giovedì 18 agosto 2011

Quanto ci costa il Papa!


La Chiesa e la crisi

L'Avvenire a quanti, da Gramellini su La Stampa a Mario Staderini su Il Fatto quotidiano, indicano nella Chiesa un' enclave al riparo dai sacrifici imposti dalla manovra.

Roma, 18-08-2011

C'è un bufala colossale che gira da un paio di giorni. E' quella "secondo la quale basterebbe piazzare in un albergo 'una cappellina', per poter dichiarare l'intero complesso 'adibito a culto' e quindi non pagare l'Ici". Ma se "fosse vero tutti gli albergatori l'avrebbero gia' fatto". L'Avvenire replica così a quanti, da Gramellini su La Stampa a Mario Staderini su Il Fatto quotidiano, indicano nella Chiesa un'enclave al riparo dai sacrifici imposti dalla manovra.

4 miliardi sperperati?

L'articolo, a firma di Umberto Folena, risponde anche all'affermazione secondo la quale "c'è la crisi, quindi anche la Chiesa paghi rinunciando a 'quattro miliardi di esenzioni Ici, persino su residenze e attivita' estranee al culto'". La "non meglio precisata 'stima europea' " non arriva, svela Folena, "da qualche autorevole organismo di Strasburgo o Bruxelles" ma da "un preciso eurodeputato europeo ferocemente critico nei confronti di tutto cio' che e' presenza sociale, pubblica, della Chiesa".
In realtà, assicura l'editorialista, "le case d'ospitalità che svolgono servizio alberghiero già pagano, se non lo facessero sarebbero fuorilegge e andrebbero costrette a pagare dal Comune di competenza. L'abbiamo scritto e riscritto alla nausea". "E allora chi manca all'appello, chi dovrebbe pagare e ancora non paga?", si chiede Avvenire rilevando l'unanime apprezzamento dei media per il servizio che "gli oratori, gli ospedali e perfino le scuole, pubbliche ma non statali", offrono "all'intera societa'".
"Sembra di capire - continua l'editoriale - che non dovrebbe essere il baretto dell'oratorio a pagare l'Ici, e allora chi pagherebbe? La casa alpina dei campi scuola? Le sacrestie? Le mense Caritas, ristoranti travestiti?". "Bisognerebbe essere più precisi e informarsi, prima di gettare ombra o perfino fango. Bisognerebbe avere, con la Chiesa, la precisione che si ha nei confronti di altri soggetti più "reattivi" e meno inoffensivi. Perché quei 'quattro miliardi' sottratti all'Italia della crisi sono lo schizzo cattivo di un laicismo che intende eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa, che sta contribuendo già adesso ad ammortizzare gli effetti nefasti della crisi".
Quanto costa il Papa a Madrid e chi paga

Altro fronte per la Chiesa, quello aperto dagli "indignados" alla vigilia dell'arrivo di Benedetto XVI a Madrid, con la forte denuncia dei presunti costi della Giornata Mondiale della Gioventù. Radio Vaticana ribatte: i costi dell'evento sono a carico della Chiesa. "Il portavoce del governo spagnolo, José Blanco, ha ribadito che allo Stato l'evento non costerà nulla e che il peso ricade sulla Chiesa, sui pellegrini stessi e su alcuni patrocinatori privati. Le spese per la sicurezza - ha detto - sono quelle che riguardano qualsiasi altra manifestazione, comprese quelle degli indignados", spiega l'emittente pontificia.
"Già il direttore finanziario della Gmg, Fernando Gimenez Barrioconal aveva ricordato piu' volte che ai contribuenti spagnoli la Giornata mondiale della Gioventu' non costera' un solo euro, perché l'amministrazione pubblica spagnola non finanzia questo evento. Ha invece voluto sottolineare il positivo impatto economico per la Spagna, per tutti i giovani che stanno giungendo nel Paese da tutto il mondo".

fonte: Rainews24

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