martedì 25 dicembre 2012

Santa Messa di Mezzanotte Solennità del Natale del Signore 2012




SANTA MESSA DI MEZZANOTTE

SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE
OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
Basilica Vaticana
Lunedì, 24 dicembre 2012

Cari fratelli e sorelle!



Sempre di nuovo la bellezza di questo Vangelo tocca il nostro cuore – una bellezza che è splendore della verità. Sempre di nuovo ci commuove il fatto che Dio si fa bambino, affinché noi possiamo amarlo, affinché osiamo amarlo, e, come bambino, si mette fiduciosamente nelle nostre mani. Dio dice quasi: So che il mio splendore ti spaventa, che di fronte alla mia grandezza tu cerchi di affermare te stesso. Ebbene, vengo dunque a te come bambino, perché tu possa accogliermi ed amarmi.

lunedì 24 dicembre 2012

Quali valori sono «non negoziabili».



7 dicembre 2012


​La categoria della "non negoziabilità" è emersa per la prima volta nel Magistero della Chiesa nella Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica emanata il 24 novembre del 2002 dalla Congregazione per la dottrina della fede. La Nota era firmata dal cardinale Joseph Ratzinger, nella qualità di Prefetto della Congregazione e venne approvata da Papa Giovanni Paolo II. Nel paragrafo 3 della Nota si ribadisce che «non è compito della Chiesa formulare soluzioni concrete – e meno ancora soluzioni uniche – per questioni temporali che Dio ha lasciato al libero e responsabile giudizio di ciascuno». Se però, aggiunge la Nota, il cristiano è tenuto ad «ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali», egli è ugualmente chiamato «a dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale, nociva per la stessa vita democratica, la quale ha bisogno di fondamenti veri e solidi, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale non sono negoziabili». Nel prosieguo della Nota, e in particolare nel paragrafo 4, si procede a una esemplificazione di questi principi, dopo aver ribadito che «la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche si rende possibile solo nella misura in cui trova alla sua base una retta concezione della persona». Le esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili, nelle quali è in gioco l’essenza dell’ordine morale, che riguarda il bene integrale della persona, sono quelle che emergono nelle leggi civili in materia di aborto e di eutanasia, quelle che concernono la tutela e la promozione della famiglia, fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso, protetta nella sua unità e stabilità e alla quale non possono essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza; quelle che garantiscono la libertà di educazione ai genitori per i propri figli.

mercoledì 19 dicembre 2012

La nostra Casa.




(di Roberto de Mattei su Radici Cristiane n. 80)

Viviamo in un mondo di illusioni e di inganni, ma la menzogna maggiore ci viene propinata quando ci vogliono fare credere che questa vita, la vita terrena, sia l’unica e la sola vera. Ci vogliono espropriare dell’unica vera vita, che è la vita eterna, quella che professiamo nell’ultimo articolo del Credo apostolico, quando affermiamo: «Credo vitam aeternam. Amen»: Dei dodici articoli del Credo, undici ci indicano la condizione dei cristiani nel tempo, l’ultimo, il dodicesimo, ci mostra la loro ricompensa, che è l’eternità. 
L’errore che consiste nel credere che la vita di quaggiù sia la vera vita, ha scritto mons. Gaume, è l’errore più radicale di tutti gli altri, perché non riguarda aspetti particolari o secondari, ma il nostro modo di essere, prende tutte le facoltà della nostra anima, confonde la nostra ragione e la nostra volontà, corrompe tutta la nostra esistenza.

sabato 15 dicembre 2012

BEATI GLI OPERATORI DI PACE


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
PER LA CELEBRAZIONE DELLA 
XLVI GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 
1° GENNAIO 2013

BEATI GLI OPERATORI DI PACE

1. Ogni anno nuovo porta con sé l’attesa di un mondo migliore. In tale prospettiva, prego Dio, Padre dell’umanità, di concederci la concordia e la pace, perché possano compiersi per tutti le aspirazioni di una vita felice e prospera.
A 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, che ha consentito di rafforzare la missione della Chiesa nel mondo, rincuora constatare che i cristiani, quale Popolo di Dio in comunione con Lui e in cammino tra gli uomini, si impegnano nella storia condividendo gioie e speranze, tristezze ed angosce [1], annunciando la salvezza di Cristo e promuovendo la pace per tutti.
In effetti, i nostri tempi, contrassegnati dalla globalizzazione, con i suoi aspetti positivi e negativi, nonché da sanguinosi conflitti ancora in atto e da minacce di guerra, reclamano un rinnovato e corale impegno nella ricerca del bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l’uomo.
Allarmano i focolai di tensione e di contrapposizione causati da crescenti diseguaglianze fra ricchi e poveri, dal prevalere di una mentalità egoistica e individualista espressa anche da un capitalismo finanziario sregolato. Oltre a svariate forme di terrorismo e di criminalità internazionale, sono pericolosi per la pace quei fondamentalismi e quei fanatismi che stravolgono la vera natura della religione, chiamata a favorire la comunione e la riconciliazione tra gli uomini.

sabato 8 dicembre 2012

Immacolata Concezione di Maria.

"Era certo sommamente opportuno che una Madre degna di tanto onore rilucesse perennemente adorna degli splendori della più perfetta santità e, completamente immune anche dalla stessa macchia del peccato originale, riportasse il pieno trionfo sull'antico serpente. Dio Padre dispose di dare a Lei il suo unico Figlio, generato dal suo seno uguale a sé, e che ama come se stesso, in modo tale che fosse, per natura, Figlio unico e comune di Dio Padre e della Vergine; lo stesso Figlio scelse di farne la sua vera Madre, e lo Spirito Santo volle e operò perché da Lei fosse concepito e generato Colui dal quale egli stesso procede." (Bolla di definizione dogmatica Ineffabilis Deus)


«Rallegrati, Madre della gioia celeste. Rallegrati, sostegno della gioia sublime. Rallegrati, origine del gaudio immortale. Rallegrati, mistico rifugio del gaudio ineffabile. Rallegrati, divino tesoro dell’eterno gaudio. Rallegrati, albero frondoso del gaudio vivificante. Rallegrati, Immacolata Madre di Dio. Rallegrati, Vergine integerrima dopo il parto. Rallegrati, manifestazione di tutte le meraviglie più stupende.
Chi potrà elogiare il tuo splendore? Chi oserà esprimere con parole il portento che sei? Chi si sentirà capace di narrare il tuo incanto? Tu hai arricchito la natura umana; tu hai superato le schiere angeliche; tu hai offuscato il fulgore degli Arcangeli; tu hai dimostrato che il sublime seggio dei Troni è al di sotto di te; tu hai lasciato laggiù le vette delle Dominazioni; tu hai superato la potenza dei Principati; tu hai fatto in modo che sembri debole la fortezza delle Potestà; tu ti distingui per una virtù più grande di quella delle Virtù; tu hai sorpassato il volo dei Serafini dalle sei ali con il battito divino delle piume della tua anima; tu, infine, hai oltrepassato largamente tutte le creature: perché veramente di tutte hai superato la purezza e perché hai ricevuto in te l’autore di tutte le creature; lo stesso che hai generato nel tuo seno e che ti ha generata. Solo tu fra tutte le creature sei stata fatta Madre di Dio».

San Sofronio di Gerusalemme (VII secolo)
Omelia nell’Annunciazione della Madre di Dio




CHE COS'È L'IMMACOLATA CONCEZIONE?

L'Immacolata Concezione è una verità di fede del­la Chiesa cattolica. La dottrina cattolica, infatti, inse­gna che la Vergine Maria, all'atto della sua concezione nel grembo materno, fin dal primo istante, non fu né toccata, né macchiata dal peccato originale, perché ven­ne interamente preservata da esso, e quindi concepita immacolata, ossia tutta pura, tutta piena di grazia. Tale verità venne definita solennemente dogma di fede dal Sommo Pontefice, il beato Pio IX, l'8 dicembre 1854, con la Bolla di definizione dogmatica Ineffabilis Deus. Guardando Maria Santissima e contemplando l'i­neffabile mistero della sua Immacolata Concezione si può riflettere e comprendere bene la differenza fra la nostra concezione macchiata nel grembo della nostra mamma, e la concezione immacolata di Maria, ossia la sua concezione senza macchia avvenuta nel grembo del­la sua mamma, sant'Anna.
Ogni concezione di un essere umano nel grembo materno, infatti, viene sempre segnata, o meglio sfre­giata dalla contrazione del peccato originale che mac­chia l'anima e la deturpa. Perciò è una concezione macchiata da quella che fu la prima colpa, commessa dai nostri Progenitori. La concezione di Maria nel grem­bo della sua mamma, invece, è avvenuta senza la con­trazione di quella colpa, ma con la preservazione totale dal peccato adamitico, e perciò è stata una concezione senza la macchia delle origini, ossia tutta immacolata.
Nella concezione macchiata di ogni discendente di Adamo si ha, quindi, la presenza del peccato originale, che lo deturpa e lo rende, perciò, creatura "figlia del­l'ira di Dio" (cf Ef 2,3). Nella concezione immacolata di Maria, invece, al posto del peccato c'è stata solo la presenza della grazia divina che ha santificato e ha sopraelevato la creatura rendendola "faglia di Dio", facendola cioè «partecipe della natura divina» (2 Pt 1,4), nello stato di pura innocenza, tutta santa, bella e gradita a Dio.
Discendente da Adamo e da Eva, dunque, l'intera umanità, dopo la caduta, era tristemente condannata, purtroppo, alla contrazione del peccato originale all'at­to stesso della concezione di ogni nuovo essere umano nel grembo materno. Soltanto Maria di Nazaret, inve­ce, predestinata da Dio fin dall'eternità quale Madre del Verbo Incarnato, indipendentemente dalla previsio­ne della caduta dei progenitori, non è andata soggetta alla contrazione del peccato originale in vista e per i meriti del Figlio Redentore, pur essendo anch'ella discendente di Adamo e di Eva, figlia della stirpe rega­le di Davide.

(meditazioni di Padre Stefano Maria Manelli - Frati Francescani dell'Immacolata)


martedì 4 dicembre 2012

Te puede pasar a ti

Propongo alla vostra attenzione un interessante film frutto del lavoro del registra Juan Manuel Cotelo che racconta in maniera efficace e diretta le più belle storie del mondo: quelle della conversione degli uomini a Dio!








“Te puede pasar a ti” è la proposta più recente del regista Juan Manuel Cotelo, che nel 2010 stupì la Spagna col film La última cima, non ancora arrivato in Italia, un cine-documentario dall’immenso successo sulla vita e la morte di Pablo Domínguez Prieto, sacerdote morto a soli 44 anni in sèguito a un incidente alpinistico.

Il film in prossima uscita sarà diviso in più puntate. Nell’ultimo anno, il regista spagnolo ha percorso numerosi paesi per motivi professionali ed è entrato in contatto con dodici storie di conversioni in dieci paesi diversi. Ogni volta chiedeva: “ti posso intervistare?”, e così ha trascorso 27 ore parlando con uomini e donne che per tutta la loro vita hanno voltato le spalle a Dio, finché Dio stesso non ha incrociato il loro cammino per cambiarli radicalmente. E’ rimasto molto colpito dalla pace, dalla serenità e dalla forza straordinarie che trasparivano da questo persone, così ha voluto girato questo film-documentario intervistando queste persone eccezionali sul suo caravan.

lunedì 3 dicembre 2012

Nuove regole in Vaticano


Vatileaks, ogni dipendente sarà fornito di un badge con microchip per essere sempre rintracciabile.


Andrea Tornielli 

Città del Vaticano


Il monsignore con il clergyman impeccabile e il passo veloce, dopo aver salutato la guardia svizzera in grand’uniforme, lancia uno sguardo sconsolato alle due macchinette per strisciare i badge che si trovano oltre la porta incorniciata di marmo: dal 1 gennaio chi entra o esce dovrà far passare il nuovo tesserino magnetico identificativo dotato di un chip in grado di localizzare in ogni momento il suo proprietario.

Città del Vaticano, palazzo apostolico, corridoio affrescato della terza loggia: aumentano i controlli nella cabina di regia della Santa Sede, la Segreteria di Stato. E non soltanto sugli orari. Da Raffaello al Grande Fratello. È soltanto uno degli effetti di vatileaks, la fuga di documenti riservati dall’appartamento papale che ha modificato forse per sempre il lavoro quotidiano nei sacri palazzi. Archivi blindati, maggiori controlli per chi di visionare i dossier, obbligo di dichiarare che cosa si fotocopia. Nuove e più severe regole anche nella piccola comunità familiare di Benedetto XVI, con la stanza dei segretari particolari divenuta off limits per evitare il ripetersi di «fughe».

Accanto alla stanza del Papa