Da "Rinascita Quotidiano di Sinistra Nazionale", riportiamo questo interessante articolo che (cosa inaudita!) condividiamo in pieno!
La Manif pour Tous in Francia ha avuto l'inaspettato merito di risvegliare milioni di coscienze. Con un taglio trasversale portato avanti prima di tutto dalla gente comune, condiviso personalmente da personaggi politici di tutti gli schieramenti, da associazioni di persone omosessuali, e da credenti di tutte le religioni e non credenti, ha sostenuto con fermezza e rispetto che il matrimonio possa essere composto solo da un uomo ed una donna. Un movimento nato nella società civile e apertamente apolitico e aconfessionale.
La Manif pour Tous Italia si sente in sintonia con queste istanze e con questo metodo.
La proposta di legge in discussione alla Camera dei Deputati che ci ha messo tutti in allarme è quella sul Contrasto all’omofobia e alla transfobia scaricabile dal sito della Camera dei Deputati. Ma poche persone sanno che il 18 giugno 2013 è stato avviato l’iter legislativo al Senato della Repubblica sulla proposta di legge per l’Accesso al matrimonio da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso (chiamata “Matrimonio egualitario”).
Inoltre, nel cassetto c’è anche quella della Modificazione dell’attribuzione di sesso. La discussione della legge in “Contrasto all'omofobia e alla transfobia” proposta dal deputato Ivan Scalfarotto (PD) come integrazione della Legge Mancino-Reale, istituisce tra i reati che persegue, il crimine legato alla discriminazione di "genere", punendolo con il carcere. È quindi una vera e propria legge bavaglio. Una volta espiata la pena, il condannato potrà anche subire una “rieducazione sociale” prestando servizio civile nelle associazioni “omosessuali, bisessuali, transessuali o transgender”. Cosa vuol dire? Che se pubblicamente si dichiara che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non sia paragonabile a quello tra uomo e donna (sulla proposta di legge giocano sul concetto di “idee fondate sulla superiorità”), questa affermazione possa essere benissimo letta come una discriminazione, se non addirittura un incitamento alla violenza, verso le persone omosessuali, cosa che può portare al carcere fino a quattro anni. In più, strumentalizzando episodi di violenza contro persone omosessuali, che noi tutti condanniamo con fermezza, ufficializza per la prima volta a livello legislativo l’ideologia gender, che rappresenta solo una minoranza all’interno del variegato mondo omosessuale. È chiaro che questa prima proposta è un cavallo di troia per far passare senza troppa fatica le altre due proposte di legge, compresa l’adozione da parte delle persone dello stesso sesso. Nella proposta di legge sul “Matrimonio egualitario” c’è l’esplicita volontà di sostituire le parole “marito e moglie” con la parola “coniugi”. Insomma, una vera decostruzione di ciò che da sempre ed in tutte le culture è stato considerato il cardine della società umana, la famiglia fondata tra un uomo ed una donna.
Inoltre, nel cassetto c’è anche quella della Modificazione dell’attribuzione di sesso. La discussione della legge in “Contrasto all'omofobia e alla transfobia” proposta dal deputato Ivan Scalfarotto (PD) come integrazione della Legge Mancino-Reale, istituisce tra i reati che persegue, il crimine legato alla discriminazione di "genere", punendolo con il carcere. È quindi una vera e propria legge bavaglio. Una volta espiata la pena, il condannato potrà anche subire una “rieducazione sociale” prestando servizio civile nelle associazioni “omosessuali, bisessuali, transessuali o transgender”. Cosa vuol dire? Che se pubblicamente si dichiara che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non sia paragonabile a quello tra uomo e donna (sulla proposta di legge giocano sul concetto di “idee fondate sulla superiorità”), questa affermazione possa essere benissimo letta come una discriminazione, se non addirittura un incitamento alla violenza, verso le persone omosessuali, cosa che può portare al carcere fino a quattro anni. In più, strumentalizzando episodi di violenza contro persone omosessuali, che noi tutti condanniamo con fermezza, ufficializza per la prima volta a livello legislativo l’ideologia gender, che rappresenta solo una minoranza all’interno del variegato mondo omosessuale. È chiaro che questa prima proposta è un cavallo di troia per far passare senza troppa fatica le altre due proposte di legge, compresa l’adozione da parte delle persone dello stesso sesso. Nella proposta di legge sul “Matrimonio egualitario” c’è l’esplicita volontà di sostituire le parole “marito e moglie” con la parola “coniugi”. Insomma, una vera decostruzione di ciò che da sempre ed in tutte le culture è stato considerato il cardine della società umana, la famiglia fondata tra un uomo ed una donna.
Gli obiettivi italiani di “Manif pour tous”.
La Manif pour Tous Italia ha lo scopo di essere il portavoce di tutti coloro che, al di là della propria provenienza e sensibilità, si senta rappresentato a contrastare una legge che vuole istituire un reato di opinione e preparare la strada allo stravolgimento dell'istituto matrimoniale composto da un uomo ed una donna. Soprattutto in un momento nel quale la politica non si interessa dei problemi veri degli italiani, che risiedono in campo economico e lavorativo. La Manif pour Tous Italia ha perciò tra i suoi obiettivi anche quello di far conoscere ai cittadini italiani - rendendole comprensibili - l'esistenza di tali leggi e fin dove esse si spingano. Riteniamo vincente l'iniziativa che parte dalla società civile, e che coinvolge trasversalmente tutti sotto forma di rete. Ognuno è indispensabile alla causa. Sentiamo il dovere di ribadire che questa iniziativa è apolitica e aconfessionale.
Come atto inaugurale delle nostre attività, abbiamo organizzato la nostra prima uscita pubblica sullo stile dei Veilleurs, che in Francia hanno dato testimonianza con la semplice e pacifica presenza in prima persona.
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