venerdì 23 aprile 2010

Quando l'Angelus si recitava in ginocchio....


Storia dell’ “Angelus”

L’ “Angelus” deriva la sua origine dall’ambiente francescano.

San FRANCESCO D’ASSISI (+1226) fu talmente impressionato durante il suo viaggio missionario in Oriente dai richiami alla preghiera, che il muezzin ripeteva cinque volte al giorno dall’alto del suo minareto, che pensò di simili tempi di preghiera anche in Occidente. Così scrisse in una lettera ai superiori (guardiani): “Insegnate e predicate a tutte le persone il dovere di lodarlo perché, a tutte le ore e al suono delle campane, lodi e azione di grazie siano rese sempre e in ogni luogo della terra a Dio onnipotente”. Espresse questo augurio in uno scritto ad un governatore del popolo. Fra Benedetto SINIGARDI (+1282), compagno di San Francesco, fece cantare l’antifona mariana “Angelus Domini” nel suo monastero di origine in Arezzo, dopo il suo soggiorno in Terra Santa verso il 1241. Nel 1251 il Capitolo Generale del nostro Ordine decise che, dopo la “Salve Regina” della sera, la strofa “Ave Maria” e l’orazione “Concede nos” devono essere recitate in ginocchio (nel 1325 il Capitolo Generale aumenta il numero delle “Ave Maria “ a tre). In occasione del Capitolo Generale del 1263 a Pisa, san Bonaventura (+1274), come Maestro Generale dell’Ordine francescano, dà ai suoi confratelli questo consiglio: I fratelli devono insegnare ai fedeli a salutare tre volte la Vergine Maria, la sera, quando nel monastero è l’ora di andare a Compieta. Essi devono farlo con le stesse parole con le quali l’Angelo Gabriele salutò Maria, cioé con l’ ‘Ave Maria’ (cf. Lc 1,38). Abbiamo qui la prima menzione dell’ “Angelus” e più precisamente, la sera. Dalla rappresentazione largamente diffusa nel Medioevo, era esattamente la sera che “l’Angelo del Signore aveva portato l’annuncio a Maria”. Il Capitolo Provinciale francescano che si tenne a Padova nel 1294 ordinava ai confratelli quanto segue: In tutti i conventi la sera si suoneranno le campane tre volte brevemente per onorare la Madre di Dio. Tutti i confratelli in quel momento dovranno inginocchiarsi e pregare per tre volte: ‘Ave Maria, gratia plena’ . All’inizio del XIV° secolo, suonare l’Angelus era già una pratica usuale nelle diverse regioni d’Europa, così come a Roma nel 1327. Questo suono di campane della sera aveva nello stesso tempo un’altra ragione pratica, in quanto era il segno della “estinzione del fuoco” (“ignitegium”, “coprifuoco”, “salvaterra”) e della chiusura delle porte della città. Il papa Giovanni XXII (+1334) nel 1318 ordinò che ai tre rintocchi quotidiani della sera, Maria la Madre di Dio sia salutata con tre “Ave Maria” in ginocchio e accordò a tale preghiera una indulgenza. Del resto, è solo nel XIV secolo (e in alcune regioni nel XVI secolo soltanto) che l’ “Ave Maria”, con l’aggiunta della seconda parte, prese la forma che oggi conosciamo.

Nell’Abbazia di Montecassino e nei monasteri che ne dipendevano, si aveva, verso la fine del XIII secolo, l’usanza di suonare le campane per la preghiera dell’ “Ave Maria”, non solo la sera, ma anche al mattino, a Prima. Dall’anno 1317/1318 abbiamo notizia di un richiamo alla preghiera con il suono delle campane, al mattino, nella città di Parma, nell’Italia settentrionale, dove ormai il ricordo fu legato in questo modo al grande avvenimento della nostra salvezza, la Risurrezione di Gesù. Verso la metà del XV secolo, l’ “Angelus” del mattino veniva introdotto in Europa, in pratica ovunque.

Più tardi si impose il richiamo alla preghiera a mezzogiorno, e cioè soltanto nel XVI/XVII secolo. La sua tradizione proviene da Praga precisamente nel 1386. Poiché a mezzogiorno si pensava alla crocifissione di Gesù, in un primo tempo non fu suonata il venerdì santo. Nel 1456, papa Callisto III (+1458) comandò di suonare la campana quotidianamente, tra Nona e Vespri e di recitare un Padre Nostro e tre “Ave Maria” per la salvezza della cristianità. Nel 1472, il re di Francia, Luigi XI (+1483) invitò a pregare a mezzogiorno con tre “Ave Maria” per l’unità e la pace del regno. Nel 1518, papa Leone X stabilì la preghiera dell’Angelus a mezzogiorno. In Germania l’Angelus a mezzogiorno fu introdotto nel XVII secolo.

Dopo una serie di miracolosi interventi della beata Vergine Maria operati attraverso i secoli, si giunse alla recita dell'Angelus al mattino, mezzogiorno e sera in ginocchio.
Scrive Orsini ne La Vergine: "S. Carlo la praticava sempre in ginocchio, anche nelle pubbliche strade. Il che già da cento anni si praticava in tutta la Francia, almeno in quanto dell'Ave Maria di mezzodi' per un particolare decreto dal Re Luigi XI che la volle indirizzata dai suoi sudditi ad implorare dall'Altissimo coll'intercessione di Maria la pace particolare del suo regno.
L'ordine suo era concepito cosi': "Si impone a tutti i francesi, cavalieri, uomini d'arme e plebei, di porsi sulle due ginocchia al suonarsi del mezzodi', di segnarsi divotamente e fare una preghiera alla Madonna per buona pace".
L'ordine fu eseguito con tanta esattezza che al primo tocco dell'Angelus, nelle case, nelle strade, sulle vie maestre, non c'era francese che non si prostrasse per pregare Maria". Continua il Riva ne Il Divoto di Maria: "L'inginocchiarsi alla recita dell'Angelus Domini fu sempre costume universale resso i veri devoti ed é di dovere per chiunque intenda partecipare alle suddette indulgenze...senza obbligo di coscienza di essere fedeli a recitare L'Angelus Domini tre volte al giorno, anche sotto gli occhi del pubblico a chiara manifestazione della propria fede...qual viltà dunque sarebbe la vostra se per indegno rispetto umano vi reteneste dal prestare a Maria questo pubblico ossequio quando col tocco delle campane ve ne fa la Chiesa un invito cosi' formale".
Pio IX commendo' questa pratica arricchendola di indulgenze con il Copertum Nobis del 18 gennaio 1856.



2 commenti:

  1. Grazie per questo post, non conoscevo la storia della preghiera dell'Angelus. Mi ha fatto venire in mente il bellissimo quadro di Millet! Grazie

    RispondiElimina
  2. E' vero, anche io inizialmente pensavo di inserire quella immagine, poi però ho optato per una che ritraesse un cristiano inginocchiato in preghiera.. (e ho faticato molto per trovarla)
    Grazie a te!

    RispondiElimina

Benvenuto, grazie del tuo contributo...