sabato 6 dicembre 2008

Solennità dell'Immacolata Concezione




Questa solennità viene celebrata dalla Chiesa ogni anno, nel tempo di avvento, l’8 dicembre.
Parlare di questo mistero significa rispondere a quattro domande:

1. Cosa significa Immacolata concezione?

A questa domanda si potrebbe rispondere con la definizione dogmatica proposta dalla bolla Ineffabilis Deus di Papa Pio IX, che nell’8 dicembre 1854 definì solennemente Maria Immacolata Concezione.
In che cosa consiste questo mistero?
Maria, per un dono, per un privilegio che Dio le ha concesso e in virtù dei meriti che Cristo avrebbe acquisito con la Pasqua, è stata preservata da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento nel grembo di Sant’Anna. Ogni cristiano viene concepito e nasce portando dentro i segni del peccato originale; ogni cristiano ha bisogno di essere battezzato; ogni cristiano ha avuto bisogno di essere, cioè liberato dal peccato originale in forza della Pasqua di Gesù che è stata partecipata attraverso il Sacramento del Battesimo.
Maria è stata redenta non nel senso che è stata liberata, ma nel senso che è stata preservata.
Questa è la verità che Pio IX definì solennemente quattro anni prima che Maria apparisse a Santa Bernadetta a Lourdes, presentandosi come l’immacolata concezione. La definizione canonica contiene tre verbi: dichiariamo, pronunciamo, definiamo; sono i verbi con i quali il papa procede alla solenne definizione di una verità da credere. Il soggetto di questa solenne definizione è la beatissima Maria. Maria è stata preservata, neppure per un istante è stata sfiorata dal peccato originale, perché è stata preservata fin dal primo istante del suo concepimento. Dire concepimento e dire nascita non è la stessa cosa: concepimento nel grembo di Sant’Anna, questa preservazione è redenzione.

2. Perché è stata preservata dal peccato?

Maria non è stata preservata per meriti particolari, ma per singolare grazia e privilegio di Dio. Dio ha semplicemente voluto così, le ha fatto questa grazia, le ha dato questo privilegio.
Qual è la causa per la quale Maria è stata redenta?
Gli uomini sono stati redenti da Cristo, dalla vita di Cristo, con particolare riferimento al mistero della Pasqua. Cristo muore e risorge e manda lo Spirito, è questo l’evento pasquale. Questo evento salva tutti quelli che sono nati prima e tutti quelli che nasceranno dopo. Adamo è stato redento in previsione dei meriti che Cristo avrebbe avuto con la Pasqua. L’evento, quindi, che redime è la Pasqua. La redenzione ha valore retroattivo, per noi si pone nel tempo e nella storia, nel disegno di Dio è sempre presente. Questa dottrina è una dottrina rivelata che Dio ci ha fatto conoscere attraverso la Sacra Scrittura. Non è comunque una verità rivelata esplicitamente attraverso le pagine della Sacra Scrittura e neanche perché trasmessa di generazione in generazione attraverso la tradizione. Implicitamente si perché l’arcangelo Gabriele salutando Maria le dice ‘rallegrati kaire kechaitòme’, cioè rallegrati tu che sei la privilegiata, la favorita del Signore. Di per se il Kecharitòme fa riferimento al mistero che l’angelo annuncia a Maria cioè la maternità divina, quindi Lc 1,26 non può essere considerato il testo dal quale dedurre esplicitamente la rivelazione di questo mistero considerato, c’è in quel Kecharitòme un riferimento. Allora non si può parlare di rivelazione esplicita ma si parla di rivelazione implicita nel mistero rivelato: la maternità divina. La mamma che aspetta un bambino ha un rapporto di unità profonda con il bambino, formano una cosa sola per certi aspetti. Il bimbo è carne della mamma, anche se è legato solo dal cordone ombelicale. Nel disegno di Dio Maria deve portare dentro di se, nella sua carne, nella sua persona, il Figlio stesso di Dio, deve dargli la sua carne, i suoi cromosomi. Per cui c’è stata unità tra Maria e Gesù. Se la divinità si fosse unita con l’umanità, non era giusto che la carne di Maria fosse, anche per un solo istante, segnata dalla presenza del peccato, ed è proprio per questa ragione che Dio l’ha preservata da ogni macchia di peccato originale. Questa definizione l’ha fatta Pio IX nel secolo scorso ma prima di lui più volte il magistero della Chiesa si era pronunziato non in maniera solenne e definitiva circa questo mistero. Bisogna ricordare che quando si parla di magistero si distingue tra magistero straordinario e ordinario. Il primo consiste nella definizione solenne, definitiva di una verità; il secondo è l’insegnamento quotidiano. Ad ogni definitiva si arriva a poco a poco ed è preceduta da secoli e secoli di storia, di fede, impressa dalle comunità cristiane.

3. Quali sono le testimonianze dei teologi?

Il nostro sguardo va nel Medioevo, dove abbiamo due pensieri: quello di Tommaso d’Aquino e quello di Duns Scoto.
D’Aquino nega che Maria sia l’immacolata concezione perché il peccato originale, secondo lui, si trasmette di generazione attraverso il concepimento. Ogni uomo è segnato dal peccato originale, quindi anche Maria.
Scoto dice: tutti abbiamo bisogno di essere redenti, anche Maria è stata redenta, ma per lei la redenzione vuol dire preservazione ( XIV secolo). La tesi di Scoto è da allora l’insegnamento ed è la fede delle comunità cristiane.
Andando indietro ci sono padri che parlano dell’immacolata concezione, ma insistono sulla santità di Maria. Vogliono dire a ciascuno di noi che Maria non ha mai avuto a che fare con il peccato (S.Agostino). I padri stabiliscono un parallelismo tra Eva e Maria. Da Eva il peccato, la morte, da Maria la santità, la vita, Maria è la nuova Eva. S.Paolo aveva stabilito una simile contrapposizione tra Adamo e il nuovo Adamo che è Gesù.

4. Maria nel corso della sua vita è stata mai sfiorata dal peccato personale?

Innanzitutto dobbiamo dire che il peccato personale è quel peccato fatto dal singolo individuo, il peccato originale viene ereditato da una natura umana decaduta privata dalla grazia. Maria nel corso della sua vita non si è mai resa responsabile di peccato personale. Le ragioni per cui Maria è immacolata concezione sono le stesse per le quali Maria è sempre santa: maternità divina.




"Piena di grazia" Tu sei, Maria, colma dell’amore divino dal primo istante della tua esistenza, provvidenzialmente predestinata ad essere la Madre del Redentore, ed intimamente associata a Lui nel mistero della salvezza. Nella tua Immacolata Concezione rifulge la vocazione dei discepoli di Cristo, chiamati a diventare, con la sua grazia, santi e immacolati nell’amore (cfr Ef 1,4). In Te brilla la dignità di ogni essere umano, che è sempre prezioso agli occhi del Creatore. Chi a Te volge lo sguardo, o Madre Tutta Santa, non perde la serenità, per quanto dure possano essere le prove della vita. Anche se triste è l’esperienza del peccato, che deturpa la dignità di figli di Dio, chi a Te ricorre riscopre la bellezza della verità e dell’amore, e ritrova il cammino che conduce alla casa del Padre.

"Piena di grazia" Tu sei, Maria, che accogliendo con il tuo "sì" i progetti del Creatore, ci hai aperto la strada della salvezza. Alla tua scuola, insegnaci a pronunciare anche noi il nostro "sì" alla volontà del Signore. Un "sì" che si unisce al tuo "sì" senza riserve e senza ombre, di cui il Padre celeste ha voluto aver bisogno per generare l’Uomo nuovo, il Cristo, unico Salvatore del mondo e della storia. Dacci il coraggio di dire "no" agli inganni del potere, del denaro, del piacere; ai guadagni disonesti, alla corruzione e all’ipocrisia, all’egoismo e alla violenza. "No" al Maligno, principe ingannatore di questo mondo. "Sì" a Cristo, che distrugge la potenza del male con l’onnipotenza dell’amore. Noi sappiamo che solo cuori convertiti all’Amore, che è Dio, possono costruire un futuro migliore per tutti.

"Piena di grazia" Tu sei, Maria! Il tuo nome è per tutte le generazioni pegno di sicura speranza. Sì! Perché, come scrive il sommo poeta Dante, per noi mortali Tu "sei di speranza fontana vivace" (Par., XXXIII, 12). A questa fonte, alla sorgente del tuo Cuore immacolato, ancora una volta veniamo pellegrini fiduciosi ad attingere fede e consolazione, gioia e amore, sicurezza e pace. Vergine "piena di grazia", mostraTi Madre tenera e premurosa per gli abitanti di questa tua città, perché l’autentico spirito evangelico ne animi ed orienti i comportamenti; mostraTi Madre e vigile custode per l’Italia e per l’Europa, affinché dalle antiche radici cristiane sappiano i popoli trarre nuova linfa per costruire il loro presente e il loro futuro; mostraTi Madre provvida e misericordiosa per il mondo intero, perché, nel rispetto dell’umana dignità e nel ripudio di ogni forma di violenza e di sfruttamento, vengano poste basi salde per la civiltà dell’amore. MostraTi Madre specialmente per quanti ne hanno maggiormente bisogno: per gli indifesi, per gli emarginati e gli esclusi, per le vittime di una società che troppo spesso sacrifica l’uomo ad altri scopi e interessi. MostraTi Madre di tutti, o Maria, e donaci Cristo, la speranza del mondo!

"Monstra Te esse Matrem", o Vergine Immacolata, piena di grazia! Amen
(OMAGGIO DEL SANTO PADRE ALL’IMMACOLATA IN PIAZZA DI SPAGNA , 08.12.2006 )


2 commenti:

  1. Auguri a te ed ai tuoi cari di una santa festa dell'Immacolata!

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  2. Contracambio gli Auguri di tante grazie e consolazioni dalla più tenera della Madri, per te e tutta la tua famiglia!

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