venerdì 11 giugno 2010

Atto di ammenda (da recitarsi nella Festa del Sacro Cuore)


O Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli uo­mini viene da noi ripagato con ingratitudini, dimenti­canze, disprezzi e peccati, ecco che noi, prostrati da­vanti a te, intendiamo di riparare con questa ammen­da onorevole, al nostro comportamento così indegno e alle tante offese con le quali viene ferito il tuo Cuore amabilissimo da parte di tanti tuoi figli ingrati.

Ricordando, però, che anche noi nel passato ci sia­mo macchiati di simili colpe e provandone sempre vi­vissimo dolore, imploriamo, anzitutto per noi, la tua misericordia, pronti a riparare, con un'adeguata espia­zione, non solo i nostri peccati, ma anche le colpe di coloro che, calpestando le promesse del battesimo, han­no scosso il soave giogo della tua legge e come pecore sbandate rifiutano di seguire te, pastore e guida.

Mentre intendiamo staccarci dalla schiavitù delle pas­sioni e dei vizi ci proponiamo di riparare tutte le nostre colpe: le offese fatte a te e al tuo divin Padre, i peccati contro la tua legge e contro il tuo vangelo, le ingiusti­zie e le sofferenze arrecate ai nostri fratelli, gli scandali dei costumi, le insidie tese contro le anime innocenti, le colpe pubbliche delle nazioni che conculcano i diritti degli uomini e che impediscono alla tua Chiesa l'e­sercizio del suo ministero salvifico, le negligenze e le profanazioni del tuo stesso sacramento d'amore.

A questo fine ti presentiamo, o Cuore misericordio­so di Gesù, come riparazione per tutte le nostre colpe, quella espiazione infinita che tu stesso offristi sulla cro­ce al tuo Padre e che ogni giorno tu rinnovi sui nostri altari, unendola alle espiazioni della tua santa Madre, di tutti i santi e delle molte anime pie.

Intendiamo riparare i nostri peccati e quelli dei no­stri fratelli, presentandoti il nostro sincero pentimento, il distacco del nostro cuore da ogni affetto disordinato, la conversione della nostra vita, la fermezza della no­stra fede, la fedeltà alla tua legge, l'innocenza della vita e il fervore della carità.

Accogli o benignissimo Gesù, per l'intercessione della beata vergine Maria, questo nostro volontario atto di riparazione. Donaci la grazia di conservarci fedeli ai no­stri impegni, in obbedienza a te e in servizio ai nostri fratelli. Ti chiediamo ancora il dono della perseveran­za finale, per potere un giorno pervenire tutti a quella patria beata, dove tu regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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