martedì 29 luglio 2008

I miei ricordi di Suor Faustina - Don Michele Sopocko


In questo brano è possibile trovare un' esperienza inedita dei fatti accaduti a Santa Faustina Kowalska e della missione affidatale da Gesù.
Con parole semplici e grande umiltà, leggiamo i modi con i quali tale messaggio è giunto ed è stato accolto dall'animo di questo sacerdote, scelto da Dio per la sua diffusione nel mondo.

Buona lettura!

Ci sono delle verità di fede che sembrano esser conosciute, di cui si parla spesso, ma senza capirle e tantomeno viverle. E così successe pure a me, per quanto riguarda la verità della Divina Misericordia. Tante volte ricordai questa verità nelle meditazioni, specialmente durante i ritiri spirituali, tante volte ne parlai nelle omelie e ripetendo le parole delle preghiere liturgiche, ma non cercavo di approfondirne il contenuto e l’importanza per la vita spirituale: in particolare non riuscivo a capire, e all’inizio non potevo accettare che la Divina Misericordia è l’attributo più alto di Dio Creatore, Salvatore, Santificatore. Ci voleva un’anima semplice e santa, profondamente unita a Dio, la quale – come credo – per ispirazione Divina me ne parlò incitandomi a studiare, cercare e riflettere su questo tema.
Quest’anima era suor Faustina, ora defunta (Helena Kowalska) della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Essa lentamente arrivò a convincermi al punto tale che oggi considero il culto della Misericordia Divina, e particolarmente l’istituzione della festa della Divina Misericordia la prima domenica dopo Pasqua come uno degli obiettivi prioritari della mia vita.
Conobbi suor Faustina in estate (a luglio o ad agosto del 1933), come una delle penitenti della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia a Vilna (Vilnius, Lituania), via Senatorska 25. In quel periodo ero conferssore ordinario di questa Congregazione. Attirò la mia attenzione con una sensibilità straordinaria e raffinatezza della coscienza, come anche con la sua stretta unione con Dio. Il più delle volte non c’era materia per l’assoluzione e mai offese Dio con un peccato grave.
Sin dall’inizio mi comunicò di conoscermi da tempo grazie a qualche visione, che dovrei essere il suo direttore spirituale e che dovrei realizzare qualche piano Divino che mi sarebbe stato trasmesso per il suo tramite. Non ho preso sul serio questo suo racconto e ho sottomesso suor Faustina a una prova la quale la spinse a cercare un altro confessore, col permesso della Superiore. Dopo un certo tempo tornò da me e dichiarò di essere pronta a sopportare tutto ma non andrà più via da me. Non posso ripetere in questo luogo i dettagli di questo colloquio che in parte si trova nel suo diario che scriveva su ordine mio, poiché più tardi le avevo vietato di raccontare le sue esperienze durante la confessione.
Conoscendo meglio suor Faustina, constatai che i doni dello Spirito Santo operavano in lei in un modo nascosto, ma in alcuni momenti, assai frequenti, si manifestavano più chiaramente, conferendole un’inuizione viva che coinvolgeva la sua anima, risvegliava gli slanci di amore, di nobili ed eroici atti di rinnegamento di se stessa. Particolarmente spesso si verificava l’opera del dono della scienza, sapienza e intelletto grazie ai quali suor Faustina vedeva chiaramente la nullità delle cose terrene e l’importanza della sofferenza e delle mortificazioni.
Comprendeva con semplicità gli attributi di Dio, e particolarmente la Sua Misericordia Infinita. Alle volte aveva la visione beatificante vedendo una luce inaccessibile. Fissava lo sguardo in questa luce per un po’ di tempo, vedendo apparire la figura di Cristo che camminava, benedicendo il mondo con la mano destra, e con la mano sinistra apriva la veste vicino al. Cuore. Da sotto la veste uscivano due raggi - bianco e rosso. Suor Faustina aveva tali visioni, e altre ancora, già da alcuni anni e sentiva le parole soprannaturali che percepiva con il senso dell’udito, con l’immaginazione e con la mente.
Temendo che suor Faustina potesse avere delle illusioni o allucinazioni mi rivolsi alla Superiora, Madre Irene, per essere informato chi era suor Faustina, che opinione avevano di lei altre Suore della Congregazione e le Superiori. Chiesi anche di controllare il suo stato di salute dal punto di vista psicologico e fisico. Dopo aver ricevuto delle risposte positive sotto ogni aspetto, aspettai ancora per un po’di tempo, in parte non credevo fino alla fine, riflettevo, pregavo e cercavo, chiedevo consigli ad alcuni sacerdoti più esperti per sapere come comportarmi, senza dire di che cosa né di chi si trattasse.


Continua: http://faustina-messaggio.com/sopocko_faustyna_wl.htm

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