giovedì 29 dicembre 2011

Quelli che a Natale ignorano il festeggiato





di Tommaso Scandroglio29-12-2011

Quelli che dicono tutto l’anno che lo Stato è laico, anzi laicissimo e che la religione non deve mettere becco negli affari sociali dovrebbero andare a lavorare a Natale, dato che festa più religiosa non c’è. Quelli che sono per l’aborto-eutanasia-fivet-contraccezione-divorzio-omosessualità-via-i-crocefissi-dalle-scuole non dovrebbero fare un solo augurio a Natale, perché è appropriazione indebita.

Quelli che berciano a motivo dell’esenzione dell’ICI a beneficio di alcuni immobili ecclesiastici, dovrebbero andare come volontari la notte di Natale o a Capodanno a servire nelle mense per i poveri ospitate in questi istituti e poi si troverebbero ad usare la bocca per dire altro, forse per una parola di conforto. Quelli che ogni giorno che Dio manda in terra trovano il modo per fare i mangiapreti non dovrebbero aver nulla da festeggiare sotto Natale perché qui il festeggiato è proprio Colui che perseguitano.

Quelli che puntano il dito contro le presunte ricchezze della Chiesa, come quel Giuda che rimproverava Gesù perché Maria sprecava olio profumato per i suoi piedi, e poi si dissanguano in regali anche per il proprio cane, a Natale dovrebbero assaporare la ricchezza del digiuno da ogni cosa.

mercoledì 28 dicembre 2011

Card. Ranjit: "è arrivato il tempo del ritorno del Vetus Ordo e della Riforma della Riforma"




"Desidero esprimere prima di tutto, la mia gratitudine a tutti voi per lo zelo e l'entusiasmo con cui promuovere la causa del restauro della vere tradizioni liturgiche della Chiesa.

Come sapete, è il culto che esalta la fede e la sua realizzazione eroica nella vita. È il mezzo con cui vengono sollevati gli esseri umani fino al livello del trascendente ed eterna: il luogo di un incontro profondo tra Dio e l'uomo.


Per questo motivo, la liturgia non potrà mai essere ciò che l'uomo crea. Perché se noi pratichiamo un culto come lo vogliamo noi e fissiamo noi stessi le regole, allora corriamo il rischio di ricreare vitello d'oro di Aaron.
Dovremmo insistere sempre per intendere il culto divino come atto di partecipazione a ciò che Dio stesso fa, altrimenti corriamo il rischio di impegnarsi in idolatria.

domenica 18 dicembre 2011

L'Immacolata Concezione, una grazia storica





di Ruggero Sangalli
03-12-2011

Da qualche settimana vengono inanellate numerose ragioni per situare l’anno di nascita di Gesù nel 2 a.C. ed altre La Bussola Quotidiana ne sottoporrà all’attenzione dei lettori. L’approssimarsi della festa dell’Immacolata Concezione suggerisce di aprire una parentesi mariana, ricavando dalle informazioni raccolte su Gesù un indizio circa questo fondamentale episodio della vita di sua (e nostra) madre. È nozione largamente condivisa dagli studiosi degli usi e dei costumi dei tempi di Gesù, che le ragazze (non solo tra gli ebrei) venissero promesse spose dopo il compimento dei 14 anni. Considerando che Maria era già promessa sposa di San Giuseppe, ma ancora non abitava con lui, all’annuncio della sua maternità verginale, possiamo concludere che il bambino, nove mesi dopo, nacque dopo che la Madonna aveva compiuto 15 anni. Tenendo ferma l’ipotesi che Gesù sia nato nel 2 a.C. (sul finire dell’anno), Maria già quindicenne doveva essere nata nel 17 a.C. e così il suo concepimento, di nove mesi anteriore, cadde sul finire del 18 a.C.

domenica 11 dicembre 2011

Adesso i cattolici che "capiscono" l'aborto non parlino di amore



La scomparsa della pietà è una notizia che sovrasta la crisi dell’euro e qualsiasi altra notizia.

Una ragazza di sedici anni ha abortito, cioè si è liberata annichilendola di una creatura umana concepita nel suo grembo, dopo e a causa di una campagna pedagogica scatenata con le migliori intenzioni dai suoi genitori a nome di un valore sociale sordo a ogni remora di tipo etico (di buone intenzioni è lastricata...eccetera).

Padre e madre hanno addirittura chiesto un’ingiunzione di tribunale per costringere all’aborto, senza ottenerla per adesso, e arrivando lo stesso allo scopo attraverso la persuasione forte e la conduzione per mano al patibolo della vita di una bambina recalcitrante. In tempo liturgico, come direbbero i cattolici e come dice la tradizione cristiana, di Avvento. La storia l’ha raccontata Cinzia Sasso, giornalista di Repubblica e first lady della Milano progressista e bendicente. È una storia maledetta e semplice.

venerdì 9 dicembre 2011

Chiesa e ICI. Quell’esenzione che vale miliardi

di Sandro Magister

Sui cattolici al governo. Cose da non credere.

Infuria l’attacco contro la Chiesa cattolica che non paga l’ICI.
Ed è vero: per molti suoi immobili la Chiesa non la paga né la deve pagare. Non per un privilegio esclusivo, ma per una legge, la 504 del 30 dicembre 1992 (primo ministro Giuliano Amato), che, se oggi fosse fatta cadere, penalizzerebbe assieme alla Chiesa una schiera nutritissima di altre confessioni religiose, di organizzazioni di volontariato, di fondazioni, di Onlus, di Ong, di Pro loco, di patronati, di enti pubblici territoriali, di aziende sanitarie, di istituti previdenziali, di associazioni sportive dilettantistiche, insomma di enti non commerciali. Per non dire dei partiti e dei sindacati, per i quali vige un’analoga disciplina. La legge esenta tutti questi enti non profit, compresi quelli che compongono la galassia della Chiesa cattolica, dal pagare l’ICI sugli immobili di loro proprietà “destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all’articolo 16, lettera a) della legge 20 maggio 1985 n. 222″, ovvero le attività di religione o di culto.
Questo vuol dire, ad esempio: – che una parrocchia di Milano non paga l’ICI per le aule di catechismo e l’oratorio, ma la paga per l’albergo che ha sulle Dolomiti, abbia o no questo al suo interno una cappella. – che la Caritas di Roma non paga l’ICI per le sue mense per i poveri, né per l’ambulatorio alla Stazione Termini, né per l’ostello nel quale ospita i senza tetto. E ci vuole un bel coraggio a dire che così fa concorrenza sleale a ristoranti, hotel e ospedali.– che la Chiesa valdese giustamente non paga l’ICI per il suo tempio di Piazza Cavour a Roma, né per le sale di riunione, né per l’adiacente facoltà di teologia. La paga, però, per la libreria che è a fianco del tempio.– che la comunità ebraica di Roma non paga l’ICI per la Sinagoga, per il Museo, per le scuole.

mercoledì 7 dicembre 2011

Parlamento europeo: approvata la "Risoluzione B7-0615/2011" che definisce l'aborto uno degli obiettivi UE nella lotta all'AIDS



Una risoluzione abominevole! Una decisione gravissima!








Con una schiacciante maggioranza di 454 voti contro 86 il Parlamento Europeo ha approvato la scorsa settimana la“Risoluzione B7-0615/2011, sulla lotta contro l’AIDS nell’Unione Europea e nei paesi limitrofi”, che praticamente impone ai Paesi membri di garantire il “diritto” all’aborto libero e gratuito come parte del sistema sanitario nazionale, nonché l’accesso ai metodi contraccettivi, compresi quelli detti d’emergenza, come la “pillola del giorno dopo”, tutto col pretesto di arginare l’epidemia di AIDS che colpisce il nostro continente.La Fédération pro Europa Christiana aveva inviato ai membri del Parlamento una lettera chiedendo di rigettare questo disegno di legge.Con la sola, meritevole, eccezione dei Popolari spagnoli, affiancati da qualche collega benintenzionato, i parlamentari europei hanno così dimostrato che non intendono dar ascolto alle istanze della vita umana innocente. Si tratta, inoltre, dell’ennesimo smacco alla Chiesa cattolica che, definendo l’aborto “crimine abominevole”, si era apertamente schierata in difesa della vita.D’altronde, la difesa di non meglio precisati “diritti sessuali”, compressi quelli degli omosessuali, getta un’ombra pesante sulle vere intenzioni del Parlamento di Bruxelles nel varare questo provvedimento. Infatti, studi pubblicati di recente mostrano come l’incidenza dell’AIDS in Europa sia 80 volte superiore (proprio così: ottanta) fra gli omosessuali piuttosto che fra gli eterosessuali. Non si capisce come una Risoluzione che intenda lottare contra l’epidemia di AIDS protegga, contestualmente, i principali propagatori della stessa epidemia.Sembra così delinearsi sempre più nitidamente lo scontro fra due concezioni diametralmente opposte dell’Europa. O meglio, fra l’autentica Europa, fedele alle sue radici cristiane, e quella fasulla, laicista e relativista, vagheggiata dagli utopisti arroccati nel Parlamento Europeo.


Fonte: Voglio Vivere - 06/12/11

domenica 4 dicembre 2011

Tota Pulchra es Maria



Tota pulchra es, Maria.
Tota pulchra es, Maria.
Et macula originalis non est in Te.
Et macula originalis non est in Te.
Tu gloria Ierusalem.
Tu laetitia Israel.
Tu honorificentia populi nostri.
Tu advocata peccatorum.
O Maria, o Maria.
Virgo prudentissima.
Mater clementissima.
Ora pro nobis.
Intercede pro nobis.
Ad Dominum Iesum Christum.
Traduzione:
Tutta bella sei, Maria,
e il peccato originale
non è in te.
Tu sei la gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo,
tu avvocata dei peccatori.
O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo.

sabato 3 dicembre 2011

La Strategia del linguaggio




di Adamo Creato*
*ex omosessuale
Il sorprendente seguito che i cosiddetti “diritti gay” registrano rappresenta il trionfo dell’inganno sulla semplice logica. Anche le persone intelligenti arrivano immancabilmente a conclusioni che fanno acqua da tutte le parti. I simpatizzanti dei “gay” non sono necessariamente più creduloni degli altri, sono semplicemente portati ad accettare delle conclusioni senza prima esaminarne le premesse. Chi decide il significato delle parole controlla il dibattito e, nel nostro caso, i termini sono stati definiti (e inventati) dai sofisti del movimento omosessualista. Il sofisma è l’arte greca di persuasione attraverso un falso e sottile ragionamento. La chiave per superare i sofismi, quindi, è quella di semplificare e chiarire ciò che è stato intenzionalmente reso complesso e vago. Bisogna iniziare a definire i termini e i concetti utilizzati negli argomenti del dibattito. Si scopre così che la maggior parte degli argomenti a sostegno dei “diritti dei gay” dipendono da falsi presupposti e da termini volutamente ambigui. In pratica “fumo negli occhi”. Tra i termini e i concetti più comunemente usati dagli omosessualisti troviamo, ad esempio, omosessualità, orientamento sessuale, eterosessismo, omofobia, tolleranza, ecc. Queste parole sono usate per forzare la questione dell’omosessualità nel contesto dei diritti civili. Un contesto, questo, scelto per favorire l’assimilazione dei “gay” a vittime e mettere i loro avversari nella posizione di oppressori.
Che cos’è l’omosessualità ad esempio?

giovedì 1 dicembre 2011

Un documento davvero straordinario


Un documento davvero straordinario: un filmato a colori di una Messa celebrata su una nave della Marina americana (si puó notare che il celebrante a tratti barcolla a causa dell'ondeggiare della nave), girato poche ore prima lo scatenarsi di una delle piú sanguinose battaglie navali della seconda guerra mondiale, al largo della costa di Iwo Jima nel Pacifico, in cui molti dei marinai persero la vita.
fonte: Bregwin