sabato 3 aprile 2010

Sabato Santo

Il Mistero del Sabato Santo.
Il Sabato santo, la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte, astenendosi dal celebrare il sacrificio della Messa fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione. L'attesa allora lascia il posto alla gioia pasquale, che nella sua pienezza si protrae per cinquanta giorni.

DESCENSUS AD INFEROS
Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi. Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell’ombra di morte. Dio e il figlio suo vanno a liberare dalle sofferenza Adamo ed Eva che si trovano in prigione. Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella Mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite ! A coloro che erano nelle tenebre: siate illuminati ! A coloro che erano morti: risorgete ! A te comando: svegliati, tu che dormi ! Infatti non Ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi, opera delle Mie mani ! risorgi Mia effige, fatta a Mia immagine ! Risorgi, usciamo di qui ! Tu in me e Io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura. Per te Io, tuo Dio, Mi sono fatto tuo figlio. Per te Io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, Io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla Mia faccia gli sputi che Io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle Mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a Mia immagine la tua bellezza perduta. Guarda sul Mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le Mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel Mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il Mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il Mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La Mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te. Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma Io, che sono la vita, ti comunico quello che Sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio. Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli ».


...sepolcro vivificante da dove ci vengono tutti i beni, sepolcro vivificante per mezzo di cui la nostra razza umana è innalzata dalla morte, sepolcro vivificante dove si adempie la nostra salvezza e la speranza della risurrezione... sepolcro vivificante che fa cadere la rugiada di misericordia, di compassione e di risurrezione sulle ossa dei morti...
Dalla Liturgia Siro-Orientale

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