Quale sarà il profilo del prossimo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede?
Con l'elezione di Barack Obama, Mary Ann Glendon decade dal suo incarico in ambasciata. Il successore di Mary Ann Glendon non avrà certamente il suo profilo: la Glendon è stata, come rappresentante della Santa Sede, tra i più tenaci oppositori del concetto di salute riproduttiva portata avanti dal governo democratico Usa alla conferenza sulla donna di Pechino. A Pechino c'era Hillary Clinton a rappresentare gli Usa (che sarà probabile Segretario di Stato), e Obama ha già fatto capire che perseguirà quella linea. Come primo atto da presidente, firmerà il Freedom of Choice Act, che elimina ogni limitazione sull'aborto in tutti gli Stati Uniti: sempre, comunque, in qualunque modo. E poi, ha già fatto sapere che cancellerà circa duecento tra i provvedimenti di Bush, tra i quali quelli con le limitazioni sulla ricerca .... alle staminali embrionali. Un vero e proprio colpo di spugna.
Che in Vaticano osservano con un certo interesse. Per ora, nelle stanze vaticane ci si è limitati a ribadire i punti cardine della dottrina: no all'aborto, no alla ricerca sulle staminali embrionali, ma totale apertura a dialogare con gli Usa per quanto riguarda l'Iraq, la giustizia, l'aiuto al Terzo Mondo e tutta una serie di temi "sociali" di cui Obama e Benedetto XVI hanno parlato nella prima telefonata dopo l'elezione. Una telefonata che non è stata fondamentale: piuttosto, un modo per conoscersi, e un colloquio di cortesia.
C'è attesa in Vaticano, ma non si parte all'attacco. Sono state anche "gonfiate" le parole del cardinale Stafford, che - a Washington per un convegno sull'enciclica Humanae Vitae - avrebbe definito "aggressivo, distruttivo, apocalittico" Obama, e avrebbe fatto notare che i cattolici avrebbero pianto "calde, rabbiose lacrime di tradimento" dopo l'elezione. Il filmato del discorso si trova facilmente su Internet, e mostra chiaramente che Stafford non ha attaccato direttamente Obama, ma che "aggressiva, distruttiva, apocalittica" era il suo discorso del 2007 a Planned Parenthood, l'agenzia di controllo delle nascite Usa. E che, in quel contesto, sono meno dure le parole utilizzate, perché il Freedom of Choice Act è criticato anche dai suoi più ferventi difensori, dato che andrà oltre qualunque tipo di restrizione in tutti gli Stati. E lo stesso Stafford ha poi chiarito che la parola "apocalittico" non si riferiva ad Obama, ma semplicemente alla sua posizione riguardo l'aborto.
Anche i vescovi americani hanno scelto una linea moderata. Due blocchi, uno duro e uno moderato, si sono fronteggiati nell'elezione di un nuovo capo del Comitato di Comunicazione della Conferenza Episcopale nella riunione a Baltimora di due settimana fa: da una parte, Robert Finn, che aveva avvertito i cattolici che il voto per Obama avrebbe messo a rischio la loro salvezza, dall'altro Gabino Zavala, che aveva voluto parlare non solo di aborto, perché "come Chiesa non ci occupiamo solo di un argomento" e ci sono anche altri temi come "razzismo, genocidio, immigrazione, guerra e l'impatto della crisi economica". Ha vinto Zavala, con il 57 per cento delle preferenze.
Ora l'attenzione è puntata proprio sul nuovo ambasciatore: da vedere se Obama sceglierà un ambasciatore di un certo spessore, conosciuto per dare ascolto alle istanze cattoliche e che possa spostare il dibattito su una linea comune. Ma c'è anche la possibilità che Obama scelga anche un non cattolico. E forse sarebbe saggio, per una ragione pratica: molti dei più prominenti cattolici-democratici sono pro-choice, e inviare una cattolico pro-choice a Roma potrebbe essere visto come provocatorio. E il Vaticano, secondo il diritto internazionale, potrebbe persino rifiutare un amabasciatore per ogni ragione. Se succedesse, il divario sarebbe praticamente insanabile.
C'è attesa in Vaticano, ma non si parte all'attacco. Sono state anche "gonfiate" le parole del cardinale Stafford, che - a Washington per un convegno sull'enciclica Humanae Vitae - avrebbe definito "aggressivo, distruttivo, apocalittico" Obama, e avrebbe fatto notare che i cattolici avrebbero pianto "calde, rabbiose lacrime di tradimento" dopo l'elezione. Il filmato del discorso si trova facilmente su Internet, e mostra chiaramente che Stafford non ha attaccato direttamente Obama, ma che "aggressiva, distruttiva, apocalittica" era il suo discorso del 2007 a Planned Parenthood, l'agenzia di controllo delle nascite Usa. E che, in quel contesto, sono meno dure le parole utilizzate, perché il Freedom of Choice Act è criticato anche dai suoi più ferventi difensori, dato che andrà oltre qualunque tipo di restrizione in tutti gli Stati. E lo stesso Stafford ha poi chiarito che la parola "apocalittico" non si riferiva ad Obama, ma semplicemente alla sua posizione riguardo l'aborto.
Anche i vescovi americani hanno scelto una linea moderata. Due blocchi, uno duro e uno moderato, si sono fronteggiati nell'elezione di un nuovo capo del Comitato di Comunicazione della Conferenza Episcopale nella riunione a Baltimora di due settimana fa: da una parte, Robert Finn, che aveva avvertito i cattolici che il voto per Obama avrebbe messo a rischio la loro salvezza, dall'altro Gabino Zavala, che aveva voluto parlare non solo di aborto, perché "come Chiesa non ci occupiamo solo di un argomento" e ci sono anche altri temi come "razzismo, genocidio, immigrazione, guerra e l'impatto della crisi economica". Ha vinto Zavala, con il 57 per cento delle preferenze.
Ora l'attenzione è puntata proprio sul nuovo ambasciatore: da vedere se Obama sceglierà un ambasciatore di un certo spessore, conosciuto per dare ascolto alle istanze cattoliche e che possa spostare il dibattito su una linea comune. Ma c'è anche la possibilità che Obama scelga anche un non cattolico. E forse sarebbe saggio, per una ragione pratica: molti dei più prominenti cattolici-democratici sono pro-choice, e inviare una cattolico pro-choice a Roma potrebbe essere visto come provocatorio. E il Vaticano, secondo il diritto internazionale, potrebbe persino rifiutare un amabasciatore per ogni ragione. Se succedesse, il divario sarebbe praticamente insanabile.
Articolo del dott. Andrea Gagliarducci
(fonte: www.miliziadisanmichelearcangelo.org)
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