martedì 14 gennaio 2014

IL BATTESIMO di Giovanni Guareschi


IL BATTESIMO
di Giovanni Guareschi


Entrarono improvvisamente in chiesa un uomo e due donne, e una delle due era la moglie di Peppone, il capo dei rossi.
Don Camillo che, in cima a una scala stava lucidando col sidol l'aureola di San Giuseppe, si volse e domandò cosa volevano.
"C'è da battezzare della roba" rispose l'uomo. E una delle donne mostrò un fagotto con dentro un bambino.

"Chi l'ha fatto?" chiese don Camillo scendendo.

"Io" rispose la moglie di Peppone.

"Con tuo marito?" si informò don Camillo. "Si capisce! Con chi vuole che l'abbia fatto: con lei?" ribatté secca la moglie di Peppone.
"C'è poco da arrabbiarsi" osservò don Camillo avviandosi verso la sagrestia. "So assai, io: non avevano detto che nel vostro partito è di moda l'amore libero?"

Passando davanti all'altare don Camillo si inchinò e strizzò l'occhio al Cristo crocifisso.

"Avete sentito?" e don Camillo ridacchiò. "Gliel'ho dato un colpetto a quei senza Dio!" "Non dire stupidaggini, don Camillo!" rispose seccato il Cristo. "Se fossero senza Dio non verrebbero qui a far battezzare i figli. Se la moglie di Peppone ti avesse rifilato una sberla, te la saresti guadagnata."