sabato 6 settembre 2025

«Verso l’alto»: perché la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati parla a tutti e non solo ai giovani.

 




Domattina, domenica 7 settembre 2025, alle ore 10:00 in Piazza San Pietro, la Chiesa proclamerà santo Pier Giorgio Frassati insieme a Carlo Acutis, nella prima canonizzazione del pontificato di Papa Leone XIV. Un momento atteso da decenni da fedeli di tutto il mondo, che vedranno finalmente riconosciuta ufficialmente la santità di un giovane laico capace di unire preghiera, amicizia, studio, sport e carità operosa. VaticanoGiubileo 2025Vatican News

Come abbiamo già raccontato in questo blog, Frassati è una figura che “parla” al cuore dei ragazzi: non perché perfetto, ma perché integralmente umano, innamorato di Cristo e dei fratelli. La sua beatificazione del 20 maggio 1990 accese un entusiasmo che non si è mai spento; da allora l’attesa di chiamarlo “Santo” è cresciuta anno dopo anno nelle parrocchie, nei movimenti giovanili, nelle scuole e nelle università. Vaticano

Un santo della porta accanto: fede, amicizia, montagna, città

Pier Giorgio (Torino, 1901–1925) è stato studente universitario, terziario domenicano, appassionato di montagna e — soprattutto — fratello dei poveri. Nelle conferenze della San Vincenzo e nelle strade della sua città imparò a riconoscere il volto di Cristo negli ultimi. Non si accontentava di “fare del bene”: desiderava che il Vangelo fermentasse le strutture della società. Quella miscela di Eucaristia quotidiana, Rosario, amicizia leale, allegria, servizio e impegno civile lo rese libero e attrattivo.

Il suo celebre “Verso l’alto” — scritto sul retro di una foto della sua ultima scalata — non è uno slogan estetico, ma un programma di vita: tendere al Cielo attraversando con serietà le responsabilità di ogni giorno. È per questo che Pier Giorgio continua a indicare ai giovani una rotta concreta verso Dio, senza evasioni. FrassatiUSA, Inc.USCCB



Perché questa canonizzazione è così importante

1) È un sigillo ecclesiale su una pedagogia della santità feriale. Con Pier Giorgio la Chiesa ribadisce che la santità non è riservata a chi vive in clausura o svolge ministeri ordinati: è la via di tutti, percorribile dentro lo studio, il lavoro, lo sport, la politica, l’amicizia. In un’epoca che spesso separa spiritualità e vita quotidiana, Frassati ricuce l’unità.

2) È una risposta ai desideri dei giovani. I ragazzi non cercano star morali, ma testimoni credibili. Pier Giorgio non predicava dall’alto: condivideva gite, esami, delusioni e scherzi, e da lì invitava a scelte grandi. La sua gioia robusta — capace di sacrificio, non di superficie — mostra che il Vangelo non ruba nulla, ma dilata la libertà.

3) È un atto di memoria e di profezia sociale. Il giovane torinese fu “uomo delle Beatitudini”, come lo definì San Giovanni Paolo II, capace di tradurre misericordia e giustizia in gesti concreti. In un contesto segnato da disuguaglianze, precarietà e solitudini, la sua canonizzazione ricorda alla comunità cristiana che l’adorazione di Dio e la scelta degli ultimi sono inseparabili. EWTN VaticanCatholic Review

4) È un dono per l’Anno Giubilare della Speranza. Non è casuale che il rito avvenga in questo 2025 giubilare, e che sia tra le prime canonizzazioni di Papa Leone XIV: la Chiesa ci indica due giovani — Frassati e Acutis — come compagni di strada per riaprire alla speranza la vita di tanti. Vatican News


Che cosa dice ai giovani di oggi

  • Amare Dio con tutto e dentro tutto. Pier Giorgio non “aggiungeva” preghiere alla vita: abitava la vita con un cuore pregante. L’Eucaristia quotidiana gli dava tono, il Rosario concretezza, la Parola criteri.

  • Custodire amicizie vere. Il suo gruppo di amici — tra studio, escursioni e carità — dimostra che la santità è sempre corale. Nessuno si salva da solo.

  • Servire senza rumore. La carità discreta fu il suo stile: visite agli ammalati, farmaci pagati, tempo donato. Oggi, dove tutto si posta, Frassati invita a una gratuità senza hashtag.

  • Tenere insieme vette e periferie. Le vette della montagna allenavano il suo sguardo a cercare l’Assoluto; le periferie della città gli insegnavano dove abita Cristo. Due movimenti che si richiamano e si equilibrano.



Quattro passi pratici per camminare “con” Pier Giorgio
  1. Un’ora per gli altri ogni settimana. Scegli un servizio stabile (mensa, doposcuola, visita agli anziani). La fedeltà trasforma più dei gesti eclatanti.

  2. Una vetta al mese. Materiale o simbolica: una camminata in natura, o la “salita” interiore di una rinuncia, di un perdono, di un sì generoso.

  3. Parola–Altare–Poveri. Tre appuntamenti fissi: Vangelo quotidiano, Messa almeno la domenica (meglio anche in un giorno feriale), incontro reale con chi ha bisogno.

  4. Un gruppo di compagni di viaggio. Crea o raggiungi una fraternità (parrocchia, università, movimento): condividete preghiera, studio, servizio e… risate. La santità è contagiosa.



Un’attesa lunga, un grazie dovuto

Questa canonizzazione è stata sperata e preparata per lunghissimo tempo. Ancora molto prima del 1990, quando la Chiesa riconobbe ufficialmente l’eroicità di Pier Giorgio, migliaia di giovani hanno preso il suo nome per oratori, scuole, gruppi, case di accoglienza; quanti racconti di conversioni, vocazioni, guarigioni interiori! Domani quel fiume sommerso salirà in superficie nella grande liturgia di San Pietro, ricordandoci che la santità è aperta a tutti coloro che rispondono positivamente e fattivamente ad una chiamata che, per realizzarsi, si deve accogliere.

Come seguire e unirsi alla preghiera

Il rito di canonizzazione inizierà alle 10:00 (ora di Roma) in Piazza San Pietro e non richiede biglietti; l’accesso in piazza è previsto dalle 8:00. Chi non potrà essere presente fisicamente potrà partecipare spiritualmente unendosi alla Messa attraverso le trasmissioni televisive e le dirette delle principali emittenti cattoliche. VaticanoGiubileo 2025


Preghiera breve
Signore Gesù, che hai acceso nel cuore di Pier Giorgio l’amore per Te e per i fratelli, dona anche a noi la sua gioia semplice, la sua audacia evangelica, la sua passione per la santità. Fa’ che, guidati dalla sua intercessione, non ci accontentiamo di poco ma camminiamo ogni giorno “verso l’alto”, fino a Te. Amen.

Domani, sotto il cielo di Roma, la Chiesa canterà il “Gloria” con un nome in più. E non sarà solo il nome di Pier Giorgio Frassati: sarà il nome di tanti giovani che, guardando a lui, ricominceranno a credere che la santità è possibile — e bella — anche per loro.


Foto dal web.

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