venerdì 3 settembre 2010

Lèon Harmel l'imprenditore "Francescano"


Lèon Harmel nacque nelle Ardenne, a Neuville-les-Wasigny, il 25 novembre 1829. Nel 1841 il padre fondò la filatura a Val de Bois, in diocesi di Reims, della quale, nel 1858, Lèon assunse la direzione.

Nel 1860 si fece Terziario francescano e nella sua Fraternità svolse un'intensa e dinamica opera d'animazione e di organizzazione, cercando in ogni modo d'infondere lo spirito francescano nei confratelli.

Come industriale si era proposto di dare al mondo operaio un carattere associativo e cristiano, con innovazioni che all'esterno sembravano assurde, ma che egli sperimentava direttamente nella sua fabbrica: una casa, assegni familiari, una cassa mutua per l'assistenza, un centro di studi sociali! Attuò il consiglio di fabbrica; costruì un villaggio per i suoi operai, nel quale un'organizzazione democratica di tipo cooperativo assicurava ai lavoratori l'assistenza religiosa, intellettuale e materiale.

In tal modo creò armonia tra operai e ambiente di lavoro, ottenendo da loro un importante senso di responsabilità. Fondò anche una confraternita di "vittime volontarie per la conversione del mondo operaio" e l'associazione cattolica degli industriali del Nord (della Francia), dalla quale derivano in pratica, tutte le organizzazioni di imprenditori cattolici.

Organizzò vari pellegrinaggi di lavoratori francesci a Roma: 1887, 1889 e 1891; cooperò alla diffusione dei principi sociali della Rerum Novarum .

Il suo programma era: il bene dell'operaio per mezzo dell'operaio.

Durante il pontificato di Leone XIII, insieme con i commissari del Terz'Ordine di Francia fu di casa in Vaticano, tante furono le udienze e le lettere di plauso che ricevetta dal Papa.

Le sue idee da alcuni erano apprezzate come una valida risposta contro il diffondersi dei movimenti estremisti, ma molti le criticavano per la fiducia che egli riponeva nell'iniziativa e nella collaborazione degli operai. Soltanto molti anni più tardi sarà riconosciuta la validità dei suoi principi, addiritura dopo la seconda guerra mondiale, quando essi divennero la base della politica sociale cattolica di impresa.

La sua morte avvenuta nel 1915, fu commemorata anche dal "Bollettino del Terz'Ordine Francescano nel primo numero del 1916, con il titolo: "Gemme francescane che scompaiono".


(fonte: "l'Ordine Francescano Secolare" - Storia, legislazione, spiritualità - di Antonio Fregona pagg. 208/211)

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