venerdì 13 marzo 2009

Il comunicato di risposta dei lefebvriani

Dal sito degli amici di "Messainlatino" riporto il comunicato in risposta alla lettera del Papa S.S. Benedetto XVI, pubblicata il 10 Marzo.


giovedì 12 marzo 2009



Dopo il recente «scatenarsi di una valanga di proteste», noi ringraziamo vivamente il Santo Padre di aver riportato il dibattito ai livelli ai quali si deve svolgere, e cioè quello della fede. Noi condividiamo la sua preoccupazione prioritaria della predicazione "al nostro tempo nel quale in vaste regioni della terra la fede rischia di spegnersi come una fiamma che non trova più alimento". La Chiesa attraversa effettivamente una crisi grave che non potrà essere risolta che con un ritorno integrale alla purezza della fede. Con Sant'Atanasio, noi affermiamo che «Chiunque voglia essere salvato, deve prima di tutto mantenere la fede cattolica: colui che non la conserva integra ed inviolata andrà, senza dubbio, verso la sua rovina eterna» (simbolo Quicumque).
Lungi dal voler fermare la Tradizione al 1962, vogliamo considerare il Concilio vaticano II e l'insegnamento post-conciliare alla luce di questa Tradizione che san Vincenzo di Lerins ha definito come «ciò che è stato sempre creduto, dappertutto e da parte di tutti» (Commonitorium), senza rotture e in uno sviluppo perfettamente omogeneo. E' così che potremo contribuite all'evangelizzazione che ci è chiesta dal Salvatore (Matteo, 28,19-20).
La Fraternita' Sacerdotale San Pio X assicura a Benedetto XVI la sua volontà di affrontare i colloqui dottrinali riconosciuti come «necessari» dal Decreto del 21 gennaio, con il desiderio di servire la Verità rivelata che è prima carità a manifestare lo sguardo di tutti gli uomini, cristiani o meno.
Essa assicura la sua preghiera affinché la sua fede non vacilli ed egli possa confermare tutti i suoi fratelli (Luca 22,32). Noi mettiamo questi colloqui dottrinali sotto la protezione di Nostra Signora della Fiducia, con la certezza che Ella ci concederà la grazia di trasmettere fedelmente ciò che abbiamo ricevuto, «tradidi quod et accepi» (Corinzi 15,3)



Menzingen, le 12 mars 2009
+ Bernard Fellay





(fonte: http://blog.messainlatino.it/2009/03/il-comunicato-di-risposta-dei.html)

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