martedì 10 giugno 2025

Pier Giorgio Frassati, il patrono del blog: Santo!



«Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la fede mi darà la forza sarò sempre allegro…» (14 febbraio 1925)

A cento anni esatti dalla sua morte, avvenuta il 4 luglio 1925, il Beato Pier Giorgio Frassati sarà presto proclamato santo. L’annuncio ufficiale della canonizzazione fissata il giorno 7 Settembre 2025, in concomitanza con quella del beato Carlo Acutis, è giunto in questi giorni da Roma e ha suscitato una profonda commozione e gioia, in particolare tra i giovani cattolici di tutto il mondo, che da anni guardano a Pier Giorgio come a un modello di fede vissuta con pienezza, freschezza e coerenza.

Il miracolo riconosciuto

A rendere possibile la canonizzazione è stato il riconoscimento ufficiale di un miracolo attribuito alla sua intercessione: la guarigione inspiegabile di un bambino in Sud America, colpito da una grave patologia degenerativa. Dopo anni di indagini mediche e canoniche, la Commissione vaticana ha confermato la natura miracolosa della guarigione, avvenuta in modo repentino e definitivo, senza spiegazione scientifica. I genitori del bambino, devoti a P.Giorgio Frassati, avevano chiesto la sua intercessione durante un triduo di preghiera in parrocchia.

Una santità senza clamore

Pier Giorgio Frassati è un santo “dei tempi normali", non per straordinarie opere esteriori o imprese clamorose, ma per la straordinarietà con cui ha vissuto la sua vita ordinaria. Nato a Torino nel 1901 in una famiglia benestante, figlio del fondatore de La Stampa, visse un’esistenza breve ma intensa. Studente di ingegneria, appassionato di montagna, amante dell’arte e della lettura, fu un giovane totalmente immerso nella realtà del suo tempo, ma con lo sguardo fisso su Cristo.

Fu attivo nell’Azione Cattolica, nella Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli e nel movimento studentesco cattolico. Ogni giorno si alzava presto per andare a messa, dedicava tempo ai poveri e agli ultimi, lottava per la giustizia sociale e la dignità dell’uomo, in un periodo storico segnato da gravi tensioni sociali e politiche. E tutto questo senza mai ostentazione, ma con una semplicità disarmante, con il sorriso sulle labbra e la fede nel cuore.

Giovani in festa: "È uno di noi!"

La notizia ha fatto subito il giro delle parrocchie, dei gruppi giovanili, dei social. Tanti ragazzi hanno condiviso foto di Frassati con l’hashtag #VersoLAlto, la sua frase simbolo. Perché Pier Giorgio non è un santo irraggiungibile: è il segno che la santità è possibile anche oggi, in jeans e scarpe da ginnastica, tra scuola, amici, sport e sogni.

E la sua vita parla proprio a voi, a noi: a chi ha sete di giustizia, di amore vero, di un senso più profondo. Pier Giorgio non ha vissuto per sé, ma per qualcosa (e Qualcuno) di più grande. Ed è questo che lo ha reso felice davvero.

Un esempio che accende il cuore

In un mondo che spesso propone modelli vuoti, appariscenti e inaffidabili, Pier Giorgio è un modello solido e concreto: ha amato Dio senza vergognarsene, ha scelto la verità anche quando costava, ha servito i poveri senza farsi notare. Ha vissuto il Vangelo, semplicemente. E questo l’ha reso luminoso, credibile, contagioso.

E noi, oggi?

Questa canonizzazione è una chiamata per tutti. Non si tratta solo di celebrare un nuovo santo, ma di lasciarsi provocare dalla sua testimonianza. Perché la santità non è per pochi: è per tutti. È per te. Pier Giorgio ci guarda dall’alto – da quell’“Alto” che non è solo una cima da scalare, ma la meta verso cui tendere con tutta la vita. E ci dice: “Coraggio! Vivi la tua fede con gioia. Ama con concretezza. Sii luce dove sei”. Allora che aspetti? Non serve fare cose eclatanti. Basta iniziare da oggi, da dove sei.

Verso l’Alto… insieme a Pier Giorgio.



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