MpeSJg3vcJxaNHYrgfDKBLSAixZwpASEFLvJRiLya7uqTHFVg/s1600/Gesu%25CC%2580+e%25CC%2580+risorto+Sursum+Corda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1125" data-original-width="1500" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGvE0r40v6UifcE6eRCsu_dxCjo5sEVHg6whnCnVaKeVB5qh60EmRLAUw9fwGbvutMfOe4KOi8nVXYHm7soP29N1mYG_MpeSJg3vcJxaNHYrgfDKBLSAixZwpASEFLvJRiLya7uqTHFVg/s400/Gesu%25CC%2580+e%25CC%2580+risorto+Sursum+Corda.jpg" width="400" /></a></div>
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Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-10187481948392744322018-03-31T22:12:00.002+02:002019-10-22T22:25:42.548+02:00Una parola di verità su Lutero, finalmente, la dice Müller.<br />
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Altro che «evento dello Spirito Santo». Una parola di verità su Lutero, finalmente, la dice Müller.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiudiGyDa3RwrT4PSfDYskr8LAzZX-qEMs2knd4IOaqWxSiwPAeif07gk0ALOgKcZ78jD-V9-UnTJ9y7cRH-RYhWoeA9KGvMtvCJUuf9EuTHyOMXxzQApPtEOGSCBZIbrEltg3AaLBXVXg/s1600/lutero+articolo+tgcom.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="597" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiudiGyDa3RwrT4PSfDYskr8LAzZX-qEMs2knd4IOaqWxSiwPAeif07gk0ALOgKcZ78jD-V9-UnTJ9y7cRH-RYhWoeA9KGvMtvCJUuf9EuTHyOMXxzQApPtEOGSCBZIbrEltg3AaLBXVXg/s400/lutero+articolo+tgcom.jpg" width="400" /></a></div>
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«Quella di Lutero? Non fu riforma ma rivoluzione» di Gerhard Ludwig Müller, </div>
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da <a href="http://www.lanuovabq.it/it/quella-di-lutero-non-fu-riforma-ma-rivoluzione">La NBQ</a></div>
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C’è grande confusione oggi nel parlare di Lutero, e bisogna dire chiaramente che dal punto di vista della teologia dogmatica, dal punto di vista della dottrina della Chiesa non fu affatto una riforma, ma una rivoluzione, cioè un cambiamento totale dei fondamenti della fede cattolica. Non è realistico sostenere che la sua intenzione fosse solo di lottare contro alcuni abusi delle indulgenze o contro i peccati della Chiesa rinascimentale. Abusi e azioni cattive sono sempre esistite nella Chiesa, non solo nel Rinascimento, e anche oggi ci sono. Siamo la Chiesa santa a causa della Grazia di Dio e dei sacramenti, ma tutti gli uomini di Chiesa sono peccatori, tutti hanno bisogno del perdono, della contrizione, della penitenza.</div>
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Questa distinzione è molto importante. E nel libro scritto da Lutero nel 1520, “De captivitate Babylonica ecclesiae”, appare assolutamente chiaro che Lutero ha lasciato dietro di sé tutti i principi della fede cattolica, della Sacra Scrittura, della Tradizione apostolica, del magistero del Papa e dei Concili, dell’episcopato. In questo senso ha stravolto il concetto di sviluppo omogeneo della dottrina cristiana, così come spiegato nel Medioevo, arrivando a negare il sacramento quale segno efficace della grazia che vi è contenuta; ha sostituito questa efficacia oggettiva dei sacramenti con una fede soggettiva. Qui Lutero ha abolito cinque sacramenti, ha anche negato l’Eucarestia: il carattere sacrificale del sacramento dell’Eucarestia, e la reale conversione della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Gesù Cristo. E ancora: ha definito il sacramento dell’ordine episcopale, il sacramento dell’ordine, una invenzione del Papa - definito l’Anticristo - e non parte della Chiesa di Gesù Cristo. Noi diciamo invece che la gerarchia sacramentale, in comunione con il successore di Pietro, è elemento essenziale della Chiesa cattolica, non solo un principio di una organizzazione umana.</div>
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Per questo non possiamo accettare che la riforma di Lutero venga definita una riforma della Chiesa in senso cattolico. Quella cattolica è una riforma che è un rinnovamento della fede vissuta nella grazia, nel rinnovamento dei costumi, dell’etica, un rinnovamento spirituale e morale dei cristiani; non una nuova fondazione, una nuova Chiesa.</div>
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È perciò inaccettabile affermare che la riforma di Lutero «fu un evento dello Spirito Santo». È il contrario, fu contro lo Spirito Santo. Perché lo Spirito Santo aiuta la Chiesa a conservare la sua continuità tramite il magistero della Chiesa, soprattutto nel servizio del ministero Petrino: su Pietro solo Gesù ha fondata la Sua Chiesa (Mt 16,18) che è «la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità» ( 1Tim 3,15). Lo Spirito Santo non contraddice se stesso.</div>
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Si sentono tante voci che parlano troppo entusiasticamente di Lutero, non conoscendo esattamente la sua teologia, la sua polemica e gli effetti disastrosi di questo movimento che ha rappresentato la distruzione dell’unità di milioni di cristiani con la Chiesa cattolica. Noi possiamo valutare positivamente la sua buona volontà, la lucida spiegazione dei misteri della fede comune ma non le sue affermazioni contro la fede cattolica, soprattutto per quel che riguarda i sacramenti e la struttura gerarchica-apostolica della Chiesa.</div>
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Non è corretto neanche affermare che Lutero aveva inizialmente buone intenzioni, intendendo con ciò che fu poi l’atteggiamento rigido della Chiesa a spingerlo sulla strada sbagliata. Non è vero: Lutero aveva sì intenzione di lottare contro il commercio delle indulgenze, ma l’obiettivo non era l’indulgenza come tale ma in quanto elemento del sacramento della penitenza.</div>
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Non è neanche vero che la Chiesa abbia rifiutato il dialogo: Lutero ebbe prima una disputa con Giovanni Eck, poi il Papa inviò come legato il cardinale Gaetano per dialogare con lui. Si può discutere sulle modalità ma quando si tratta della sostanza della dottrina, si deve affermare che l’autorità della Chiesa non ha commesso errori. Altrimenti si deve sostenere che la Chiesa ha insegnato per mille anni errori nella fede, quando sappiamo – e questo è elemento essenziale della dottrina – che la Chiesa non può errare nella trasmissione della salvezza nei sacramenti.</div>
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Non si deve confondere sbagli personali, i peccati delle persone della Chiesa con errori nella dottrina e nei sacramenti. Chi lo fa crede che la Chiesa sia solo una organizzazione fatta di uomini e nega il principio che Gesù stesso ha fondato la sua Chiesa e la protegge nella trasmissione della fede e della Grazia nei sacramenti tramite lo Spirito Santo. La Sua Chiesa non è un’organizzazione solo umana: è il corpo di Cristo, dove c’è la infallibilità del Concilio e del Papa in modalità precisamente descritte. Tutti i concili parlano della infallibilità del magistero, nella proposizione della fede cattolica. Nella confusione odierna in tanti sono arrivati invece a capovolgere la realtà: ritengono il papa infallibile quando parla privatamente, ma poi quando i papi di tutta la storia hanno proposto la fede cattolica dicono che è fallibile.</div>
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Certo, sono passati 500 anni, non è più il tempo della polemica ma della ricerca della riconciliazione: non però a costo della verità. Non si deve fare confusione. Se da una parte dobbiamo saper cogliere l’efficacia dello Spirito Santo in questi altri cristiani non cattolici che hanno buona volontà, che non hanno commesso personalmente questo peccato della separazione dalla Chiesa, dall’altra non possiamo cambiare la storia, ciò che è successo 500 anni fa. Una cosa è il desiderio di avere buone relazioni con i cristiani non cattolici di oggi, al fine di avvicinarci a una piena comunione con la gerarchia cattolica e con l’accettazione anche della tradizione apostolica secondo la dottrina cattolica; un’altra cosa è l’incomprensione o la falsificazione di ciò che è successo 500 anni fa e dell’effetto disastroso che ha avuto. Un effetto contrario alla volontà di Dio: «...Tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anche essi in noi, perchè il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gio 17, 21).<br />
<br />
FONTE: <a href="http://www.iltimone.org/36525,News.html" target="_blank">IL TIMONE</a><br />
Foto dal web</div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-28168731352856390942017-11-05T09:42:00.003+01:002017-11-05T09:52:16.343+01:00La completa inversione morale del significato del diritto alla vita.<div style="text-align: start;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><i>"Stiamo assistendo a una completa inversione morale del significato del diritto alla vita. Secondo l’ideologia materialista per cui solo coloro che hanno intelligenza e volontà sarebbero veramente umani e, dunque, degni di protezione. Finché non hanno raggiunto questa capacità, sarebbero solo una “materia corporea” sotto il potere di coloro che sono “davvero umani”, intelligenti e dotati di capacità di autodeterminazione. Così, la vita umana non è più una realtà biologica protetta dal diritto internazionale, ma è intelligenza e volontà, cioè forza: la debolezza dei bambini non nati e delle donne in difficoltà hanno una risposta unica: l’eliminazione. La sopravvivenza dei più forti.</i>"</span></blockquote>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHWC3_g2SHPcrizZdzh08eK0X_E2z2gbAmL-TEZJfsxMXOMimeqZI0E6aKpFx98lpHo-oXq_GSNeZbH2-FfkPt5c24sZ8cnYhisrm79s0wI9SYprGb21A64izh6U1MU8PsA4aiOpxN5uE/s640/blogger-image--912544234.jpg"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHWC3_g2SHPcrizZdzh08eK0X_E2z2gbAmL-TEZJfsxMXOMimeqZI0E6aKpFx98lpHo-oXq_GSNeZbH2-FfkPt5c24sZ8cnYhisrm79s0wI9SYprGb21A64izh6U1MU8PsA4aiOpxN5uE/s640/blogger-image--912544234.jpg" /></a></div>
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Il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani sta per imporre la legalizzazione universale dell’aborto nel nome stesso del diritto alla vita.</div>
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Prossimamente si occuperà anche del suicidio assistito e dell’eutanasia, anch’essi necessari ad assicurare il diritto alla vita: per questi signori, evidentemente ” la guerra è pace la libertà è schiavitù l’ignoranza è forza”, come diceva il Grande Fratello di Orwell.</div>
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All’inizio di ottobre, l’ECLJ ha presentato al Comitato per i diritti umani un <a href="https://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/per-il-diritto-alla-vita-unazione-popolare-allonu/">memorandum</a> per la difesa del diritto alla vita con il sostegno di più di 130.000 persone che hanno firmato <a href="https://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/per-il-diritto-alla-vita-unazione-popolare-allonu/">una petizione per la protezione di ogni vita umana</a>.</div>
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Ora apprendiamo dal presidente dell’<a href="https://eclj.org/abortion/un/le-retour-de-la-culture-de-mort">ECLJ</a>, <a href="https://eclj.org/writers/gr%C3%A9gor-puppinck">Gregor Puppink</a>, come stanno andando le cose in seno al Comitato. </div>
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«Questo comitato di esperti indipendenti [che rappresentano gli Stati ma non i popoli: non sono stati mai eletti da nessuno: sono burocrati incaricati di monitorare l’attuazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici (1966), ndT], si è riunito a Ginevra nei giorni scorsi al fine di redigere un’interpretazione ufficiale di ciò che si intende per diritto alla vita. Questa interpretazione, questo <a href="https://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/per-il-diritto-alla-vita-unazione-popolare-allonu/">Commento Generale</a>, ha una certa influenza rispetto alle giurisdizioni e ai legislatori in tutto il mondo, in quanto poi il Comitato giudica gli Stati sul se e come rispettano il trattato.</div>
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Alcuni membri del Comitato hanno colto questa opportunità per promuovere un’interpretazione più estesa del diritto all’aborto. In particolare il membro francese del Comitato, Olivier de Frouville, l’americana Sarah Cleveland e il tunisino Yadh Ben Achour. Gli altri membri non si sono espressi, sono stati molto – troppo – passivi su questo tema. Solo Anja Seibert-Fohr, tedesca, ha cercato di ottenere, invano, il riconoscimento del “legittimo interesse degli Stati nel proteggere la vita del feto”, come riconosciuto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.<br />
<a name='more'></a></div>
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La vita spetta di diritto solo ai sani… e ai “belli”?</div>
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Sin dall’inizio del dibattito, de Frouville ha raccomandato di evitare qualsiasi “considerazione filosofica o ideologica”, ma piuttosto di concentrarsi esclusivamente sui diritti delle donne: mai si è posta in discussione la natura immorale dell’aborto. Allo stesso modo, in nessun momento sono stati menzionati i diritti dei bambini. Mai è stato usato il termine “bambino” o “figlio”. Secondo i membri del Comitato, il bambino non esiste prima della nascita, pertanto sarebbe vano menzionare dei suoi diritti o interessi.</div>
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Si è parlato, quindi, solo di “feti”, e si è raccomandata la legalizzazione dell’aborto eugenetico. Il rappresentante tunisino ha insistito molto su questa necessità: ha detto che è necessario aiutare le persone disabili “una volta che sono nate”, ciò non significa che “dobbiamo permettere a un feto handicappato di vivere”. Ha concluso che “dobbiamo fare tutto il possibile per evitare disabilità”.</div>
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Per evitare di essere accusati di eugenetismo, i membri del Comitato volevano sostituire la parola “feto” con la parola “gravidanza”,considerata meno “sensibile”: come se la modifica dei termini potrebbe rendere più accettabile la realtà eugenetica.</div>
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Il diritto all’aborto è diritto alla vita</div>
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Per quanto riguarda il diritto all’aborto, il Comitato ONU dei diritti umani ha eseguito pedissequamente le raccomandazioni della International Parenthood Planned. Utilizzando il motto di questa organizzazione, i membri del Comitato hanno dichiarato che l’aborto dovrebbe essere decriminalizzato in tutto il mondo e il suo accesso reso “sicuro, legale e conveniente”, senza alcuna condizione né limitazione di tempo. Il divieto o la difficoltà ad accedere all’aborto costituirebbe una violazione del diritto alla vita delle donne. Ciò ha portato M. de Frouville ad affermare, in modo orwelliano, che la decriminalizzazione dell’aborto “è al centro della questione del diritto alla vita!”</div>
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La legge della jungla: solo i più forti hanno diritto alla vita </div>
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Stiamo assistendo a una completa inversione morale del significato del diritto alla vita. Secondo l’ideologia materialista per cui solo coloro che hanno intelligenza e volontà sarebbero veramente umani e, dunque, degni di protezione. Finché non hanno raggiunto questa capacità, sarebbero solo una “materia corporea” sotto il potere di coloro che sono “davvero umani”, intelligenti e dotati di capacità di autodeterminazione. Così, la vita umana non è più una realtà biologica protetta dal diritto internazionale, ma è intelligenza e volontà, cioè forza: la debolezza dei bambini non nati e delle donne in difficoltà hanno una risposta unica: l’eliminazione. La sopravvivenza dei più forti.</div>
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Eppure è principalmente contro l’eugenetica che l’universalità del diritto alla vita era stata riaffermata nel dopoguerra. Gli estensori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo hanno espressamente rifiutato di tollerare qualsiasi forma di eugenetica, ricordando il suo utilizzo da parte del regime nazista [ ma sappiamo bene che <a href="https://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/eugenetica-liberale-miglioramento-o-dono/">l’eugenetica e il razzismo non sono nati e morti col nazismo</a>: i primi <a href="https://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/sulleugenetica/">eugenetisti</a> – le cui idee sono tutt’ora vive e prospere – sono di <a href="https://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/la-vita-non-e-piu-sacra-se-non-e-di-qualita/">fine Ottocento</a> e non sono neanche tedeschi…ndT]; ed è solo per la pressione dell’Unione Sovietica e del Regno Unito che hanno rinunciato, nel 1948, a proteggere in modo esplicito la vita umana “dal concepimento”.</div>
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Il Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità si oppone alla violazione del diritto alla vita?</div>
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Il <a href="https://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/laborto-dei-bambini-disabili-viola-le-norme-onu/">Comitato Onu </a><a href="https://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/laborto-dei-bambini-disabili-viola-le-norme-onu/">per i diritti delle persone con disabilità </a>ha ribadito che “le leggi che consentono esplicitamente l’aborto per motivi di invalidità violano la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” . Ha aggiunto che tali leggi perpetuano degli “stereotipi” negativi che identificano la disabilità con una vita “non degna di essere vissuta”. Ma il Comitato per i Diritti Umani non ne ha tenuto conto. [Anzi rasentando la massima ipocrisia immaginabile, qualcuno ha cercato di dire che l’aborto non va limitato mai e in nessun caso,perciò se il motivo dell’aborto è l’eugenetica non si deve dire: cioè il problema della discriminazione dei disabili si risolve consentendo l’aborto sempre senza doverne spiegare il motivo, NdT]».</div>
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Le ripercussioni sull’ordinamento internazionale</div>
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L’ONU e buona parete delle sue agenzie e delle sue Commissioni da tempo sono divenuti i più autorevoli propagatori della cultura della morte. Questo colpo inferto al diritto più sacro di tutti, il diritto alla vita, ne è l’ennesima dimostrazione. Ma molti Stati si sono già opposti alle conclusioni del Comitato. L’interpretazione data da questo Commento Generale, tra l’altro è diametralmente opposta al significato iniziale del trattato. Perciò la Seibert-Fohr ha rilevato che in questo modo rischia pericolosamente di indebolirsi “L’universalità dei diritti umani”. Infatti, se questa interpretazione del Patto è adottata, molti Stati rifiuteranno di farlo; lo zelo ideologico di alcuni membri del Comitato, inevitabilmente si ritorcerà sulla cooperazione e la coesione internazionale e sulla effettiva autorevolezza delle norme ONU, che già in sé non hanno carattere coercitivo per gli Stati membri.</div>
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Sappiamo bene che il Male divora se stesso.</div>
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Redazione</div>
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Fonte: Notizie Pro Vita</div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-88074367825863279912017-10-30T14:49:00.002+01:002017-10-30T14:49:58.026+01:00Presentata a Roma la Accademia Giovanni Paolo II per la vita e la famiglia.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC8qz2pr59tncL0xHf4Fh2XlwMTh1Gt5fblQ_k0iN09RJ5sFuSmnAzywi0TxZnWHNfmV6AC2bTfvzMAJcYTiT1DDtK1eBYX7PDdYskbX291qCgnwVibrRmdDOoBlz-5HRQNsR0JHpyYJ0/s1600/per+la+vita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="667" data-original-width="1000" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC8qz2pr59tncL0xHf4Fh2XlwMTh1Gt5fblQ_k0iN09RJ5sFuSmnAzywi0TxZnWHNfmV6AC2bTfvzMAJcYTiT1DDtK1eBYX7PDdYskbX291qCgnwVibrRmdDOoBlz-5HRQNsR0JHpyYJ0/s400/per+la+vita.jpg" width="400" /></a></div>
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La notizia, anticipata da “La Verità”, è stata confermata in occasione del convegno sull’Humanae Vitae, promosso alla Pontificia Università “Angelicum” da Voice of the Family.Un gruppo di membri della Pontificia Accademia per la Vita (PAV), creata nel 1994 da Giovanni Paolo II e recentemente “ripulita” e trasformata nei suoi obiettivi da papa Francesco, ha deciso di dare vita ad una John Paul II Academy for Human Life and the Family (JAHLF), che inevitabilmente si pone come contraltare della nuova accademia bergogliana.</div>
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<br /></div>
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Della nuova Accademia fanno parte, Joseph Seifert, Christine de Marcellus Vollmer, Thomas Ward, Philippe Schepens, Mercedes Arzú de Wilson, Luke Gormally, Michael Schooyans (tutti ex componenti della Pontificia Accademia per la Vitae), Paul Byrne, Judie Brown, Carlos Casanova, Roberto de Mattei, Claudio Pierantoni, John-Henri Westen. Caratteristica comune di queste personalità è l’attaccamento al Magistero della Chiesa e il rifiuto di tutti i tentativi di “rivedere” o trasformare questo insegnamento immutabile:</div>
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<b>“Il fine di questa Accademia – ha detto il prof. Seifert – è quello di rifiutare tutti gli orribili mali ed errori che caratterizzano la società moderna e sono perfino entrati all’interno del santuario della Chiesa, opponendo ad essi la chiara esposizione della verità sulla vita umana e la famiglia. Ciò comporta il chiamare l’aborto omicidio e non semplicemente interruzione di gravidanza, ed evitare di usare parole disoneste che oscurano la verità. (…)</b> </div>
<div style="text-align: justify;">
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Nel testimoniare così la bontà e la difesa della vita, la nuova Accademia ritiene importante considerare ciascuno di questi aspetti alla luce della vita eterna“. Perciò, afferma il prof. Seifert: “LaJAHLF non si limita a considerare la vita umana da un punto di vista meramente biologico. Riconosce altresì ed afferma la realtà dell’anima umana che è all’origine della vita. Pertanto, la JAHLF si occupa anche, parlando in termini generali, dei fondamenti metafisici ed antropologici della verità etica”. (T.M.)</div>
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Fonte: <a href="https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/presentata-roma-la-accademia-giovanni-paolo-ii-la-vita-la-famiglia/" target="_blank">Corrispondenza Romana</a></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-47864861551985558622017-10-01T19:16:00.000+02:002017-10-01T19:16:50.870+02:00Maria, catechismo, martirio: la regola di Burke.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiXIdWyTB0pp-JdsJkqXw_WoNVqsJOEeRqcRw_p8_TtyI7L3wbedXIYB073BoxOQTQXLSQswWnSTtApAPPijmfuq9lxxYhyphenhyphenbm9cGOrQP9167g_eiXCs5OJLFmUV05Y94ZxNMLhNkxCv2w/s1600/burke.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="793" data-original-width="1200" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiXIdWyTB0pp-JdsJkqXw_WoNVqsJOEeRqcRw_p8_TtyI7L3wbedXIYB073BoxOQTQXLSQswWnSTtApAPPijmfuq9lxxYhyphenhyphenbm9cGOrQP9167g_eiXCs5OJLFmUV05Y94ZxNMLhNkxCv2w/s400/burke.jpg" width="400" /></a></div>
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Come può un semplice cattolico vivere la propria fede in una situazione di crescente confusione quale quella attuale? È la domanda cui ha risposto il cardinale Raymond Leo Burke in una lezione magistrale svolta a Louisville (Kentucky) lo scorso 21 luglio, ma che vale la pena riprendere per la sua estrema attualità (<a href="http://lanuovabq.it/it/burke-il-male-nella-chiesa-il-papa-e-lunica-salvezza" target="_blank">QUI IL TESTO INTEGRALE</a>). Senza fare sconti sulla verità dei pericoli presenti, Burke ha spiegato come sfuggire lo spirito mondano dello scisma, fino a chiedere la prontezza di donare la vita per la Chiesa.</div>
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«È un momento - ha cominciato il cardinale - che può semplicemente essere descritto come una confusione, una divisione e un errore». Poi ha parlato di un giovane sacerdote che lo aveva avvicinato chiedendogli: «Cardinale, pensa che siamo giunti alla fine dei tempi?». «L’espressione sul suo volto - ha detto Burke - mi ha fatto comprendere la sincerità della sua domanda e la preoccupazione profonda che lo animava. Non ho quindi esitato a rispondere: “Potrebbe essere”». Perché «viviamo nei tempi più travagliati del mondo ma anche della Chiesa». Poi Burke ha citato l’ideologia gender dilagante e distruttiva dell’uomo, la negazione della libertà religiosa per vietare ogni discorso pubblico su Dio, la contraccezione, l’eutanasia, l’indottrinamento dei bambini. Nello stesso tempo la ricerca spregiudicata «del piacere e del potere mentre il ruolo della legge, dettato dalla giustizia, viene calpestato», per cui vige «una legittima paura di uno scontro globale», perché «la situazione attuale del mondo non può proseguire se non portando ad un annientamento totale».</div>
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Per questo, ha continuato Burke, «il mondo mai come oggi ha avuto così bisogno dell’insegnamento solido e della direzione che Nostro Signore... vuole dare al mondo attraverso la Chiesa». Ma non si può non constatare che, «in modo diabolico, la confusione e l’errore…sono entrati anche anche nella Chiesa», che «non sembra conoscere più la sua identità e missione» né «avere la chiarezza e il coraggio di annunciare il Vangelo della Vita e del Divino Amore».</div>
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Quindi il ricordo del cardinal Meisner morto per un attacco di cuore come poi sarebbe deceduto anche il cardinal Caffarra: «So quanto ha sofferto per la continua e crescente confusione circa l’insegnamento della Chiesa all’interno della Chiesa stessa. Chiaramente lui aveva espresso a papa Benedetto XVI le stesse preoccupazioni, preoccupazioni che parevano comuni ad entrambi, mentre allo stesso tempo riaffermava, come la nostra fede ci insegna, la sua fiducia in Nostro Signore che ha promesso di rimanere nel Suo Corpo Mistico, “tutti i giorni, fino alla fine del mondo…" Quando io stesso parlai l’ultima volta con il cardinal Meisner a Colonia, il 4 marzo di quest’anno, era sereno ma, nello stesso tempo, mi espresse la sua determinazione a continuare la battaglia per Cristo e per le verità che Lui ci insegna, senza interruzioni, attraverso la Tradizione Apostolica». </div>
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Purtroppo, ha proseguito il cardinale, «per diverse ragioni molti sacerdoti stanno in silenzio di fronte alla situazione in cui si trova la Chiesa, oppure abbandonano la chiarezza dell’insegnamento della Chiesa, scegliendo la confusione e l’errore». Inoltre, «l’approvazione dei media secolarizzati è per me un segno che la Chiesa sta fallendo miseramente nella sua testimonianza chiara e coraggiosa per la salvezza del mondo». Senza dimenticare che i media dipingono «coloro che parlano di quello che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato» come «i nemici del Papa». Quindi Burke ha spiegato che cosa significhi davvero seguire il Pontefice: «La pienezza del potere (plenitudo potestatis) essenziale all’esercizio dell’ufficio del successore di San Pietro è dipinta falsamente come un potere assoluto, tradendo così il Primato del successore di san Pietro», perché la pienezza del potere «serve precisamente per proteggerlo dal pensiero di tipo mondano e relativista che conduce alla confusione e alla divisione».</div>
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Purtroppo però, «riguardo alle dichiarazioni di papa Francesco, esiste una comprensione popolarmente sviluppata per cui ogni sua esternazione debba essere accettata come insegnamento papale o magisteriale…La questione è complicata, perché papa Francesco sceglie regolarmente di parlare in maniera colloquiale. Motivo per cui, quando qualcuno pone le sue osservazioni all’interno del contesto proprio dell’insegnamento e della pratica della Chiesa, può essere accusato di parlare contro il Santo Padre…Come risultato, si sarebbe tentati di rimanere in silenzio o di provare a spiegare dottrinalmente un linguaggio che confonde o persino contraddice la dottrina».</div>
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Di seguito, la spiegazione sul fatto che occorre «distinguere, come la Chiesa ha sempre fatto, le parole dell’uomo che è il Papa e le parole del Papa come vicario di Cristo in terra. Nel Medioevo, la Chiesa ha parlato dei due corpi del Papa: il corpo dell’uomo e il corpo del Vicario di Cristo…Attualmente, la Chiesa non era abituata ad un Pontefice Romano che parlasse pubblicamente in maniera colloquiale. Infatti, è sempre stata usata una grande prudenza, cosicché ogni parola pubblica del Papa fosse chiaramente in accordo con il Magistero». Papa Francesco, invece, «ha scelto di parlare spesso nel suo primo corpo, il corpo dell’uomo che è il Papa. Infatti, anche nei documenti che, in passato, rappresentavano un insegnamento più solenne, lui stesso ha detto chiaramente che non sta offrendo un insegnamento magisteriale ma il suo pensiero personale. Ma coloro che sono abituati ad una modalità differente di parlare del Papa, vogliono rendere ogni sua dichiarazione parte del Magistero». Anche se «ciò è semplicemente sbagliato e dannoso per la Chiesa».</div>
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Dire tutto questo non è «un atto di inimicizia nei confronti di papa Francesco». Al contrario, «senza questa distinzione perderemmo facilmente il rispetto per il papato o saremmo portati a pensare che, se non siamo d’accordo con le opinioni personali del Pontefice romano, allora dovremmo rompere la comunione con la Chiesa». Dunque, «mentre manteniamo fermamente la fede cattolica in ciò che concerne l’ufficio petrino, non possiamo cadere nell’idolatria del papato che renderebbe dottrina ogni parola pronunciata dal papa, anche se fosse interpretata in maniera contraria alla parola di Cristo stesso, ad esempio, riguardo all’indissolubilità del matrimonio (Mt 19, 9). Piuttosto, con il successore di Pietro, dovremmo sforzarci di comprendere sempre più a fondo la parola di Cristo, in modo da viverla sempre più perfettamente».</div>
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Poi Burke ha cominciato a parlare dell’antidoto alla confusione che è la devozione mariana, il Catechismo e il martirio. «Quale deve essere la nostra risposta al momento estremamente difficile in cui ci troviamo a vivere, momento che pare realisticamente apocalittico? Deve essere la risposta della fede, la fede in Nostro Signore Gesù Cristo che è vivo per noi nella Chiesa e che mai fallirà nell’insegnarci, santificarci e guidarci nella Chiesa, come anche Lui ha affermato, di rimanere con noi sempre fino al Suo ritorno». Ecco perché, «dobbiamo studiare più attentamente l’insegnamento della Fede contenuto nel Catechismo della Chiesa Cattolica ed essere preparati a difendere questi insegnamenti contro le falsità». Inoltre, «non dobbiamo mancare nel riconoscere anche i molti segni edificanti di fedeltà a Cristo nella Chiesa. Penso a molte belle case cattoliche…a molti bravi e saldi sacerdoti e vescovi che vivono la fede e ne danno esempio nella loro vita quotidiana».</div>
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Infine, «per rimanere completamente uniti a Cristo…dobbiamo ricorrere alla Beata Vergine Maria, la Madre di Cristo e la Madre della Chiesa…lei continua ad essere il canale di tutte le grazie che, senza misura e senza sosta sgorgano dal Cuore glorioso e trafitto del Suo Divin Figlio». Bisogna poi «invocare frequentemente durante il giorno l’intercessione di san Michele Arcangelo», perché «c’è un’azione decisamente diabolica nella così dilagante confusione, divisione, errore nella Chiesa». C’è poi «San Giuseppe, il patrono della Chiesa universale. Dovremmo pregarlo ogni giorno per la pace nella Chiesa…Non senza ragioni, uno dei titoli di san Giuseppe è “Terrore dei demoni"».</div>
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«La Beata Vergine Maria ci condurrà allo stesso modo a cercare l’intercessione di san Pietro per il suo successore, papa Francesco…Dovremmo anche invocare l’intercessione dei grandi papi santi che hanno guidato la Chiesa in tempi difficili». E, «in modo particolare, dovremmo pregare per i cardinali della Chiesa, che sono i principali consiglieri del Pontefice romano», perché «in tempi simili, il servizio dei cardinali richiede loro una particolare chiarezza e coraggio e la volontà di accettare qualsiasi sofferenza sia richiesta per essere fedeli a Cristo e alla sua Chiesa, “anche fino a versare il sangue”». </div>
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Poi il cardinale ha chiarito che ciò non significa ignorare «la gravità della situazione», ma non «lasciar spazio alla disperazione mondana…La nostra sicurezza è in Cristo. Sì, dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per difendere la nostra fede cattolica in ogni circostanza…ma dobbiamo sapere che la vittoria appartiene ultimamente e unicamente a Cristo». Infine, «non ci può essere spazio…per lo scisma che è sempre e in ogni luogo sbagliato», ma «dovremmo essere pronti ad accettare qualsiasi sofferenza possa venire per la salvezza di Cristo e del Suo Corpo Mistico, la nostra Madre Chiesa…accettare di essere ridicolizzati, incompresi, perseguitati, esiliati e anche di morire, per rimanere uno con Cristo nella Chiesa sotto la protezione materna della beata Vergine Maria». Anche perché «lo scisma è frutto di un modo di pensare mondano, per cui si crede che la Chiesa sia nelle nostre mani».</div>
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Poi, data la particolare natura di questi pericoli, «dobbiamo salvaguardare specialmente la nostra fede nell’ufficio petrino e il nostro amore per il successore di san Pietro, papa Francesco…Rinnoviamo ogni giorno la nostra fede nella Chiesa e nell’ufficio, divinamente elargito, del Pontifice romano e preghiamo in maniera fervente per il Pontefice romano che possa servire Cristo in tutta obbedienza e generosità». Ecco perché, ha concluso Burke,«non dovremmo preoccuparci se questi sono momenti apocalittici o meno, ma di rimanere fedeli alla fede, generosi e coraggiosi nel servire Cristo e il Suo Corpo Mistico, la Chiesa. Infatti sappiamo che il capitolo finale della storia di questi tempi è già scritto. È la storia della vittoria di Cristo sul peccato e sul suo frutto più mortale, la dannazione eterna. Ci resta da scrivere, insieme a Cristo, i capitoli intermedi attraverso la nostra fedeltà, coraggio e generosità come Suoi veri collaboratori, come veri soldati di Cristo».</div>
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Fonte: <a href="http://www.lanuovabq.it/it/la-regola-di-burke-maria-catechismo-e-martirio" target="_blank">La Nuova Bussola Quotidiana</a></div>
Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7011766530059968848.post-8564052903896604872017-09-02T08:59:00.001+02:002018-08-31T00:33:07.698+02:00COME I CATTOLICI POSSONO ACCOGLIERE I CREDENTI LGBT<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlrITgp37cY1GMBHIBuRi9S8ss3za69YyqGv3lZO5fn6Jaubnz0xVx5pEwPZCGFaFP5qxANxf6XYCf5O2RyLckuWfzS0WoQcP9lQYg7ZrgDeMUTKzsYpVOlWBb7uzfCiSI2eT8kJVvOb8/s640/blogger-image-2078339962.jpg" imageanchor="1" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlrITgp37cY1GMBHIBuRi9S8ss3za69YyqGv3lZO5fn6Jaubnz0xVx5pEwPZCGFaFP5qxANxf6XYCf5O2RyLckuWfzS0WoQcP9lQYg7ZrgDeMUTKzsYpVOlWBb7uzfCiSI2eT8kJVvOb8/s640/blogger-image-2078339962.jpg" /></a></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "helvetica neue light" , , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-weight: 700;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il </span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Card. sarah confuta le tesi del gesuita James Martin, consulente in Vaticano per la Segreteria della Comunicazione.</span></span><br />
<span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "helvetica neue light" , , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-weight: 700;"><br /></span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "helvetica neue light" , , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-weight: 700;">di <a href="http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/09/01/il-cardinale-sarah-confuta-il-gesuita-pro-gay/?ref=twhe&twitter_card=20170901170058" target="_blank">Robert Sarah</a></span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">La Chiesa cattolica è stata criticata da molti, inclusi alcuni dei propri seguaci, per la sua risposta pastorale alla comunità LGBT. […] Tra i sacerdoti cattolici, uno dei critici più espliciti del messaggio della Chiesa in materia di sessualità è padre James Martin, un gesuita americano. Nel suo libro "Building a bridge", pubblicato all'inizio di quest'anno, egli ripete la critica corrente secondo cui i cattolici sono stati aspramente critici dell'omosessualità ma nello stesso tempo trascurano l'importanza dell'integrità sessuale tra tutti coloro che vivono in questa condizione.</span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Padre Martin è corretto nell’affermare che non ci dovrebbe essere alcun doppio binario riguardo alla virtù della castità, la quale, per quanto sia impegnativa, fa parte della buona notizia di Gesù Cristo per tutti i cristiani. Ma per i non sposati – a prescindere dalla natura delle loro attrazioni – la castità fedele richiede l'astensione dal sesso.</span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Questa potrebbe sembrare un'esigenza troppo elevata, soprattutto oggi. Tuttavia sarebbe contrario alla saggezza e alla bontà di Cristo chiedere qualcosa che non può essere compiuto. Gesù ci chiama a questa virtù perché ha fatto i nostri cuori per la purezza, proprio come ha fatto la nostra mente per la verità. Con la grazia di Dio e con la nostra perseveranza, la castità non solo è possibile, ma diventerà anche la fonte della vera libertà.</span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Non abbiamo bisogno di guardare lontano per vedere le tristi conseguenze del rifiuto del piano di Dio per l'intimità e l'amore umano. La liberazione sessuale che il mondo promuove non mantiene ciò che promette. Piuttosto, la promiscuità è la causa di tanta sofferenza inutile, di cuori spezzati, della solitudine e del trattare gli altri come un mezzo di gratificazione sessuale. Come madre, la Chiesa cerca di proteggere i propri figli dal male del peccato, come espressione della sua carità pastorale.</span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Nel suo insegnamento sull'omosessualità, la Chiesa guida coloro che la vivono distinguendo le loro identità dalle loro attrazioni e azioni. In primo luogo ci sono le persone stesse, che sono di per sé buone perché sono figli di Dio. Poi ci sono le attrazioni dello stesso sesso, che non sono peccaminose se non volute o seguite, ma sono comunque in contrasto con la natura umana. E infine ci sono i rapporti tra persone dello stesso sesso, che sono gravemente peccaminosi e dannosi per il benessere di chi li pratica. Le persone che si identificano come membri della comunità LGBT esigono che si dica loro questa verità nella carità, specialmente da parte dei sacerdoti che parlano per conto della Chiesa su questo complesso e difficile argomento.</span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">La mia preghiera è che il mondo finalmente ascolti le voci di quei cristiani che sperimentano le attrazioni dello stesso sesso e hanno scoperto pace e gioia vivendo la verità del Vangelo. I miei incontri con loro sono stati per me una benedizione e la loro testimonianza mi commuove profondamente. Ho scritto la prefazione a una testimonianza di questo tipo nel libro di Daniel Mattson, "Why I Don’t Call Myself Gay: How I Reclaimed My Sexual Reality and Found Peace [Perché non mi chiamo gay. Come ho riconquistato la mia realtà sessuale e ho trovato la pace]", con la speranza di far udire meglio la sua e simili voci.</span></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px 0px 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Questi uomini e donne testimoniano il potere della grazia, la nobiltà e la capacità del cuore umano e la verità dell'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità. In molti casi essi hanno vissuto lontano dal Vangelo per un certo periodo ma sono stati poi riconciliati con Cristo e la sua Chiesa. Le loro vite non sono facili né prive di sacrificio. Le loro inclinazioni per lo stesso sesso non sono state vinte. Ma hanno scoperto la bellezza della castità e delle amicizie caste. Il loro esempio merita rispetto e attenzione, perché hanno molto da insegnare a tutti noi come accogliere e accompagnare i nostri fratelli e sorelle con autentica carità pastorale.</span></div>
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Fonte: L'Espresso</div>
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<div class="sociable" style="border: 0px; color: rgb(68 , 68 , 68); font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana"; font-size: 16px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 16px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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Semiurhttp://www.blogger.com/profile/17744511450209602933noreply@blogger.com0