mercoledì 30 novembre 2011

PICCHIATO UN PARROCO NELLA DIOCESI DI FIRENZE PERCHE' AVEVA INIZIATO AD ELIMINARE GRADUALMENTE GLI ABUSI LITURGICI


"...Tipico esempio della degenerazione della funzione dei laici nella Chiesa, a cui le Autorità competenti ancora non pongono fine..."

Aveva ripreso a celebrare la Messa sull'altare anziché sul tavolino del predecessore, eliminati i canti non consoni recuperando quelli in latino ed invitato i fedeli a comunicarsi in ginocchio e sulla lingua, seguendo l'esempio di Benedetto XVI
di Dante Pastorelli
È bene sgomberare il campo da un equivoco generato dal sensazionalistico titolo dell'articolo (...) sul Giornale di Firenze del 26 luglio u.s., "No alla Messa in Latino. Parroco picchiato a Ronta". (...) La Messa di S. Pio V qui non c'entra per niente. (...)
Allora, quali i motivi del contendere alla base del caso mugellano? Un gruppo di fedeli più "attivi", una decina, ed i loro sostenitori, in tutto al massimo una ventina su una popolazione di oltre 1400 anime, erano abituati a fare e disfar a piacimento in chiesa e nei locali annessi, compresa la libera affissione in bacheca di manifesti, volantini e comunicati di vario contenuto, giacché il precedente curato risiedeva in un paese vicino ed a Ronta si recava solamente per le celebrazioni eucaristiche e per gli altri principali doveri pastorali.
Costoro, avendo goduto di libertà assoluta d'azione in un lungo periodo di parziale sede vacante parrocchiale, si son sentiti spodestati, privati di un "potere" illegittimamente arrogatisi, dal nuovo parroco, don Hernan Garcias Pardo, che da meno di un anno è stato incaricato della guida della comunità, ha fissato la sua residenza nella canonica di Ronta ed esige, comprensibilmente, di far quel che la Chiesa gli richiede.

mercoledì 23 novembre 2011

Finalmente sarà istituita presso la Congregazione del culto divino la «Commissione per l’arte e la musica sacra per la liturgia».



















Sarà istituita tra breve all’interno della Congregazione per il culto. Si occuperà anche della musica e del canto per la liturgia


CITTÀ DEL VATICANO

Un’equipe per dire basta alle chiese-garage, a quelle ardite architetture che rischiano di snaturare tanti moderni luoghi di culto cattolici. E per promuovere un canto che aiuti davvero la celebrazione della messa. Nelle prossime settimane sarà istituita presso la Congregazione del culto divino la «Commissione per l’arte e la musica sacra per la liturgia». Non un semplice ufficio, ma una vera e propria squadra che avrà il compito di collaborare con le commissioni incaricate di valutare i progetti delle nuove chiese nelle diocesi, come pure di approfondire il tema della musica e del canto che accompagnano la celebrazione.

sabato 19 novembre 2011

L'EMBRIONE COSTRUISCE SE STESSO NEL GREMBO MATERNO




Il dossier completo di un gruppo di professori universitari cattolici spagnoli sull'aborto

di Nieves San Martín

CORDOBA, venerdì, 17 novembre 2011 (ZENIT.org) - In Spagna, un gruppo di professori dell’Università Cattolica di Cordoba ha pubblicato un rapporto sull’aborto nell'Andalusia. Il testo, che è disponibile per intero sul sito della diocesi di Cordoba (*), è un vero e proprio vademecum, che permette di formare un giudizio su un tema tanto fondamentale.

Il documento affronta il tema da vari punti di vista: medico, bioetico, giuridico, economico e il magistero della Chiesa. Concentrandosi su questo ultimo punto, la diocesi di Cordoba ha appoggiato l’iniziativa, essendo l'aborto “un problema fondamentale, di grande impatto sociale e di rilevanza primordiale”.

Gli autori hanno analizzato in primo luogo la letteratura medica e scientifica, ripercorrendo la gestazione e lo sviluppo nella specie umana nei suoi vari stadi. Hanno esaminato poi l'aspetto giuridico, morale, filosofico e teologico. Infine, il rapporto offre anche un'analisi dell'attività economica attorno all'aborto in Andalusia, paragonando la situazione con il resto della Spagna.

Il documento offre una serie di conclusioni finali che possono essere molto illuminanti per i cattolici e permettono al grande pubblico di formarsi un'opinione informata sull'argomento.

Dal punto di vista medico e bioetico, affermano gli autori, “ci muoviamo sul piano dei valori oggettivi e la verità oggettiva, senza formare un giudizio sulle responsabilità soggettive”.

Il rapporto, che conferma “il carattere umano dell'embrione”, constata che la gestazione umana è un “processo continuo” e che “sin dal momento del concepimento, lo zigote è una nuova entità biologica”.

lunedì 14 novembre 2011

Libertà per Chen Guangcheng!

La voce di un uomo contro gli orrori perpetrati in Cina per attuare il programma del "figlio unico".

martedì 1 novembre 2011

Se 7 miliardi sono troppi






di Riccardo Cascioli
















Ieri è stato il giorno della bambina 7 miliardi, secondo la scelta convenzionale fatta dall’Onu. A parte la grottesca battaglia tra Filippine e India – innescata sempre dall’Onu - per aggiudicarsi il titolo di paese della “fortunata” nascita (c’era un premio economico), rispetto al passato è sembrato che la data sia stata celebrata con una certa stanchezza. Probabilmente si sta diffondendo la consapevolezza che non funziona più il vecchio slogan “Siamo troppi”, finalizzato a sostenere politiche di controllo delle nascite. In 60 anni i tassi di fertilità sono crollati da una media globale di 6 figli per donna a circa 2,5 e la tendenza è all’ulteriore diminuzione. E anche se la popolazione continuerà ad aumentare ancora per un po’ (le ultime stime parlano di circa 10 miliardi per la fine del secolo) appare sempre più evidente che non sarà per via dell’eccesso di nascite, ma casomai dall'aumento dell'aspettativa di vita e dalla diminuita mortalità infantile.