domenica 23 febbraio 2014

I PECCATI CONTRO LA SANTITA' DEL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO


I PECCATI CONTRO LA SANTITA' DEL
SACRAMENTO DEL MATRIMONIO


1. DIVORZIO E ADULTERIO


Abbiamo visto, anche passando in rassegna alcuni testi biblici del Nuovo Testamento, come il sesto comandamento intenda tutelare le dimensioni della santità dell’amore umano aperto alla vita e del corpo umano in quanto tempio dello Spirito Santo. Dobbiamo ora addentrarci nell’analisi dei singoli peccati impuri. A mio avviso è quanto mai opportuno distinguere le singole tipologie in quattro generi di peccato: alcuni, infatti, sono direttamente contrari alla santità del matrimonio; altri colpiscono la vita come frutto naturale dell’amore umano tra un uomo e una donna; altri costituiscono delle aberrazioni della legge naturale; ed altri, infine, sono profanazioni della santità del corpo umano in quanto tale.
Appartengono al primo gruppo l’adulterio, il divorzio, le unioni civili, le libere convivenze e i rapporti prematrimoniali. Il matrimonio è un vero sacramento, istituito da Cristo per sigillare e santificare con la benedizione di Dio il patto coniugale con cui un uomo e una donna, liberamente, si donano l’uno all’altro con atto di consegna totale e indissolubile, valido e vincolante fino alla morte di uno dei coniugi. L’adulterio, che in tempi non troppo lontani era perseguito come reato dal Codice Penale italiano, è un gravissimo peccato in quanto infrange la promessa sacra di fedeltà reciproca contratta dai coniugi davanti a Dio.

sabato 8 febbraio 2014

L’Onu contro il Vaticano ovvero la Nuova Mafia contro la Chiesa di Dio.



di Ludovico Russomando

A volte non si sa se ridere o piangere e al di là dell’apparente boutade si tratta di un dilemma non da poco. Certe cose, in sé stesse gravi o addirittura gravissime, possono, per altre ragioni, generare ilarità o sano e legittimo humour. Vedere una persona goffa e robusta scivolare su una buccia di banana può creare sia una sincera pena che una certa divertita risata, senza che si voglia ignorare il danno subito al malcapitato.

La storia dell’Onu resta tutta da scrivere e quando sarà scritta e opportunamente documentata, essa farà apparire senza dubbio la nota agenzia internazionale come uno di quei poteri forti – forse il principale – che senza potersi fondare su alcun suffragio popolare e con nessun titolo di legittimità, da decenni ormai serve solo a manovrare, a influenzare, a fare pressioni indebite e insomma ad auto-perpetuarsi, in una inutilità drammatica ed evidente. E’ impossibile fare una lista dei peccati, dei crimini e dei reati commessi nel mondo interno da agenti e operatori targati Onu: questi crimini vanno dallo sfruttamento minorile alla copertura del traffico internazionale di stupefacenti, dalla violazione della sovranità di Stati legittimamente costituiti sino alla regia, più o meno occulta, di colossali campagne di propaganda ideologica e terroristica. Non ci interessa esprimere opinioni personali, noi seguiamo semplicemente il Magistero della Chiesa e al seguito di questocondanniamo fermamente tutte le tipiche deviazioni della società contemporanea, come il divorzio, l’aborto, la contraccezione, l’omosessualità, la pornografia, l’eutanasia, le manipolazioni genetiche e ogni forma di “liberalizzazione” in tal senso.

sabato 1 febbraio 2014

No alla scuola-gender.

Mai si era deciso di imporre la negazione dell’innegabile, l’oscuramento per legge delle evidenze..



scritto da
: Stefano Fontana,
sabato 1 febbraio 2014

Arrivare primi non sempre è un merito. Ma nel caso del Messaggio dei Vescovi del Triveneto per la 36ma Giornata della Vita – “Il compito educativo è una missione chiave!” -, arrivare primi è stato un vero merito. Primi in cosa? Primi a intervenire su un insieme di fenomeni molto allarmanti che stanno invadendo l’educazione dei nostri bambini e giovani nella scuola e che di solito viene riassunto nell’espressione “ideologia del gender”. Finora erano intervenuti solo (pochi) singoli Vescovi. Ora interviene una Conferenza episcopale regionale. Siccome se ne sentiva il bisogno: onore al merito a chi è arrivato per primo!