mercoledì 30 dicembre 2009

Considerazioni di fine anno..





"..Su tutti invoco, alle soglie del nuovo anno, le benedizioni del Signore per un rinnovato slancio nell’adempimento del loro servizio alla Chiesa e alla città e, in particolare, a vantaggio della famiglia, che dell’una e dell’altra è la cellula fondamentale.

5. Da più parti si riconosce che la crisi attuale della famiglia affonda spesso le sue radici nella superficialità di coloro che vi si impegnano. Non di rado, infatti, le giovani coppie mostrano scarsa consapevolezza del significato e del valore di questo istituto, specialmente se considerato nell’ottica della Rivelazione. Accade così che, anche chi sceglie liberamente di sposarsi “nel Signore”, finisca a volte per prendere le distanze dalle istanze morali legate a questo fatto, esponendosi a sbandamenti facilmente immaginabili.

S’impone perciò, come scelta prioritaria, la pastorale di evangelizzazione della famiglia e, in questa, l’impegno per una più adeguata preparazione al Matrimonio. Certamente, molto è già stato fatto in questo campo negli ultimi anni. Occorre, tuttavia, incrementare e unificare gli sforzi, dando vita a veri itinerari educativi, con strumenti e sussidi adatti e soprattutto col coinvolgimento di coppie di sposi più mature nella fede e disponibili a questa particolare forma di ministero coniugale.

Un grande contributo alla pastorale familiare verrà anche da un più marcato impegno per la costituzione e l’animazione di “gruppi familiari” di spiritualità e di servizio, che diventino sempre più capaci di mettere in comune “con generosità . . . le proprie ricchezze spirituali con altre famiglie” Gaudium et Spes, 48), per edificare e dilatare la comunità ecclesiale, giungendo così a fare della parrocchia una “famiglia di famiglie” e quindi una vera comunità evangelizzante e testimoniante. Infatti “l’evangelizzazione, in futuro, dipende in gran parte dalla Chiesa domestica” Familiaris Consortio, 65).

6. Tutto ciò sarà tanto più facile se le famiglie cristiane si sforzeranno di vivere la comunione di cui e principio e alimento lo Spirito Santo, ad esse donato nel sacramento del Matrimonio. Una comunione fondata sull’ascolto della Parola di Dio, sulla preghiera comune, sull’esercizio delle virtù cristiane, prima fra tutte la carità, “che è il vincolo della perfezione”, secondo l’insegnamento ascoltato dall’apostolo Paolo nella seconda lettura.

Per il fatto poi che la famiglia è la prima, fondamentale cellula della società, c’è da auspicare che questa sappia darsi delle leggi che proteggano e promuovano l’istituto naturale della famiglia fondata sul Matrimonio e le sue caratteristiche di unicità e stabilità.

7. Fratelli e sorelle, mentre stiamo per concludere un altro anno a noi concesso dalla bontà del Signore, ascoltiamo l’ammonimento di san Paolo: “Tutto quello che fate in parole e in opere, tutto si compia nel nome del Signore, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre”.

Sì, mentre rendiamo grazie a Dio Padre, per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo, ci impegniamo a fare tutto in suo nome e per la sua maggiore gloria.

“E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo”. Amen!

(tratto dall'Omelia di Giovanni Paolo II - Domenica, 31 dicembre 1989)

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