martedì 12 agosto 2014

Solennità Assunzione Beata Vergine Maria




L’ASSUNZIONE

DELLA 

BEATA VERGINE MARIA



«SIGNUM MAG NUM APPARUIT
IN CAELUM»



«Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle»

Fonte: Dossier Fides 

Il mese di Agosto trova il suo punto culminante il giorno 15 del mese, Solennità della Beata Vergine Maria.

La liturgia di questa Festa ha mantenuto significativamente come Canto di Inizio della Messa, il passaggio dell’Apocalisse di San Giovanni, che ci presenta un grande SEGNO (capitolo 12, 1):

«Signum magnum apparuit in cælo: mulier amicta sole, et luna sub pedibus ejus, et in capite ejus corona stellarum duodecim»



Il destinatario di tali Rivelazioni, e di quella visione, non è altro che San Giovanni, allora esiliato a Patmos. San Giovanni, l’Apostolo che Gesù amava, l’autore del Vangelo che porta il suo nome e che scrisse più tardi.

Due parole devono attrarre la nostra attenzione, poiché portano in qualche modo la sua “firma”: «signum» (segno), e «mulier» (donna), che sono proprio da lui.





IL SEGNO

San Giovanni non fa mai uso della parola “miracolo” per indicare le opere di Gesù, bensì utilizza la parola “segno”, che torna a più riprese nel suo Vangelo. Ci si aspettava infatti che il Messia ripetesse i prodigi di Mosè. Gesù compie dunque dei «segni», delle «gesta», delle «azioni» per incitare gli uomini a credere nella sua Missione divina.
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Bisogna notare inoltre che San Giovanni ha racontato soltanto sette “miracoli” di Gesù, essendo il numero “sette” una chiave di lettura del suo Vangelo
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San Giovanni ricorre alla parola SEGNO per la prima volta nell’Apocalisse, al capitolo 12, versetto 1: «Nel cielo apparve un SEGNO grandioso, una DONNA…». E, a differenza di quello che farà nel Vangelo, qui da un’indicazione: il SEGNO è una DONNA. Il SEGNO è rapportato ad una DONNA, senza indicare CHI SIA quella DONNA. Ma i due termini sono associati.


LA DONNA («MULIER»)

Giovanni impiega questo termine precisamente l’ultimo giorno della prima settimana del Ministero pubblico di Gesù, e l’ultimo giorno dell’ultima settimana del Ministero di Gesù. Non può essere una coincidenza! Il SEGNO di Cana indica quindi una realtà che gli invitati alle Nozze non potevano comprendere. La prova è che nei Vangeli Sinottici non è stata ricordato… E pertanto Giovanni ci dice, a conclusione di quel passaggio: «…manifestò la sua gloria e i suoi discepoli cedettero in lui» (versetti 12).

La DONNA a Cana di Galilea, e la DONNA alla quale Gesù si rivolge dall’alto della Croce, è sua Madre, Maria:
· Giovanni 2, 4: «Quid mihi et tibi MULIER?» ;
· Giovanni 19, 26b: «MULIER ecce filius tuus!».
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IL SEGNO E LA DONNA

Presente al segno, a Cana di Galilea, presente nel momento in cui l’Ora era giunta, il segno diviene realtà: è Maria, la Madre di Gesù. La DONNA è MARIA.

Nell’Apocalisse, San Giovanni precisa che il SEGNO apparso nel cielo è una DONNA, senza indicare CHI ESSA SIA. Il Segno, come al solito, indica una realtà che noi non possiamo percepire immediatamente, che noi non possiamo neanche concepire, alla quale ci sarebbe persino impossibile pensare.

Dato il contesto del Vangelo di San Giovanni, non è da temerari affermare che la DONNA dell’Apocalisse non è altri che MARIA, presentata in un contesto particolare, che ci consente di scoprire una realtà che sfugge ai nostri occhi; la scena non appartiene più a questa terra, E APRE SU DI UN ALTRO MONDO, come dimostrano gli attributi che la caratterizzano:

«Nel cielo apparve un SEGNO grandioso: una DONNA VESTITA DI SOLE, CON LA LUNA SOTTO I SUOI PIEDI E SUL SUO CAPO UNA CORONA DI DODICI STELLE»
(Apocalisse 12, 1).

Clicca sul Link per la lettura del dossier.



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