martedì 29 settembre 2009

29 Settembre - santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele




Il Martirologio commemora insieme i santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

La Bibbia li ricorda con specifiche missioni:

Michele avversario di Satana, Gabriele annunciatore e Raffaele soccorritore.

Giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il Suo volto, Lo glorificano incessantemente.


* Prima della riforma del 1969 si ricordava in questo giorno solamente san Michele arcangelo in memoria della consacrazione del celebre santuario sul monte Gargano a lui dedicato.

Intenzioni di preghiera

Ad ogni preghiera rispondiamo insieme: Santi Angeli pregate per noi!

-Preghiamo per tutti coloro che si impegnano a vincere il male con il bene.
-Preghiamo per gli Stati e le Nazioni perché la pace trionfi sulla guerra;
l’amicizia sulla discordia.
-Preghiamo per le forze dell’ordine che contribuiscono a mantenere il
senso del bene comune e di una serena convivenza sociale.
-Preghiamo per tutte le persone: giornalisti, editori, registi, che operano
nel mondo della comunicazione, utilizzando le moderne tecnologie.
-Preghiamo perché tutti noi, comunicando il positivo e il bene,
diveniamo messaggeri di Cristo e portatori di speranza.
-Preghiamo perché tutti i messaggi che vengono inviati e ricevuti
attraverso la posta elettronica, gli sms, le chat veicolino valori di
dialogo e di rispetto tra le persone.
-Preghiamo per tutti malati perché “Dio che guarisce” doni loro la forza
interiore di accogliere la sofferenza con fiducia e coraggio
-Preghiamo per quanti si impegnano ad alleviare il dolore e la sofferenza
dell’umanità: medici, infermieri, volontari, missionari.
-Preghiamo per tutti coloro che sentono il peso delle situazioni difficili,
perché la loro esistenza sia accompagnata e sostenuta dall’amicizia di D io.
Preghiamo
O Dio, che chiami gli Angeli e gli uomini a cooperare al tuo disegno di
salvezza, concedi a noi pellegrini sulla terra la protezione degli spiriti beati,
che in cielo stanno davanti a te per servirti e contemplano la gloria del tuo
volto. Per il nostrio Signore Gesù Cristo Tuo figlio che è Dio e vive e regna
con te, nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli
AMEN

giovedì 24 settembre 2009

San Tommaso Moro

"Vi chiedo di essere testimoni con me, che ora sarò messo a morte
nella fede e per la fede della Santa Chiesa Cattolica.
Vi imploro di pregare per il Re.
Ditegli che sono morto suo fedele servitore......
ma di Dio innanzitutto".


Persecuzioni contro i cristiani Iracheni

domenica 20 settembre 2009


domenica 20 settembre 2009


Questa mattina l'amico e giornalista Antonio Socci ha diffuso un messaggio sulle condizioni della figlia Caterina, in lotta tra la vita e la morte a causa di un inspiegabile arresto cardiaco. Rinnoviamo l'invito alla preghiera rivolto a tutti i lettori de ilsussidiario.net.

Cari amici, anzitutto ancora un immenso grazie per le vostre preghiere e la vostra vicinanza. Vi abbraccio uno ad uno. Ieri abbiamo appreso che anche l’ipotesi di miocardite di origine virale, come causa dell’arresto cardiaco del 12 settembre, è venuta meno dalle analisi. Quindi non c’è praticamente alcuna causa (si parla di aritmia fatale) ed è come se davvero il Nemico avesse potuto stritolarle il cuore. Per questo c’è bisogno dell’aiuto del Cielo. Io penso sia già un miracolo della nostra buona Madre, per le nostre preghiere, che dopo un po’ il cuore abbia ripreso a battere. Ma adesso, per vincere la notte del coma, permetterle di risvegliarsi e tornare sana fra noi, c’è bisogno di aiutare la Santa Vergine a completare il suo miracolo.

E’ stata la Madonna stessa, a Medjugorje, a spiegarci come fare: “Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua” (21 luglio 1982). Ci ha insegnato come ricevere tutte le grazie con queste parole: “Pregate! Pregate! Quando vi dico questa parola voi non la comprendete. Tutte le grazie sono a vostra disposizione, ma potete riceverle solo attraverso la preghiera” (12 agosto 1982).
E come ottenere la guarigione dei malati: “Per la guarigione dei malati è necessario una fede salda, una preghiera perseverante, accompagnata dall’offerta di digiuno e sacrifici. Non posso aiutare coloro che non pregano e non fanno sacrifici” (18 agosto 1982). Io abbraccio con decisione ed entusiasmo questa strada, implorando la Madonna di permettere a Caterina di tornare a cantare le sue lodi, con la sua bellissima voce e di permettere a me di raccontare in tutto il mondo le Sue meraviglie. Se potete aiutatemi, convertiamoci! Così, chiedendo la guarigione di Caterina otterremo anche la nostra.

Grazie. Vi voglio bene.

Antonio

sabato 19 settembre 2009

Che ne sarà dei cristiani di Terra Santa?


Riporto un articolo apparso nel blog di Padre Giovanni Scalese ed il suo accorato appello .....che non deve rimanere inascoltato!



L’altro giorno l’agenzia ZENIT ha riferito del discorso pronunciato dal Patriarca latino di Gerusalemme (a proposito: come mai i Patriarchi latini di Gerusalemme non diventano mai Cardinali? La Chiesa-madre della cristianità non merita forse una porpora?), Mons. Fouad Twal, l’8 settembre scorso a Londra nella Cattedrale di Westminster. Non mi pare che tale intervento abbia avuto la risonanza che avrebbe meritato. Pertanto mi permetto di farvi eco, nel mio piccolo, perché non voglio, come ho già ripetuto altre volte, che qualcuno possa dire un giorno: “Non sapevamo...”.Il Patriarca ha, innanzi tutto, lanciato un grido di allarme circa il futuro della Chiesa in Terra Santa:«Il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ha avvertito che il futuro della Chiesa in Terra Santa è a rischio. Per questo motivo, ha chiesto ai cristiani di tutto il mondo di unire i propri sforzi per aiutare i fedeli della terra di Gesú.[...] Il Patriarca ha sottolineato che l’emigrazione ha ridotto drasticamente il numero dei cristiani sia in Israele che in Palestina. Secondo il presule, ricorda l’associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che ha organizzato l’incontro londinese, si pensa che i fedeli di Gerusalemme diminuiranno dai 10.000 attuali a poco piú di 5.000 nel 2016. In tutta la Terra Santa, ha aggiunto, i cristiani sono scesi dal 10 al 2% in 60 anni, anche se altre prove mostrano che il declino potrebbe essere superiore».Si noti che “in 60 anni” significa: “dalla creazione dello Stato di Israele” (1948). Se le statistiche hanno un senso, le conclusioni dovrebbero essere ovvie.Mons. Twal ha quindi descritto la reale situazione dei cristiani e delle altre minoranze in Terra Santa:«Il Patriarca ha confessato che fino ad ora il pellegrinaggio svolto da Benedetto XVI in Terra Santa a maggio non ha portato a una minore oppressione delle minoranze e che “la continua discriminazione in Israele minaccia sia i cristiani che i musulmani”.“Tra la limitazione degli spostamenti e la noncuranza per le necessità abitative, le tasse e la violazione dei diritti di residenza, i cristiani palestinesi non sanno da che parte voltarsi”.Il Patriarca Twal ha condannato in particolare il muro eretto da Israele intorno alla West Bank, affermando che oltre a ostacolare la libertà di movimento “ha chiuso molti palestinesi in zone-ghetto in cui l’accesso al lavoro, all’assistenza medica, all’istruzione e ad altri servizi di base è stato gravemente compromesso”.“Abbiamo una nuova generazione di cristiani che non può visitare i Luoghi Santi della sua fede anche se distano solo pochi chilometri dal luogo in cui risiede”, ha denunciato. [...]Nei Territori Occupati, ha aggiunto, la gente “è completamente alla mercé dell’Esercito israeliano, e al momento la Striscia di Gaza vive sotto un assedio imposto da Israele, che ha provocato una drammatica crisi umanitaria”».C’era qualcuno che si era illuso che la visita del Papa in Terra Santa avrebbe cambiato qualcosa? Basta vedere che cosa stanno facendo in questi giorni gli israeliani con gli insediamenti: bloccarli — ha detto Netanyahu — sarebbe contro la pace!!!Mons. Twal ha infine fatto una amara riflessione che tutti faremmo bene a fare insieme con lui:«Se in 61 anni non siamo riusciti a ottenere la pace, vuol dire che i metodi che abbiamo usato erano sbagliati».Penso proprio che il Patriarca abbia ragione: i metodi finora usati — non solo dai poveri cristiani di Terra Santa, ma dalla Chiesa intera e dalla fantomatica “comunità internazionale” — erano sbagliati. Che significa? Significa che bisogna cambiare politica nei confronti dello Stato di Israele. Non è possibile continuare a seguire una politica di formale “equidistanza”, che di fatto si risolve in un sostegno incondizionato per Israele a danno dei palestinesi. Non è possibile continuare a riaffermare il “sacrosanto diritto di Israele all’esistenza” e il (non altrettanto sacrosanto) “diritto dei palestinesi ad avere un loro Stato”. Sono chiacchiere. È giunta l’ora di prendere una posizione netta a favore degli oppressi contro l’oppressore. Anche perché Israele approfitta della timidezza della Chiesa e della comunità internazionale (che tiene sotto ricatto con l’arma dell’antisemitismo) per fare i propri comodi.Personalmente sono convinto che, se tutti avessero un po’ piú di coraggio, Israele non potrebbe permettersi di fare quello che sta facendo. Ma — argomentano i pusillanimi — Israele è una potenza nucleare; potrebbe distruggerci tutti in un batter d’occhio. Per me, è solo un gigante dai piedi di argilla. Quando ero giovane, esisteva l’Unione Sovietica: sembrava una superpotenza invincibile, che terrorizzava i popoli con le sue armi. A Roma aspettavamo, da un giorno all’altro, che i cosacchi si accampassero in Piazza San Pietro. Li stiamo ancora aspettando. Dov’è finita nel frattempo l’Unione Sovietica? È finita nel nulla, dalla sera alla mattina. Prima o poi, se Israele continuerà con la sua politica criminale, farà la stessa fine; e i suoi abitanti se ne fuggiranno uno a uno all’estero, dove hanno una seconda cittadinanza. Il bello sarà, a quel punto, che tutti se ne laveranno le mani, e l'unica su cui ricadranno tutte le colpe sarà, come al solito, la Chiesa cattolica, che verrà accusata di aver sostenuto il regime israeliano. Quanto ci volete scommettere?

mercoledì 16 settembre 2009

Un sacerdote meravigliosamente assistito da Maria.




Se è cosa meravigliosa vedere gli Angeli rendere omaggio al Santo sacrificio della Messa, quali sarebbero i nostri sentimenti se ci fosse dato vedere la stessa Regina degli Angeli, testimoniare a questo augusto Mistero una riverenza ammirabile?


Maria spesso ha assistito alla Messa; ecco un fatto conosciuto:


un venerabile sacerdote celebrava un giorno la santa Messa ed il chierico che lo serviva, dopo avergli presentato l’acqua e il vino all’Offertorio, rientrò in sacrestia, credendo di poter tornare a tempo per rispondere al Prefazio.

Ma non arrivò così presto. Il sacerdote, che non si era accorto della sua assenza, cominciò il Prefazio e con grande meraviglia degli astanti la statua della Vergine, posta sopra al tabernacolo, rispose con voce chiara e sonora:

Amen – Et cum spiritu tuo – Habemus ad – Dominum –e il resto.

Il buon sacerdote fu talmente sorpreso di sentire queste risposte che penò molto a continuare il Sacrificio.

Si può trovare in cielo o sulla terra un servente della Messa la cui santità avvicini Colei che volle dimostrare così il suo rispetto e la sua venerazione per il sublime Mistero dell’altare?

Ave Maria!

lunedì 14 settembre 2009

14 Settembre - Esaltazione della Santa Croce.




Perché la croce e il Cristo crocifisso sono la porta alla vita eterna?


Perché in lui - nel Cristo crocifisso - è manifestato nella sua pienezza l’amore di Dio per il mondo, per l’uomo.
Nella stessa conversazione con Nicodemo Cristo dice: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui (Gv 3, 16-17).
La salvezza del Figlio di Dio attraverso l’elevazione sulla croce ha la sua sorgente eterna nell’amore. È l’amore del Padre che manda il Figlio; egli offre suo Figlio per la salvezza del mondo. Nello stesso tempo è l’amore del Figlio il quale non “giudica” il mondo, ma sacrifica se stesso per l’amore verso il Padre e per la salvezza del mondo. Dando se stesso al Padre per mezzo del sacrificio della croce egli offre al contempo se stesso al mondo: ad ogni singola persona e all’umanità intera.
La croce contiene in sé il mistero della salvezza, perché nella croce l’Amore viene innalzato. Questo significa l’elevazione dell’amore al punto supremo nella storia del mondo: nella croce l’amore è sublimato e la croce è allo stesso tempo sublimata attraverso l’amore. E dall’altezza della croce l’amore discende a noi. Sì: “La croce è il più profondo chinarsi della divinità sull’uomo. La croce è come un tocco dell’eterno amore sulle ferite più dolorose dell’esistenza terrena dell’uomo” .



(Ioannis Pauli PP. II, Dives in Misericordia, 8).



(fonte: vatican.va)

martedì 8 settembre 2009

8 Settembre LA NATIVITA' DI MARIA SS.Ma


8 settembre

LA NATIVITA' DI MARIA

Il Paradiso è uno splendore
è nata la madre del Signore.
Fanno festa tutti quanti:
Cherubini, Angeli e Santi.

E' un tremolio nelle stelle:
luccicano, brillano come fiammelle.
I Cherubini con dolce melodia
intrecciano canti per Maria.

San Gioacchino e Sant'Anna
gridano: "OSANNA, OSANNA",
La loro bambina prediletta
è da Dio benedetta.

In tutto il mondo si fa FESTA,
in ogni cuor gioia di DESTA.
C'è un mistero in quella Bambina
sua guida è la mano Divina.

Rendiamo grazie a Dio

(Don Russo)

(fonte: www.zammerumaskil.it)