Seguo da anni un bellissimo Blog e vorrei condividere con voi questo interessante articolo che chiarisce i concetti espressi dal Papa così tante volte strumentalmente manipolati. Buona lettura.
Oggi tutti ricordano che nel giorno di san Matteo, 21 settembre di 60 anni fa, la vita di un ragazzo cambiò, a partire da una sosta al confessionale. Protagonista di quella confessione fu il giovane Jorge Mario Bergoglio e quella confessione fu l'inizio della chiamata di colui che oggi è Papa di Roma.
Proprio oggi leggo anche un articolo sull'"aria nuova" che ora tira nei confessionali; vi si discetta su cosa dev'essere e cosa non dev'essere la confessione. Con toni un po' "pontificali" si inneggia al Papa che finalmente "non giudica" (strizzando l'occhio a far intendere: mica come quelli di prima....), si sottolinea che la confessione è ora misericordia, ascolto di tutti, anche dei non credenti (!)... Certo, direte, sono cose che si scrivono sul giornale per attirare attenzione e farsi leggere... Eppure c'è del vero in tutto questo. Che la gente affolli i confessionali, dove trova un prete ad ascoltare (perché più spesso li trova vuoti....) è verità inoppugnabile. Ma che parecchi di quelli che vengono al confessionale (o spingono altri ad andarci....) cerchino il sacramento della riconciliazione con Dio, questo - dalla mia esperienza - spesso non è vero. E parlo come prete che nel confessionale ci resta seduto svariate ore di fila.