La Commissione diocesana per l’educazione cattolica, la scuola e l’università interviene con un documento sull’invasione dell’ideologia del gender nelle scuole e richiama, in positivo, i doveri educativi della scuola.
DIOCESI DI TRIESTE
COMMISSIONE DIOCESANA “Vittorio Bachelet”
PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA,
LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ
IDENTITÀ SESSUALE, VITA E FAMIGLIA:
I COMPITI EDUCATIVI DELLA SCUOLA
Una situazione che preoccupa
Il mondo educativo in generale e quello della scuola in particolare sono investiti dalla cosiddetta ideologia del “gender”, secondo la quale l’identità sessuale non è un dato naturale, ma culturale e come tale esso deve poter essere scelto. Maschio e femmina sarebbero quindi degli stereotipi di genere da superarsi perché impediscono la libertà dell’individuo e, di conseguenza, l’educazione dovrebbe ugualmente istruire su tutti gli orientamenti sessuali fin dalla più tenera età scolare.
Riconoscere in un contesto educativo la realtà dell’essere maschi e femmine significherebbe discriminare l’omosessualità o gli altri orientamenti sessuali.
Nelle scuole pubbliche sono sempre più frequenti interventi educativi, soprattutto nel campo dell’educazione alla sessualità, che diffondono questa ideologia. Spesso ciò avviene con la sinergia della scuola, della locale Asl e del comune. Altrettanto spesso i progetti sono gestiti da associazioni per i diritti LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali). L’idea esibita è di combattere il bullismo omofobico, ma l’obiettivo vero è di educare secondo l’ideologia dell’indifferenza sessuale.