domenica 29 luglio 2012

L'uso di dare la Comunione in bocca può risalire a Gesù?





di Nicola Bux

Il Santo Padre, non solo pronunziò il noto discorso del 22 dicembre sull' interpretazione del concilio ecumenico Vaticano II, che invitava a compiere nel senso della riforma in continuità con la tradizione della Chiesa (Ecclesia semper reformanda), ma lo ha pure messo in pratica nella liturgia. In primis, facendo ricollocare il Crocifisso dinanzi a sè sull'altare, in modo che la preghiera del sacerdote e dei fedeli sia "rivolta al Signore". 


Qui però, mi soffermo sulla seconda 'innovazione' di Benedetto XVI: l'amministrazione della S.Comunione ai fedeli, in ginocchio e in bocca. Dico 'innovazione', rispetto al noto indulto che in diverse nazioni consente di riceverla sulla mano.Infatti, si ritiene da non pochi, che solo nella tarda antichità-alto medioevo, la Chiesa d'Oriente e d'Occidente abbia preferito amministrarla in tal modo. Allora, Gesù ha dato la Comunione agli Apostoli sulla mano o chiedendo di prenderla con le proprie mani?

martedì 24 luglio 2012

Verso l'Alto!





Beato Piergiorgio Frassati,
tu che giovane e ricco ti facesti amico dei poveri
perchè in loro scoprivi il volto vivo di Dio,
aiuta anche noi a riconoscere Gesù nei poveri
e a servirli con generosità.

Tu che amavi camminare sulle alte montagne,
dove sentivi forte la presenza di Dio,
insegnaci che la vita
deve saper guardare verso l’Alto
ed avere orizzonti grandi e sconfinati.

Tu che amavi l’amicizia vera e la gioia condivisa,
insegnaci ad essere veri amici di Dio
per essere veri amici dei fratelli.

Tu che fosti incompreso nella famiglia
per la tua fede cristiana, aiuta i giovani
che sono derisi e umiliati per il loro credo,
a rimenere fedeli al dono della fede cristiana.

Tu che che hai scoperto che vivere la vita cristiana
è vivere la pienezza dell’esistenza,
aiuta noi giovani a comprendere
che la vera ricchezza
della vita è vivere per Gesù,
è metterci al suo servizio.
Fa’ che non abbiamo paura di seguire Gesù!

Beato Piergiorgio Frassati,
prega per noi!


domenica 22 luglio 2012

Mons. Bux sulla Liturgia.

"..Oggi i preti, nella liturgia dicono alla fine della Messa: “Buongiorno, buonasera, come state? Mi raccomando, andate a casa, fate questo, fate quest’altro …”. La liturgia, come atto della Chiesa universale, non è un atto di un gruppo che io possa trasformare in una sorta di riunione di famiglia. No, e questo è il punto. Allora, l’adorazione: adorazione significa che la gente viene in chiesa perché deve riconoscere e adorare il Signore. E dunque questa è la cosa fondamentale. Se viene meno questo, è chiaro che ogni altra cosa è possibile..."



Riporto dal Blog Caorleduomo, questa interessante intervista a Mons. Bux, Consultore in Vaticano delle Congregazioni per la Dottrina della Fede e per le Cause dei Santi.

Il Papa e i richiami alla corretta liturgia. Mons. Bux: è un atto sacro, non di intrattenimento.

Nel suo videomessaggio per la cerimonia conclusiva del Congresso eucaristico internazionale di Dublino, Benedetto XVI ha affermato che i desideri dei Padri Conciliari circa il rinnovamento liturgico sono stati oggetto di “molte incomprensioni ed irregolarità”. “La riforma voleva condurre la gente a un incontro personale con il Signore presente nell’Eucaristia - ha detto il Papa - ma la revisione è rimasta ad un livello esteriore”. Ma come e perché è stata fraintesa la riforma liturgica del Concilio Vaticano II?
Fabio Colagrande lo ha chiesto a mons. Nicola Bux, docente alla Facoltà teologica pugliese e consultore presso le Congregazioni per la Dottrina della Fede e per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti:

giovedì 19 luglio 2012

Litanie Riparatrici alla Madonna




Ad ogni invocazione: Ti consoleremo o Maria

Delle orribili offese che si fanno
contro il tuo dolcissimo figlio Gesù,

Della spada di dolore che figli degeneri
vogliono immergere nuovamente nel tuo Cuore materno,

Delle bestemmie nefande vomitate contro il tuo purissimo
e santissimo Nome,


Delle infami negazioni che si fanno dei tuoi privilegi
e delle tue glorie più belle,

Degli insulti che i protestanti e gli eretici lanciano
contro il tuo culto dolcissimo,

Dei sacrileghi oltraggi che si fanno dagli empi
contro le tue venerande immagini,

Delle profonazioni che si commettono
nei tuoi stessi santuari,

Dei peccati contro l'angelica virtù della purezza
che ti è cara sopra ogni altra,

Degli oltraggi che con le mode invereconde si commettono
contro la dignità della donna, da te rivendicata e santificata,
Dell'orrendo delitto con cui persino gli innocenti fanciulli
vengono strappati dal tuo seno materno,
Della incomprensione di tante madri
per i tuoi diritti divinamente materni,
Della ingratitudine di tanti figli alle tue grazie più preziose,
Della freddezza di tanti cuori di fronte alle tue tenerezze materne,
Del disprezzo con cui sono accolti i tuoi amorevoli inviti,
Della crudele indifferenza di tanti cuori,
Delle amare lacrime che versi sulla sorte
di tanti tuoi infelici figli prodighi,
Delle angoscie del tuo dolcissimo Cuore, nel vedere
di nuovo il tuo Figlio tradito e crocifisso dai peccatori,
Delle agonie dell'anima tua santissima alla vista
dell'abbandono in cui Egli è lasciato in tanti tabernacoli,
Dei tuoi sospiri d'amore,
Del martirio che ti reca la perdita di tante anime redente
dal Sangue del tuo Gesù e dalle tue lacrime,
Degli orrendi attentati che si commettono
contro il tuo Gesù che vive nel suo vicario
e nei suoi sacerdoti,
Della infernale congiura contro la vita del tuo Gesù
nella sua Chiesa.



PREGHIAMO

O Madre Santa e dolcissima, nell'eroismo del tuo amore materno, ai piedi della Croce, hai pregato per quelli che martoriavano il tuo diletto Figlio Gesù e straziavano il tuo tenerissimo Cuore; abbi pietà di tutti quelli che ora ti offendono. Fa che anch'essi possano essere accolti nel tuo seno materno, purificati dalle tue lacrime benedette, ed ammessi a godere i frutti stupendi della tua materna mmisericordia. Amen

martedì 10 luglio 2012

Castità prematrimoniale. Le ragioni della Chiesa.



di Giuliano Guzzo

Sta alimentando dissensi e polemiche un recente intervento dell’arcivescovo di Trento, reo di aver rammentato l’immoralità del piacere sessuale al di fuori del matrimonio. Che poi è notoriamente l’argomento preferito per accusare la Chiesa d’essere fuori dal mondo. Tutto si può dire, quindi, tranne che questo genere di polemiche siano sorprendenti.
Sorprende, invece – e parecchio -, l’atteggiamento di coloro che puntualmente liquidano come sessuofobico l’insegnamento della Chiesa senza in realtà conoscerlo. 

Non è infatti vero, tanto per sbugiardare un mito duro a morire, che la Chiesa consideri l’astinenza dal piacere sessuale alla leggera, come se fosse un percorso semplice e banale. Al contrario, il Catechismo chiarisce senza equivoci che i fidanzati che vivono «la castità nella continenza» risultano effettivamente messi «alla prova». Il punto è che non si tratta di una prova fine a sé stessa, bensì volta ad accrescere «il reciproco rispetto», ad allenare «alla fedeltà e alla speranza di riceversi l'un l'altro da Dio» (CCC, 2350).
Non per nulla viene caldeggiato il ricorso alla preghiera come sostegno costante e fondamentale anche per la vita di coppia, diversamente in balia di sole forze ed umori umani, spesso troppo umani.


domenica 8 luglio 2012

IL POTERE DELLA PUBBLICITA' E L'ISTIGAZIONE AL VIZIO

Non c'è soltanto qualcuno che vuole imporre il suo prodotto, ma chi segue pervicacemente l'ideologia totalizzante dello schiavismo del peccato.

di Cristina Siccardi

La pubblicità è una delle forme più persuasive per indirizzare i gusti e le scelte delle persone. Il primo annuncio pubblicitario risale al 1630 e apparve su un giornale di quel tempo: era una semplice inserzione che richiamava il nome del prodotto. Con la rivoluzione industriale e con l'incremento della produzione delle merci è aumentato l'uso di fare pubblicità, fino a diventare la cosiddetta "anima del commercio". Essa è il motore trainante degli indirizzi degli usi e dei costumi delle diverse generazioni e la sua importanza ha dato vita ad una vera e propria scienza, che utilizza le tecniche e tecnologie più avanzate, avvalendosi del lavoro di psicologi, sondaggisti, sociologi, disegnatori, fotografi, grafici, registi, attori, musicisti, cantanti... e le cifre impiegate sono da capogiro.

mercoledì 4 luglio 2012

Non esiste alcun diritto all’aborto



Come ha spiegato su questo sito la bioeticista Assuntina Morresi, «l’attacco all’obiezione di coscienza serve per far passare l’idea cheabortire è un diritto. Nella legge 194, invece, l’aborto non è considerato un diritto, ma l’ultima opzione possibile nel caso di una maternità rifiutata».

La questione è emersa chiaramente pochi giorni fa: un magistrato di Spoleto ha chiesto alla Consulta di valutare se la legge 194 sull’aborto sia conforme all’articolo 2 della Costituzione, secondo cui “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”, e all’articolo 32, in cui si afferma che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Inoltre ha fatto riferimento all’orientamento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che nel novembre 2011, ha ritenuto che sia da assicurare una protezione dell’embrione. La Corte costituzionale si è pronunciata affermando che è «manifestamente inammissibile, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge n. 194 sull’aborto, sollevata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto».