martedì 28 luglio 2009




A coloro che cercano di diffondere l’ateismo nei Paesi più poveri Benedetto XVI ricorda che «se l'uomo fosse solo frutto o del caso o della necessità, oppure se dovesse ridurre le sue aspirazioni all'orizzonte ristretto delle situazioni in cui vive, se tutto fosse solo storia e cultura, e l'uomo non avesse una natura destinata a trascendersi in una vita soprannaturale, si potrebbe parlare di incremento o di evoluzione, ma non di sviluppo.

Quando lo Stato promuove, insegna, o addirittura impone, forme di ateismo pratico, sottrae ai suoi cittadini la forza morale e spirituale indispensabile per impegnarsi nello sviluppo umano integrale» (ibid., n. 29.)

(
commento di Massimo Introvigne all'enciclica "Caritas in Veritate")

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