venerdì 31 luglio 2015

In 405.000 rivolgono una filiale supplica al Papa



Fonte: Riscossa Cristiana


405.000 persone, fra i quali 98 presuli – cardinali, arcivescovi e vescovi – hanno finora sottoscritto la“Supplica Filiale” a Sua Santità il Papa Francesco chiedendogli «una parola chiarificatrice», come «unica via per superare la crescente confusione fra i fedeli» in materia di matrimonio e di unioni omosessuali.

Per i firmatari un supremo intervento è necessario per arginare lo strisciante progredire della rivoluzione culturale, promossa da forze anticristiane che da decadi cercano d’indebolire le convinzioni morali fondate sul Vangelo e sulla Legge Naturale.

Davanti alla macchina propagandistica dei costumi neopagani, secondo i firmatari, la Chiesa mantiene sempre accesa la fiaccola di una solida dottrina e di una coerente disciplina, entrambe basate sull’insegnamento di Nostro Signore… Tuttavia, affermano i firmatari, in occasione del Sinodo straordinario sulla Famiglia dell’ottobre 2014, la luce di questa fiaccola anziché rinvigorirsi è parsa vacillare a causa di alcune confuse e dissonanti opinioni, emerse ad intra e ad extra dell’aula sinodale.

Queste tesi sono state immediatamente riprese e moltiplicate dalla grancassa della propaganda laicista. In vista del Sinodo ordinario sulla Famiglia di ottobre 2015, consapevoli del fatto che cedimenti morali apparentemente lievi possano avere conseguenze rovinose, un gruppo di fedeli laici ha promosso questa “Supplica Filiale” e creato un’omonima associazione per diffonderla.

L’iniziativa, come i numeri dimostrano, non ha tardato a trovare una larga accoglienza nell’opinione pubblica cattolica e anche fra personalità di spicco nella vita civile, accademica ed ecclesiastica. L’Associazione “Supplica Filiale” si propone inoltre la diffusione su scala mondiale del volumetto intitolato Opzione preferenziale per la Famiglia, opera di tre vescovi, Mons. Aldo di Cillo Pagotto, Mons. Robert F. Vasa e Mons. Athanasius Schneider.

Si tratta di un manuale di facile consultazione, che si sviluppa in cento domande e cento risposte, affrontando in maniera succinta ma sicura tutte le principali questioni sul tappeto. Anche questa iniziativa ha trovato un ampio appoggio fra personalità dell’ambito ecclesiastico e civile. L’opera è stata tradotta nelle principali lingue ed è giunta a tutti i vescovi residenziali di ogni continente. Migliaia sono state le richieste di ulteriori copie da distribuire fra parroci, operatori pastorali e fedeli. Copie di Opzione preferenziale per la Famiglia possono essere richiese a Supplicafiliale.org.


Beatissimo Padre,
In vista del Sinodo sulla famiglia dell’ottobre 2015, ci rivolgiamo filialmente a Vostra Santità per manifestarle le nostre apprensioni e le nostre speranze sul futuro della famiglia.
Le apprensioni nascono dal fatto che assistiamo da decenni ad una rivoluzione sessuale  promossa da un’alleanza di potenti organizzazioni, forze politiche e mezzi di comunicazione, che attentano passo dopo passo all’esistenza stessa della famiglia come cellula basica della società. Sin dalla cosiddetta Rivoluzione del ‘68 subiamo un’imposizione graduale e sistematica di costumi morali contrari alla legge naturale e divina, in modo talmente implacabile da rendere, per esempio, possibile in molti paesi l’insegnamento della aberrante “teoria del gender” fin dalla più tenera infanzia.
L’insegnamento cattolico sul Sesto Comandamento del Decalogo è come una fiaccola che brilla dinanzi a questo oscuro disegno ideologico. Questa fiaccola attrae numerose persone – oppresse dalla propaganda edonistica – verso il modello familiare, casto e fecondo, predicato dal Vangelo e conforme all’ordine naturale.
Santità, alla luce delle informazioni veicolate in occasione dello scorso Sinodo, riscontriamo con dolore che per milioni di fedeli la luce di questa fiaccola sembra vacillare di fronte ai venti malsani degli stili di vita propagati dalle lobbies anticristiane. Constatiamo infatti un generalizzato disorientamento causato dall’eventualità che in seno alla Chiesa si apra una breccia tale da permettere l’adulterio – in seguito all’accesso all’Eucaristia di coppie divorziate e risposate civilmente – e perfino una virtuale accettazione delle unioni omosessuali. Tutte pratiche, queste, condannate categoricamente dalla Chiesa come opposte alla legge divina e naturale.
Da questo disorientamento scaturisce paradossalmente la nostra speranza.
In questa situazione, infatti, una parola chiarificatrice di Vostra Santità è l’unica via per superare la crescente confusione tra i fedeli. Essa impedirebbe la relativizzazione dell’insegnamento di Gesù Cristo e dissiperebbe le tenebre che si proietterebbero sul futuro dei nostri figli, se la fiaccola smettesse di illuminare il loro cammino.
Questa parola, Santo Padre, ve la imploriamo con cuore devoto per tutto ciò che Voi siete e rappresentate. Siamo sicuri che la Vostra parola non potrà mai dissociare la pratica pastorale dall’insegnamento lasciato in eredità da Gesù Cristo e dai suoi vicari, perché ciò renderebbe più grave la confusione. Infatti Gesù ci ha insegnato con assoluta chiarezza la coerenza che deve esistere tra la verità e la vita (cfr. Gv 14, 6-7), così come ci ha avvertito che l’unico  modo di non soccombere è quello di porre in pratica la sua dottrina (cfr. Mt 7,24-27).
Nel chiedere la Vostra benedizione apostolica, Vi assicuriamo le nostre preghiere alla Sacra Famiglia – Gesù, Maria e Giuseppe – perché Essa illumini la Santità Vostra in questa così importante circostanza.

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