sabato 8 febbraio 2014

L’Onu contro il Vaticano ovvero la Nuova Mafia contro la Chiesa di Dio.



di Ludovico Russomando

A volte non si sa se ridere o piangere e al di là dell’apparente boutade si tratta di un dilemma non da poco. Certe cose, in sé stesse gravi o addirittura gravissime, possono, per altre ragioni, generare ilarità o sano e legittimo humour. Vedere una persona goffa e robusta scivolare su una buccia di banana può creare sia una sincera pena che una certa divertita risata, senza che si voglia ignorare il danno subito al malcapitato.

La storia dell’Onu resta tutta da scrivere e quando sarà scritta e opportunamente documentata, essa farà apparire senza dubbio la nota agenzia internazionale come uno di quei poteri forti – forse il principale – che senza potersi fondare su alcun suffragio popolare e con nessun titolo di legittimità, da decenni ormai serve solo a manovrare, a influenzare, a fare pressioni indebite e insomma ad auto-perpetuarsi, in una inutilità drammatica ed evidente. E’ impossibile fare una lista dei peccati, dei crimini e dei reati commessi nel mondo interno da agenti e operatori targati Onu: questi crimini vanno dallo sfruttamento minorile alla copertura del traffico internazionale di stupefacenti, dalla violazione della sovranità di Stati legittimamente costituiti sino alla regia, più o meno occulta, di colossali campagne di propaganda ideologica e terroristica. Non ci interessa esprimere opinioni personali, noi seguiamo semplicemente il Magistero della Chiesa e al seguito di questocondanniamo fermamente tutte le tipiche deviazioni della società contemporanea, come il divorzio, l’aborto, la contraccezione, l’omosessualità, la pornografia, l’eutanasia, le manipolazioni genetiche e ogni forma di “liberalizzazione” in tal senso.


L’Onu fu fondata a San Francisco nel 1945 e fin da subito ne fecero parte Stati a dir poco imperialisti, come Usa e Urss, il che getta un’ombra sulla stessa nascita dell’organizzazione internazionale. L’organismo di pace infatti a parole è neutrale e apolitico, ma in realtà si è rivelato uno strumento formidabile al servizio delle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale. Stati sovrani e di grande tradizione giuridica e politica come l’Italia, la Spagna, il Portogallo o l’Austria vi entrarono sono nel 1955, 10 lunghissimi anni dopo la fondazione. Inoltre, e con un aggravarsi notevole negli ultimi 30 anni, l’Onu ha iniziato a sostenere in modo sempre più invasivo le teorie balorde dei nuovi diritti e della democrazia laica e progressista.

A volte non si ricordano da parte dei mass media i vili attacchi di vari uffici Onu contro Giovanni Paolo II (1978-2005) a causa della sua difesa del diritto naturale e per la sua condanna della contraccezione e dell’aborto. Anche sotto Benedetto XVI (2005-2013) ci furono delle prese di posizione di personalità di rilievo internazionale contro l’insegnamento morale della Chiesa. Il ragionamento che queste agenzie hanno cercato di stabilire intendeva sostenere il legame tra rifiuto della contraccezione e sovrappopolazione e AIDS in Africa, oppure la consequenzialità tra condanna dell’aborto e maschilismo, o ancora il rapporto tra condanna dell’omosessualità e discriminazione. Ma essendo divenuta l’Organizzazione delle Nazioni Unite una delle principali centrali di diffusione e di promozione dell’aborto, essa è divenuta uno degli attori più responsabili del genocidio più immane della storia: lo sterminio industriale dei non-nati. Il passaggio lento, ma non troppo, tra promozione dei diritti umani e promozione dei delitti umani, è stato ben congegnato e in fondo quasi indolore. E’ bastato infatti fare leva sulle aporie logiche e concettuali collegate con la definizione degli stessi diritti presente nellaDichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948, e ancor più attraverso la creazione ex nihilo di nuovi (inesistenti) diritti, come il “diritto alla non-discriminazione”, il quale non tiene in alcun conto né il bene comune della società, né i diritti degli altri membri della società, né la differenza tra chi alla luce della legge merita protezione e chi alla luce della legge merita rimprovero e sanzioni. Così il criterio falso e fallace della non-discriminazione doveva per forza generare diritti iniqui basati sull’ideologia e non sulla realtà, e così è stato. Il Magistero della Chiesa già da vari lustri va ripetendo che l’uguaglianza dei diritti dipende dalla reale uguaglianza dei cittadini e non dal possesso dell’uguale natura umana. Il giudice può condannare il delinquente, ma questi non ha il diritto di condannare quello; il poliziotto può arrestare il cittadino, ma il contrario non è vero; il legislatore può fare la legge, mentre il comune cittadino è tenuto ad obbedire e non a legiferare; l’uomo e la donna sono giuridicamente capaci di contrarre matrimonio e di adottare, due omosessuali no; al terrorista e al mafioso, benché soggetti di identica natura degli altri consociati, si toglie il diritto di voto e quello di elezione a cariche pubbliche, aumentando la (legittima) disuguaglianza tra i cittadini, e così via.La non discriminazione assoluta (che comporterebbe il dovere di dare la patente ai ciechi) è una assoluta scemenza e si pone come la testa d’ariete fatta per scardinare ogni protezione, ogni difesa sociale, ogni vera giustizia.

Ma siccome la visione cattolica è lontana anni luce dalla politica omicida dell’Onu, questa gigantesca nuova mafia ha più e più volte attaccato e colpito la santa Chiesa. L’ultimo attacco, avvenuto all’inizio di febbraio, è particolarmente grave e specioso. Grave perché in un documento pubblico la Commissione Onu per la protezione dei fanciulli insulta la Chiesa e la dichiara responsabile delle mancanze di alcuni suoi membri marci, in buona parte gay non dichiarati, per la trita questione degli abusi sui minori. Specioso e vile è poi l’attacco perché deriva da un ente che ha fatto dello sterminio dei bambini uno dei suoi compiti principali. L’Onu vuole abolire la famiglia eterosessuale e colpire così a morte l’educazione e la sensibilità delle nuove generazioni; con l’aborto di massa vuole annientare milioni di esseri umani innocenti in nome dell’emancipazione femminile; con l’imposizione dell’omosessualità e della pedofilia cerca di manipolare e distruggere la serenità e la purezza dei nostri figli (quando documenti ufficiali raccomandano l’insegnamento della masturbazione ai bambini allora siamo già nell’ambito della pedofilia). Insomma l’Onu è oggi il nuovo immane Tiranno da cui difendersi, contro cui lottare fino alla morte. E questo tiranno infame ha l’impudenza di colpire la santa Chiesa di Dio, cioè la società religiosa che nel mondo ha fatto di più per l’educazione, la promozione e la liberazione dell’infanzia e della gioventù.

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