lunedì 30 gennaio 2012

Il Rito Proibito

Ripropongo all'attenzione dei lettori questi bellissimi video sulla Santa Messa in rito Antico. Augurandomi che la loro visione possa fare cogliere, in chi li guarda, tutta la bellezza e sacralità della liturgia cattolica.




venerdì 27 gennaio 2012

Apparizioni a Fatima - Film di Daniel Costelle (1991)



Condivido con piacere questo bellissimo film alla cui visione invito TUTTI i lettori di Sursum Corda! Ringrazio l'amico Sergio Mura che lo ha reso disponibile su You Tube.



Per approfondire la santità dei pastorelli di Fatima:

mercoledì 25 gennaio 2012

La Messa Rock a Trento

Oramai non ci possiamo stupire più di niente. Nemmeno di un sacerdote che permette un simile scempio!



25/01/2012

Albiano celebrerà la prima «messa rock» della provincia: sabato 11 febbraio, infatti, nella chiesa del paese cembrano, la funzione religiosa sarà scandita dalle canzoni suonate dagli High Voltage, band rock trentina. «Niente di ridicolo» puntualizza la band. «Racconteremo i testi biblici in un modo nuovo» dice don Stefano.


"Eseguiremo sette brani, due degli Stryper e cinque composti dal leader solista della band". Loro si chiamano High Voltage, e non stanno preparando la scaletta per un festival rock. No, no. Loro vanno a suonare in chiesa, esattamente a quella di Albiano, provincia di Trento. "Cantate al Signore un canto nuovo". Così recita il Salmo 32 e la band rock trentina lo fa per davvero.
Appuntamento per sabato 11 febbraio con la prima messa rock, anzi metal. Come sarà strutturata? Semplice. Nel corso della funzione, salmi e preghiere saranno scanditi dalle canzoni della band americana degli Stryper e dal suo leader Michael Sweet. "Testi religiosi — puntualizza Michele Andreatta, uno dei componenti del gruppo, al Corriere del Trentino — niente di sacrilego o ridicolo, l'impegno che ci siamo presi è serissimo. Eseguiremo sette brani, due degli Stryper e cinque composti dal leader solista della band". Il gruppo sarà accompagnato da sette musicisti e un coro di 28 elementi. Un'organizzazione imponente, benedetto (è proprio il caso di dirlo) dal parroco.
Don Stefano non vede l'ora di accoglierli sull'altare: "Ma niente spettacolarizzazione", dice sempre al Corriere del Trentino "piuttosto un modo diverso di comunicare il messaggio di Gesù". Andreatta confessa: "Siamo emozionati, ma sono sicuro che tutto andrà per il meglio, l'idea è stata maturata e condivisa tra i membri della band per diversi mesi. Tutto è nato l'estate scorsa quando un ragazzo del gruppo, in vacanza a Rimini, ha ascoltato una messa con canzoni pop. Noi suoniamo musica metal e da lì è partita l'idea di una funzione religiosa con i brani di uno dei nostri gruppi preferiti".
Il nome del gruppo, High Voltage, si riferisce al titolo del rpimo album degli Ac/Dc, uno dei gruppi preferiti da Andreatta&Company. La preparazione all'evento è già cominciata, ma loro considerano la loro carriera musicale "un hobby, non un lavoro. Nonostante siamo sulle scene locali da 16 anni".
Ora la nuova impresa: suonare in chiesa. E chissà se i fedeli sono pronti all'"headbanging" (il movimento su e giù della testa dei fan del metal durante i concerti).
Preparate anelli e borchie, si va a messa.

Ecco la band in azione......

martedì 24 gennaio 2012

sabato 21 gennaio 2012

Neocatecumenali & liturgie: Magister rincara la dose




Un paio di giorni fa il grande vaticanista dell'Espresso era uscito con un pezzo che ha scatenato l' "ira di Dio" tra le comunità neocatecumenali di mezzo mondo. Oggi Magister rincara la dose, e torna all'attacco. Potete leggere qui la sua requisitoria, dove si difende dai tanti attacchi che avrà certo subito in questi giorni. D'altra parte, anche nel nostro piccolo, non si vede spesso un post che attiri tanti commenti come quello dedicato al problema dell'adattamento autonomo e autarchico della liturgia neocatecumenale. Alcuni non li ho potuti pubblicare: solidarizzo con Magister e affermo che l'anonimato dei commenti fa dire cose - diciamo - sconvenienti, sia a chi difende sia a chi controbatte. Intanto leggete Settimo cielo, poi riflettiamo su alcune domande.

venerdì 20 gennaio 2012

Nuovo Decreto per i Neocatecumenali


Dunque approvazione, ma approvazione di che cosa?
Della "liturgia in uso nel cammino" ? Certamente no!

Quello che è stato approvato invece sono le celebrazioni "non strettamente liturgiche" (difatti le celebrazioni "liturgiche" sono già regolamentate dai libri liturgici della Chiesa), quelle presenti nel 'Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale', che (ribadiamolo) non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede".

Il Papa ha ribadito quindi quegli specifici "paletti" che anche il cammino deve dimostrare di voler seguire.
Ci riusciranno?
Solo il tempo ed accurate osservazioni lo dimostreranno.



La Chiesa ha riconosciuto nel Cammino Neocatecumenale un particolare dono dello Spirito agli uomini del nostro tempo. Così Benedetto XVI nel discorso rivolto questa mattina a 7mila aderenti al Cammino. Nel corso dell’udienza è stato consegnato e letto il Decreto con cui si concede “l’approvazione di quelle celebrazioni contenute nel direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale che non risultano già normate dai Libri liturgici della Chiesa”.


mercoledì 18 gennaio 2012

LA BELLA SIGNORA DELLE TRE FONTANE



(Storia della Vergine della Rivelazione)
PARTE PRIMA
1.QUEL TRENO PERSO

C'è sempre una preparazione, un qualcosa che preannuncia la visita di Maria santissima in forma visibile su questa terra. Anche se questa preparazione non viene percepita tutte le volte immediatamente, la si riscontra poi con l'andare del tempo. Non sempre è un angelo, come avvenne a Fatima; molto spesso si tratta di avvenimenti, grandi o piccoli. E’ sempre un qualcosa che, come un aratro, smuove il terreno. Pensiamo che un qualcosa del genere sia avvenuto anche a Roma, prima che la Madonna si presentasse ai bambini e poi allo stesso Bruno Cornacchiola, alle Tre Fontane. Niente di sensazionale, ma nei disegni divini il sensazionale e il normale hanno lo stesso valore. Anzi, la preferenza va a ciò che si innesta meglio sull'ordinarietà, perché l'opera di Dio non è ingigantita o sminuita dall'entità delle circostanze. Ecco una di queste circostanze.
Roma, 17 marzo 1947. Poco dopo le 14....

In una provincia dell'Emilia Romagna i pro-life entrano nei consultori


I pro-life nei consultori, crolla il muro laicista


di Andrea Zambrano
18-01-2012

Approda nelle amministrazioni rosse di Reggio Emilia l’esperienza dei Movimenti per la vita nei consultori. Può succedere anche questo se, almeno per una volta, la politica è in grado di svolgere il suo ruolo. Per moltissimi comuni e Province emiliane era un tabù.

L’ingresso dei Movimenti per la vita e dei Cav (Centri aiuto alla vita) nei consultori, da quelle parti, è fumo negli occhi. Non si promuove, non si valorizza, e neppure si fa sapere se da qualche parte, in qualche scheggia impazzita della pubblica amministrazione, questo avviene. Il fatto è che a rompere il tabù ci si era messa per prima l’amministrazione comunale di Correggio, targata Pd-Idv, che lo scorso anno aveva siglato un protocollo con il Mpv locale e la Asl di Reggio per favorire l’ingresso nel consultorio di Correggio di volontari pro life autorizzati ad avvicinare le donne in maternità difficile, che richiedono di abortire, e metterle al corrente che il Comune le aiuterebbe economicamente nel caso decidano di tenere il bimbo. Insomma: aiuti e sostegno laddove la pratica dell’aborto ormai è stata neutralizzata come una pratica qualunque.

mercoledì 11 gennaio 2012

Non si spenga mai la luce!





Adesso i potentati commerciali della nostra città, autoctoni e forestieri, possono finalmente dormire il sonno... dell'ingiusto! Sono riusciti, dai e dai, ad ottenere dalla politica il nullaosta all'apertura senza soste, senza pause, senza respiro dei negozi, dal lunedì al lunedì, senza che esista qualcosa di simile ad un intervallo. E si dice che anche il giorno di Santo Stefano sia stato immolato sull'altare del profitto. Naturalmente, questi potenti signori che posseggono e gestiscono i centri commerciali, per poter finalmente dormire loro, hanno ottenuto che su di noi la luce non si spenga mai più. Già! Perché loro realizzino lauti profitti (senza alcun incremento dei posti e lavoro) è necessario che quei "grandi pollai" siano sempre ben pieni di polli disposti a stare in batteria, ossia di cittadini che non conoscano più il riposo, né quello sacro domenicale, né quello profano. Tutti dobbiamo pensare che sia sempre giorno e che la giostra giri senza sosta, tra luminarie, musiche, finta aria di festa e una sensazione che in fondo si stia sempre fin troppo bene. Tutti dobbiamo sgobbare senza sosta, giorno dopo giorno, per poi finalmente spendere ogni centesimo guadagnato ed impegnare quelli che guadagneremo (prendi ora e pagherai tra 6 mesi) senza riflettere su cosa comportano scelte così scellerate.

martedì 10 gennaio 2012

Negozi aperti, famiglie chiuse per lavoro.


















“Arbeit macht frei”. Il lavoro rende liberi.
Questa era la scritta di benvenuto assai menzognera posta all’ingresso di molti campi di concentramento nazisti. A leggere la notizia del provvedimento di Monti contenuto nella manovra “Salva Italia” che riguarda la liberalizzazione degli orari dei negozi, ci è venuta alla mente per un gioco di libere associazioni questa drammatica scritta (anzi è meglio definirlo drammatico epitaffio). Per quale motivo?
Il provvedimento, appena entrato in vigore, concede facoltà agli esercizi commerciali di decidere in piena autonomia gli orari di apertura e chiusura. Salta quindi il vincolo della mezza giornata di chiusura settimanale, e della chiusura alla domenica e nelle festività comandate. Il popolo italico esulta: il 78% dei nostri connazionali è favorevole (fonte Ipsos). Lo shopping diventa condizione esistenziale perenne.
Già in precedenza si potevano chiedere deroghe, ma da ieri il percorso è stato reso ancor più agevole. L’intento del governo è semplice: più si lavora, più si spende, meglio gira la ruota dell’economia. Il problema sta nel fatto che sotto questa ruota rimarranno schiacciate la persona e la famiglia.
Questo provvedimento è da bocciare per alcune motivazioni sia di carattere morale, che di natura psicologica-esistenziale, nonché sociale e - paradossalmente - anche economica.

lunedì 9 gennaio 2012

Il Volto imbrattato



domenica 8 gennaio 2012


C’è davvero poco di artistico nell’opera intitolata Sul concetto di Volto nel figlio di Dio del regista e sceneggiatore Romeo Castellucci, che si terrà al Teatro Parenti di Milano dal 24 al 28 gennaio prossimo. Disgustosa la scenografia, ma ancor più disgustoso il contenuto blasfemo della rappresentazione. La scena si svolge in una stanza bianca e immacolata in cui un anziano incontinente guarda la televisione ad alto volume. Ad accudire quel vecchio ci pensa un altro personaggio, il figlio, il cui compito si traduce in una sorta di fatica di Sisifo. Infatti, ogni volta che si concludono le operazioni di pulizia del corpo del padre, una nuova scarica di dissenteria vanifica i gesti compiuti dal figlio, costringendolo a ricominciare da capo. Si tratta di un’opera iperrealista destinata a colpire i sensi dello spettatore, non solo la vista e l’udito, ma anche l’olfatto, poiché ogni volta che l’anziano padre evacua, si spande per la sala un odore acre e fastidioso. Su tutta la scena domina la riproduzione gigantesca di un quadro rinascimentale raffigurante il volto di Gesù – il celebre Salvator Mundi di Antonello da Messina –, volto che nel finale viene imbrattato di liquame, e si squarcia per lasciare in evidenza una frase che rappresenta la provocazione del regista: “You are not my shepherd” (Tu non sei il mio pastore).

Definire un’oscenità irriverente quest’opera non è semplice moralismo. E per essa non può valere l’idea, che va purtroppo diffondendosi anche in alcuni ambienti cattolici, per cui è meglio tacere per non pubblicizzare ulteriormente una rappresentazione blasfema.

domenica 1 gennaio 2012

UN MODO NUOVO DELL’ESSERE CRISTIANI



















In primo luogo una nuova esperienza della cattolicità, dell’universalità della Chiesa. Parliamo lingue diverse e abbiamo differenti abitudini di vita, differenti forme culturali, e tuttavia ci troviamo subito uniti insieme come una grande famiglia. Separazione e diversità esteriori sono relativizzate. Siamo tutti toccati dall’unico Signore Gesù Cristo, nel quale si è manifestato a noi il vero essere dell’uomo e, insieme, il Volto stesso di Dio. Le nostre preghiere sono le stesse. In virtù dello stesso incontro interiore con Gesù Cristo abbiamo ricevuto nel nostro intimo la stessa formazione della ragione, della volontà e del cuore. E, infine, la comune liturgia costituisce una sorta di patria del cuore e ci unisce in una grande famiglia.


Il fatto che tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle è qui non soltanto un’idea, ma diventa una reale esperienza comune che crea gioia.