venerdì 12 febbraio 2010

Signore, mi hai afferrato.


Signore, mi hai afferrato, e non ho potuto resisterTi.
Sono corso a lungo, ma Tu m’inseguivi.
Prendevo vie traverse, ma tu le conoscevi.
Mi hai raggiunto. Mi sono dibattuto.
Hai vinto!
Eccomi, o Signore, ho detto sì, all’estremo del soffio e della lotta, quasi mio malgrado; ed ero là, tremante come un vinto alla mercé del vincitore, quando su di me ha posato il Tuo sguardo di Amore.

Ormai è fatto, Signore, non potrò più scordarTi.
In un attimo mi hai conquistato,in un attimo mi hai afferrato.
I mie dubbi furono spazzati, i miei timori svanirono; perché Ti ho riconosciuto senza vederTi,
Ti ho sentito senza toccarTi, Ti ho compreso senza udirTi.
Segnato dal fuoco del Tuo Amore, ormai è fatto, Signore, non potrò più scordarTi.
Ora, Ti so presente, al mio fianco, ed in pace lavoro sotto il Tuo sguardo di Amore.
Non conosco più lo sforzo di pregare: mi basta alzare gli occhi dell’anima verso di Te per incontrare il Tuo sguardo. E ci comprendiamo. Tutto è chiaro. Tutto è pace.

In certi momenti, grazie o Signore, Tu m’invadi irresistibile, come il mare lentamente inonda la spiaggia; oppure improvvisamente Tu mi afferri, come l’innamorato stringe tra le braccia il suo amore.
E non posso più nulla, bisogna che mi fermi. Sedotto, trattengo il respiro; svanisce il mondo, sospendi il tempo.Vorrei che questi minuti durassero ore…
Quando Ti ritrai, lasciandomi di fuoco e sconvolto da gioia profonda, non ho un’idea di più, ma SO che Tu mi possiedi maggiormente. Alcune mie fibre sono più profondamente toccate, la ferita s’è allargata, e sono un po’ più prigioniero del Tuo Amore.

Signore, Tu crei ancora il vuoto attorno a me, ma in un modo diverso questa volta.
Per il fatto che sei troppo grande ed eclissi ogni cosa. Quello che amavo mi sembra inezia, e sotto il fuoco del Tuo Amore si sciolgono i miei desideri umani come cera al sole.
Che m’importano le cose! Che m’importa il mio benessere! Che m’importa la mia vita!
Non desidero più altro che Te, non voglio più altro che Te.

Lo so, gli altri lo dicono: “È pazzo!”.
Ma, o Signore, lo sono loro.
(Michel Quoist)

1 commento:

  1. Io ti ringrazio per aver rimesso in evidenza questo post. E' incantevole e sopratutto VERO! Vero di quella verità che piace maneggiare e in cui piace ritrovarsi.
    GRAZIE!!!

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