mercoledì 30 dicembre 2009

Te Deum


Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.



TE DEUM

Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
incessábili voce proclamant:

Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuae.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
te prophetárum * laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum *
sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.

Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Filius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
non horruísti Virginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, *
aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
quos pretióso sánguine redemísti.
ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.

Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto *
sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *
non confúndar in ætérnum.

2 commenti:

  1. Bellissima idea di riproporre nel testo latino e italiano l'inno del Te Deum. C'è bisogno di ripartire dai "fondamentali" per ricostruire l'umano. Grazie per il lavoro che stai facendo con il tuo blog. Un caro saluto.

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  2. Il Te Deum è uno dei più antichi inni della tradizione cattolica. Il suo titolo (completo è Te Deum laudamus) significa “Noi ti lodiamo, Dio” ed è un supremo, sublime ringraziamento al Padre celeste per tutto ciò che Egli ci dà, la vita ci presenta, la storia ci propone. Per questo è uso cantarlo solennemente nelle chiese il 31 dicembre, a chiusura dell’anno solare e civile.

    Grazie Dio perché esisti, grazie della vita che ci dai. Grazie dello Spirito Santo, di Maria, della Chiesa, del Papa, dei vescovi e dei sacerdoti, uomini unici al mondo. Grazie dei contemplativi, che reggono il mondo con la preghiera. Grazie della preghiera. Grazie della fede: la poca nostra, la molta del nostro prossimo. Grazie dell’esercito dei santi, dei beati, dei martiri, dei confessori, delle vergini, dei venerabili, dei servi di Dio, dei testimoni. Grazie della comunione con loro. Grazie dei mille altri santi che solo Tu solo conosci. Grazie dei sacramenti e della chiamata alla santità. Grazie della storia e del tempo che ci dai. Grazie delle Tue promesse, infallibili. Grazie della verità e della bellezza della sua difesa. Grazie dell’esistenza che è militanza nelle Tue fila. Grazie delle nostre famiglie e dei nostri amici. Grazie dei nostri nemici. Grazie delle gioie e grazie delle sofferenze. Grazie del bene che non ci fai mai mancare e grazie perché anche attraverso il male cui la Tua infinita sapienza permette almeno un po’ di agire, c’insegni cose grandi. Grazie della persecuzione, del dolore e dell’odio che ci rendono più simili a Te. Grazie di averci ancora una volta voluti tutti e ciascuno nelle Tue elette schiere, nonostante le nostre gravi mancanze, le nostre colpevolezze, i nostri peccati. Grazie per ciò che ci dai e per ciò che ci togli. Grazie di ciò che abbiamo e di ciò che non abbiamo. Grazie o Dio, a chi altri sennò conta rendere grazie?
    (Tratto da "Il timone" http://www.iltimone.org/32568,News.html)

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